Il Draft 2007
L’ultimo weekend di aprile si è tenuto il draft della NFL, appuntamento che segna ufficialmente l’apertura della stagione 2007.
Quest’anno Seattle ha dovuto fare a meno della prima scelta in quanto scambiata a settembre dell’anno scorso con i New England Patriots in cambio del WR Deion Branch.
Questi quindi i giocatori scelti dai Seahawks:
Round 2 (55^ scelta assoluta) : Josh Wilson – CB – Maryland
Round 3 (85^ scelta assoluta): Brandon Mebane – DT – Califonia
Round 4 (120^ scelta): Baraka Atkins – DE – Miami (FL)
Round 4 (124^ scelta): Mansfiled Wrotto – G/T – Georgia Tech
Round 5 (161^ scelta): Will Herring – LB/S – Auburn
Round 6 (197^ scelta): Courtney Taylor – WR – Auburn
Round 6 (210^ scelta): Jordan Kent – WR – Oregon
Round 7 (232^ scelta): Steve Vallos – G/T – Wake Forest
Per il secondo anno consecutivo i Seahawks hanno preso con la loro scelta iniziale un CB (Kelly Jennings è stata la prima scelta nel 2006). Josh Wilson è un difensore molto veloce ma da considerato piccolo con i suoi 5’9” e 188 pounds, cosa che lascia qualche perplessità così come ne lasciò la scelta dello stesso Jennings l’anno scorso. Wilson oltre alla velicità è comunque considerato un buon difensore, capace di tenere bene le tracce dell’avversario e restarne attaccato nella marcatura. Ha dimostrato di avere buone capacità nel leggere gli occhi del ricevitore per localizzare il pallone, nonché di riuscire a recuperare la posizione dopo un errore. All’Università spesso i qb avversari stavano lontani dal ricevitore che marcava. A questo vanno aggiunte le doti come kick returner che potrebbero essere sfruttate almeno sui punt, visto che Burleson potrebbe non essere più impegnato come ritornatore. La scelta di iniziare il draft con un db anche questo anno è principalmente causata dagli infortuni che la stagione scorsa hanno decimato il reparto ed è comprensibile che la squadra abbia paura di ritrovarsi nella stessa situazione in questo delicato ruolo. L’attenzione e le buone aspettative su Wilson, che potrebbe già avere un certo impatto fin dall’inizio sia appunto come ritornatore che come nickel back, si devono anche al fatto che negli ultimi draft la scelta del GM Tim Ruskell di scegliere ai primi giri giocatori da molti considerati troppo piccoli o inadatti per ruoli di primo piano nella NFL ha invece sempre dato buoni (se non ottimi) risultati: a partire dalla seconda scelta del 2005 (Lofa Tatupu – alla prima stagione ad un passo dal vincere il titolo di rookie difensivo dell’anno e subito un cardine della difesa) al già citato Jennings e il DE Darryl Tapp, che è a pieno titolo entrato nella rotazione degli uomini di linea difensiva.
Con l’85^ scelta assoluta Seattle ha preso un altro difensore, questa volta un uomo di linea: Brandon Mebane, (6’1”- 305 pounds) da California. Secondo alcuni analisti i Seahawks avrebbero scelto un DT o un DE già con la seconda scelta in quanto uno degli obbiettivi primari era proprio il rafforzamento della linea di difesa. L’addio a Wistrom ma soprattutto lo scarso rendimento del reparto (crollato nettamente dopo essere stata una delle migliori linee nella stagione precedente),anche a causa di alcuni infortuni facevano pensare che subito la squadra si sarebbe concentrata su questo reparto. Mebane è un giocatore molto versatile che si può adattare a diversi schemi, ed è un giocatore esplosivo che riesce a penetrare la linea avversaria andando a fare giochi dietro la linea di scrimmage. Veloce nella partenza ha dimostrato di avere abilità nel fermare le corse e nell’attaccare l’avversario. Ha inoltre una buona esperienza essendo partito titolare per California in molte partita e potrebbe essere subito impiegato nella rotazione degli uomini di linea.
Anche per la scelta successiva Seattle si è indirizzata verso un difensive lineman: al quarto round è stato scelto il DT/DE da Miami Baraka Atkins.
Atkins (6’4”, 278 pounds) ha giocato in entrambi i ruoli per gli Hurricanes ma verrà probabilmente impiegato dalla squadra come DE in rotazione con Kerney, Bryce e Tapp. Secondo alcuni scout una scelta un po’ azzardata visto che Atkins era reduce da una non eccezionale ultima stagione al college e al di sotto delle aspettative. E’ comunque un giocatore molto versatile che può appunto ricoprire tutti i ruoli nella linea di difesa, un considerevole vantaggio per la profondità nel ruolo, e che può creare diversi problemi agli avversari con la sua velocità ed agilità, compensando con esse la mancanza di taglia.
Sempre al quarto round i Seahawks hanno sorpreso molti annunciando una trade con i San Francisco 49ers: il wr Darrell Jackson in cambio della 4^ scelta (124 assoluta) della squadra californiana.
Sebbene ci fossero da almeno un mese voci che Seattle era in procinto di scambiare sul mercato Jackson la mossa ha lasciato stupefatti molti tifosi, ed anche alcuni addetti ai lavori. Non soltanto hanno ceduto il loro miglior ricevitore nelle ultime stagioni ma per di più ad una rivale di division in cambio di una scelta a metà draft (quando invece per Deion Brach i Seahawks si sono privati di una prima scelta). Lo scambio va comunque visto in un ottica di rinnovamento della squadra, che continua le scelte effettuate negli ultimi anni di tagliare i giocatori che, seppur con ottimo rendimento, hanno avuto un comportamento in campo e fuori ritenuto non idoneo. Da qui la decisione di non riconfermare giocatori come Hamlin, Jeremy Stevens o negli anni predenti il WR Koren Robinson: la scorsa stagione Jackson ha avuto contrasti con la dirigenza per il rinnovo del contratto, portando quindi Ruskell, visti anche i continui infortuni subiti nelle scorse stagioni, a cedere il giocatore. Con questa quarta scelta i Seahawks hanno preso la guardia Mansfield Wrotto (6’3”, 316 pounds). Il giocatore da Giorgia Tech è un interessantissimo prospetto in ottica futura, in quanto per tre stagioni ha giocato come difensive tackle e soltanto nell’ultima è stato spostato in attacco. Ha dimostrato però di avere un ottimo talento e una gran versatilità giocando sia tackle che guardia. Fisicamente uno dei migliori uomini di linea usciti dal draft di quest’anno: una buona velocità e sveltezza allo snap, buon gioco di mani nel controllare gli avversari (dei quali, avendo giocato come difensore, può prevedere le mosse), buona forza fisica. I suoi difetti sono ovviamente dovuti all’inesperienza nel ruolo, cosa sulla quale i Seahawks dovranno lavorare parecchio e con pazienza, ma Wrotto ha il potenziale per diventare un punto fisso nella linea d’attacco.
Al quinto giro invece i Seahawks sono tornati a guardare alla difesa scegliendo il linebacker Will Herring (6’2”, 229 pounds). Ad Auburn aveva giocato per diverse stagioni come safety prima di essere utilizzato come outside linebacker. Già ai Combine i Seahawks avevano mostrato interesse per giocatori che potessero ricoprire il ruolo di linebacker-strong safety. Herring per i canoni NFL è molto più adatto a questo secondo impiego.
Un altro giocatore da Auburn è stato selezionato dai Seahawks al sesto giro (194^ scelta): il WR Courtney Taylor (6’1”, 209 pounds). Secondo diversi commentatori Taylor potenzialmente avrebbe potuto essere scelto al 3° o 4° giro: giocatore non velocissimo ma sicuramente dalle buone mani, abile nel correre le tracce e capace di ricevere pur subendo contatti o nella mischia. Qualche facile ricezione mancata l’hanno probabilmente fatto slittare al sesto round ma potrebbe essere un ottima scelta a questo giro per Seattle.
Anche il giocatore successivo è un WR: sempre al sesto giro infatti i Seahawks hanno selezionato il wide receiver Jordan Kent (6’3”, 209 pounds) da Oregon. Dalle indubbie doti atletiche (all’università giocava anche a basket e faceva atletica) necessita comunque di molto lavoro ed è considerato un prospetto da sviluppare.
Con la loro ultima scelta infine i Seahawks hanno selezionato la guardia/tackle Steve Vallos (6’2”, 297 pounds). Da Wake Forest Vallos potrebbe guadagnare un posto in squadra grazie alla sua capacità di giocare in più ruoli.
In conclusione un draft discreto, criticato da molti analisti più per la trade di Jackson che per le scelte effettuate. La mancanza della prima scelta sicuramente influenza il giudizio, così come i tanti giocatori inesperti e visti come prospetti da sviluppare, ma le loro potenzialità fanno comunque ben sperare perché si possa trovare dei futuri titolari e un contributo già da questa stagione.