Just about inches…

Ogni persona appassionata di football avrà ascoltato chissà quante volte il leggendario “inches speech” di Al “Toni D’amato” Pacino in “Ogni Maledetta Domenica”, quello del famoso “La vita è un gioco di centimetri” e “un centimetro può fare la differenza tra vincere e perdere.”
Sul pullman, durante il viaggio di ritorno da Ancona, quel discorso mi è rimpallava nella testa fino alla nausea…. Perchè quando perdi una partita di un punto a tempo scaduto quel maledetto centimetro lo cerchi un pò ovunque… ripensi alla partite e inizi a ripassarla placcaggio per placcaggio… ripensi al primo TD e a quella palla che ti è sibilata a pochi centimetri dal casco, ripensi al secondo TD e al placcaggio di Starks, solo qualche centimetro dopo la goal line, ripensi al tentativo di intercetto di David Roth mancato per pochi, maledettissimi, centimetri.
Ogni azione, ogni movimento, ogni gioco… “i centimetri che ci servono sono ovunque”.
E’ stupido recriminare, con i “se” e con i “ma” non si fa la storia. Rimane solo un grande, profondo rammarico. Guardando la classifica, che penosamente dice 0-3 quel maledetto centimetro ti sembra lungo una autostrada.
La cronaca lascia il tempo che trova. Continui capovolgimenti di fronte, pubblico divertito
Nei Dolphins mi ha impressionato Rocky Pentello, chirurgico Qb, che nonostante fosse in condizioni fisiche precarie, ha dispensato 404 yd con un 24 su 40 impressionante! Pentello riuscirebbe a far ricevere anche me. In difesa Vikhnin: 9 solo tackle e 6 assist una costante spina nel fianco. Per i Rhinos Butler sta diventando un extraterrestre: vederlo correre, ammesso che ci si riesca, è poesia in movimento. In difesa oltre al solito Federico Pasquini (da vedere e rivedere come strippa la palla a Starks provocando un fumble), Francesco Belloni sta facendo una stagione meravigliosa, impreziosita ad Ancona dal primo intercetto stagionale seguito da 5 solo tackle (1 dietro la LOS per meno 3 yd) e anche un calcio bloccato.
L’anno scorso era toccato ai ragazzi di coach Luchena spararsi l’angoscia di 450 km di viaggio di ritorno con addosso la scimmia di una sconfitta per un solo punto (in Overtime), quest’anno l’abbiamo provato noi e non è stato per niente bello.

Adesso, dopo la sosta pasquale, arrivano i Warriors, che nell’ultimo incontro si sono imposti, senza appello, 50-15 (al Lunetta Gamberini), per i Rhinos il primo dei 6 SuperBowl che mancano a fine stagione. Stay Tuned!