Divisional playoff quick report
La stagione si avvia verso il termine e, inevitabilmente, accanto all’enorme soddisfazione dei tifosi delle squadre approdate alle finali di conference, si accompagna la grande delusione di chi sperava di vedere il proprio team arrivare al “Grande Ballo”.
I più delusi in questo senso sono sicuramente i sostenitori delle squadre che nell’ultima regular season hanno accumulato il maggior numero di vittorie, leggi Patriots e Falcons.
Fa particolare scalpore l’uscita di scena della franchigia di New England, che ha mostrato sul campo un gioco d’attacco spumeggiante e imprevedibile e grande concentrazione. Le dure leggi dello sport non fanno però sconti a nessuno, pronti a punire ogni piccola debolezza a vantaggio delle compagini che si rivelano più solide e motivate.
New York Jets @ New England Patriots 28-21 –> Jets (at Steelers)
Il team che ha accumulato il maggior numero di vittorie in regular season perde in casa contro una sua acerrima rivale divisionale, che solo un mese prima aveva umilato con il punteggio di 45-3.
La vittoria dei Jets è un capolavoro tattico di Rex Ryan e del suo staff, a cui va aggiunta la carica motivazionale abnorme che l’head coach ha saputo infondere ai suoi giocatori.
Il miglior attacco visto in regular season, sceso in campo senza l’affidabile rookie TE Hernandez, viene ben limitato da una difesa che dosa sapientemente blitz e coperture mirate.
Per Brady gira tutto storto, a cominciare dall’intercetto nel primo drive che interrompe la sua striscia record di passaggi completi, per proseguire con la palla non acciuffata in endzone dal TE Crumpler, sostituto proprio di Hernandez. A seguire la discutibile decisione del coach Belichick di giocare un fake punt sulle proprie 37 yards, il cui fallimento agevola indirettamente l’allungo da parte degli avversari.
I Jets giocano la loro partita perfetta sezionando chirurgicamente la difesa dei Patriots, colpendola sistematicamente nei punti più vulnerabili, ovvero nelle secondarie. A far particolarmente scalpore è la prestazione del WR Cotchery, autore di una regular season sottotono ma provvidenzialmente ritornato a grandi livelli proprio per il divisional championship.
Dopo aver battuto in successione Colts e Patriots (impresa mai riuscita a nessuno nei playoff negli ultimi 10 anni), per i Jets arriva così la seconda partecipazione di fila alle finali di conference, dove incontreranno gli Steelers. Bella dimostrazione di forza soprattutto dello stesso Ryan, che si sta riprendendo le sue belle rivincite dopo la mancata promozione, 2 anni or sono, ad head coach dei Ravens.
Baltimore Ravens @ Pittsburgh Steelers 24-31 –> Steelers (vs Jets)
2 partite al prezzo di una. La prima si svolge nel primo tempo, e vede i Ravens dominatori assoluti, con la difesa che riesce ad imprimere una grande pressione sull’attacco degli Steelers, costringendoli ad errori che Balimore capitalizza portandosi sul punteggio di 21-7.
Nella seconda partita, che si svolge nel secondo tempo, tutt’altra musica: la difesa di Pittsburgh sale in cattedra e, con una prova collettiva superlativa, riesce ad annullare l’attacco dei Ravens.
In successione si assiste ad un fumble forzato ai danni del RB Rice e all’intercetto di Flacco (elogio al S Clark), poi fumble ai danni dello stesso Flacco, a cui si deve aggiungere un importante drop sul finale del deludente WR Boldin.
Il QB Rothlisberger invece fa vedere a tutti, ancora una volta, di che pasta è fatto conducendo la propria squadra al pareggio e propiziando l’ultima segnatura con un passaggio da 58 yards all’”ultimo” dei suoi ricevitori: Antonio Brown.
In questo modo gli Steelers si troveranno a giocare la loro 15esima finale di conference, impresa mai riuscita a nessun’altra squadra. Per avere la possibilità di sperare di vincere il loro settimo Superbowl, dovranno prima preoccuparsi di battere in casa i Jets, che dopo la vittoria sui Patriots non sembrano certo intenzionati a mollare la presa, forti di una striscia di vittorie che li ha visti trionfare in 13 delle ultime 16 partite disputate fuori casa.
Green Bay Packers @ Atlanta Falcons 48-21 –> Packers (at Bears)
E’ stata la partita della definitiva consacrazione del fenomenale QB Aaron Rodgers, che alla sua terza apparizione ai playoff esce dal Giorgia Dome con una prestazione da incorniciare: 366 yards, 86 % dei passaggi completati, 3 TD.
Ma è stata una prestazione da incorniciare anche per la difesa dei Packers guidata dal coordinator Dom Caper, che dopo aver limitato gli Eagles non lascia spazio nemmeno ai giochi d’attacco del QB Ryan, il quale fatica a connettere con i suoi WRs e, men che meno, con il TE Gonzales, mentre il RB Turner non va al di là di 39 yards corse.
L’attacco dei Packers, rimasto in campo per quasi 40 minuti, non ha praticamente nessun problema contro la difesa di Atlanta, incapace sia portare sufficiente pressione che di coprire adeguatamente sui ricevitori avversari, nonché incapace di limitare adeguatamente il rookie RB Starks. Va così che il punter di Green Bay non scende mai in campo, lasciando Rodgers a spadroneggiare.
Partiti con gli sfavori dei pronostici visti i numerosi infortuni patiti in stagione, i Packers riescono comunque ad arrivare ad un’insperata finale di conference, che affronteranno contro gli arci rivali dei Bears, in quella che può essere considerata la più grande rivalità storica della nfl.
Quest’anno le sfide tra le 2 franchigie si sono già rivelate emozionantissime, con i Packers che hanno ceduto al Soldier Field in week 3 per poi conquistare l’accesso ai playoff proprio contro i Bears all’ultima giornata, con un solo TD di distacco. Lo spettacolo è assicurato!
Seattle Seahawks @ Chicago Bears 24-35 –> Bears (vs Packers)
Poco da raccontare rispetto alle altre partite. I Bears spengono in fretta le velleità dei Seahawks, recenti giustizieri dei Saints campioni in carica.
Di tutt’altra caratura la difesa dei Bears rispetto a quella di New Orleans vista sabato scorso, anche se bisogna osservare i numerosi drop dei ricevitori di Seattle.
In attacco il coordinator Martz stupisce con l’impiego massiccio di verticalizzazioni al TE Olsen, che porta Chicago a condurre 21-0 nel primo tempo. Nella seconda frazione i Bears controllano anche grazie alle corse del RB Forte, poi tirano i remi in barca in modo evidente, permettendo al QB Hasselbeck di chiudere con ben 3 TD pass.
In tal modo la squadra forse più bistrattata della regular season raggiunge la finale di conference, e si appresta a giocare in casa l’importante sfida contro i Packers.
Elementi chiave saranno la protezione fornita dalla linea di attacco al QB Cutler, la precisione del QB stesso, nonché il valore aggiunto che Devin Hester è in grado di fornire sui ritorni di punt e kick off.
Articolo di davide_c, foto sportsillustrated.cnn.com
Rodgers mostruoso, ogni stagione diventa più forte.
Concordo, Rodgers lo seguo da quando è diventato titolare, e da tifoso dei Packers sono estremamente contento!! E’ davvero fenomenale! i cambi di direzione sotto pressione uscendo dalla tasca sono fulminei, ha braccio e leadership, speriamo porti i Pack al SuperBowl….a chicago sarà dura
Due anni fa il mio qb titolare del fantasy era Big Ben.
L’anno scorso era Drew Brees.
Quest’anno è Aaron Rodgers.
Se non c’è 2 senza 3 …
Si però volete mettere il fascino del Who Dat ????!!!
come tifoso light dei Saints , mi piace tuttavia tutto quello che è NFL senza poi partecipare troppo per una o per l’altra, è tutto uno spettacolo incredibile, colori, velocità, potenza davvero esaltante come sport . Peccato non avere io il fisico !!!! ^_^