“BENGALS: SI PUO’ FARE!”

SKORPIONS VARESE – BRESCIA BENGALS
0 a 10

(0-3;0-0;0-0;0-7)

Marcatori:
Bengals – Barbolla, field-goal 49 yarde;
B – Barbolla, run 18 y. (trasf. Scarpolini).

“Si può fare!” così il “Bustecche” di Varese è risuonato per lungo tempo nei cori festosi del gruppo bresciano. Si può fare davvero: cambiare i destini di una stagione iniziata male, una volta sfatato l’ultimo tabù, quello più odioso, in una sfida memorabile.
Il pensiero di tutti è andato a 12 anni fa, a quella stagione ’97, quando l’imbattibilità dei Bengals pluriscudettati si infranse, dopo 25 vittorie consecutive, proprio contro gli Skorpions. 12 anni che hanno visto alternarsi tanti giocatori di grande talento nel roster bresciano, molti tecnici preparati, grandi ambizioni ma un’unica terribile costante: la serie, apparentemente, interminabile di sconfitte contro i varesini. Alcuni di quei campioni erano ancora in campo Domenica: Paneroni, Caile, Corti, Orfeo, hanno potuto finalmente liberare la propria gioia e festeggiare una vittoria davvero speciale, la vittoria che vale il primo Superbowl e la terza finale della storia dei Bengals dopo quelle del ‘95 e del ‘96.
Il successo è giunto al termine di una vera battaglia, come nei due precedenti di questa stagione (7 a 13 in O.T. a Brescia e 8 a 7 nella tana degli scorpioni). Battaglia di difese, di nervi, sul filo della tensione per la posta in palio, il tutto inasprito dalle terribili condizioni del “Bustecche”, una superficie inqualificabile che ha messo a dura prova la condizione atletica ma, soprattutto, la trazione delle tigri.
Partita difficilissima, si diceva, caratterizzata fin dall’inizio dalla difficoltà degli attacchi a guadagnare terreno. Così, già dopo poche azioni, i due registi, rimediati due intercetti in successione, capivano che quella non era certo aria per il gioco di passaggio e riponevano ogni velleità di fulminei guadagni. Anche la via di terra, solcata da un volenteroso ma poco efficace Zanola e dal duo Barbolla-Milesi in trincea, appariva ardua.
Era così un episodio, diremmo una magia irripetibile, a cambiare le sorti dell’incontro. Con i Bengals costretti al quarto tentativo, il caching staff ospite decideva, infatti, di tentare l’azzardo: field-goal (calcio piazzato) dalle 49 yarde, una distanza impossibile per gli standard europei. Ma non per la gamba bionica di Ronny Barbolla! Il calcio, una vera e propria sassata, partiva, potente e preciso, fino all’appuntamento in mezzo ai pali. Tre punti clamorosi quanto fondamentali nell’economia di una match che, per tradizione, ha sempre tenuto lo score eccezionalmente basso. Ed infatti dalle parti delle due end-zone non succedeva più nulla, in perfetto stile Skorpions, la difesa di casa si dimostrava impenetrabile ai tentativi di coach Jaime di avanzare uno scacco strategico.
Sul tre a zero arrivava la fine del primo tempo e con essa cresceva l’ansia per quel risicato margine nei cuori dei supporter bresciani, certamente memori delle tante beffe subite per mano dei varesini nei minuti finali. La ripresa confermava ed amplificava i loro timori: le yarde guadagnate erano ridotte all’osso e lo scorrere dei minuti non registrava alcun cambiamento nel perfetto equilibrio in campo. L’ultimo quarto si apriva, così, in un’atmosfera surreale: le due formazioni a fronteggiarsi su di un terreno di gioco riarso dal sole, percorso da improvvisi mulinelli di polvere, quasi lo scenario ideale per il finale di un film di Sergio Leone. L’ultimo duello aveva luogo in condizioni davvero estreme.
Allo scoccare dei tre minuti dal termine, i Bengals chiudevano i conti con il destino: nel silenzio degli spalti di un Bustecche ammutolito, una zampata di Barbolla piazzava il colpo mortale. Il giovane runner s’involava in meta, simbolicamente sospinto dalla moltitudine di Bengals che in questi dodici anni hanno vestito la maglia bianco-blu.
Vittoria! vittoria clamorosa e decisiva, insieme a questi splendidi giocatori trionfavano anche loro: dirigenti, tecnici, ex giocatori e semplici tifosi. Un gruppo eccezionale, fedeli anche nei momenti più bui, persone che hanno sostenuto la squadra sempre, fino all’obiettivo più ambito: la finale del campionato nazionale di football, il SUPERBOWL!
Domenica prossima a Ostia, Bengals e Red Jackets Sarzana si contenderanno il trofeo. Il pronostico rimane aperto, la sfida per il terzo titolo nazionale è lanciata, il gruppo è sulla strada per Roma,
le Tigri sono pronte, gli Skorpions e con essi le tante paure del passato, invece, rimarranno a casa.