Un brutto inizio…
Tre anni fa la mia prima stagione terminò tristemente, dopo un emozionante galoppata giunta fino alla semifinale del torneo di A2, in quel di Scandiano, schiantata da un qualcosa che prima di allora non avevo mai neanche sentito nominare, La Wing T. 42-0. 6 possessi Hogs, sei TD. Da difensore…un giorno da dimenticare.
La Wing T l’ho sognata tutta l’estate successiva.
Poi, Fidaf, IFL, FIF, etc, etc. La Wing T era rimasta solo un ricordo, affievolito dai capolavori di Reggie Green, dalle ricezioni di Barbotti, da quel mostro di Mike Sousa, dalla potenza di Davon Cruz, dall’imponenza delle OL bergamasche e bolzanine, dal magnifico Duo JJ-Epperson, fino a quest’estate, alla notizia dell’ingresso degli Hogs in IFL.
Wing T… ancora. E alla pubblicazione del calendario scopro che sarà proprio la Wing T ad aprire il nostro campionato.
È una bella giornata, soleggiata e non ventosa. Più di 600 persone sugli spalti. L’atmosfera degli spogliatoi è impagabile. Le facce concentrate dei tuoi compagni, l’odore del tape…. “Quello” delle borse…. La lista del taping, il warm up appeso vicino gli special team. Ipod nelle orecchie e ci si cambia. Riscaldamento e si comincia. Calciamo noi e la famigerata Wing T inizia il suo estenuante lavoro…. Snap dopo snap lì a macinare yd su yd. Si suda, parecchio, ma lo si sapeva. 52 yard in 17 giochi. Archer a chiudere ovunque, Pasquini onnipresente. Turnover on downs. La Wing T stavolta non colpisce. Adesso tocca alla nostra offense: dopo soli 5 giochi e una bel pass di Meier su Butler, finisce il primo quarto. Ancora due yd di corsa di Jason Butler e Alberto Scirè punta 29 yd fino alle 30 dei porcellini.
Torna la Wing T e stavolta, con solo 13 giochi Fiorillo apre le marcature. Tocca alla Nostra Offense e dopo un capolavoro di Luca Catalano (ricezione in volo da 21yd in doppia copertura) Butler apre la difesa reggiana e pareggia il conto.
Rientriamo pronti ad un altro estenuante drive offensivo (anche se mancano solo 59 secondi) e qui arriva quello che in Usa chiamano Key Play: difesa Rhinos pronta a chiudere sulle corse ma Mittash vola in post… 57 yd: TD. 44 secondi alla fine.
Si finisce male… si ricomincia peggio. Primo drive infruttuoso per noi, loro segnano in 3 snap (F. Vaccari).
E come insegna Murphy “se una cosa può andar male, lo farà”: arriva il fumble di Butler sulle 40 Rhinos (con colpo in ritardo da 15 yd a peggiorare la posizione di campo). Palla sulle 25 Rhinos, 6 giochi e Mittash scrive 28-7 sul tabellone. Altri 9 giochi e la Wing T torna sul turf del Vigorelli. L’orgoglio della difesa questa volta ha due nomi ben precisi: Giuseppe “Bebè” Invernizzi (tre solo tackle) e Francesco “Teq” Belloni (2 solo tackle). Come diceva Gene Hackman in “Le riserve”: Cuore! Ci vogliono miglia e miglia di CUORE.
Ormai si cerca di velocizzare il gioco in attacco, oggi proprio non è giornata.
Nell’ultimo assaggio di Wing T Timoty Perego ruggisce e mette a referto un bell’intercetto.
Two minute warning, non succede nient’altro.
Gli Hogs vincono e se lo sono meritato.
Tre anni fa la sconfitta fu senz’appello, quest’anno rende le cose più difficili ma non pregiudica niente.
Adesso Bolzano. Adesso Reggie Greene.
Personalissimi mvp: Mittash e la tutta la linea (OL e DL) per gli Hogs, Pasquini, Invernizzi, Belloni e Catalano per i Rhinos.