Sconfitta casalinga per i Broncos
Sonora sconfitta casalinga per i Denver Broncos la scorsa domenica all’Invesco Field. Un 23-14 contro i Jacksonville Jaguars che non lascia repliche. Sconfitta meritata, i Broncos sono stati praticamente sempre sotto nel punteggio, ma soprattutto sono stati surclassati dagli avversari in tutte le fasi di gioco. Male in attacco, malissimo in difesa e negli special team. Da salvare soltanto alcune prestazioni individuali, come quella del WR Brandon Marshall in attacco (7 ricezioni per complessive 133 yards) e del DE Elvis Dumervil in difesa (2 sacks e 1 fumble provocato), per il resto buio totale. Inconsistente il gioco di corsa (47 le yards complessive), diversi errori e palle “droppate” dai ricevitori nel gioco aereo, malissimo in difesa dove non sembrano affatto superati i problemi emersi in preseason, anzi iniziano a riaffiorare vecchi difetti. Difesa porosa contro le corse, ben 191 le yards complessive di corsa concesse ai Jags (e già prima di questa gara le statistiche parlavano chiaro, dato che nonostante le due vittorie Denver aveva la 27° difesa contro le corse) e sui passaggi molto vulnerabile nel mezzo, nella zona coperta dalle due safety per intenderci,specialmente dopo l’uscita dal campo per infortunio del veterano John Lynch (sarà probabilmente assente la prossima settimana). Male come al solito gli special team. Le statistiche dicono che nella gara di domenica i Broncos sono partiti mediamente dalle proprie 22 yards, mentre gli avversari dalle loro 37.
E pensare che la giornata sembrava iniziata sotto i migliori auspici, con i festeggiamenti per l’ingresso dell’immenso RB Terrell Davis nella “Broncos Ring of Fame” e per il decimo anniversario della prima vittoria nel Superbowl (grazie ad una cavalcata nei playoff cominciata per ironia della sorte proprio con una sonora vittoria ai danni dei Jaguars). Sul campo però le cose si mettevano subito male per Denver. Dopo un drive iniziale subito abortito, la palla passava ai Jaguars che la tenevano per più di 11 minuti, andando a segno con una ricezione da 3 yards del WR R.Williams dopo ben 18 azioni. Il game plan adottato dai Jaguars è stato tanto semplice quanto efficace. Tenere il proprio attacco in campo il più possibile in modo da stancare l’incostante difesa dei Broncos e allo stesso tempo tenere fuori l’attacco avversario così da non fargli prendere il giusto ritmo. Per fare ciò si sono affidati alle sapienti giocate del QB D.Garrard, il quale non ha fatto nulla di trascendentale, semplicemente si è affidato ad un sapiente mix di corse e passaggi corti, ricorrendo spesso anche ad azioni personali, sfruttando quindi le sue doti di agilità. Con pazienza ed inesorabilmente, i Jaguars hanno guadagnato terreno, sfruttando l’inconsistenza della difesa dei Broncos contro le corse e sui passaggi corti.
L’attacco dei Broncos ha riavuto la palla in mano praticamente nel secondo quarto, dove alcune splendide ricezioni di Marshall hanno condotto Denver fino alla 1 yard degli avversari, da dove il QB Cutler ha facilmente pescato in endzone il TE N.Jackson per il TD del 7-7. Ma i Jaguars, una volta riavuto il controllo della palla hanno continuato a sviluppare il proprio gioco con certosina pazienza, mettendo a segno il TD del 14-7 con una corsa da 4 yard del FB G.Jones.
E qui è iniziata la sagra degli orrori dell’attacco dei Broncos… Un fumble del RB S.Young è stato ricoperto dai Jaguars che l’hanno tramutato nel FG del 17-7, risultato con cui si è chiuso il primo tempo. Alla ripresa del gioco, l’ennesimo pasticcio combinato dagli special team dei Broncos ( un fumble del ritornatore D.Hixon sul ritorno del kickoff di inizio secondo tempo ricoperto dai Jags) portava gli ospiti sul 20-7. A questo punto l’attacco dei Broncos dava segni di risveglio e guidato sempre dalle ricezioni del WR B.Marshall metteva a segno il TD del 14-20 con una corsa corta del RB Travis Henry, peraltro reso inoffensivo per tutto il resto della gara. L’ennesima rimonta sembrava possibile, specialmente dopo che anche la difesa di Denver si svegliava dal suo torpore, recuperando a pochi minuti dalla fine un fumble nei pressi della propria endzone, dando quindi all’attacco la possibilità di vincere la partita. La posizione di campo era difficilissima ad ogni modo e la difesa dei Jaguars molto solida e aggressiva, per cui si è dovuti arrivare a giocare un 4° e 5 dalle proprie 4 yards a circa 4 minuti dal termine. Denver tra l’altro aveva sprecato tutti i suoi time out già alla fine del terzo quarto per un malfunzionamento del collegamento audio tra il QB Cutler e il coaching staff. Cutler ad ogni modo riusciva a trovare il TE D.Graham smarcatissimo per un amplissimo primo down, ma questi, dopo aver dato l’impressione di poter ricevere la palla, la perdeva malamente ricadendo al suolo. Qui finivano i sogni di rimonta dei Broncos, la partita terminava sul 23-14 con un facile FG del K dei Jags Carney.
Vittoria meritatissima degli ospiti in virtù di una netta superiorità espressa anche dalle statistiche, per i Broncos tutto non può essere ridotto ad una semplice giornata negativa. In attacco si sentono le assenze per infortunio di alcuni elementi della linea offensiva, in difesa c’è ancora molto da lavorare per il DC Jim Bates. Inconsistente contro le corse e sui passaggi corti in mezzo al campo, poco reattiva nei tre LB, dove si sente l’assenza del leader e MLB Al Wilson. Il suo sostituto, D.J. Williams, per anni impiegato come OLB, non sembra ancora essersi calato bene nella parte.
Domenica i Broncos sono attesi da una sfida proibitiva in quel di Indianapolis contro i campioni del mondo in carica, e temiamo che senza una reazione d’orgoglio, viste le lacune presenti nel reparto difensivo, si rischi di subire una batosta come spesso accaduto negli anni scorsi sul campo di Indy. Staremo a vedere…