Georgia on my mind

AFC East

Al momento, non cambia gran chè nella division, in attesa del big match del 6 dicembre. Al prossimo Monday night giocato in casa Pats, si saprà forse definitivamente quale delle due pretendenti ha diritto al titolo di campione divisionale e, con ogni probabilità, ad un percorso di playoff tutto giocato tra le mura amiche fino all’eventuale Superbowl. New England vince con una delle migliori performances stagionali di Tom Brady: 21 su 27 per 341 yards e 4 TD. Basta il secondo quarto ai Pats per sistemare Detoit, e portarsi sul 9-2 in condominio coi Jets. Gli aeroplanini sistemano la pratica Bengals grazie in particolare a due giocate di Brad Smith, una corsa da 53 yard nel terzo quarto e un kickoff return da 89 nel quarto, oltre al solito TD di Santantonio Holmes. Bene anche i Dolphins, che impongono un nuovo stop ai Raiders grazie ad un ottimo Henne, al rientro dopo l’infortunio, e ai calci oramai “classici” di Carpenter. Molto difficile che Miami riesca a ritagliarsi un posto ai playoff, ma la banda Sparano non è ancora tagliata fuori e ha dimostrato che, al di là dei limiti della squadra, infortuni da un lato e schedule davvero tosta dall’altro hanno imposto alla squadra della Florida un record che non rispecchia del tutto la loro forza. Certo, se poi ti trovi nella division dove ci sono due delle tre squadre a 9-2 della lega…
Piangono lacrime di frustrazione i Bills, che gettano al vento un’ottima occasione per tirarsi ulteriormente su di morale in un match tiratissimo contro gli Steelers. Buffalo prima recupera un gap di 13 punti, pareggiando con un FG a 2 secondi dalla fine, poi sprecano tutto quando Stevie Johnsos lascia cadere un pallone che sembrava destinato a dare la vittoria ai Bills.
Più volte annunciata, comunque, la risalita del Bills comincia a concretizzarsi: dopo aver perso a Baltimore all’Ot in week 7, ed essersi ripetuti con Kansas City la settimana dopo, arriva la sconfitta di misura con Chicago (22 a 19) e due vittorie, rispettivamente con Detroit e Bengals (49 punti in carniere), per arrivare alla terza sconfitta all’OT della stagione. E’ probabile che la prossima stagione Buffalo non si limiterà a fare da semplice comprimaria…

AFC North

Ci manca poco che i Ravens non riescano a staccare gli Steelers, in una domenica in teoria più difficile per la squadra di Baltimore. Braccoflacco e soci vincono una partita comunque non facile con Tampa Bay, grazie a 2 TD passes del suo QB. E con questa i Ravens pareggiano il record di franchigia portando a 8 la striscia di vittorie consecutive in casa, di cui già 5 quest’anno. Flacco lancia er 25 su 35 e 289 yards, cui aggiungere il lancio da 76 yard in TD per Ray Rice compromesso da una flag chiamata ad Anquan Boldin.
Circa gli Steelers, grazie al piedone di Shaun Suisham che calcia un FG dalle 41 con 2:14 da giocare in OT, salvano la pellaccia in una partita in cui devono erigere un monumento al loro kicker, a segno 4 volte su quattro, compreso un tentativo dalle 48.
Continua il buon momento dei Browns, che hanno la meglio sui Panthers in una partita affatto semplice per la squadra di Mangini. Anzi, Cleveland è già sul patibolo quando Kasay, kicker di Carolina, ha l’occasione di piazzare i 3 punti della vittoria con un FG dalle 42. Come sempre sugli scudi Peyton Hillis, oramai una garanzia assoluta, che corre per 131 yards e tre TD, mentre gioca da titolare in casa per la prima vola Jack Delhomme proprio contro la sua ex squadra (mettendosi d’impegno per farla vincere..).
In fondo alla classifica, giacciono totalmente alla deriva i Bengals, fragorosamente precipitati dell’Ade dopo i fasti dell’anno scorso. All’ottava sconfitta consecutiva, i poveri Bengals aspettano con trapidazione di poter archiviare questa stagione da incubo.

AFC Sotuh

Anche se in parte attesa, fa comunque notizia la sconfitta casalinga di Indianapolis, che ha perso 3 delle ultime 4 partite (Philadelphia, New England e San Diego, vincente solo coi Bengals). Ma altri dati statistici aiutano meglio a capire il difficile momento dei Colts: prima di questa partita, Indi aveva perso solo un’altra volta nelle precedenti 20 gare, quando aveva schierato le riserve nell’inutile partita di fine stagione (pre-playoff) contro i Jets.. Quella di domenica è stata la peggiore sconfitta casalinga da quando Manning guida la squadra. E’ la terza partita in assoluto nella carriera del miglior QB della lega che viene intercettato quattro volte (l’ultima volta era capitato nel 2007, sempre coi Chargers). Se si incrociano questi dati con le assenze oramai acquisite di Austin Collie, joseph Addai e di entrambi i tight end titolari (Dallas Clark e Brody Eldridge), si comprende meglio la situazione delicata della compagine dell’Indiana.
Contemporaneamente perdono anche i Jaguars, che dividono con i Colts la vetta della division, fermati sul 24 a 20 dai Giants. Jacksonville interrompe così una striscia di tre vittorie consecutive, ma complessivamente i giaguari hanno dimostrato di essere senz’altro in salute. Tre sole sconfitte nelle ultime otto gare, e soprattutto una sconfitta in casa Giants maturata solo negli ultimi minuti, quando Minimanning lancia un TD pass di 32 yard a Boss.Il fratello Peytone (aka il Megamanning) ringrazia.
Botte da orbi invece a Houston, dove i Texans maltrattano i Titans e Andre Johnson (wr di Houston) e Cortland Finnegan (CB di Tennessee) arrivano alle mani. A parte la scazzottata e conseguente espulsione dal campo (e multa) per i due, Tennessee si ritrova per la prima volta con un bello zero sul tabellone degli scores da 6 anni a questa parte, e certo non è un bel segno. Certo, giocare col terzo QB non aiuta, e la querelle tra il coach Fisher e il QB Young è destinata ad avere gravi ripercussioni sulla stagione dei titani. Se poi uno come Chris Johnson ti corre per 5 yard…. Quattro le partite perse di seguito da Tennessee, precipitata da 5-2 a 5-6 e con molti più dubbi di quante non siano le certezze. Da segnalare, nell’anticipo di giovedì, la vittoria degli Eagles sui Texans, che lasciano a 5 vittorie il magro bottino della squadra di Houston.

AFC West

I Chiefs vanno a Seattle e spadroneggiano, dimostrando che il fattore campo per entrambe è meno indicativo di quanto non semprerebbe a prima vista. Seattle aveva perso una sola volta in casa, Kansas City aveva vinto solo una volta fuori casa. Puntualmente, i Chiefs strapazzano i Seahawk s grazie ad un ottimo Matt Cassel (4 TD pass) e un altrettanto notevole Dwayne Bowe, con tre ricezioni per altrettante segnature. Più che positiva anche la prova ddel RB Charles che corre per 173, demolendo la difesa di Seattle (con un Hasselbeck protagonista di due turnover che chiudono la partita).
Subito dietro San Diego, oramai lanciatissima all’inseguimento dei Chiefs, come un segugio dietro la lepre. Difesa sugli scudi, che intercetta Manning 4 volte, e Rivers meno esplosivo del solito (19 su 23 per 185 yard, il record di Marino sembra allontanarsi) ma inserito in un meccanismo che di colpo sembra funzionare a meraviglia. Dopo un inizio disastroso di 2-5 (si veda l’analisi apparsa su endzone qualche giorno fa proprio su San Diego), 4 vittorie per il rush finale. Se non si suicidano da soli, come accaduto altre volte in questa e nelle stagioni precedenti (si veda per esempio la sconfitta contro i Jets ai playoff l’anno scorso), San Diego può essere un pessimo cliente per tutti, se riuscirà ad arrivare ai playoff.
Oakland dimostra di non avere ancora raggiunto una piena maturità per ambire alla postseason, e subisce una dura lezione da Miami, insolitamente spumeggiante in attacco. Senza dubbio, la girandola dei QB non fa bene alla squadra, e si vede..
Clamorosa ma inutile rimonta dei Broncos contro i Rams, con Orton e soci capaci di rimontare dal 33 a 13 dell’halftime al definitivo 36 a 33. Contestato McDaniels dal pubblico di casa, le nubi sul cielo del Colorado si addensano grigie..

NFC East

Cadono gli Eagles contro i Bears, in una partita sicuramente significativa per gli equilibri-playoff della NFC. Chicago vince la sua quarta partita di seguito, totalizzando un record stagionale di 31 punti, anche approfittando delle assenza nella secondaria di Philadelphia. Sempr positivo Vick (333 yards e due TD), che incappa però nel primo intercetto stagionale. Dopo 212 tentativi, ci può stare…Difficile capire dove finiscono le debolezze contingenti d Phila e dove iniziano i meriti di Chicago: certo è che gli Eagles devono aspettare solo 4 giorni per rifarsi, vincendo in maniera convincente contro Houston e riportandosi temporaneamente a 1 w di distanza dai Giants. New York, come detto, vince contro Jacksonville ed è attesa adesso dallo scontro divisionale con Washington per riportarsi in parità con gli Eagles. Circa i Redskins, lasciano sul campo amico le residue speranze di playoff (salvo improbabili miracoli) perdendo di misura contro i ritrovati Vikings del dopo Childress.
In coda, prima sconfitta del neocoach Garrett, al termine di una partita molto spettacolare in cui Dallas ha dimostrato di potersela giocare coi migliori. New Orleans avanti di 17 punti, maa i Cowboys, pur orfani di Romo e con Kitna in regia, imbastiscono una rimonta che sembra coronata da successo quando Roy Williams raccoglie un lancio taglia-difesa del suo QB e si lancia verso la endzone. Ma il prodigioso intervento di Jenkins, che va letteralmente a strappare la palla dalle mani del ricevitore di Dallas, offre a Brees l’occasione che, da campione com’è, capitalizza per il definitivo 30-27. C’è tempo anche per i rimpianti dei texani, che sfiorano l’OT con un FG mancato dalle 59 di un soffio (la distanza, pur ragguardevole, c’è, la precisione un po’ meno). L’anno prossimo, contate i Cowboys.

NFC North

Green Bay si fa male da sola e non riesce a chiudere una partita che sembrava alla sua portata in casa dei Falcons, pressochè imbattibili in casa da quando Ryan è il loro QB. Soprattutto, la mancanza del gioco di corse obbliga a soluzioni alternative non sempre ineccepibili, come quando Rodgers perde palla sulla goal line nel secondo quarto. Correre, un po’ di più e con i RB anziché il QB, non potrebbe che giovare ai Packers. Peccato per Green Bay, che sembrava aver riacciuffato Atlanta con un drive di 16 giochi da 90 yard concluso con un TD pass millimetrico per Nelson. L’inerzia sembrava dalla parte della squadra de Wisconsin, capace di sopravvivere a due quarti down nello stesso drive. Ma il pasticcio finale sul ritorno di kickoff conseguente (compreso un face mask sanguinoso) metteva Ryan nelle condizioni di avvicinarsi quel tanto che basta all’end zone per consentire a Bryant di calciare il FG della vittoria (malgrado il timeout chiamato dai Packers lo avesse costretto a calciare nuovamente).
Green Bay cade, e perde terreno rispetto a Chicago, vittoriosa come detto nel big match con gli Eagles. Nelle giornate precedenti era stata più volte sottolineata la differenza di prestazioni tra la difesa dei Bears e l’attacco guidato da Cutler. Ma quando i QB lancia 4 TD pass (miglior prestazione della carriera) con un QB rating di 146.2, allora Chicago diventa davvero pericolosa. Aggiungiamoci che Matt Forte corre per 117 yard, il record contro Phila quest’anno, significa che la squadra dell’Illinois può di diritto proporre la sua candidatura per andare molto avanti nella stagione.
Salvano l’onore i Vikings che vincono a Washington guidati dal neo coach Frazier, a dispetto dell’infortunio ad inizio gara di Adrian Peterson. Gioca bene Favre, e rispunta il sorriso in un team che aveva da tempo perso la propria identità dopo la splendida stagione 2009. Con questa vittoria, Minnesota interrompe una striscia di nove sconfitte esterne consecutive.
Detroit, come detto, perde coi Patriots, dimostrando che i progressi fatti vedere nelle giornate precedenti non sono ancora sufficienti per competere contro le squadre più blasonate.

NFC South

Di Atlanta e New Orleans si è detto. Ora come ora, la lotta appare serrata ma con i Falcons oggettivamente in vantaggio. Con questa vittoria, tra l’altro, la squadra della Georgia si asssicura la terza stagione consecutiva con un record vincente, cosa mai accaduta prima. E, vista la loro forza al Georgia Dome, complice l’attuale record di 9-2, in chiave playoff andare a batterli in casa sarà un’impresa per chiunque.
Luci ed ombre per i Saints, che palesano qualche incertezza di troppo contro i pur positivi Cowboys, e non chiudono la partita quando ne hanno l’occasione. Si è rivista insomma per alcuni tratti la mancanza di concentrazione che era già costata qualche sconfitta ad inizio stagione. Anche la difesa non è apparsa al top, ma il gesto atletico salva-partita di Jenkins è di quelli da cineteca del football. In arrivo la non impossibile trasferta in casa dei sempre più deludenti Bengals.
Tampa Bay non sfigura contro i Ravens, recuperando dal 17 a 3 della prima metà fino al 17 a 10 finale. I Bucs restano in corsa per i playoff, ma non sarà facile. Soprattutto se si considera che, ad oggi, non hanno ancora battuto una sola squadra con un record vincente.
Carolina, come detto, sfiora la vittoria coi Browns in una stagione davvero da dimenticare.

NFC West

Vinca il meno peggiore…Incredibilmente, San Francisco con un record di 4-7 è ancora in piena corsa per i playoff, vista la concomitante sconfitta di Seattle in casa coi Chiefs. Brian Westbrook corre per 136 yard e un TD e la squadra di Singletary vince la terza partita su quattro con Troy Smith in cabina di regia. Disastrosi i Cardinals, che in una division del genere riescono ad essere ultimi, avendo perso la sesta partita consecutiva. Le note positive di giornata arrivano dai Rams, nuovamente vincenti e, questa volta, fuori casa. A Denver Bradford lancia per la prima volta oltre le 300 yard (e tre TD) e i Rams si portano su un confortante 33 a 13 a metà tempo. Ma rischiano davvero tanto quando i Broncos recuperano quasi tutto il gap nel quarto quarto (20 a 3 il parziale in loro favore). 22 su 37 per 308 yards, tre TD e nessun intercetto per il rookie alla prima vittoria esterna della carriera.

Articolo di Antonio Portanova, foto NFL.com