Sviluppi nel caso di Darrent Williams

Un 25enne è stato formalmente rinviato a giudizio ieri, con l’accusa di omicidio di primo grado, per l’assassinio del CB dei Denver Broncos, avvenuta nel corso di una sparatoria il 01 Gennaio 2007.
Come ha dichiarato il procuratore distrettuale di Denver, Mitch Morrissey, a Willie D. Clark sono stati contestati ben 39 capi di imputazione, tra i quali omicidio, tentato omicidio, aggressione, crimini di violenza ed utilizzo di armi da fuoco.
Clark si trova in custodia federale in un diverso caso. E’ stato a lungo considerato “persona di interesse” nel caso Williams, ma è il primo sospettato ad essere formalmente accusato.
Nell’ordinanza di rinvio a giudizio, si legge che Williams e Clark si trovavano al Safari Club di Denver, con gruppi separati di amici che sarebbero venuti alle mani.
Secondo le testimonianze, Clark sarebbe salito a bordo di un SUV, seguito dalla limousine presa a noleggio che trasportava Williams, e contro la quale avrebbe aperto il fuoco.
Almeno 15 colpi sono penetrati nell’abitacolo. Williams è stato colpito al collo, ed altri 2 passeggeri, Nicole Reindl e Brandon Flowers, sono rimasti feriti.
Il portavoce dei Chiefs, Bob Moore, ha precisato che il Brandon Flowers di cui sopra è un omonimo del rookie cornerback attualmente nel roster di Kansas City.
Nella limousine si trovava anche l’allora WR dei Broncos Javon Walker, che ha tenuto tra le braccia il compagno morente.
Walker, ora agli Oakland Raiders, non ha riportato ferite.
Clark non ha dispone ancora di un legale per il caso Williams indictment, ha dichiarato la portavoce del procuratore, Lynn Kimbrough.
Si legge nell’ordinanza che i 2 gruppi si sarebbero vicendevolmente insultati all’interno del club, e che gli stessi sarebbero poi venuti a contatto alla chiusura.
I testimoni hanno riferito che un uomo “grosso” del gruppo di Williams avrebbe afferrato la testa di Clark; quest’ultimo avrebbe chiesto agli amici una pistola.
Williams ed i suoi amici sarebbero saliti a bordo della limousine, ed in seguito Clark, alla guida del SUV, avrebbe sparato.
Sarebbero state utilizzate 2 armi – una calibro 45 ed una calibro 40 – per commettere il crimine.
Clark è stato arrestato per aver violato la libertà sulla parola 4 giorni dopo l’assassinio di Williams.
E’ stato accusato di crimini relativi agli stupefacenti: nell’ordinanza di rinvio a giudizio per quel caso, compare anche il nome di Brian Hicks, intestatario del SUV che, secondo le autorità, sarebbe stato utilizzato nella sparatoria.
Secondo gli investigatori, Clark faceva parte dell’operazione ideata da Hicks, il quale si trovava in prigione al momento dell’assassinio di Williams.
Morrissey ha sottolineato, nel corso di una conferenza stampa, che le indagini continuano.
Parlando dell’omicidio di Williams, l’ha descritto come “qualcosa che non era nemmeno una scazzottata, ma essendo state utilizzate armi è diventata una sparatoria … E’ insensato”.
La polizia ha manifestato frustrazione per la “cultura da gangster” che si sono trovati dover a fronteggiare durante le indagini.
Una svolta nel caso è arrivata il 21 Agosto, quando il Detective Michael Martinez ha dimostrato l’autenticità di una lettera scritta dallo stesso Clark, nella quale avrebbe ammesso di aver commesso l’omicidio.
La lettera è stata ottenuta dal Rocky Mountain News.
Nick Ferguson, safety che ha giocato per i Broncos con Williams, ha detto di sperare che le autorità abbiano preso la persona giusta.
Confido che gli investigatori abbiano fatto il loro lavoro, e che non portino in tribunale persone con accuse insussistenti“, ha detto Ferguson, attualmente agli Houston Texans.
L’ho visto accadere troppe volte. Sono come molte delle persone che hanno conosciuto Darrent. Voglio solo che i responsabili paghino il loro debito con la società per aver trappato un uomo così giovane e valido ai suoi bambini ed alla sua famiglia. Non passa giorno senza che pensi a D-Will ed ai suoi cari dopo quello che è accaduto quella notte“.
L’ombra della morte di Williams ha aleggiato sui Broncos per tutta la stagione 2007, esattamente come la scomparsa del backup RB Damien Nash, colpito da un malore dopo una partita di beneficenza di pallacanestro a St. Louis nel Marzo di quello stesso anno.

Fonte: nfl.com / Fonte foto: messengerpuppet.com