Solo Frisco sorride all’Ovest

La settimana NFL appena trascorsa, fatta eccezione per i 49ers, è stata nuovamente di segno negativo per le formazioni della NFC West.
I primi in classifica, gli Arizona Cardinals, sono stati infatti sconfitti in trasferta dagli Eagles per 48-20.
Nel giorno del Ringraziamento, i Cardellini si sono trasformati nel tradizionale tacchino, venendo letteralmente spennati dai ragazzi di Andy Reid.
La partita ha visto un Kurt Warner a corrente alternata (3 TD passes ma altrettanti intercetti).
I destinatari dei passaggi vincenti sono stati Fitzgerald (2 mete) e Breaston.
In difesa, da segnalare le prove di Okeafor e Smith (0.5 sacks a testa).
Vediamo come si è svolta la partita.
I padroni di casa sono passati in vantaggio per primi, a metà del primo quarto, grazie ad una corta corsa di Westbrook, che ha ricevuto uno showel pass da McNabb.
Pochi minuti dopo, ecco arrivare il primo intercetto di Warner: dalla shotgun, il QB di Arizona ha lanciato centralmente per Fitzgerald; il pallone, tuttavia, è stato deflettato da Bradley, finendo poi tra le mani di Hanson.
Gli Eagles hanno capitalizzato al meglio il turnover, aumentando le distanze col secondo TD su corsa di Westbrook, ancora una volta in prossimità della goal line.
Nel drive successivo, Warner si è fatto intercettare nuovamente: il lancio destinato a Urban, un pò troppo alto, è stato “pizzicato” da Mikell.
A metà del secondo quarto, gli Eagles hanno ulteriormente aumentato il divario, ancora con Westbrook, stavolta in veste di ricevitore.
I Cardinals sono finalmente riusciti a mettere punti a referto, a poco più di 3′ dal termine del primo tempo: Warner ha infatti imbeccato Fitzgerald con un lancio da 1 yard.
Il secondo quarto di gioco si è chiuso con il FG di Akers, che ha portato il punteggio sul 24-7 in favore degli Eagles.
A poco più di 6′ dal termine del terzo periodo, Westbrook è andato nuovamente in meta, con una corsa da 9 yards.
La risposta dei Cards è arrivata pochi minuti dopo: stavolta, Warner ha pescato in endzone Steve Breaston.
I ragazzi di Whisenhunt hanno tentato la conversione da 2 punti, ma il lancio di Warner per Fitzgerald è terminato incompleto.
Philadelphia ha messo altri punti sul tabellone grazie al secondo FG di Akers, da 41 yards.
L’ultima frazione di gioco si è aperta con una bomba da 40 yards, che Fitzgerald ha ricevuto in salto; il dinamico duo si è ripetuto pochi istanti dopo, producendo 6 punti.
Le velleità di rimonta di Arizona si sono però spente in breve tempo: dalle proprie 10 yards, un Warner sotto pressione ha lanciato corto per Boldin; questi ha subito un colpo violentissimo da parte del tandem Dawkins – Bradley, commettendo fumble.
Il pallone è stato recuperato da Jordan sulle 19 avversarie, e gli Eagles hanno avuto una splendida posizione di campo; McNabb non si è fatto pregare, ed ha servito un altro TD pass, stavolta a Jackson.
Dopo un three and out dei Cards, gli implacabili Eagles hanno colpito ancora: dalla shotgun, McNabb ha lanciato un corto TD pass da 8 yards per Avant.
A mettere la parola fine all’incontro è stato il terzo intercetto di Warner, finito tra le mani di Dawkins.

Passiamo ai Seattle Seahawks: anch’essi, come i Cardinals, sono stati tra le vittime sacrificali del Thanksgiving.
Il pranzo, stavolta in salsa tex-mex, è stato preparato da Tony Romo e compagni in quel di Dallas.
L’America’s Team non ha fatto prigionieri, schiantando i ragazzi di Holmgren con un perentorio 34-9.
Matt Hasselbeck non ha brillato, lanciando un intercetto e zero TD pass; va anche detto che il QB di Seattle ha subito qualcosa come 7 sacks…
Tutto l’attacco non ha girato a dovere, tanto che i soli 9 punti a referto sono arrivati grazie al piede di Olindo Mare.
In difesa, l’unico a salvarsi è stato Trufant (1 INT).
I Cowboys sono passati in vantaggio dopo nemmeno 3′ dall’inizio dell’incontro: ricevuto lo snap, Romo è andato in roll a destra, e con uno splendido lancio in corsa ha imbeccato in endzone un liberissimo Bennett.
I Seahawks hanno provato a rispondere, ma il loro primo drive offensivo si è chiuso anzitempo: l’ex di turno, Julius Jones, ha infatto commesso fumble in seguito al placcaggio portatogli da Spears; il pallone è stato ricoperto da Henry, che ha così ridato il possesso ai texani.
I padroni di casa hanno capitalizzato al meglio, mettendo altri 6 punti a referto, grazie ad una corsa da 2 yards di Marion Barber.
A poco più di 1′ dal termine della prima frazione di gioco, Seattle ha accorciato le distanze, col primo FG di Mare.
Il secondo quarto si è aperto con il terzo TD dei Cowboys: dalla shotgun, Romo ha pescato un liberissimo Witten al centro della endzone.
Dopo un three-and-out di Seattle, i ‘Boys sono ripartiti a testa bassa: il drive, caratterizzato da una splendida fly di Romo per Williams da quasi 40 yards, si è concluso con un FG di Nick Folk.
Ad 1’35” dal riposo, Mare ha piazzato tra i pali il calcio del 24-6.
Il kicker dei Seahawks si è poi ripetuto a circa 5’ dall’inizio del terzo quarto, mettendo a segno gli ultimi 3 punti per la propria squadra.
Seattle avrebbe potuto riaprire l’incontro, allorquando Trufant ha intercettato in endzone il lancio di Romo per Owens; tuttavia, la formazione di Holmgren ha sprecato l’occasione, con l’ennesimo three-and-out.
Non altrettanto hanno fatto i texani, che sono nuovamente andati a segno: grande protagonista del drive è stato T.O.; dopo una spettacolare presa al volo sulla sideline, ha ricevuto indisturbato il TD pass da 19 yards di Romo, che ha portato Dallas sul 31-9.
A chiudere definitivamente i conti è stato Folk, che ha calciato tra i pali il suo secondo FG personale.

Passiamo ai San Francisco 49ers, che hanno sconfitto i Buffalo Bills in trasferta per 10-3.
Partita dal basso punteggio, dominata dalla difesa rosso-oro guidata da Patrick Willis (14 placcaggi e un FF).
In attacco, buona prova di Shaun Hill (1 TD pass) e Isaac Bruce (autore dell’unica segnatura).
I 49ers sono passati in vantaggio a meno di 6′ dal termine del primo quarto: dalle 11 avversarie Hill, ricevuto lo snap, ha imbeccato Bruce con un preciso lancio in endzone.
I padroni di casa hanno provato a rispondere, e a metà del secondo periodo avrebbero potuto accorciare le distanze; sfortunatamente per loro, il calcio di Lindell si è stampato sull’upright di sinistra.
A meno di 40″ dalla fine del primo tempo, ecco l’episodio che ha deciso la partita: ricevuto l’handoff da Edwards, Lynch ha provato ad incunearsi nelle maglie della difesa rosso-oro, ma ha commesso un fumble, prontamente ricoperto dagli avversari.
I ‘Niners hanno capitalizzato il turnover, grazie ad un FG da 51 yards di Nedney.
Il secondo tempo si è aperto con un cambio a sorpresa in cabina di regia per Buffalo: Losman ha infatti rimpiazzato Edwards, infortunatosi all’inguine.
Lynch ha avuto maggiore successo nel terzo periodo: a meno di 5′ dal termine di quest’ultimo, ha infatti piazzato una corsa da ben 50 yards, che ha portato i Bills in red zone: stavolta, Lindell non ha fallito.
Buffalo ha a sua volta beneficiato di un turnover nel terzo quarto: Gore ha infatti commesso fumble, recuperato da McKelvin, che stava provando a riportarlo in meta; gli arbitri, però, hanno fermato subito l’azione, dichiarando che la palla era morta nel punto in cui è stata recuperata.
Nell’ultimo quarto, i Bills hanno clamorosamente sprecato l’occasione di pareggiare: in situazione di 4° down in territorio avversario, Losman ha atteso un’eternità, sparacchiando un incompleto sotto pressione e ridando così il possesso a San Francisco sulle proprie 7.
Buffalo nuovamente sfortunata, con Lindell colpito per la seconda volta dalla maledizione dell’upright sinistro: il kicker ha infatti visto il proprio tentativo di conversione infrangersi sul palo a poco più di 5’ dallo scadere.
A sigillare la vittoria di Frisco, un sack messo a segno da Smith ai danni di Losman ed un 4° down non convertito.

E, come sempre, chiudiamo con le dolenti note, ovvero i St.Louis Rams.
La partita contro Miami è stata il simbolo dell’incapacità di questa squadra di aggiudicarsi partite nelle quali l’avversario fa di tutto per perderle.
Con il dovuto rispetto, i Dolphins non hanno brillato, e grazie ai calci di Brown gli Arieti sono comunque rimasti in gara fino alla fine.
Poi, ovviamente, Marc Bulger ha dovuto lanciare il consueto intercetto per dare la vittoria alla formazione di Sparano.
C’è ben poco da salvare: il già citato Bulger è stato a dir poco disastroso, Jackson ha corso per quasi 100 yards; in difesa, si possono citare solo Atogwe e Bartell (1 FF a testa).
Veniamo alla cronaca: i Rams sono passati a condurre grazie al primo dei 4 FGs di Brown a meno di 5′ dall’inizio dell’incontro; Brown ha poi concesso il bis a meno di 2′ dalla fine del primo quarto.
Il sorpasso di Miami è giunto a poco più di 2′ dall’inizio della seconda frazione di gioco: dopo una bella ricezione di Bess che ha portato i ‘Fins in red zone, Ronnie Brown ha rotto un primo placcaggio, ha eseguito un rollout per liberarsi ed ha infine varcato la goal line in tuffo; complimenti alla difesa dei Rams, che ha voluto trasformarsi nel presepe vivente con qualche settimana di anticipo rispetto al Natale…
Pochi istanti dopo il two-minute warning, i bluoro sono tornati avanti, ancora una volta grazie al piedone del proprio kicker.
Ma un altro FG, stavolta di Carpenter, ha dato il nuovo vantaggio a Miami, che è andata al riposo sul 10-9.
Ed è stato ancora Carpenter a piazzare tra i pali il calcio del 13-9 a meno di 3’ dall’inizio del terzo quarto, al termine di un drive contrassegnato da uno splendido lancio di Pennington per Bess.
Pochi istanti dopo, ecco il primo erroraccio di Bulger, che ha lanciato un intercetto direttamente tra le mani di Ayodele.
I Rams hanno però messo a loro volta a segno un turnover: Brown, dopo aver ricevuto l’handoff da Pennington, ha provato a correre, preferendo poi lanciare su Martin, che ha ricevuto il passaggio.
Il successivo placcaggio portato da Atogwe, però, ha fatto perdere il controllo del pallone al TE di Miami, prontamente recuperato da Culberson.
L’ultima frazione di gioco si è aperta col quarto FG di Brown.
Dopo un three-and-out di Miami, Bulger ha deciso di servire il secondo intercetto: dopo aver ricevuto lo snap, ha rollato verso sinistra e lanciato… per Reynaldo Hill.
I Dolphins hanno chiuso il drive seguente col FG di Carpenter che ha fissato il punteggio sul definitivo 16-12 in loro favore.
I Rams avevano ancora un drive a disposizione per tentare di aggiudicarsi la gara: ma, per tener fede al detto “non c’è due senza tre“, Bulger ha lanciato la terza perla della sua fantastica serata, stavolta tra le mani di Goodman, mettendo così fine alle speranze di vittoria ed all’incontro.

Fonte: nfl.com / Fonte foto: nfl.com