La Storia dei Jaguars

Nel 1995 sono stati tra i nuovi team della NFL; da allora stanno provando a dare la zampata vincente alla Lega. Vi raccontiamo la storia dei Jacksonville Jaguars

Nel 1989, la Touchdown Jacksonville venne costituita con l’obiettivo di portare una franchigia NFL nel nord della Florida. Comunque, Jacksonville non era certo considerata tra le prime scelte per l’espansione della NFL.
Ciò non scoraggiò la Touchdown Jacksonville, che era tanto sicura di far approdare una squadra da indire un concorso tra i fan nel 1991.

Nel 1992, Jacksonville fu una delle cinque finaliste per l’espansione del 1995, ma ancora non era tra le favorite. Tuttavia, la Touchdown Jacksonville impressionò l’apposita Commissione NFL per la propria organizzazione ed il numero di adesioni raccolte per gli abbonamenti annuali. Quando la NFL infine decise di votare per le due nuove squadre, solo Carolina fu scelta subito, allorquando i proprietari dei team NFL (inizialmente contrari ad una terzo team in Florida) cominciarono a farsi sentire. Alla fine, anche questi patron dovettero cedere, ed il 30 Novembre la NFL premiò Jacksonville con una nuova squadra, che avrebbe iniziato a giocare nel 1995.
Mentre lo storico Gator Bowl venne demolito per far posto ad uno stadio nuovo di zecca, i Jaguars cominciarono a gettare le fondamenta della propria franchigia. Il 21 Febbraio, l’allenatore capo di Boston College, Tom Coughlin, venne assunto come HC e responsabile delle operazioni. Prima di allenare a Boston College, Coughlin era stato uno dei principali assistenti di Bill Parcells ai New York Giants, con i quali aveva vinto due Super Bowl.
Ma all’inizio vi furono alcuni problemi, in quanto il primo logo presentato dalla squadra ricordava un po’ troppo quello della celebre casa automobilistica Jaguar; per scongiurare la minaccia di un possibile contenzioso legale, i Jaguars furono costretti a cambiare il proprio simbolo prima ancora di essere mai scesi in campo.

Finalmente, il 3 Settembre 1995 i Jaguars disputarono il loro primo incontro ufficiale, tra le mura amiche del nuovissimo Jacksonville Municipal Stadium. Il risultato, però, fu negativo, dato che i padroni di casa vennero piegati per 10-3 dagli Houston Oilers davanti a 72.623 tifosi. I Jaguars persero le prime tre gare in calendario, prima di prendersi la rivincita contro gli Oilers, superandoli in trasferta per 17-16 il 1° Ottobre. Una settimana dopo, i Jaguars vinsero la loro prima gara casalinga, superando i futuri Campioni AFC, i Pittsburgh Steelers, col punteggio di 20-16. Per la prima volta nella storia della Lega, un expansion team aveva sconfitto una squadra che avrebbe poi disputato il Super Bowl nella stessa stagione.
Tuttavia, i giovani Jaguars avrebbero vinto solo altre due partite in stagione, entrambe contro i Cleveland Browns, terminando col record negativo di 4-12.

Nel 1996, l’esordio dei Giaguari fu ancora notevole, col successo per 24-9 sui Campioni AFC uscenti, gli Steelers. Per la prima volta, i Jaguars non concessero nemmeno un TD agli avversari.
Ma dopo dieci turni, il parziale dei Jags era un misero 3-7; nonostante le sconfitte, il QB Mark Brunell cominciò a fare notizia, con alcune gare oltre le 300 yards lanciate. Anche i WRs Keenan McCardell e Jimmy Smith salirono alla ribalta; in una sola gara, il solo McCardell ricevette 16 passaggi, terza miglior performance di sempre per una singola partita. Nonostante i successi individuali, la squadra continuava a perdere e la frustrazione a montare, sia per Coughlin (che aveva la reputazione di allenatore dalla mano pesante) che per i suoi ragazzi, evidentemente stanchi delle sconfitte. Dopo una riunione di squadra, Coughlin decise di allentare la pressione, ed il team rispose, vincendo le successive cinque gare e portandosi in corsa per i playoff. A decidere tutto sarebbe stata l’ultima di campionato, in casa contro gli Atlanta Falcons. I Jaguars si portarono avanti per 19-17, ma allo scadere i Falcons si portarono in raggio da FG. Con soli 5″ sul cronometro, i Falcons mandarono in campo il solitamente infallibile Morten Andersen, per calciare un agevole FG da 38 yards che avrebbe infranto i sogni di gloria dei Jags. Tuttavia, il destino arrise a questi ultimi, in quanto il calcio di Andersen terminò largo a destra; i Jaguars vinsero quella gara, e si qualificarono per la postseason col record finale di 9-7.
Giunti ai playoff, nessuno riponeva grande fiducia in quella squadra al secondo anno di vita; i Jaguars erano infatti attesi dalla sfida di Wild Card contro i Bills a Buffalo, dove nessuna squadra in trasferta era mai riuscita a vincere una gara di postseason. Ma, trascinati dal FB Natrone Means, i Jaguars continuarono la loro incredibile striscia vincente, superando a sorpresa i Bills per 30-27 ed approdando così al Divisional Playoff. I prossimi avversari erano i Denver Broncos, che potevano a loro volta vantare una solida tradizione vincente tra le mura amiche nella postseason. I Jags erano dati per sfavoriti di 14 punti, mentre alcuni dei media locali di Denver confusero la loro città con Jackson, Mississippi. I Jaguars si ritrovarono rapidamente sotto per 14-3, ma rimontarono fino a passare in vantaggio nel terzo quarto, portandosi addirittura a +10 a metà dell’ultima frazione di gioco, davanti agli occhi increduli di milioni di spettatori. I Broncos segnarono, portandosi a -3, ma ricoprendo il successivo onside kick, i Jaguars misero in ghiaccio la partita, vincendo per 30-27 e qualificandosi per il Championship AFC.
Ma per la Cenerentola Jacksonville, la favola finì con una brutta sconfitta per 20-6 contro i Patriots nel gelo polare del New England. I turnover furono fatali per i Jaguars, tanto che i Patriots segnarono 17 punti approfittando degli errori degli avversari.

La stagione 1997 dei Jaguars sembrò essere finita ancor prima di cominciare, allorquando Mark Brunell si infortunò al ginocchio durante la preseason. Fortunatamente, l’infortunio si rivelò meno grave di quanto si era pensato inizialmente, ed il giovane QB dei Jags fu in grado di rientrare per la terza giornata di campionato. In sua assenza, i compagni erano stati in grado di vincere le prime due gare, sospinti dai backup Rob Johnson e Steve Mathews.
Il rientro di Brunell, il 22 Settembre, coincise con il primo Monday Night di sempre a Jacksonville. Brunell lanciò per 306 yards, ma la vittoria giunse solo all’ultimo gioco, quando Clyde Simmons bloccò una trasformazione di FG da 40 yards e Chris Hudson la riportò in meta per 58 yards a tempo scaduto.
I Jaguars chiusero la stagione col record di 11-5, a pari merito con gli Steelers per il titolo della AFC Central, ma quest’ultimo fu appannaggio degli Acciaieri via tiebreaker. I Jaguars incrociarono nuovamente i caschi con i Denver Broncos nel match di Wild Card. Stavolta, però, i Broncos si ripresero la rivincita, schiantando i malcapitati Jags con un impietoso 42-17 a Denver, iniziando così la corsa che li avrebbe portati a vincere il Super Bowl.

Ottimo esordio dei Jaguars nella stagione 1998, con cinque successi consecutivi, uno dei quali per 28-21 sui Miami Dolphins nel Monday Night del 12 Ottobre. Da ricordare, in quella gara, la corsa da 77 yards del RB Fred Taylor e i due TD pass di Brunell per Keenan McCardell nell’ultimo quarto.
Ma i Jaguars stentarono decisamente nel resto della stagione, vincendo solo sei delle restanti partite in calendario; ciò nonostante, col secondo record consecutivo di 11-5, i Jags vinsero il loro primo titolo divisionale.
Nella loro prima gara casalinga di playoff, i Jaguars sconfissero i New England Patriots per 25-10. Mark Brunell fece ritorno in campo dopo aver saltato tre gare a causa di un infortunio alla caviglia, lanciando un TD pass; Mike Hollis calciò quattro FG.
I Jaguars volarono poi a Meadowlands per affrontare i Jets nel Divisional Playoff. La formazione della Florida si rivelò un osso duro per i favoriti Jets, ma non riuscirono a fermarli, uscendo sconfitti per 34-24.

Il 1999 vide da subito il dominio dei Jaguars nella AFC, a cominciare dalla roboante vittoria per 41-3 sui San Francisco 49ers all’Alltel Stadium. I Jaguars furono dei veri e propri rulli compressori per tutto il campionato, stabilendo anche un record di franchigia di undici vittorie consecutive, finendo per chiudere la regular season con un incredibile 14-2. A trascinare i Jags, capaci di conquistare il seed # 1 nei playoff, furono il WR Jimmy Smith (miglior ricevitore della Lega con 116 prese), ed una difesa capace di concedere soli 217 punti agli attacchi avversari.
Il dominio dei Jaguars continuò anche nel Divisional Playoff, con un impietoso 62-7 ai danni dei Dolphins, di fronte al pubblico in delirio dell’Alltel Stadium. Quella gara, che segnò la fine delle carriere di Dan Marino e Jimmy Johnson a Miami, mise in chiaro che i Jaguars erano la squadra dominante nel Sunshine State, tanto che persino il backup QB Jay Fiedler bastonò i Dolphins nel secondo tempo. I 62 punti complessivi ed il margine di 55, sono il secondo miglior punteggio di sempre nella storia dei playoff NFL, e la corsa da 90 yards di Fred Taylor è la più lunga di sempre in una gara di postseason.
Nel Championship AFC, i Jaguars erano dati ampiamente per favoriti contro i Tennessee Titans, ed avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per 14-10. Ma i Titans imbrigliarono i Jaguars nel secondo tempo, superandoli per 33-14 e staccando il biglietto per il Super Bowl XXXIV.

I Jaguars iniziarono la stagione 2000 con due successi nelle prime tre gare, tra i quali il primo shutout di sempre (13-0 contro i Cincinnati Bengals il 17 Settembre). Ma gli infortuni ed un pessimo football portarono rapidamente a cinque sconfitte consecutive, che misero la parola fine alle speranze di playoff dei Jags in Ottobre. I Jaguars si ripresero, portandosi sul parziale di 7-7, ma erano già matematicamente eliminati dalla corsa alla postseason prima di perdere le ultime due gare e chiudere con un deludente 7-9.

Anche nel 2001 i Jaguars iniziarono col piede giusto, aggiudicandosi i primi due incontri in calendario e concedendo soli nove punti. Tuttavia, gli infortuni e la mancanza di profondità del roster condussero a qualcosa come otto sconfitte nelle successive nove gare; la stagione si concluse con un pessimo 6-10.

La stagione 2002 si aprì per i Jags con tre successi di fila, dopo la sconfitta nell’opener per mano degli Indianapolis Colts. Ma il team della Florida dovette rapidamente tornare coi piedi per terra, a causa di quattro batoste consecutive, una delle quali per 21-19 contro gli Houston Texans, nuovo expansion team NFL.
I Jaguars si rimisero in carreggiata, tornando a quota .500 grazie alle vittorie contro i Washington Redskins ed i Texans a Houston. Ma fu il classico fuoco di paglia: i Jags persero infatti cinque delle ultime sei gare in calendario, chiudendo al penultimo posto della neonata AFC South col record negativo di 6-10.
Dopo tre stagioni consecutive di segno negativo, Tom Coughlin, primo HC e GM nella storia dei Jaguars, venne licenziato.

Nel 2003, erano in molti ad attendersi una stagione di transizione per i Jaguars, agli ordini del nuovo allenatore capo Jack Del Rio. Le cose parevano iniziare bene: in vantaggio per 17-0 all’esordio esterno contro i Carolina Panthers, i Jags mollarono appena prima del traguardo, finendo per soccombere col punteggio di 24-23. I Jaguars persero le prime quattro gare stagionali, ed il QB Mark Brunell dovette dare l’addio alla stagione a causa di un infortunio al gomito. La perdita di Brunnel diede così ai Jaguars la chance di mettere alla prova la loro prima scelta e QB del futuro, Byron Leftwich. Come la maggior parte dei rookie, Leftwich non fece benissimo nelle prime gare da titolare, ed infatti i Jags vinsero solo una delle successive quattro partite, chiudendo sull’1-7 al giro di boa.
Ma la stagione cominciò a migliorare, proprio come Leftwich ed i Jaguars, che vinsero tre delle ultime cinque partite in calendario, terminando sul 5-11.
Al termine della stagione, la transizione continuò: dopo Coughlin, anche Mark Brunell, primo QB nella storia dei Jags, venne ceduto ai Washington Redskins.

Il 2004 vide i Jaguars cominciare la stagione con un’incredibile vittoria al cardiopalma: con un TD pass da sette yards di Byron Leftwich per Ernest Wilford, i ragazzi di Del Rio sconfissero in trasferta i Bills per 13-10. Sette giorni dopo, all’esordio casalingo, Leftwich imbeccò subito Wilford; la difesa fece il resto, ed i Jags piegarono i Broncos per 7-6. I Jags si portarono sul 3-0, superando in trasferta i Tennessee Titans per 15-12, grazie alla segnatura di Fred Taylor a 9″ dal termine.
Dopo due sconfitte di tila, i Jaguars riuscirono nuovamente a spuntarla sul filo di lana: stavolta Leftwich pescò Cortez Hankton in endzone a 45″ dal termine, dando ai suoi il successo per 22-16 sui Kansas City Chiefs. Grazie, invece, al FG da 53 yards di Josh Scobee all’ultimo minuto, i Jaguars si imposero per 27-24 sui Colts ad Indianapolis. Dopo una brutta sconfitta contro gli Houston Texans, i Jaguars vinsero nuovamente in modo drammatico, superando in overtime i Detroit Lions per 23-17: David Garrard, chiamato a sostituire l’infortunato Byron Leftwich, lanciò il decisivo TD pass da 36 yards a Jimmy Smith. Ma i Jaguars sembravano spenti, tanto da perdere tre incontri di fila. Dopo aver sconfitto i Chicago Bears, i Jaguars si ritrovarono nel freddo polare del Lambeau Field, ove piegarono a sorpresa i Green Bay Packers per 28-25, mantenendo così vive le speranze di playoff. Ma così non doveva andare: i Texans li lasciarono a secco, imponendosi per 21-0 alla penultima di campionato. I Jags si imposero sugli Oakland Raiders in trasferta per 13-6, segnando tutti i punti nell’ultimo quarto, ormai un loro marchio di fabbrica. Il record finale fu di 9-7, che li collocò al secondo posto nella AFC South.

Dopo il solido risultato della precedente stagione, nel 2006 i Jaguars si sono presentati ai blocchi di partenza con un rinnovato ottimismo per l’approdo ai playoff; ottimismo che è stato premiato all’esordio, con il successo per 26-14 sui Seattle Seahawks. La settimana successiva, i Jags sono volati a Indianapolis per la sfida con i Colts. La difesa ha messo sotto grande pressione Peyton Manning, concedendo solo 122 yards su passaggio, e mantenendo il vantaggio per 3-0 per la maggior parte della gara. Ma la difesa dei Colts si è rivelata altrettanto efficace, ed alla fine i padroni di casa hanno messo a segno dicci punti di fila nell’ultimo quarto, che hanno loro consentito di imporsi per 10-3. Sette giorni dopo, i Jaguars hanno dovuto fare gli straordinari, battendo ai supplementari i New York Jets per 26-20 grazie al TD pass da 36 yards di Byron Leftwich per Jimmy Smith. Dopo la sconfitta contro i Denver Broncos, i Jaguars, trascinati dalle 132 yards su corsa di Fred Taylor, hanno sconfitto i Cincinnati Bengals; poi, hanno concesso il bis contro i Pittsburgh Steelers, privi del loro QB Ben Roethlisberger: a sigillare l’incontro, l’intercetto di Rashean Mathis ai danni di Tommy Maddox, riportato in meta per 41 yards, che ha portato al risultato finale di 23-17. Reduci dall’inatteso stop contro i St. Louis Rams, i Jaguars hanno approfittato del calendario agevole, conquistando tre successi di fila, prima di perdere Byron Leftwich all’inizio della sfida contro gli Arizona Cardinals. Nonostante ciò, i Jags sono comunque riusciti a spuntarla: il backup David Garrard non ha commesso errori, e Derrick Winbush ha riportato in meta un kickoff per 91 yards, dando ai suoi il successo per 24-17. Pur dovendo fare a meno di Leftwich per il resto della stagione, i Jaguars, trascinati da una forte difesa e da un attacco in grado di gestire bene il pallone, sono riusciti ad aggiudicarsi quattro delle ultime cinque gare in calendario, conquistando un posto ai playoff col record di 12-4.
Leftwich è rientrato in tempo per la postseason, che sarebbe iniziata decisamente in salita, contro i due volte Campioni del Mondo, i New England Patriots, a Foxboro. Leftwich è apparso chiaramente arrugginito, tanto che i Jags sono riusciti a segnare solo tre punti; i Patriots non hanno faticato ad aver ragione di una squadra decisamente frastornata, imponendosi per 28-3.

Anche nel 2006, specie dopo l’apparizione ai playoff, c’erano ancora grandi speranze a Jacksonville: i Jaguars, infatti, potevano vantare una delle migliori difese della Lega. Il team della Florida ha esordito alla grande, superando per 24-17 i Dallas Cowboys; poi hanno lasciato a secco i Campioni del Mondo uscenti, i Pittsburgh Steelers, battuti per 9-0 nel Monday Night. Ma i Jags hanno subito due sanguinose sconfitte esterne, prima contro gli Indianapolis Colts e poi in overtime per 36-30 contro i Washington Redskins, guidati dal grande ex Mark Brunell. Ritornati a casa, i Jaguars hanno bastonato sonoramente i malcapitati Jets, con un roboante 41-0. Ma sette giorni più tardi sono stati nuovamente sconfitti in trasferta, stavolta per mano degli Houston Texans, impostisi per 27-7. Quella gara ha segnato la fine della stagione di Byron Leftwich: un altro infortunio alla caviglia l’ha infatti costretto a saltare le ultime dieci gare in calendario. Con il backup David Garrard in cabina di regia, i Jaguars hanno vinto tre delle ultime quattro gare di regular season. Dopo la sconfitta sul filo di lana per 27-24 contro i Buffalo Bills, i Jags hanno disputato le due migliori gare di quell’anno, dapprima superando i Miami Dolphins col punteggio di 24-10, poi travolgendo i Colts con un incredibile 44-17 in casa; in quella partita, ha cominciato a brillare la stella del rookie RB Maurice Jones-Drew, che ha totalizzato 166 yards e segnato due TD su corsa, ai quali ha aggiunto anche un ritorno vincente di kickoff da 93 yards: globalmente, i Jaguars hanno corso per 375 yards!!!
Sull’8-5, i Jaguars erano in ottima posizione per agganciare il treno playoff, ma quella è stata l’ultima vittoria della stagione: i troppi infortuni hanno condizionato il finale di campionato dei Jags, che perdendo le ultime tre gare in calendario hanno chiuso sull’8-8.

Nel 2007 i Jaguars hanno rilasciato a sorpresa Byron Leftwhich a fine preseason, per puntare stabilmente su David Garrard. Sulle prime, la mossa è sembrata controproducente, poiché i Jaguars hanno stentato parecchio nelle prime due gare (sconfitta interna per 13-10 contro i Tennessee Titans e successo esterno per 13-7 sugli Atlanta Falcons). Tuttavia, non appena Garrard ha cominciato a trovarsi a proprio agio in veste di titolare, i Jaguars sono sembrati una squadra da Super Bowl, piegando i Denver Broncos per 23-14 in trasferta. Dopo aver vinto le successive due partite, i Jaguars si sono trovati di fronte gli Indianapolis Colts sul record di 4-1, con la possibilità di portarsi in vetta alla Division. Ma i Campioni del Mondo uscenti si sono rivelati un osso troppo duro per i Jags, sconfiggendoli per 29-7. Con un Garrard malconcio, i Jaguars sono stati costretti a gettare nella mischia il giovane Quinn Gray contro i Tampa Bay Buccaneers, ma la difesa ha giocato alla grande, e con l’intercetto riportato in endzone da Aaron Glenn, hanno scontitto i conterranei per 24-23 in trasferta.
Dopo aver alternato vittorie e sconfitte nei due successivi turni, David Garrard è tornato in campo, ed i Jags hanno continuato a macinare gioco, vincendo due partite di fila e preparandosi al rematch contro i Colts. Ancora una volta, Manning e compagni hanno messo alle strette i Jags, ma questi ultimi hanno venduto cara la pelle, finendo per soccombere per soli tre punti di scarto, sul 28-25. Dopo la sconfitta contro i Colts, i Jaguars hanno giocato il miglior football della stagione, piegando i Carolina Panthers: da ricordare, in quell’incontro, uno splendido TD di Fred Taylor, al termine di una cavalcata da 80 yards. Sette giorni dopo, Taylor ha lasciato nuovamente il segno, siglando il TD delle vittoria a 1’57” dalla sirena contro i Pittsburgh Steelers, superati in trasferta per 29-22. Taylor avrebbe poi chiuso la stagione con 1.202 yards su corsa, venendo selezionato al Pro Bowl per la prima volta in carriera. I Jags si sono qualificati per i playoff la settimana seguente, massacrando gli Oakland Raiders per 49-11. Dopo aver chiuso la regular season con un’insificante sconfita per mano degli Houston Texans, i Jaguars, con il record i 11-5, sono tornati a Pittsburgh per la sfida di Wild Card contro gli Steelers. Grazie alla difesa ed al gioco su corsa, i Jags si sono portati in vantaggio, mantenendolo sul 28-10 all’inizio dell’ultimo quarto. Ma gli Steelers hanno compiuto una furiosa rimonta, segnando tre TD nell’ultima frazione di gioco e passando a condurre per 29-28, fallendo peraltro due conversioni da due punti. I Jaguars si sono affidati a Josh Scobey, che con un FG da 25 yards a 37″ dal termine ha dato ai Jaguars un insperato successo per 31-29. Sette giorni dopo a Foxboro, contro gli imbattuti New England Patriots, i Jaguars hanno tenuto testa ai più quotati avversari, chiudendo il primo tempo sul 14-14. Ma nel secondo tempo i Patriots hanno preso il largo, superando i Jags per la seconda volta in tre anni col punteggio di 31-20.

L’approdo al secondo turno dei playoff nella precedente stagione faceva nutrire grandi speranze per i Jaguars, che nel 2008 puntavano ad entrare nell’elite della AFC. Ma due sconfitte di fila in avvio di campionato li ha subito messi in un angolo, dal quale non sono più riusciti ad uscire. Particolarmente frustrante è stata la sconfitta contro i Buffalo Bills all’esordio casalingo: i Bills hanno segnato dieci punti di fila negli ultimi 4’10”, imponendosi per 20-16. I Jags hanno finalmente conseguito la prima vittoria, decisamente a sorpresa, contro gli Indianapolis Colts, per 23-21: protagonista della gara, il K Josh Scobee, che ha piazzato tra i pali il FG della vittoria a soli 4″ dal termine. Scobee si è ripetuto la settimana successiva, dando ai suoi il successo contro gli Houston Texans in overtime per 30-27, grazie ad una segnatura da 37 yards, al termine di un incontro decisamente combattuto.
Dopo aver alternato vittorie e sconfitte nei successivi due turni, i Jaguars sono rientrati decisamente male dal bye, perdendo sei delle successive sette gare, finendo per uscire dalla corsa ai playoff. L’unica vittoria è giunta contro i Detroit Lions, che all’epoca avevano ancora un rotondo zero nella casella delle W. I Jaguars hanno poi piegato i Green Bay Packers per 20-16, nella gara in cui Maurice Jones-Drew ha segnato il TD decisivo a meno di due minuti dal termine. Quella è stata però l’ultima nota positiva della stagione, conclusasi con due sconfitte ed il pessimo record di 5-11.

Nel 2009, a causa della crisi economica, le vendite dei biglietti hanno subito un brusco calo a Jacksonville, tanto che le partite casalinghe non sono state trasmesse in televisione fino all’ultima, quella contro gli Indianapolis Colts. Da qui sono iniziate le voci di un possibile trasferimento dei Jaguars a Los Angeles.
Visti come una squadra in ricostruzione, nessuno dava loro grandi chance di arrivare ai playoff ad inizio stagione. Opposti agli Indianapolis Colts in trasferta all’esordio, i Jaguars hanno giocato bene, ma hanno perso per 14-12, fallendo il potenziale pareggio a causa di una mancata conversione da due punti negli ultimi minuti di gara. Dopo la sconfitta per 31-17 contro gli Arizona Cardinals, i Jaguars hanno cominciato a migliorare, vincendo tre partite su quattro e giungendo al bye sul parziale di 3-3. Nonostante la sconfitta esterna per 30-13 per mano dei Tennessee Titans, i Jaguars hanno seguitato a giocare bene, vincendo tre incontri di fila. Da ricordare la vittoria in trasferta contro i New York Jets per 24-22: Josh Scobee ha segnato un FG da una distanza da extrapoint, dopo che Maurice Jones-Drew si era rovinato le statistiche sacrificandosi per la squadra, inginocchiandosi sulla linea della 1 yard avversaria anziché segnare su corsa, bruciando i secondi sul cronometro. Dopo essere stati sconfitti per 20-3 dai San Francisco 49ers, i Jaguars sono rimasti in corsa per i playoff battendo per 23-18 gli Houston Texans. Ma, opposti ai Miami Dolphins in casa si è piantata (come la mascotte Jaxson de Ville, rimasta bloccata su una teleferica al di sopra del campo nel prepartita), a causa della sconfitta per 14-10. Quattro giorni dopo, in occasione dell’unico sold out di tutta la stagione al Jacksonville Municipal Stadium, i Jaguars hanno perso ancora una volta di misura per 35-
31 contro gli Indianapolis Colts, che sono così passati sul 14-0 in stagione, trascinati da un Peyton Manning in forma stellare, che ha decisamente surclassato David Garrard. Perdendo anche le due restanti gare in calendario, rispettivamente contro i New England Patriots ed i Cleveland Browns, i Jags hanno chiuso col record negativo di 7-9.

Nel 2010, sperando di partire col piede giusto, i Jaguars hanno ospitato i Denver Broncos nell’opener casalingo, con il tutto esaurito al ribattezzato Everbank Field. Una forte temporale ha interrotto la gara prima dell’inizio dell’ultimo quarto, ma quando le nuvole si sono diradate, i Jags sono riusciti a spuntarla per 24-17 grazie al TD pass di David Garrard per Kassim Osgood a 7’59” dal termine. Dopo aver perso contro i San Diego Chargers ed i Philadelphia Eagles, i Jags si sono riportati in parità battendo per 31-28 gli Indianapolis Colts; quella gara emozionante ha visto i Jags passare in vantaggio per 28-21 a poco più di 2′ dalla sirena con un TD su corsa da otto yards di Maurice Jones-Drew. I Colts sono pervenuti al pareggio a 48″ dal termine. Ma i Jaguars sono riusciti a spuntarla grazie ad un FG da 59 yards di Josh Scobee a tempo scaduto. I Jaguars hanno concesso il bis sette giorni dopo, imponendosi per 36-26 in trasferta contro i Buffalo Bills. Ma dopo aver perso David Garrard nel Monday Night contro i Tennessee Titans, Jacksonville ha perso due gare di fila, che hanno visto alternarsi in cabina di regia Trent Edwards e Todd Bouman. Garrard è rientrato in tempo per la sfida esterna contro i Dallas Cowboys, lanciando per 260 yards e quattro TD pass, che hanno trascinato i Jaguars al successo per 35-17. Sul parziale di 4-4, i Jaguars, reduci dal turno di riposo, hanno affrontato gli Houston Texans, in una cruciale gara casalinga. La partita è stata una continua altalena, che ha visto i Jags segnare due TD nel secondo quarto ed i Texans fare altrettanto nel terzo, con il punteggio bloccato sul 17-17. I Jags si sono riportati avanti col TD pass da 52 yards di Garrard per Zach Miller, ma si sono poi fatti rimontare dai Texans, che hanno pareggiato rapidamente. Sul 24-24 e a metà campo, Garrard ha lanciato un Hail Mary pass a fil di sirena. La palla è fortunatamente finita tra le braccia di Mike Thomas, che ha varcato la goal line e dato ai Jags il successo per 31-21. Con tre vittorie nelle successive quattro gare, i Jaguars si sono issati in vetta alla AFC South, pronti a sfidare i Colts e a mettere una seria ipoteca sul titolo divisionale. Tuttavia, nonostante una buona prova di David Garrard, i Colts, trascinati dal solito Peyton Manning, si sono dimostrati nettamente superiori, vincendo per 34-24 e portandosi in testa alla Division. La settimana dopo, i Jaguars hanno subito una sconfitta ancor più bruciante, in casa contro i Washington Redskins: David Garrard ha lanciato due sanguinosi intercetti, di cui uno in overtime, ed i Jags hanno perso per 20-17. Con Trent Edwards chiamato a sostituire l’infortunato Garrard, i Jaguars hanno chiuso la stagione con la sconfitta per 34-17 ed il record finale di 8-8.