Guida al Draft 2008: l’Attacco

Quello di quest’anno sarà un draft diverso rispetto a quelli ai quali ci eravamo abituati negli ultimi anni. In correzione a quanto è successo lo scorso anno quando furono necessarie ben 6 ore e 8 minuti per chiudere il primo turno di scelte – un record – La NFL ha portato da 15 a 10 il tempo che ogni squadra ha a disposizione per scegliere un giocatore per il primo giro e da 10 a 7 per il secondo giro. Per i successivi turni di scelta saranno a disposizione 5 minuti.
Inoltre, il terzo round non farà più parte del primo giorno del draft, lasciando solo 2 turni(per 63 scelte complessive) per sabato 26(inizio ore 21 italiane) mentre i round dal 3 al 7 si terranno il giorno dopo a partire dalle 16 italiane. Il draft terminerà quando i Rams sceglieranno Mr. Irrilevant con la scelta numero 252.

Vediamo quali giocatori hanno le maggiori possibilità di udire il loro nome selezionato fin il primo giorno. Iniziamo dall’attacco, dividendo per ruolo.

QB
La classe del 2008 offre un solido gruppo di QB ma non fenomale come qualcuno aveva prefigurato alla fine della stagione di college appena terminato.
Il numero 1 sembra essere Matt Ryan da Boston College che è soprattutto un gran leader e gioca con intensità. Ha buona visione di gioco con un braccio adeguato ma non particolarmente potente. Dovrebbe essere scelto fra i primi 10 ma uno scivolone all’ultimo momento è sempre possibile. Provare a chiedere a Aaron Rodgers e Brady Quinn.
Per parecchi altri analisti, il QB più interessante del draft di quest’anno è Brian Brohm di Louisville che sembra possedere eccellente tecnica e la giusta mentalità per competere nella NFL. Per i detrattori egli è considerato un QB di sistema aggiungendo fra i problemi quello della durabilità, non avendo mai passato una stagione senza un infortunio più o meno serio. Se dovesse uscire dal primo turno sarebbe un bel colpo per chi avrà modo di sceglierlo.
Un QB che ha migliorato il suo status è Chad Henne di Michigan che possiede eccellente forza del braccio, buon tocco e timing. Non è molto mobile e tende a tenere la palla troppo a lungo. Un pò discontinuo al college, dovrebbe essere scelto nella parte alta del secondo round così come Joe Flacco di Delaware che potrebbe essere motivo di attrazione per qualcuno già al primo turno di chiamata. Flacco possiede di gran lunga il braccio più potente fra i prospetti e anche la sua taglia – è alto 2 metri circa – intriga gli scout. Ma avendo giocato in seconda divsione, non è testata la sua capacità di affrontare avversari di alto livello. Inoltre sembra mancare della mobilità e della rapidità nel rilascio, requisiti necessari per giocare al massimo livello. Potrebbe essere un pò sopravvalutato ma le potenzialità per crescere ci sono.
Un giocatore molto produttivo al college ma che potrebbe non avere lo stesso successo nella NFL è Andre’ Woodson da Kentucky. Woodson è atletico, ben strutturato fisicamente, possiede un buon braccio e può fare i giochi anche correndo. Ma alla Combine ha mostrato una mancanza di tocco e povera meccanica di lancio. Qualcuno potrebbe ancora sceglierlo al secondo giro ma dovrà avere pazienza con lui perchè i fondamentali sono ancora decisamente da migliorare.

RB
La pattuglia di RB quest’anno è ottima e abbondante. A renderla così forte ha contribuito il buon numero di junior che si è reso eleggibile al draft 2008 rendendo sicuramente la posizione di RB fra quelle che saranno più appetibili quest’anno. Lo Junior più noto è senz’altro Darren McFadden di Arkansas che non dovrebbe aver problemi nel risultare una delle prime 10 scelte del draft. McFadden possiede velocità e accellerazione fuori dal comune. Il suo stile di corsa non è perfetto, alle volte corre troppo alto esponendosi ad infortuni e palle perse. Qualcuno questiona anche il carattere a causa di qualche comportamento non proprio corretto fuori dal campo.
Alcuni analisti considerano Rashard Mendenhall di Illinois il più completo prospetto alla posizione. Mendenhall era un nome quasi del tutto sconosciuto fino ad un anno fa prima di disputare una stellare stagione per i Fighting Illini. Non possiede la velocità di McFadden ma è più compatto e forte fisicamente. Sa ricevere fuori dal backfield ma dovrà correggere la sua inclinazione ai fumble. Dovrebbe essere scelto fra i primi 20.
Jonathan Stewart di Oregon è un’altro candidato ad esser scelto al primo turno. Le sue quotazioni si sono abbassate dopo aver annunciato che perderà parte del training camp per sottoporsi ad un intervento chirurgico al tallone. La sua tendenza agli infortuni resta il suo limite maggiore. Per il resto è rapido e veloce, può accellerare in campo aperto, ricevere fuori dal backfield e bloccare. Vale una chiamata fra i primi 20 ma potrebbe essere scelto più basso per via della sua tendenza all’infortunio.
C’è un’altro RB di Arkansas che può ambire ad una chiamata al primo giro. Felix Jones ha toccato pochi palloni al college rispetto al suo compagno di squadra i McFadden ma quando è stato possibile ha messo su statistiche molto indicative del suo talento. E’ soprattutto devastante in campo aperto e possiede anche buone mani per ricevere.
Se una squadra è alla ricerca di un giocatore con rara accelerazione e velocità, Jamaal Charles di Texas è l’uomo giusto . Più abile all’esterno che all’interno, ma con ottime mani e ha dimostrato di possedere una grande etica lavorativa. Sarà scelto fra i primi 40-50.
Un’altra top 50 è Ray Rice di Rutgers che è piccolo di statura (170-172 cm) ma estremamente consistente. Sa seguire bene i blocchi e colpire i buchi con rapidità. In 3 anni al college ha portato 935 palloni senza subire rilevanti infortuni, il che la dice lunga sulla sua combattività.
Un’altro RB che lo scorso anno ha toccato parecchi palloni è Kevin Smith di Central Florida. Smith possiede la taglia ideale e da il suo meglio correndo fra i tackle.
I 3 Seniors meritevoli di un look al secondo round sono Chris Johnson di East Carolina, Matt Fortè di Tulane, e Tashard Choice di Georgia Tech. Johnson ha fatto registrare il miglior tempo alla combine sulle distanza di 40 yards con un impressionante 4.29. L’anno scorso è stato il go-to-guy per East Carolina correndo, ricevendo e ritornando i calci. La sua taglia non è l’ideale ma potrebbe dare il suo meglio se potrà condividere i compiti con un altro portatore di palla. Se si è alla ricerca di back più potenti, Fortè è proprio quel tipo di corridore. Naturalmente il suo meglio lo dà come inside runner e nelle situazioni di corto yardaggio. Choice sta risalendo sempre più posizioni ultimamente, avendo potuto lavorare in salute dopo he i troppi infortuni sne hanno condizionato la carriera al college. Fisico compatto che sa usare per giocare con aggressività ma è dotato anche di buona rapidità.

FB
Quella del FB non una categoria molto richiesta soprattutto nei turni alti. Anche quest’anno non c’è molta offerta ma alla lunga qualche buon prospetto potrà contribuire adeguatamente alle fortune della propria squadra. Il migliore del lotto è senza dubbio Peyton Hillis di Arkansas che può correre, bloccare e ricevere ma soprattutto è quest’ultima la specialità che gli verrà richiesta con continuità. Una seconda scelta su di lui pare improbabile ma dalla terza qualche squadra ci farà sicuramente un pensierino.

WR
Come accade spesso, il gruppo dei ricevitori è molto ampio e fornito. Ma quest’anno sembra mancare il fenomeno da top 5 o top 10 che aveva caratterizzato gli ultimi anni. E inoltre non c’è unanimità nell’assegnamento di ricevitore numero 1 per il draft di quest’anno.
Il ricevitore con il maggiore potenziale sembra essere Devin Thomas di Michigan State che possiede la giusta combinazione di taglia e velocità e soprattutto grandi movimenti in campo aperto con la palla in mano. Thomas è un junior college-transfer che è esploso solo lo scorso anno. Di sicuro deve lavorare ancora molto sulle tracce ma è meritevole di un azzardo al primo turno. Fin da subito può contribuire come ritornatore.
Malcolm Kelly di Oklahoma non sembra possedere quella velocità che molti speravano potesse avere. Ma Kelly ha un gran fisico e ancora una decente velocità per un WR della sua taglia. Sa giocare con aggressività sia per ricevere i palloni nel traffico,sia per bloccare per i compagni. Deve migliorare la sua tecnica sulle tracce ma potrebbe essere la scelta più sicura fra i ricevitori.
Con i suoi 2 metri di altezza, James Hardy di Indiana è uno dei più allettanti ricevitori del draft. Dotato di notevole elevazione, è praticamente insuperabile in end zone. Non ha grande accellerazione e non è particolarmente rapido ma sa giocare con aggressività con la palla in mano. Dovrebbe aver convinto tutti che è materiale da primo down.
DeSean Jackson di California è probabilmente il più pericoloso deep threat del draft. E’ inoltre rapido ed elusivo con la palla in mano. Il suo problema è la taglia fisica con la quale farà fatica a sopravvivere ai rigori della NFL. Questa limitazione potrebbe farlo uscire dal primo round ma aggiunge dalla sua, qualità come ritornatore che potrebbe attrarre i molti alla ricerca del nuovo Devin Hester.
Limas Sweed di Texas possiede una delle migliori combinazioni di taglia, velocità e qualità atletiche. Ma la sua produzione al college è stata inferiore alle promesse causa anche un serio infortunio al polso. Forse più un atleta che un giocatore di football ma se ben indottrinato potrebbe essere meritevole quantomeno di una seconda scelta.
Un’altro giocatore un pò troppo sottile è Mario Manningham di Michigan che possiede buone mani e corre accuratamente le sue tracce. Ha naso per i big play e la sua velocità sopperisce alla sua taglia limitata. E’ risultato positivo ad alcuni test sulla marjuana che potrebbero farlo scivolare di un pò di posizioni.
Early Doucet di LSU possiede buone mani è il fisico per prendere le palle difficili nel mezzo, ma non la velocità per essere un pericolo sul profondo. Può essere un importantissimo ricevitore di possesso che possiede anche la mentalità necessaria per ritagliarsi il giusto ruolo.
Andre Caldwell di Florida ha dalla sua una adeguata taglia e ottima velocità. E’ elusivo dopo la ricezione e ha mani educate. Ha sofferto 2 anni fa di una frattura alla caviglia ma sembra perfettamente ristabilito. E’ il fratello di Reche Caldwell. E’ una sicura seconda scelta che potrebbe essere selezionato anche più in alto da qualche squadra.
Ultraproduttivo al college, Jordy Nelson di Kansas State è uno dei più affidabili ricevitori di questo draft. Buona taglia fisica associata ad una rimarchevole velocità, sa ricevere nel traffico e ha buone mani. Sta lentamente ma inesorabilmente scalando le board.
Interessante prospetto anche Donnie Avery di Houston che come come caratteristica principale possiede la velocità per essere letale in profondità. Sa correre con fluidità e se dimostra di saper migliorare qualche difetto di meccanica in ricezione può diventare un ricevitore completo.
Dexter Jackson ha avuto una inconsistente stagione da senior ad Appalachian State ma ha recuperato successivamente credibilità con buone prestazioni davanti agli scout. E’ estremamente veloce e gioca più fisico della sua taglia che non proprio quella di un colosso. Può contribuire fin da subito come ritornatore.
Earl Bennett di Vanderbilt non è un ricevitore veloce o esplosivo ma è affidabile e produttivo. Contribuirà principalmente nelle tracce a corto e medio raggio.
Un altro piccolo ricevitore è Eddie Royal di Virginia Tech che è rapido ed elusivo e che sa come usare bene le mani per fare le ricezioni difficili. La sua taglia però preoccupa ma sarà estremamente produttivo se saprà stare lontano dagli infortuni. Potrebbe diventare fin da subito uno dei migliori ritornatori della lega.

TE
La classe di quest’anno non offre molti talenti al top ma un buon gruppo di potenziali titolari a partire dal secondo turno. Ma, come per i WR, anche per i TE la giuria è ancora in camera di consiglio per decidere chi è il numero 1. I più attesi hanno fallito a mostrare le loro qualità alla Combine favorendo l’ ascesa nei board di Dustin Keller di Purdue che invece ha ben impressionato. Keller ha mostrato di avere tutte le qualità atletiche, le mani e la velocità per essere un pericolo ricevitore. Sarà usato solo come tale però, perchè come bloccatore non porta nessun valore aggiunto. Data la necessità di TE da parte di un buon numero di squadre potrebbe essere considerato fin dal primo giro ma più probabilmente sarà selezionato nella parte alta del secondo.
Fred Davis di Southern California prima della Combine era considerato il top TE ma ha mostrato inconsistenza in ricezione e poca intensità ad Indianapolis. A USC è stato molto produttivo mostrando che ha tutte le qualità per emergere. Come Keller, non può dominare nessuno come bloccatore.
Martellus Bennett di Texas A&M ha daal sua l’altezza dall’alto dei suoi 2 metri circa e il resumè del TE moderno avendo giocato a basketball in passato. Si muove con fluidità e usa bene le mani ed ha qualche qualità come bloccatore. E’ il TE con le maggiore potenzialità del lotto.
John Carlson di Notre Dame è stato autore di una disastrosa Combine ma ha recuperato credibilità con i successivi Pro days. Carlson non è un fluido atleta e non eccelle come bloccatore ma sa giocare con intelligenza e sa come farsi trovare libero per la ricezione. A dispetto del risultato della Combine, sarà un giocatore molto affidabile e consistente.
Kellen Davis di Michigan State ha la migliore combinazione di taglia, velocità e doti atletiche fra tutti i TE selezionabili. Ma al college non ha giocato con consistenza favorendo dubbi sulla sua intensità e passione. Assolutamente assente come bloccatore ma le abilità atletiche non verranno trascurate al draft.
Fratello del DE Mike Rucker, il quale ha appena annunciato il ritiro, Martin Rucker di Missouri è atletico, fluido nelle tracce con buone mani. Ha esperienza come H-back la quale può essere la posizione più adatta per lui al prossimo livello.
Se una squadra è alla ricerca di un TE che sa bloccare, Craig Stevens di California è lil nome su cui puntare. Ultimamente ha scalato le board mostrando più fluidità di quanto aspettato. Come ricevitore deve però ancora sviluppare le necessarie correzioni.
Brad Cottam di Tennessee ha una taglia incredibile aggiunta ad una altrettanto incredibile velocità per la sua stazza, possiede buone mani e può ricevere in profondità. Ha mostrato le sue qualità al Senior Bowl e alla Combine ma una lunga sequenza di infortuni è sufficente per mettere in alarme le squadre NFL.

OT
Le franchigie che quest’anno necessitano di un upgrade alla posizione di tackle offensivo hanno di che gioire per la qualità presente al draft. Potenzialmente, ben 6 potrebbero essere gli OT selezionabili al primo turno. Ne sa qualcosa Miami che ha già messo sotto contratto Jake Long di Michigan trasformandolo nella prima scelta assoluta del draft 2008. Long non è il più atletico degli OT ma è adeguatamente agile e soprattutto gioca con aggressività e cattiveria. Fenomenale nel bloccare per la corsa, non ha paura di attaccare i difensori per liberare spazio per il portatore di palla. E’ meritevole della prima scelta ma è possibile che più che come LT, che protegge il lato cieco del QB, sia destinato a dominare come RT. Di solito le franchigie non utilizzano tanti soldi per un Tackle destro. In ogni caso, che Long non possa anche essere un eccellente LT è ancora tutto da dimostrare, e Long è competitivo abbastanza per per accettare la sfida.
Il più attrezzato fisicamente per difendere il lato cieco del QB sembra essere Ryan Clady di Boise State che è atletico e sa muoversi rapidamente. E’ decisamente il miglior pass blocker dell’intero draft. Buono anche come run blocker ma deve ma deve saper giocare con maggiore fisicità. Se fosse scelto nei primi 10 non rappresenterebbe una sorpresa.
Chris Williams di Vanderbilt è probabilmente il più atletico fra gli OT. Massiccio, gioca più di fino che di potenza. Ha bisogno di giocare con maggiore aggressività e se così fosse un abbonamento annuale per Honululu a febbraio non glielo toglie nessuno.
Un’altra sicura prima scelta è Jeff Otah di Pittsburgh che eccelle come bloccatore per le corse grazie a un corpo massiccio che usa per aprire i varchi necessari. La sua forza è indiscutibile ma deve migliorare un pò di tecnica e muoversi con maggiore rapidità con i suoi piedi.
Otah è nativo della Nigeria ed è negli Stati Uniti dall’età di 7 anni, mentre Gosder Cherilus di Boston College è originario di Haiti, negli States dall’età di 14 anni. Ha esperienza ad entrambi i lati dela linea ma sembra avere le caratteristiche per essere meglio sul lato destro. E massiccio, ha braccia lunghe e gioca con estrema forza e potenza. Deve migliorare tecnicamente, soprattutto nella protezione sui passaggi. Sarà scelto a cavallo del primo e del secondo giro.
Un giocatore più tecnico che potente è Sam Baker di USC. Baker è molto atletico e sa muoversi bene, specialmente in pass protection. Non gioca con la necessaria fisicità per essere efficace come run blocker. Potrebbe essere perfetto per qualche sistema come quelli in uso a Denver e Atlanta e difficilmente sarà scelto fra i primi 31. E’ il figlio di David Baker, il commissioner dell’Arena Football League.
Duane Brown di Virginia Tech è un OT molto atletico che sta ancora imparando il ruolo avendo giocato TE nel recente passato. Deve sviluppare migliore tecnica come protettore sui passaggi e giocare con più forza come bloccatore per le corse. Ha molto margine di miglioramento e può diventare un buon OT titolare con gli anni.
Un altro con il potenziale per crescere è Anthony Collins di Kansas che è atletico e massiccio. Ancora un work in progress sooto vari aspetti, molti hanno questionato la sua intensità e passione. Ma materiale su cui lavorare c’è.

OG
Pur non avendo la stessa qualità che la classe di Tackle offre, qualche buona Guardia potrebbe essere meritevole di attenzione da parte delle franchigie durante la giornata di sabato. Il numero 1 assoluto è certamente Branden Albert di Virginia che ha viste le proprie quotazioni in rapida ascesa recentamente. Ha grande taglia e sa giocare con forza ed è saldo sul punto d’attacco. Essendo alto oltre 2 metri, un pò sopra la media per una OG, molti lo vedrebbero bene come LT, posizione che ha già ricoperto saltuariamente al college. Una squadra che vorrà sceglierlo al primo giro lo proverà senz’altro in tale ruolo.
Roy Schuening di Oregon State non è atletico ma gioca con estrema fisicità per aprire gli spazi per i portatori di palla. Non è altrettanto efficace nei movimenti per proteggere sui passaggi. Adatto per un attacco che si affida soprattutto alle corse.
Chilo Rachal di USC non è un prodotto finito e avrebbe fatto meglio a un altro anno a scuola ma, come Scheuning, ha delle enbormi qualità soprattutto nel difendere la corsa. La squadra che lo sceglierà dovrà avere la pazienza per farlo sviluppare e crescere.
John Greco di Toledo è atletico e competitivo, e eccelle nella protezione su passaggio. Non è fisicamente dominante nelle situazioni di corsa. Ha esperienza anche come OT.

C
Nella posizione di Centro non ci sono molti giocatori che demanderanno l’attenzione delle squadre ma qualche prospetto interessante sarà comunque possibile trovarlo nei round più bassi.
Il miglior è probabilmente Mike Pollak di Arizona State che è atletico e tecnicamente preparato. Sa muoversi bene ma non ha abbastanza fisico per essere consistente nell’aprire per le corse. Ha esperienza anche come OG.