Seattle riprende la vetta della division, e complica le cose ai 49ers
Alla quarta settimana già San Francisco e Seattle si sono incontrate per una partita che potrebbe risultare decisiva per la division. Per entrambe le squadre, che arrivavano all’incontro con un record di 2 – 1, una vittoria significava il primo posto in solitario nella division. Per Seattle una sconfitta inoltre avrebbe significato andare 0-2 negli scontri contro le rivali di division.
Un altro elemento che ha attirato l’attenzione era lo scontro tra due ex giocatori di lusso, da una parte il LB Julian Peterson, trasferitosi a Seattle l’anno scorso, e soprattutto il molto atteso debutto del wr Darryl Jackson contro i Seahawks, dopo che questi l’avevano scambiato durante il draft di aprile con San Francisco.
A tutto ciò bisogna aggiungere che l’anno scorso San Francisco era riuscita a sconfiggere in entrambe le partite Seattle, che partiva come favorita, e che da molti è considerata come la più importante rivale di questi per la vittoria della NFC West.
Le tante buone premesse sono però state subito vanificate facendo subito pendere l’ago della bilancia a favore degli ospiti: dopo meno di un minuto dall’inizio, al terzo gioco dalla linea di screamage, il giovane QB dei 49ers, Alex Smith è stato sackato da Rocky Bernard e nella caduta si è infortunato la spalla. Costretto ad abbandonare il campo il suo posto è stato preso da un altro ex, il qb Trent Difler. A causa di questo infortunio Smith sarà costretto a star fuori almeno un mese.
La squadra californiana da quel momento non è più riuscita ad entrare in partita, mostrando grossi problemi in attacco, praticamente inesistente. Già nelle partite precendenti, San Francisco non aveva convinto con un attacco che era, e rimane, l’ultimo della lega. L’arrivo di un wr del calibro di Jackson nonchè il pieno recupero di Vernon Davis, non sono riuscite a dare una continuità ai drive della squadra che era riuscita a portare a casa due importanti vittorie grazie soprattutto all’ottima difesa. La perdita del qb titolare ovviamente ha peggiorato questa situazione, complice anche una linea d’attacco che ha concesso troppo a Seattle.
I Seahawks dopo essere stati maltrattati nella passata stagione da Frank Gore (che in due partite aveva corso per 356 yds) hanno puntato su una difesa molto aggressiva che ha subito pagato. Un sack al terzo down (che ha messo fuori causa Smith) e un fumble di Gore, provocato da Tapp e ricoperto dalla safety Russell, hanno subito messo fine ai primi due drive di San Francisco.
Gore è stato fermato a sole 79 yards ma con due fumble (di cui uno perso), mentre Difler ha totalizzato solo 128 yards ma con due intercetti ed un fumble ed è stato messo sempre sotto gran pressione, subendo 5 sacks e dovendo affrettare diversi passaggi.
Julian Peterson è stato il miglior difensore di Seattle con ben 3 sacks e due fumble provocati. Gli altri sacks sono stati messi a segno da Kerney, il già citato Bernard e Darryl Tapp. Ottima anche la prestazione della secondaria, con Trufant fondamentale con due intercetti, e Jennings abile nel tenere sempre coperti i ricevitori avversari. La buona copertura dei due cornerback ha inoltre permesso alle due safety di concentrarsi maggiormente sul gioco di corse, limitando quindi Gore, e, giocando più a ridosso della linea, anche di lanciarsi in blitz: due dei tre sack di Peterson sono diretto risultato dei queste azioni che hanno costretto i rb di San Francisco a bloccare all’interno, permettendo al lb di arrivare dall’esterno a colpire Difler.
San Francisco è stata a costretta a cedere la palla dopo tre soli giochi o per palle perse nei primi sei possessi con un total offense di -1 yds. Il primo down è arrivato solo cinque minuti prima dell’intervallo. Ad avvalorare la brutta prestazione dell’attacco dei 49ers va considerato che in tutta la partita solo due volte la squadra è entrata nella metà campo avversaria in 16 possessi, riuscedo ad arrivare sulle 25 yards solo grazie ad un intercetto di Clements a metà campo. In quell’occasione San Francisco ha messo a segno gli unici tre punti del suo score.
Nonostante il vantaggio di 20 punti ad inizio del quarto periodo, il defensive coordinator di Seattle, John Marshall, ha comunque mantenuto una difesa attenta ed aggressiva eliminando ogni possibile tentativo di rimonta degli avversari.
Sull’altro fronte invece Seattle ancora una volta ha impiegato parecchio tempo prima di ingranare. Nonostante i problemi della squadra avversaria i Seahawks in un primo momento non sono stati in grado di trarne immediato vantaggio e i primi 3 punti sono arrivati solo all’inizio del secondo quarto.
La prima meta è invece arrivata a 6 minuti dal’intervallo con un passaggio di Hasselback per Engram di 17 yds. La segnatura è stata realizzata grazie ad un precedente big play, con un passaggio di 65 yards per Branch (7 ricezioni per 130 yds). All’intervallo sul 13 a 0, Seattle chiudeva la partita nei primi minuti del terzo quarto. Al primo snap Trufant catturava il primo intercetto della partita e nel drive conseguente Hasselback (23 completati su 31, 281 yds, 2 TD e un intercetto) e Alexander (25 corse per 78 yards con ancora con una mano fasciata) mettevano in condizione il TE Marcus Pollard di ricevere il suo primo passaggio da td con la maglia dei Seahawks.
Dopo di che la partita non aveva più storia, con San Francisco che metteva a segno i suoi primi ed unici tre punti ma per il resto risultava incapace di concretizzare i propri attacchi. Una sola buona notizia per i 49ers: l’ennesima ottima partita del LB prima scelta di quest’anno Patrick Willis, che con 12 tackle (10 da solo) è stato il miglior placcatore della partita e che si candida come serio contendente al titolo di defensive rookie of the year.