6-0 è tutto vero!

Le scuse al coach McDaniels ormai le abbiamo fatte, ma forse ora è il caso di cominciare ad analizzare qualcosa di veramente grande. In questo inizio stagione qualche episodio fortunato c’è stato, a cominciare dalla “Immaculate Deflection” della partita con i Bengals e qualche avversario abbordabile è stato affrontato, vedi Raiders e Browns, ma quando metti in fila Cowboys, Patriots e Chargers, allora forse la fortuna comincia a essere la classica scusa degli sconfitti.
Il Monday Night ha, se possibile, rafforzato l’idea che i Denver Broncos quest’anno siano una squadra vera, che potrebbe arrivare lontano e considerando cos’erano lo scorso anno, tutto questo ha del miracoloso. I Chargers pur senza il NT Jamal Williams e il C Nick Hardwick sono una signora squadra e nella prima metà partita mettono in grossa difficoltà gli arancio, di nuovo in campo con l’inguardabile divisa stile anni ’60 che fu abbandonata dopo un paio di stagioni proprio su pressante richiesta estetica dei tifosi. Eddie Royal con due strepitosi ritorni, uno di kick-off e uno di punt tiene aperta la partita, mentre un eccellente Rivers riesce a eludere Dumervil e compagni in modi misteriosi e muove benissimo la palla. Dopo il ritorno di punt da TD di Sproles, nella ripresa la morsa ineludibile della difesa dei Broncos asfissia anche un ispirato Rivers e per l’ennesima volta quest’anno nessun TD viene segnato nella ripresa contro la retroguardia numero 1 nella lega. Dumervil ancora decisivo e inarrestabile, Bailey non permette mezzo passaggio completato, D.J. Williams presidia il centro e non disdegna il blitz, mentre Dawkins si fa male, ma rientra stoicamente dando un contributo importantissimo alla faccia dei 35 anni. In attacco poche cose spettacolari, ma tanta sostanza, il solito Marshall sempre immarcabile, ma anche questo sbertucciato QB di nome Orton che in 6 partite ha lanciato un solo intercetto e su un Hail Mary a fine primo tempo. Forse i Vikings hanno più talento, forse i Saints sono una macchina perfetta, ma questo 6-0 apre scenari quanto mai inaspettati e felici e il solo responsabile è il coach McDaniels.
Mentre i Broncos riposeranno domenica, i Chargers dovranno rimboccarsi le maniche per battere Kansas City, che ha dato finalmente segni di vita.
E’ vero che i Redskins di oggigiorno non sono un grande ostacolo, ma finalmente i Chiefs hanno rotto il ghiaccio. Nonostante una partita non certo memorabile, finalmente si vedono cose positive soprattutto in difesa. Portis va oltre le 100 yards, ma ne fa 78 in una sola portata senza per altro segnare, mentre Cassell in attacco rimane lontano dai numerosi errori di queste ultime settimane. Da sottolineare la bellissima prova del “Mr. Irrilevant” cioè l’ultimo giocatore scelto nel draft, ovvero il K Ryan Succop che piazza un 4/4 con il quale i Chifes riescono a vincere pur senza segnare TD. Tutto questo sarebbe già straordinario se non fosse che i Raiders piazzano la sorpresa della giornata battendo, contro qualsiasi pronostico, gli Eagles. Una straordinaria prova difensiva irretisce l’attacco bianco-verde, mentre un super Zach Miller in attacco supplisce alla come sempre deleteria presenza di Jamarcus Russell. Seymour è strepitoso, ma anche Tommy Kelly e Trevor Scott così come i LB Morrison e Howard. Tutti insieme fanno passare un pessimo pomeriggio a McNabb costretto a rispolverare le sue doti di scrambler, per altro con scarsissimi risultati. In attacco Miller nel primo tempo tramuta un banale passaggino un una strepitosa volata da 86 yards sulla quale i Raiders costruiscono la partita. Potrebbe essere ripetitivo, ma ci chiediamo dove potrebbe arrivare questa squadra con un QB accettabile dietro il centro. Chissà se ripeteranno questa bella prova domenica al Coliseum contro i Jets?