Shanahan silurato!

La stagione è stata deludente, ma nessuno avrebbe mai scommesso una lira su una decisione così clamorosa, soprattutto dopo che Pat Bowlen un paio di anni fa aveva detto che Shanahan sarebbe rimasto a Denver fin quando avesse voluto.
Dopo 14 anni da coach e 7 da assistente, 2 Superbowl vinti e soltanto 2 stagioni negative su 14 da capo allenatore, Mike Shanahan lascia nell’organizzazione un vuoto che difficilmente potrà essere colmato.
Bowlen, apparso commosso nella conferenza stampa, ha più volte posto l’accento sulla necessità di cambiare direzione dopo tanto tempo, ma ha puntualizzato che al momento non ci sono stati contatti con nessun nuovo coach e nessun nuovo general manager, ruoli entrambi ricoperti da Shanahan.
Al di là delle frasi di circostanza è proprio il ruolo di general managar che è forse costato a Shanahan il licenziamento. Non caso il proprietario dei Broncos ha fatto capire che in futuro i ruoli torneranno a essere ricoperti da due persone diverse. E’ innegabile che nelle stagioni più recenti più di un’operazione di mercato è stata sbagliata e che i grandi giocatori che i Broncos hanno perso per infortunio negli ultimi anni (Al Wilson, Ian Gold..) non sono stati rimpiazziati.
Shanahan è apparso visibilmente scosso davanti ai microfoni, ma con grande classe ha ringraziato Bowlen per tutti gli anni passati insieme e, seppur sorpreso e commosso, ha voluto porre l’accento su un’amicizia che continuerà anche in futuro. L’ormai ex-coach dei Broncos ha ancora 3 anni di contratto e questo gli consentirà di valutare con calma tutte le proposte che veosimilmente gli pioveranno addosso in questa off-season.
Ora parte la caccia al sostituto, sarà un’impresa difficilissima rimpiazzare il miglior coach della storia di una franchigia, e i tifosi dei Broncos sperano che quella che Bowlen ha definito “la decisione più difficile della mia vita” non diventi la decisione più sbagliata della sua vita.
Shanahan è il quarto coach cacciato in questa rovente settimana dopo Crennell dei Browns, Mangini dei Jets e Marinelli dei Lions.