Il draft della AFC North
BALTIMORE RAVENS
Round 1, Pick 18 (18) Joe Flacco QB 6’7″ 236 Delaware
Round 2, Pick 24 (55) Ray Rice RB 5’8″ 199 Rutgers
Round 3, Pick 8 (71) Tavares Gooden OLB 6’1″ 233 Miami
Round 3, Pick 23 (86) Tom Zbikowski FS 5’11” 210 Notre Dame
Round 3, Pick 36 (99) Oniel Cousins OG 6’4″ 308 Texas-El Paso
Round 4, Pick 7 (106) Marcus Smith WR 6’2″ 221 New Mexico
Round 4, Pick 34 (133) David Hale OT 6’6″ 308 Weber State
Round 6, Pick 40 (206) Haruki Nakamura FS 5’10” 190 Cincinnati
Round 7, Pick 8 (215) Justin Harper WR 6’4″ 198 Virginia Tech
Round 7, Pick 33 (240) Allen Patrick RB 6’1″ 198 Oklahoma
I ravens si sono presentati al draft con alcune necessità tra cui quella di un Qb. Nelle settimante precedenti si era diffusa la voce che cercassero una trade per ottenere Matt Ryan, cosa non riuscita e il QB di Boston College è stato scelto dai Falcons. La seconda opzione è stata quindi Joe Flacco, giocatore dotato di un gran braccio (il migliore secondo tutti gli scout a livello di potenza) ma la cui scarsa mobilità ha fatto pensare a molti che fosse una scelta da 2 se non 3 giro. In un draft che comunque non presentava grossi prospetti in questo ruolo, Flacco è considerato uno dei migliori 3, 4 qb ed avrà la possibilità di competere per un posto da titolare fin dalla prima partita. La sua scarsa mobilità richiederà una buona linea offensiva e, visto anche il tanto ventilato ritiro di Odgen, i Ravens avevano sicuramente bisogno di scegliere qualche rinforzo: a tal proposito sono stati scelti due giocatori, una guardia al terzo giro (Oneil Cousin, giocatore da alcuni scout non inserito tra i principali prospetti ma dalle buone doti atletiche e fisiche) ed un tackle al quarto (David Hale, giocatore di oltre due metri ottimo come bloccatore per i giochi di corsa ma che deve migliorare sulla protezione del qb). Interessante la seconda scelta, il piccolo RB dei Rutgers, Ray Rice. I Ravens erano alla ricerca di un giocatore che potesse aiutrare McGhee dandogli un pò di riposo ed eventualmente giocare i terzi down e Rice, che ha avuto ottime statistiche all’università, è sicuramente un giocatore in grado di ricoprire questo ruolo. Con una serie di trade e di scelte di compensazione, Baltimore ha inoltre potuto selezione ben tre giocatori nel terzo round. Oltre al già citato Cousins le altre due scelte, peraltro prededenti, sono state indirizzate alla difesa: l’Outside Linebacker Tavares Gooden e la safety Tom Zbikoski. Gooden arriva da un programma universitario (quello degli Hurricanes) che ha sempre fornito ottimi giocatori alla NFL, tra cui due leader dei Ravens come Ray Lewis e Ed Reed, ed è sicuramente un ottimo investimento per un reparto che, seppur ottimo, ormai inizia a sentire il peso degli anni. Come la safety Zbikoskwi, Gooden avrà la possibilità di contribuire fin da subito e di imparare da un ottimo gruppo di veterani. Un altro reparto di Baltimore che sicuramente richiedeva attenzioni durante il draft era quello dei ricevitori: ecco quindi le scelte di Marcus Smith e Justin Harper. Due ricevitori decisamente differenti, più istintivo ed esplosivo il primo, più affidabile e ottimo ricevitore puro il secondo, possono trovare spazio in squadra, Smith anche come ritornatore. Hanno delle possibilità di entrare in squadra, sempre come giocatori di special team, Nakamura e Patrick: il primo in particolare è principalmente un ritornatore, ancor prima che una safety. A questo gruppo di giocatori va aggiunto il CB Fabian Washington, che i Ravens han preso dai Raiders in cambio di una quarta scelta e che va a coprire un altro ruolo che necessitava di rinforzi.
Il giudizio su questo draft in generale è in mano a Flacco ed al suo rendimento. Tuttavia i Ravens avevano ben in mente quali fossero le loro necessità e si sono presentati al draft agguerriti (come dimostrano le tante trade che hanno fatto) portandosi a casa un ottimo gruppo di giocatori che possono subito contribuire e che soprattutto possono diventare importanti pedine per il futuro.
CINCINNATI BENGALS
Round 1, Pick 9 (9) Keith Rivers LB 6’3″ 235 Southern Cal
Round 2, Pick 15 (46) Jerome Simpson WR 6’2″ 190 Coastal Carolina
Round 3, Pick 14 (77) Pat Sims DT 6’2″ 310 Auburn
Round 3, Pick 34 (97) Andre Caldwell WR 6’1″ 200 Florida
Round 4, Pick 13 (112) Anthony Collins OT 6’5″ 317 Kansas
Round 5, Pick 10 (145) Jason Shirley DT 6’5″ 329 Fresno State
Round 6, Pick 11 (177) Corey Lynch FS 6’0″ 205 Appalachian State
Round 6, Pick 41 (207) Matt Sherry TE 6’4″ 255 Villanova
Round 7, Pick 37 (244) Angelo Craig DE 6’5″ 235 Cincinnati
Round 7, Pick 39 (246) Mario Urrutia WR 6’6″ 232 Louisville
Sedrick Ellis – questo il nome che era associato ai Bengals in quasi tutti i mock drafts. Tutti erano infatti al corrente che quella di Nose/Defensive Tackle era la principale necessità della squadra di Cincinnati e Ellis sicuramente il miglior giocatore disponibile. Tutti compresi i New Orleans Saints, che hanno orchestato una trade con i Patriots e selezionato giocatore di USC. La mossa dei Saints, o l’intenzione comunque di una trade per arrivare a Ellis, era peraltro già stata annunciata ma i Bengals non se la sono sentita di anticipare scalando ulterioremente l’ordine di scelta: dalla loro ottima posizione (9 scelta assoluta) hanno infatti avuto la possibilità di selezionare tra svariati ottimi giocatori e, viste le tante necessità della squadra, hanno scelto dando la precedenza ad un altro ruolo, ovvero quello di LB. Ecco quindi arrivare Keith Rivers, unanimemente considerato il miglior LB puro di questo draft, dotato di ottime caratteristiche sia fisiche che di gioco e di una gran versatilità che gli permetterà di trovare spazio come titolare fin da subito. Il NT è arrivato poi con il terzo giro con Pat Sims, massiccio pass rusher che, vista la necessità della squadra, potrà dare subito il suo contributo assieme all’altro DT scelto, Jason Shirley. Al settimo giro inoltre i Bengals han scelto Angelo Criag, un DE dall’università proprio di Cincinnati, che potrebbe trovare spazio come OLB in una difesa 3-4. Con i vari problemi legati ai WR (il taglio di Henry e la diatriba con Chad Johnson) i Bengals avevano bisogno inoltre di rinforzare il reparto ed hanno risposto a questa esigenza con ben tre scelte. Jerome Simpson, scelto al secondo giro, è un buon ricevitore che ha stabilito diversi records della sua università (Coastal Carolina) ma che era considerato come un giocatore da terzo, quarto round. A suo favore, e che ha sicuramente favorito la scelta dei Bengals, il suo ottimo carattere e condotta di vita fuori dal campo, cosa non trascurabile visti i recenti problemi che la squadra ha avuto appunto con Henry e altri giocatori. Andre Caldwell, secondo wr scelto da Cincinnati, con la 97esima scelta assoluta, è un altro wr dall’ottima produzione all’università (leader di tutti i tempi a Florida per yds ricevute) e che potrà trovare subito spazio come terzo o quarto ricevitore. L’ultimo ricevitore scelto, Mario Urrutia da Louisville, è un altro interessante giocatore in grado di sfruttare la sua altezza (6’6″, praticamente due metri) ed elevazione soprattutto in endzone ed era il bersaglio preferito da Brian Brohm, sebbene a causa di un infortunio molti scout avrebbero preferito giocasse un’altra stagione all’università per poter meglio valutare le sue capacità. Altri rinforzi all’attacco sono arrivati con il TE Matt Sherry e dal tackle Collins, due interessanti prospetti per il futuro. La safety Corey Lynch è un autentico atleta, molto abile nei giochi di special team (è famoso per aver bloccato il fg che ha dato la sorprendente vittoria a Appalachian State su Michigan l’anno scorso).
Sebbene non abbiano ottenuto il loro giocatore i Bengals hanno in Rivers un importante elemento che potrebbe diventare fondamentale per la loro difesa ed importanti sono anche i rinfozi nel mezzo della linea mentre, con i tre wr scelti, hanno mandato un chiaro messaggio a Johnson. Probabilmente avrebbero dovuto puntare su più rinforzi per la linea d’attacco ma Collins avrà il tempo di imparare dagli espertissimi e validi titolari (Anderson e Levi Jones) e far valere le sue doti atletiche al meglio.
CLEVALAND BROWNS
Round 4, Pick 5 (104) Beau Bell OLB 6’2″ 248 UNLV
Round 4, Pick 12 (111) Martin Rucker TE 6’5″ 248 Missouri
Round 6, Pick 24 (190) Ahtyba Rubin DT 6’3″ 315 Iowa State
Round 6, Pick 25 (191) Paul Hubbard WR 6’3″ 221 Wisconsin
Round 7, Pick 24 (231) Alex Hall DE 6’5″ 238 St Augustine
Visto così il draft dei Browns sembrerebbe incredibilmente povero. Tuttavia come prima cosa va tenuta in considerazione che le prime tre scelte sono state cedute per i DT per Shaun Rogers e Corey Williams, che oltre a coprire un ruolo imporante per la squadra, soprattutto in virtù di un passaggio alla difesa 3-4, hanno apportato parecchia esperienza ad una squadra di giovani, e per il qb Brady Quinn, che certamente deve dimostrare ancora tutto ma che resta comunque un ottimo prospetto. Detto questo la prima scelta di Cleveland è stata la 104esima assoluta, nel quarto giro. Scelta caduta sul giocatore di UNLV Beau Bell, LB versatile (da alcuni scout era considerato un inside, da altri indicato come outside!), gran placcatore e colpitore che potrà trovare subito tempo in campo. I Browns avevano quindi solo 5 scelte in totale e tre sono state spese guardando alla difesa, che sicuramente aveva maggiori necesssita. Alex Hall, dall’università di St Augustine, è un giocatore dalla buona velocità e atletismo che potrebbe giocare anche come outside linebacker ma che è un prospetto da sviluppare per il futuro, come il DT Rubin, il quale avrà modo di apprendere da due ottimi DT come Rogers e Williams. Allo stesso modo anche il TE Martin Rucker e il WR Hubbard sono giocatori presi più come progetti futuri, viste le ottime potenzialità, che per contribuire subito, visto che ai Browns non mancano certo buoi giocatori in questi ruoli.
Quello che è mancato l’anno scorso ai Browns per arrivare ai playoffs è stata l’esperienza in momenti decisivi in alcune partite da vincere e sicuramente questa è l’unica cosa che non si può trovare al draft. Pertanto lo scambio di alcuni scelte per due giocatori veterani, in un ruolo chiave per la difesa, è sicuramente un vantaggio per Cleveland che comunque nel draft è riuscita a trovare un potenziale titolare (Bell) ed un gruppo di giovani promesse per il futuro.
PITTSBURGH STEELERS
Round 1, Pick 23 (23) Rashard Mendenhall RB 5’11” 210 Illinois
Round 2, Pick 22 (53) Limas Sweed WR 6’4″ 212 Texas
Round 3, Pick 25 (88) Bruce Davis DE 6’3″ 252 UCLA
Round 4, Pick 31 (130) Tony Hills OT 6’6″ 305 Texas
Round 5, Pick 21 (156) Dennis Dixon QB 6’4″ 205 Oregon
Round 6, Pick 22 (188) Mike Humpal LB 6’3″ 244 Iowa
Round 6, Pick 28 (194) Ryan Mundy FS 6’1″ 215 West Virginia
Una delle principali decisioni che devono essere prese al draft, soprattutto nei primi giri, è quella se scegliere secondo le proprie necessità, ovvero dare la precedenza a quei ruoli di cui si ha più bisogno, o se scegliere il giocatore che si reputa il migliore tra tutti quelli disponibili in quel momento, indipendentemente dalla posizione. Se, giustamente, la maggior parte delle squadre utilizza il primo metodo di valutazione, è evidente che gli Steelers quest’anno, ma non solo, hanno, altrettanto giustamente, usato il secondo. Sicuramente avevano bisogno di un Rb per dare una mano a Willie Parker e Moore (spesso infortunati) ma nessuno pensava avrebbero speso la prima scelta per questo ruolo. Quando però con alla 23esima scelta assoluta si sono trovati ancora disponibile Mendenhall, secondo tanti addetti ai lavori il miglior rb dopo McFadden, hanno subito colto l’occasione per aumentare le armi a disposizione del loro attacco con un giocatore in grado di produrre ottime giocate (nell’ultima stagione a Illinois ha corso con una media di 6.4 yds e segnato 19 TD in 13 partite). Stesso discorso nel secondo giro quando Limas Sweed, prima del draft considerato addirittura da molti esperti il miglior wr, è rimasto clamorosamente disponibile alla 53esima assoluta. Paragonato da molti proprio all’ex Steeler Plaxico Burress per l’altezza, doti atletiche e stile di gioco, Sweed con Mendenhall formano una copia di giovani giocatori che potrebbero formare l’ossatura dell’attacco di Pittsburgh per gli anni a venire. Nel secondo giorno gli Steelers si sono invece concentati di più sulle proprie necessità con il DE Bruce Davis, ottimo prospetto adatto soprattutto a giocare OLB nella difesa di Pittsburgh, e OT Tony Hills, necessario rinforzo ad una linea che ha avuto parecchi problemi lo scorso anno. Le scelte di Humpal e Mundy potrebbero contribuire subito come riserve e giocatori di special team mentre il QB Dennis Dixon potrebbe trovare spazio come giocatore di situazione, come ricevitore o per dei trick play sfruttando le sue doti atletiche che l’han fatto paragonare ad un’altra conosenza dei fan di Pittsburgh, Kordell Stewart.
Dal punto di vista del puro talento sicuramente un draft eccezionale, soprattutto con le prime due scelte di Mendenhall e Sweed che potrebbero contribuire notevolmente al gioco d’attacco fin da subito. Pittsburgh forse aveva maggiori necessita nella linea offesiva e nella secondaria e la scelta di un solo tackle (peraltro con problemi di infortuni) e di nessun cornerback lascia qualche dubbio sulla assoluta bontà di questo draft.
ichabod7 sottoscrivo quando lucidamente hai scritto sui miei Steelers.La mancanza di un Cb mi preoccupa ma ancora di pi
In effetti
grazie x la risposta.io sono fiducioso.lo so che
Ciao,
come mai gli ACCIAIERI hanno lavorato poco sullo Specia Team,
visti i problemi della passata stagione!
ciao.effettivamente non avevo riflettuto sulla questione,forse perch
come special team a livello di copertura credo che Humpal e Mundy possano dire la loro. Spesso i giocatori scelti negli ultimi giri trovano spazio in squadra proprio contribuendo negli ST.
Come ritornatori beh, credo che Mendenhall ne abbia le potenzialit
Mendenhall lo vedo un p
Ciao. Beh non tifo nessuna squadra in particolare. Diciamo che tifo NFL (il football americano, in generale,
Ciao.Risposta decisamente diplomatica ma efficace!anch’io tifo NFL e cerco di vedere pi
Complimenti per il commento, mi sembra molto acuto e competente.
Per quanto riguarda i miei ravens devo dire per
Ciao.Finalmente un “rivale” diretto!!!quest’anno c’
Emiliano, se ti iscrivi al nostro forum di “rivali” ne puoi trovare pi
Era quello che volevo sentire:provvedo subito!!no,perch
Sono uno dei rari tifosi dei Bengals, una squadra che da’ raramente soddisfazioni, ma quando imbrocca l’annata
Ciao Percy,sono daccordo,e lo dico da tifoso degli Steelers,che con “the Snake” integro sarebbe stata un’altra faccenda quel play off:nel senso che sarebbe stato certo pi
@Percy: come no, certo che ci sono altri tifosi! Li trovi sul topic del forum dedicato ai Bengals!
http://www.endzone.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=2879
In realt
CIAO a tutti. Questa
CIAO A TUTTI…UN PO IN RITARDO MA DICO SUBITO..”GO STELLERS GO”.
SONO UN ACCANITO TIFOSO DEGLI STEELERS DA CIRCA 20 ANNI!!!
LA 3-4 STEEL COURTAIN!!! ANCHE QUEST’ ANNO SONO SICURO CI DARA’GRANDI SODDISFAZIONI!! E SEMPRE STATO COSI’..ANCHE QUANDO LE COSE NON ANDAVANO POI COSI’ BENE.
IO NE SONO DIVENTATO UN ACCANITO TIFOSO PERCHE’ MI CAPITO’ DI VEDERE SU UN CANALE SATELLITARE UN PARTITA TRA GLI STEELERS E I FALCONS NEL MITICO THREE RIVER STADIUM…E FARE LA CONOSCENZA DELLA TERRIBILE 3-4 CON DUE ATLETI GREG LLOYD E KEVIN GREEN..SPAVENTOSI …DUE BESTIE!!!!.PUNITIVI!! AL MASSIMO..TERRA BRUCIATA!!! E CHE MAZZATE!!! SACKS A VOLONTA!!!
IN EFFETTI PER IL 2008 SULLA LINEA OFFENSIVA ,AVENDO PERSO UNA GRANDE GUARDIA COME ALAN FANEGA.., POTREBBERO ESSERCI DEI PROBLEMI!! SOPRATUTTO PER NON AVERLO RIMPIAZZATO CON UN FREE AGENT O DAL DRAFT.
MA PER IL RESTO…PRONOSTICO SCONTATO PRIMI DELLA DIVISIONAL!!! ASSOLUTAMENTE!!