Dell’attacco e della difesa
La corsa ai playoff dell’Arena Football League propone per il Monday Night della tredicesima settimana una partita ricchissima di significati. I Georgia Force (6-5) andranno a visitare i New Orleans VooDoo (7-4) in un incontro interno alla Southern Division, l’unica in cui tutte le contendenti (le altre sono Orlando Predators e Tampa Bay Storm) possono ancora aggiudicarsi il titolo. La gara però non propone solo altissimi contenuti agonistici legati all’assegnazione della Division e del seeding per la post-season, ma anche e soprattutto il più classico degli scontri del Football ad ogni livello: “Offense vs. Defense”. E questa sfida, nei quartieri alti della AFL 2008, si traduce letteralmente: “Georgia vs. New Orleans”. Il pronostico è apertissimo ed è impossibile prevedere il risultato finale, quello che appare certo è che ci sarà parecchio da divertirsi.
Andiamo a conoscere meglio le due squadre, cominciando degli ospiti e dal loro spumeggiante attacco.
GEORGIA FORCE
Chi segue abitualmente la AFL ricorderà sicuramente il bellissimo incontro di due settimane orsono tra i Philadelphia Soul ed i Georgia Force, con questi ultimi capaci di rimontare un deficit di 21 punti nell’ultimo quarto andando a vincere la partita con una trasformazione da 2 a pochi secondi dalla fine. A parte la soddisfazione di aver battuto in quel modo una delle principali candidate all’ArenaBowl XXII, la vittoria ha dato ai Force quella consapevolezza dei propri mezzi che mancava al team di Atlanta in vista delle battute finali della regular season. Ma chi del campionato professionistico indoor segue solo le partite trasmesse in TV si è chiesto, legittimamente, come fosse possibile che una squadra con quel potenziale (soprattutto offensivo) potesse avere, in quel momento, un record perdente. La risposta va cercata nei problemi di personale affrontati dal gruppo guidato da coach Doug Plank: nelle 11 partite disputate i Force hanno schierato ben 40 giocatori, un’anomala enormità per il campionato giocato 8vs8. La perdita in off-season di alcune stelle di prima grandezza in regime di free agency (Chris Jackson su tutti) e una lunga di serie di infortuni occorsi a molti giocatori-chiave hanno condizionato fortemente la prima parte della stagione di Georgia. Ma le cose sembrano essersi sistemate ed i Force si propongono come possibili outsider negli incertissimi playoff della National Conference. Come detto, l’attenzione di tutti è concentrata sul formidabile attacco guidato sul turf dal QB Chris Greisen, detentore del record di TDpass in una stagione con l’incredibile 117 messo a segno l’anno scorso, peraltro il suo primo da titolare. Ma anche se quel record appare lontano dal poter essere raggiunto, la sua stagione non può certo dirsi negativa, tutt’altro: il QB che veste la jersey #14 è primo nella Lega per quanto riguarda la media di yards lanciate a partita con un portentoso 315.5 che parla ampiamente da solo. Inoltre ha appena messo a segno una di quelle partite da ricordare per tanti anni, avendo lanciato per ben 403 yards (record personale e della franchigia) nella partita vittoriosa di Week 12 contro i caldissimi New York Dragons, reduci da cinque vittorie consecutive. Insomma, la “prova del nove” della seconda stagione da titolare può già dirsi ampiamente superata per Greisen. Nella partita contro i Dragons si è messo particolarmente in luce anche il WR #2 (di maglia e, teoricamente, di ruolo) Tiger Jones, il quale ha ricevuto per ben 224 yards (record dei Force) con 15 ricezioni e 6 TD (entrambi record eguagliati del club), numeri che gli sono valsi il titolo di “Offensive Player of the Week” e gli hanno fatto scalare la classifica dell’ambito premio di “Rookie of the Year”. Per una volta è stato quindi messo in penombra l’unico reduce del formidabile trio di WR del 2007, Troy Bergeron (#22), il quale per la prima volta in stagione (7 partite disputate) non ha sfondato il muro delle 100yds ricevute. Nonostante ciò, Bergeron continua a guidare la Lega nella media di yards per partita con un 126.0 che dice tutto sul suo immenso talento di ricevitore. Che però non è l’unico, visto che nelle ultime tre partite dei Force ha corso la palla 7 volte (dopo che non lo aveva mai fatto nelle sue prime 4 uscite) mettendo a referto l’incredibile guadagno di 58 yards che lo pone in vetta anche alla classifica riguardante la media di yards per portata con 8.3. Difficile pensare che le tre importantissime vittorie arrivate (a ritroso: New York, Phila e proprio New Orleans) non siano state influenzate da questo dato. Appare invece evidente come le difese avversarie non possano più concentrarsi solo sulle azioni di passaggio di Georgia e debbano prestare attenzione anche ad altre, imprevedibili possibilità. Questa nuova dimensione dell’attacco dei Force non sarebbe possibile senza l’apporto della linea offensiva statisticamente più forte della Lega (insieme a Greisen nella foto tratta da: http://www.arenafootball.com/ ). I tre OL (Clark #77, Nowland #55 e Grice #68), assistiti dal FB Matt Huebner (#45), hanno concesso finora solo tre sack, dato che li pone saldamente in testa alla relativa classifica. Ma la cosa che rende ancora più incredibile la loro prestazione è che due di questi tre sack sono stati concessi nelle prime due partite della stagione. Da allora, un solo placcaggio subito da Greisen in 336 tentativi di passaggio e nessuno negli ultimi 212. Dati che lasciano letteralmente ammutoliti ma che ci fanno capire come l’Offensive Coordinator Jim Kubiak abbia giustamente voluto sfruttare a proprio vantaggio questo strapotere. E il primo posto nella statistica del total offense con 335.5 yards a partita ne è la più logica conseguenza. Ma come insegnano quel tale DeLapalisse e soprattutto gli Utah Blaze, che hanno l’attacco più esplosivo della Lega ma un record di appena 3-10, non si vincono le partite solo segnando tanti punti e guadagnando tante yards, bisogna anche impedire agli avversari di fare lo stesso. E qui entra in ballo la difesa dei Force, che nella prima parte della stagione ha sofferto ancor più dell’attacco per i tanti avvicendamenti di giocatori. Gran parte del merito per la striscia attiva di tre vittorie consecutive va infatti ascritto proprio all’ottetto difensivo, che finalmente si sta stabilizzando nei suoi componenti. Da segnalare la leadership statistica dei Force per quanto riguarda la difesa sulle corse (con sole 10.5yds concesse a partita) e la percentuale di conversione dei terzi down avversari (chiusi soltanto nel 36.4% dei casi). Ma soprattutto occhi puntati sulla linea, composta da Smith (#98), Allen (#95) e Truluck (#53) ed autrice di 9 sack totali, e sul Jack-LB Cam Newton (#5), un rookie già autore di 4 intercetti di cui 3 riportati nell’endzone avversaria. Importante anche il ritorno del DB Stephen Cason (#21), anche lui rookie e leader del team nei placcaggi nonostante le sole 7 partite disputate, a rafforzare una secondaria davvero martoriata da infortuni e defezioni di vario tipo nella prima parte della stagione. Ma, come detto, questo è stato il leit-motiv della difesa dei Force nel 2008, tanto che solo tre giocatori (i già citati Allen, Smith e Newton) hanno preso parte a tutte e 11 le partite. Problemi finalmente superati per i Force, al momento la squadra più hot della Lega.
Passiamo alla squadra di casa, soffermandoci soprattutto sulla loro fortissima difesa.
NEW ORLEANS VOODOO
Una delle grandi sorprese della stagione è rappresentata dalla franchigia della Louisiana, attesa ad un campionato di media classifica e non certo prevista tra le protagoniste della Lega. E invece, dopo un inizio di cattivo auspicio caratterizzato da una brutta sconfitta a Los Angeles con tanto di infortunio al QB titolare Steve Bellisari, le cose sono rapidamente cambiate assestando i VooDoo tra i top-team della AFL. Il giovane QB di riserva, Danny Wimprine (#18), ha infatti preso in mano le redini dell’attacco guidandolo a cinque vittorie consecutive, ma è stata soprattutto la difesa, rinnovata per sette ottavi rispetto allo scorso anno, ad impressionare la critica e soprattutto gli avversari. In una Lega troppo spesso tacciata di essere esclusivamente dipendente dal gioco offensivo, i VooDoo hanno dimostrato che le partite si vincono anche e soprattutto dominando la battaglia dei turnovers. Il +12 che li pone nelle zone altissime della classifica riguardante il differenziale palle recuperate-palle perse nasce soprattutto dai 23 intercetti, top nella Lega, fin qui messi a segno dai propri DBs e LBs. I primi stazionano nei piani alti delle due classifiche più importanti per il ruolo: Calvin Spears (#11) ha messo a segno 8 intercetti e 72.5 placcaggi, Lin-J Shell (#21) è a quota 4 e 73, Keon Raymond (#22) a 4 e 64.5. Ma è il Jack-LB rookie Norman LeJeune (#7) ad aver impressionato maggiormente finora: una grande stagione culminante in 6 intercetti messi a segno, di cui 3 riportati in TD, gli hanno fatto vincere, ad Aprile, gli awards come Difensore del Mese e come Rookie del Mese. Riconoscimenti sicuramente meritati dal giocatore che vanno però a premiare anche il grande lavoro degli allenatori Mike Neu (Head Coach) e Jeff Russell (Defensive Coordinator), così come gli sforzi di tutti gli altri componenti dell’ottetto difensivo. Narrando le gesta della secondaria dei VooDoo non va infatti dimenticato l’apporto dei pass-rusher designati della squadra, fondamentale per costringere i QB avversari a lanciare spesso il pallone in maniera forzata. In quest’ottica, menzione d’onore per i DL Henry Bryant (#33) e Michale Spicer (#16), autori di 4 sack a testa, e per l’esperto Mac-LB Umar Muhammad (#35), ex di turno ed autore di 2 sack ed un intercetto. La somma delle grandi prestazioni di front-four e secondaria hanno un effetto facilmente verificabile nel pass-rating dei QB avversari, graduatoria in cui i Voodoo sono una delle sole tre squadre (insieme a Chicago e New York) a concedere una statistica inferiore a 100 (97.6). Considerando che l’attacco di Georgia ha un pass rating di 119.3 (terzo nella Lega) ne vedremo sicuramente delle belle. E parlando di attacco non possiamo dimenticare quello dei VooDoo, caratterizzato, come detto, dalle grandi prestazioni di Danny Wimprine. Il quale, pur non eccellendo in nessuna categoria statistica, garantisce costanza, precisione ed affidabilità avendo lanciato solo 6 intercetti in stagione a fronte di 56 TD. Le eccellenti posizioni di campo concesse dalla difesa ed una buonissima pass-protection offerta dalla linea d’attacco hanno infatti permesso al sophomore originario della Lousiana di colpire con regolarità i suoi ricevitori. James Jordan (#4), WR molto fisico, è il principale terminale avendo già registrato 72 ricezioni per 819yds e ben 25 TD, il velocissimo Javarus Dudley (#10) è una costante minaccia sul profondo con una media di 14.8yds per ricezione (terzo nella Lega) mentre l’eclettico Wendall Williams (#3) può inventare TD in ogni modo possibile, avendone già messi a segno 12 tra ricezioni, corse, kickoff return, ritorni di FG e net recovery. Insomma, un trio molto bene assortito che garantisce solidità, velocità ed imprevedibilità al reparto offensivo. L’ultimo tassello del mosaico è il FB James Lynch (#42), solido bloccatore e buon runner, che fa dell’affidabilità la sua arma migliore. Lynch ha infatti il 100% nelle conversioni dei delicatissimi “3rd & 1”, sarà interessante quindi vederlo all’opera contro quella che, come detto, è la migliore difesa della Lega sui terzi down. Ma pur disponendo di un buon ottetto offensivo, se New Orleans vincerà la partita sarà probabilmente per la prestazione di quello difensivo, chiamato al difficile compito di imbrigliare l’attacco avversario.
IN CONCLUSIONE
Quella che ci aspetta è una partita incerta e sicuramente spettacolare. Giova ricordare che appena tre settimane fa, nel primo dei due incontri divisionali, i Georgia Force hanno dominato gli avversari col roboante punteggio di 66-39 tra le mura amiche, vincendo proprio quella battaglia dei turnovers che è la specialità di New Orleans. Martedì 20 Maggio vedremo se i VooDoo riusciranno a ribaltare quel risultato mantenendo immacolato il loro record casalingo (5-0), in quella New Orleans Arena che mai come quest’anno sta dimostrando l’appropriatezza del nickname “The Graveyard” (“Il Cimitero”). L’appuntamento è per le 14 su Eurosport2 con il commento LIVE di Luigi Sabadini e del sottoscritto, ai quali potrete inviare le vostre Email al solito indirizzo diretta_chiocciola_eurosport.com.
Vi aspettiamo numerosi!