Denver sogna i playoff, gli altri arrancano.
Broncos @ Falcons = 24-20
Con 3/4 di difesa titolare fuori e quasi senza halfback i Broncos colgono una capitale ed inaspettata vittoria ad Atlanta, la secondo consecutiva in trasferta.
Come spesso è accaduto quest’anno, i Broncos partono benissimo nel primo drive. Cutler con grande autorevolezza guida i suoi, coadiuvato dal fullback tuttofare Peyton Hillis, schierato da halfback, che sfonda la difesa dei Falcons sulla goal line per il 7-0. Dopo due field goal consecutivi i Falcons orchestrano un gran drive in apertura di secondo quarto, Ryan distribuisce palloni come un veterano soprattutto per Roddy White e permette a Micheal Turner di segnare il 13-7. Nel terzo quarto un nuovo lungo drive comandato da Jay Cutler porta Hillis alla sua seconda segnatura (10 corse per 44 yards e 2 td, niente male per un fullback). Perfino il running game dei Broncos è un fattore grazie naturalmente a Hillis ma anche al neoacquisto Tatum Bell che sembra non avvertire più di tanto l’inattività prolungata. In chiusura di quarto la solitamente pessima difesa dei Broncos, non solo regge l’impatto di Micheal Turner, ma addirittura piazza il big play con Dre’ Bly che intercetta Ryan. Questo cambio di possesso porta Prater a segnare il field goal del 17-13. A dieci minuti dal termine la difesa dei Broncos, fino a quel momento quasi perfetta, viene tranciata in due quando Turner (81 yards e 2 td alla fine), approfittando di un’autostrada apertagli dalla sua linea offensiva, segna con una corsa da 28 yards il td del 20-17. Ma Jay Cutler (216 yards e 1 td alla fine) sembra davvero voler imitare in tutto e per tutto l’eroe di tutti i tifosi dei Broncos: John Elway. Come ha fatto già settimana scorsa e come il suo illustre predecessore fece 47 volte nella sua straordinaria carriera, Jay prende in mano la squadra e la guida al drive vincente nell’ultimo quarto. Una serie di letture impeccabili tra le quali il passaggio da oltre 30 yards per Brandon Marshall e il definitivo td, come settimana scorsa, per Daniel Graham. L’ultimo brivido a un minuto dalla fine è il passaggio di Matt Ryan, quasi ricevuto in endzone da Roddy White. Difficile pensare che i Broncos con questa difesa e tutti questi infortuni possano dire qualcosa nella post-season, ma una cosa è certa, con un quarterback del genere i tifosi dei Broncos possono guardare al futuro con grande ottimismo. (Broncos 6-4)
Saints @ Chiefs = 30-20
I Chiefs che ritrovano Larry Johnson, partono con molta determinazione nel primo quarto quando la free safety Jarred Page intercetta Drew Brees e dà vita al breve drive che l’ottimo Tyler Thigpen finalizza per Dwayne Bowe per il 7-0. In apertura di secondo quarto sul 7-3 i Saints, privi dell’infortunato Reggie Bush, si affidano agli screen pass ed all’intelligenza di Drew Brees che mette in condizione Deuce McAllister di piazzare la dive del 10-7. Ma Tyler Thigpen non ci sta e grazie alla sua grande mobilità evita la temibile passrush dei Saints pescando Franklin per 42 yards. Ma sulla goal line Larry Johnson, forse un po’ arruginito per l’inattività, non sfonda e i Chiefs si devono accontentare del field goal. In apertura di terzo quarto sul 13-10 Saints, una bomba da 47 yards di Drew Brees (266 yards 1td e 1int) per Lance Moore fissa il 20-10. Quando Pierre Thomas (88 yards e 1td su corsa e 56 yards su ricezione) segna il 27-10 per i Chiefs sembra davvero finita. Ma in apertura di ultimo quarto ancora Thigpen stavolta con i suoi piedi veloci piazza una corsa da primo down incrementato da una penalità per horse collar nel suo placcaggio. Nel gioco successivo Thigpen pesca Bowe per il 27-17. Con poco più di due minuti da giocare sul 30-20 i Chiefs hanno l’ultima oppurtunità per sperare ma questa volta il comunque eccellente Thigpen (235 yards 2td e 1int più 45 yards su corsa) viene intercettato da Usama Young. Questa stagione per i Chiefs è ormai andata, ma la scoperta di questo sorprendente quarterback può essere un buon punto di partenza per la ricostruzione della squadra. (Chiefs 1-9)
Raiders @ Dolphins = 15-17
I Raiders prigionieri della loro totale inettitudine offensiva sbarcano a Miami dove già i Broncos sono caduti qualche settimana fa. A metà del primo quarto una strepitosa end-around da oltre 40 yards di Tedd Ginn Jr porta il risultato sul 7-0. Nel secondo quarto Janikowski piazza l’unica segnatura e nonostante Russell non produca in attacco, la difesa dei Raiders ha ancora qualche talento su cui puntare. Infatti Jay Richardson causa la safety su Pennington portando il punteggio sul 7-5. A fine terzo quarto una serie di ottime corse di Ronnie Brown (101 yards) permette la corsa centrale di Cobbs per il 14-5. Nonostante la supremazia territoriale dei Dolphins, la difesa dei Raiders regge l’urto e quel poco che viene prodotto in attacco permette a Janikowski di segnare il 14-8 a inizio ultimo quarto. A quattro minuti dalla fine i Raiders trovano l’unico modo possibile per segnare un td vista la totale inettitidune offensiva. Johhnie Lee Higgins zittisce il pubblico di Miami con uno strepitoso ritorno di punt da 93 yards che porta il punteggio sul 15-14. Pennington però non ci sta e orchestra un drive, impreziosito da una conversione di quarto down, di oltre 3 minuti, che mette in condizione il kicker Carpenter di segnare per il definitivo 17-14 a 40 secondi dal termine. Da segnalare l’ennesima grande prestazione di Joey Porter arrivato a 13,5 sack in questa stagione, per i Raiders è notte fonda. (Raiders 2-8)
Chargers @ Steelers = 10-11
Per certi versi simile alla partita dei Raiders, anche i Chargers subiscono dall’inizio alla fine ma riescono quasti a strappare l’immeritata vittoria. Nel primo quarto le penalità difensive di Pittsburgh aiutano i Chargers in un buon drive concluso dalla corsa centrale di Ladainian Tomlinson. A fine primo quarto un ispiratissimo Roethlisberger (31/41 308 yards) mette i suoi in posizione per segnare ma la difesa dei Chargers è strepitosa, soprattutto sul quarto down alla mano sulla goal line, quando Mewelde Moore viene letteralmente respinto. Nell’azione successiva, col possesso ai Chargers, James Harrison piazza l’ennesima giocata di una stagione strepitosa causando in endzone il fumble su Rivers. La palla viene recuperata dal ot McNeill che salva quindi il td ma non la safety. A due minuti dall’intervallo ancora lo strepitoso James Harrison, questa volta intercetta Rivers. Big Ben porta successivamente Reed in raggio da field goal per il 7-5. Nel terzo quarto la difesa degli Steelers annienta l’attacco dei Chargers, mentre l’attacco degli Steelers si autoannienta con una serie interminabile di penalità (105 yards di penalità tra attacco e difesa), ma riesce comunque a piazzare un altro field goal. Sul punteggio di 8-7 nell’ultimo quarto, Rivers, coadiuvato da qualche altra penalità difensiva di Pittsburgh, è ispirato e porta Kaeding in posizione per il 10-7. Il drive da oltre sette minuti dei Chargers lascia poco tempo, ma Roethlisberger è in gran giornata affiancato da Ward (124 yards su rucezione) e da Parker (111 yards su corsa). Un ottimo uso del cronometro porta Jeff Reed a segnare il field goal decisivo a 15 secondi dalla fine. Nell’ultimo gioco della partita a 5 secondi dalla fine, succede di tutto. Rivers con oltre 80 yards da fare per arrivare in endzone avversaria completa corto per Tomlinson, che passa lateralmente a Champers, che passa lateralmente a nessuno. La palla cade e viene recuperata da Polamalu che la riporta in endzone per il td. Tutti entrano in campo, ma bisogna calciare il punto addizionale. Poi gli arbitri decidono di rivedere l’azione. Dopo quasi 10 minuti di indecisione e affannose discussioni “le zebre” si inventano una penalità per passaggio in avanti illegale di Chambers (che non solo non passa in avanti ma addirittura all’indietro) che naturalmente gli Steelers declinano per il definitivo 11-10. Curioso vedere come per una giocata del tutto ininfluente ai fini del risultato finale, gli arbitri abbiano tenuto in sospeso a tempo scaduto e per quasi 10 minuti, tutti i giocatori in campo mentre i tifosi sfollavano dalle tribune, facendo imbestialire il coach di San Diego, Norv Turner. (Chargers 4-6)
Ciao. Spiace contraddirti ma con riferimento alla gara di Pittsburgh (vista in diretta) le cose non sono andate proprio come da te raccontato: “anche i Chargers subiscono dall
nella partita dei broncos bisogna anche ricordare il rookie Spencer Larsen che non si
Oltre 400 yards a poco pi
Spiace contraddirti di nuovo. Secondo me la partita va vista, poi esaminata e commentata, poi magari considerate le statistiche. Posso assicurarti che nonostante il nickname la mia passione per l’American Football supera di gran lunga il “tifo” per la singola squadra.
Se il tuo QB (BigBen) fa 31/41 per 308 yds (senza int, ma anche senza TD) muovendo bene la squadra, mentre il QB avversario fa solo 15/26 per 164 yds e 2 INT (sanguinosi), e cerca costantemente il big play senza essere in grado di farlo, posso assicurarti che le statistiche complessive cambiano eccome, cos