Here we go Steelers, here we go!

Ravens @ Steelers = 14-23
Hanno vinto i migliori si dice in questi casi e mai frase retorica fu così azzeccata come in questa occasione. Gli Steelers vanno al Superbowl al termine di una partita condotta, quasi dominata a tratti, in virtù di una delle difese più forti mai viste su un campo da football e grazie al suo leader indiscusso che porta la maglia numero 7.
Il primo drive sembra un déjà vu di settimana scorsa (7 giochi per circa 70 yards in meno di 4 minuti), i Ravens sembrano piegarsi all’inevitabile touchdown, colpiti da una serie di passaggi precisi di Roethlisberger, in particolare una slant che Hines Ward avanza per 45 yards, dopo un tentativo non riuscito di intercetto da parte di Ed Reed, ma tirando fuori qualcosa che sembrano non avere resistono e concedono solo il field goal del 3-0 a Jeff Reed. I Ravens, che già di natura hanno una attacco poco esplosivo per usare un eufemismo, sono ridotti alla totale impotenza da una difesa assolutamente straordinaria. Lamar Woodley e il Defensive Player of the Year James Harrison, sbucano ovunque mettendo sotto enorme pressione Joe Flacco, James Farrior e Larry Foote all’interno distruggono ogni tentativo di corsa anche coadiuvati dalla linea difensiva più sottovalutata della lega: Hampton, Smith e Keisel, che in tre tengono occupati i cinque della linea offensiva dei Ravens.
A metà primo quarto la prima rottura favorevole agli Steelers. Flacco, con Woodley praticamente in bocca, scarica alla disperata per Mason, ma il nickel back Deshea Townsend, che sarebbe titolare in quasi tutte le altre squadre della lega, intercetta sulle 35 yards dei Ravens. Roethlisberger con grande intelligenza si mantiene alla larga dall’insidiosissimo Ed Reed, anche a costo di lanciare qualche incompleto di troppo. I Ravens però non riescono a portare quella pressione che sarebbe necessaria per infastidire big Ben che completa a ripetizione. In un bella ricezione il mitico Hines Ward si infortuna al ginocchio e non rientra più, successivamente ancora un completo per un quasi touchdown di Santonio Holmes. Il coach John Harbaugh, che pare avere occhi computerizzati, chiama il challenge sostenendo che il passaggio fosse incompleto; il tutto precedendo il challenge del coach Mike Tomlin che intendeva sostenere che Holmes fosse entrato in endzone per il td. Il quinto replay dà ragione a Harbaugh e gli Steelers si devono ancora accontentare del fg.
Dopo l’ennesimo 3&out dei Ravens, che viaggiano alla media di 2 yards a drive, gli Steelers partono dalle loro 10 e danno vita ad un drive autorevole che sembra preludere ad un’altra segnatura. Nei Ravens però gioca uno che dovrebbe essere messo nella hall of fame anche se gioca ancora, il suo nome è Ray Lewis, il suo tuffo su Willie Parker è perfetto e il suo fumble forzato è solo l’ultima delle giocate della sua straordinaria carriera. Nonostante il fumble, recuperato ancora dalla sempre più sorprendente safety Jim Leonhard, i Ravens non combinano proprio niente in attacco anzi, la difesa degli Steelers li inchioda due volte su un 3&1 e poi sul 4&inches costringendoli al turnover on downs.
La frustrazione di Baltimore è palpabile e si trasforma quasi in rassegnazione quando due giochi più tardi Roethlisberger sotto la pressione di una cinquantina di difensori, si libera in maniera misteriosa e, non contento, pesca con un lob strepitoso Santonio Holmes, il quale sfrutta la sua accecante velocità per seminare uno dietro l’altro i defensive backs dei Ravens e segnare lo stupendo touchdown del 13-0.
I Ravens con la forza della disperazione danno vita finalmente ad un drive credibile, ma dopo 6 minuti di possesso e 50 yards percorse il sack di Aaron Smith costringe gli ospiti di nuovo al punt. Nel possesso successivo un unnecessary roughness dell og Kemoeatu costringe al punt gli Steelers. Berger calcia bene ma ancora Jim Leonhard, che nella off-season dovrà essere ricompensato con un bel contrattino nuovo, ritorna il calcio per 45 yards prima di essere placcato da Berger stesso. Sulle 17 degli Steelers, i Ravens non possono sprecare questa occasione. Flacco lancia per Mason che è platealmente ostacolato dal cb Bryant McFadden per la penalità da 15 yards. Subito dopo Willis McGahee passeggia in endzone per il 13-7.
Nel drive successivo all’ennesimo punt dei Ravens a poco dal riposo, approfittando di una buona posizione di partenza gli Steelers vanno per la giugulare. Roethlisberger, protetto alla grande, scarica un missile da oltre 50 yards, perfetto per il totalmente wide open wr Limas Sweed, il rookie forse si emoziona all’idea di segnare il suo primo td in carriera nei playoff e buca una ricezione facilissima nei pressi della goal line. Gli Steelers subito dopo non approfittano di un roughing the kicker sul loro punter. Senza timeout arrivano in zona fg ma non hanno il tempo per lanciare lo spike e si va al riposo.
La prima metà del terzo quarto è ancora dominata dalle difese con un eroico Terrell Suggs che, con una spalla bloccata dall’infortunio di settimana scorsa, trova modo di piazzare un sack, ma la sensazione è che gli Steelers siano sempre vicini a chiudere il match, mentre i Ravens siano proprio impotenti.
Non a caso Pittsburgh alza ancora il ritmo e con un drive da oltre 5 minuti percorre 50 yards e arriva sulle 30 avversarie. Lewis e compagni però resistono ancora e riescono a concedere solo il fg del 16-7.
A inizio ultimo quarto Flacco, letteralmente tolto dal campo dalla difesa avversaria, con uno scatto di orgoglio, dimostra che le sue 2 vittorie nei playoff da rookie non sono una casualità. Orchestra un drive da oltre 60 yards in 3 minuti coadiuvato dalla penalità da 20 yards del cb Ike Taylor, costretto al pass interference per evitare un sicuro td. Sulla goal line la nt Haloti Ngata, autore di una super partita, agisce da fb e apre il varco che McGahee sfrutta per l’incredibile 16-14.
I Ravens totalmente dominati, con uno scarto di yards guadagnate imbarazzante, sono a un fg dalla vittoria, sembra di rivedere il divisional con i Titans.
I tifosi degli Steelers, caldissimi nonostante la temperature ampiamente sotto lo zero, vengono letteralmente gelati quando poco dopo Roethlisberger viene ancora sackato dall’indomabile Suggs e gli Steelers sono costretti al punt. Con meno di 7 minuti da giocare i Ravens possono vincere la partita, ma devono partire dalle 14 a causa di un unnecessary roughness sul punt return del cb Stone. Flacco chiude un down con un ottimo passaggio da 20 yards per il te Todd Heap. Subito dopo la difesa degli Steelers vince la partita. Woodley piazza il suo secondo sack e costringe Flacco al 3&13. Nel gioco successivo ancora Woodley mette le mani addosso a Flacco che riesce in qualche modo a scaricare a destra, dove però l’indemoniata ss Troy Polamalu intercetta e riporta per 40 yards in endzone per il 23-14.
Con meno di 5 minuti da giocare la situazione è disperata, Flacco completa centralmente per McGahee che viene raggiunto da un colpo terrificante e secondo me al limite del regolamento, della fs Ryan Clark, e perde la palla. Il fumble è recuperato dal mlb Lawrence Timmons, ma entrambi i giocatori rimangono a terra esanimi. Poco dopo Clark sostenuto da due suoi compagni riesce a raggiungere la panchina, mentre per McGahee è necessario l’arrivo della barella immobilizzante e della macchinina che lo porta direttamente all’ambulanza dello stadio. Auguri a Willis di pronta guarigione.
Nel finale di partita dopo un’agghiacciante punt di Berger, Flacco si fa intercettare per la terza volta in questo caso dal cb di riserva Tyrone Carter, che va ad esultare a bordo campo circondato da 70000 Terrible Towels che volteggiano sulle tribune.
I Ravens sono stati autori di una stagione comunque stupenda e con un paio di ritocchi in attacco e soprattutto con la maturazione ulteriore di questo eccellente giovane qb, già l’anno prossimo potranno di nuovo essere tra i protagonisti assoluti.
Gli Steelers vanno al Superbowl per la settima volta e ci vanno da favoriti. Anche se è da verificare il recupero di Hines Ward, l’attacco guidato da uno stratosferico Ben Roethlisberger e da un ritrovato Willie Parker sembra essere un osso molto duro per la sorprendente difesa dei Cardinals. Inoltre questa difesa sembra essere a prova di qualsiasi attacco, persino del terrificante duo Warner Fitzgerald.