Denver fa resuscitare persino Oakland, San Diego senza cuore.
Raiders @ Broncos = 31-10
Cominciamo dal derby della AFC West di questa settimana, dove i Denver Broncos riescono nell’impresa di far sengare 3 td offensivi in un tempo, a una squadra che non ne segnava uno da 15 quarti consecutivi (avete letto bene)! Nei primi due quarti l’inettitudine la fa da padrona, con i Broncos che orchestrano due drive apppena decenti grazie alll’encomiabile Hillis ancora schierato da Halfback. Ci si mette anche Prater che sbaglia un field goal da 47 yards dopo un buon drive, mentre prima era stato Cutler a commettere un fumble. Poco dopo Janikowski è più bravo del collega e porta la sua squadra sul 3-0. Cutler avanza nel drive successivo e questa volta Prater pareggia. La pochezza dei Raiders in attacco è a tratti imbarazzante, ma la difesa dei Broncos, guidata per la seconda settimana consecutiva dal fullback di riserva Spencer Larsen in posizione di linebacker centrale, è anche peggio, se possibile. Per di più Cutler questa volta non è in giornata Elway per cui i Broncos sono sostanzialmente spacciati. A ridosso dell’intervallo la giocata che spacca in due la partita: l’ennesimo punt di Kern viene riportato per 89 yards in endzone da Johnnie Lee Higgins. E’ il secondo punt in due partite che Higgins trasforma in 7 punti, ma questa volta la sua strepitosa abilità è ampiamente coadiuvata da una copertura orripilante dello special team dei Broncos. Janikowski calcia una bomba sul kickoff, i Broncos ripartono dalle 26. Con un minuto scarso da giocare, i Raiders con 3 penalità in 6 giochi riescono nell’impresa di mandare Prater in raggio da field goal. Prater sbaglia ancora e questo fa capire che per i Broncos la giornata è proprio negativa. Nel secondo tempo, il primo drive ben giocato dai Broncos illude il pubblico e Hillis segna per il pareggio 10-10. Ma a questo punto le occasioni sprecate e la difesa raffazzonata dei Broncos si fanno sentire. I Raiders non fanno cose mirabolanti, ma solo la cosa più sensata: correre centralmente e passare corto. Grazie a questa semplice, ma sempre efficace tattica contro i Broncos, i Raiders portano a termini due drive con altrettanti td, con una corsa di McFadden e un passaggio di Russel per Lelie. Nell’ultimo quarto sul 24-10 Cutler viene intercettato dall’ottimo linebacker Thomas Howard che chiude il match. Il secondo td di McFadden è il punto esclamativo. E’ evidente che i Broncos, se Cutler non fa il supereroe, non valgono nulla, soprattutto falcidiati come sono da infortuni. Nonostante questo i playoff sono ancora possibili, più per i demeriti degli altri. (Broncos 6-5, Raiders 3-8)
Chargers @ Colts = 20-23
Dopo un primo quarto avaro di emozioni, i Chargers sul 3-3, intercettano Manning con Jammer e si lanciano in un ottimo drive. Rivers pare ispirato e sfrutta la grande fisicità dei ricevitori a sua disposizione con una serie di lanci alti che i cornerback dei Colts non riescono a contrastare. L’ultimo della serie per Chambers dà il 10-3 ai californiani. Ma prima dell’intervallo Manning è strepitoso nel suo classico no-huddle offense e, coadiuvato da un pimpante Addai, serve a Gonzalez il td del pareggio. All’inizio del terzo quarto i Chargers, con facilità irrisoria, si mangiano il terreno, ma nella red zone Rivers commette la sua ormai classica leggerezza. Robert Mathis è strepitoso nello scatto per cacciare il quarterback di San Diego che però non si limita a incassare il sack, la sua poca protezione del pallone causa il fumble che Brock recupera per i Colts. Manning in pochi minuti guida il suo attacco, rafforzato da un insospettabile running game, fino alla goal line. Ma qui la difesa dei Chargers è eccellente ed in particolare il mastodontico dt Jamaal Williams si produce in una serie di giocate che lasciano i Colts a centimetri dalla endzone fino al quarto down. Qui la differenza tra un fuoriclasse come Manning e un buon giocatore come Rivers viene a galla. Sul 4 e goal senza poter chiamare timeout e con la squadra non ancora del tutto piazzata a un secondo dalla scandenza del playclock, Manning scarica un proiettile per Rhodes e manda i suoi in vantaggio. Nell’ultimo quarto sul 20-10 per i Colts, l’attacco dei Chargers macina un bel drive sulla falsa riga del precedente, Tomlinson abbastanza in palla e Rivers preciso per suoi alti e grossi ricevitori contribuiscono al drive che porta Hester alla ricezione del 20-17. Poi di nuovo la difesa dei Chargers con Williams e Phillips sugli scudi blocca i Colts e mette l’attacco in condizioni di pareggiare. Così Rivers (288 yards e 2td) porta Kaeding in posizione per il field goal del 20-20. Purtroppo per i Chargers un minuto e mezzo per un fuoriclasse come Manning (255 yards 2td 1int) è troppo. La difesa dei Chargers, ottima fino a quel momento, non trova la strada per fermare l’avanzata dei Colts, nemmeno su un quarto e inches, che Manning magistralmente trasforma in un guadagno di 15 yards a 25 secondi dalla fine. A 2 secondi dalla fine l’unico kicker che non vorresti vedere sulla palla quando c’è in gioco una partita per la tua squadra è Adam Vinatieri. Purtroppo per i Chargers Vinatieri c’è dalle 51 yards e l’ovvio risultato è il 23-20 finale. I Chargers perdono l’ennesima partita negli ultimi secondi di gioco in questa stagione. Come direbbero i giallisti, tre indizi fanno una prova e queste sconfitte provano che la squadra, seppur dotata di ottimi elementi, forse manca di quella determinazione che fa la differenza tra un team medio e uno di grande livello; nel calcio diremmo: mancano gli attributi. (Chargers 4-7)
Bills @ Chiefs = 31-54
I Chiefs perdono la 18 partita nelle ultime 19 (ovviamente solo i Broncos sono riusciti nell’impresa di far vincere la squadra del Missouri) e si candidano con i Lions per avere la prima scelta nel prossimo draft. I Chiefs però partono bene con il frizzante Thigpen che pesca ripetutamente il grande Gonzalez, in un primo drive che, con la ricezione di Jamal Charles, porta il punteggio sul 7-0. Ma i Bills reagiscono subito e nel drive successivo Edwards, rigenerato dopo la pessima prova di Cleveland, guida i suoi sulla goal line dove Marshawn Lynch segna il pareggio. Nel secondo quarto sul 10-7 per Buffalo una poderosa corsa di Larry Johnson consente a Thigpen di pescare Gonzalez in endzone per il 14-10. A metà terzo quarto sul 14-13 la giocata che spezza in due il match è della prima scelta di quest’anno dei Bills: Leodis McKelvin. Il cornerback intercetta Thigpen dopo un buon drive e riporta il pallone per 64 yards in endzone. Dopo un field goal a testa le due squadre si trovano sul 23-17 quando Thigpen (240yards 3td e 2int) paga la sua inesperienza facendosi di nuovo intercettare da McKelvin. A 15 secondi dall’intervallo Edwards dalle 20 yards si inventa uno scramble strepitoso che manda tutti al riposo sul 30-17. Sul kickoff del terzo quarto McKelvin, totalmente inarrestabile, ritorna il calcio oltre la metà campo. Qualche gioco più tardi ancora Edwards con uno scramble segna il 37-17 che chiude il match. Nella seconda parte del terzo quarto e nell’ultimo c’è tempo per 2 td per ogni squadra, ma mai il risultato viene messo in discussione. Edwards strepitoso (273 yards e 2td più 38 yards su corsa e 2 td) è il MVP, i Chiefs sperano solo che questa stagione finisca presto. (Chiefs 1-10)
Ti faccio i miei complimenti per l’articolo.
Sui “miei” Chargers: non sono una squadra, ma un insieme di buoni elementi (a parte il tizietto che sar
Beh almeno stavolta sei d’accordo con la mia analisi 🙂 Io penso di essere abbastanza obiettivo, ma
Ma l’anno scorso Cromartie non aveva intercettato 4 volte Manning???
Si vede ke Peyton ha imparato a non passare dalle sue parti, comunque se posso esprimermi, il vero problema dei Chargers
@ Carlo aka Elway7
felice di aver “ricucito lo strappo”. Ho grande rispetto per le tue analisi e per quelle degli altri appassionati di questo magnifico sport. Grazie.
@ EMPORIO_MINIMALE
i problemi Bolts quest’anno sono stati talmente tanti (a cominciare dall’infortunio di Merriman in preseason) che ormai non riesco pi