Conference finals quick report
Le finali di conference hanno premiato le squadre difensivamente più preparate, evidenziando la grande importanza di questo reparto nella National Football League; le motivazioni del successo vanno però ricercate anche negli elementi quali la fisicità, il carattere, la lucidità e la freddezza del coaching staff e dei giocatori chiave nei momenti decisivi.
Steelers e Packers hanno dimostrato non solo nelle partite appena disputate, ma in tutta la post season di possedere le caratteristiche delineate, e pertanto possono a pieno titolo disputare, tra 2 settimane, il tanto agognato Superbowl numero 45.
Onore comunque al valore delle perdenti, che fino all’ultimo non hanno mollato, per le quali il bilancio stagionale non può che considerarsi ampliamente positivo.
New York Jets @ Pittsburgh Steelers 19 – 24 — > Steelers at Superbowl
La sconfitta dei favoritissimi Patriots, ad opera dei Jets, permette agli Steelers di affrontare la finale di Conference tra le mure amiche dell’Heinz Field, in un’emozionante cornice di pubblico che ha accolto e trascinato i propri beniamini con il continuo sventolio dei celeberrimi “Terrible Towels”.
Pittsburgh impone da subito la sua legge, puntando sul possesso palla, tanto che il primo drive finisce dopo 10 minuti di gioco con il TD del RB Mendenhall, artefice di un match eccezionale.
Il QB Roethlisberger non è invece nella sua serata migliore, tanto che, nonostante l’ottima protezione della linea priva del C Pouncey, lancia addirittura 2 intercetti. La sua prestazione è comunque da considerarsi positiva, vista il TD su corsa che porta la squadra sul 14-0 e i passaggi decisivi messi a segno nel drive conclusivo, ancora una volta con la complicità del WR Antonio Brown.
La difesa nel primo tempo non concede praticamente nulla agli avversari (a parte 1 yard corsa!) e, nonostante si trovi di fronte una linea d’attacco d’eccellenza come quella dei Jets, riesce comunque a trovare una giocata determinante: fumble ai danni di Sanchez e conseguente TD.
In vantaggio di 24-3 all’intervallo, gli Steelers scendono in campo nella ripresa con l’evidente intento di amministrare la gara. Visto la propensione del QB Sanchez a sovraperformare sotto pressione, non c’è da stupirsi se i Jets sfiorano l’incredibile rimonta.
Ottimo il TD pass per l’ex di turno (Sanantonio Holmes), ma l’attacco successivamente si infrange ad un passo dalla goal line, per poi trovare una safety subito dopo, oltre al successivo meritato TD del WR Cotchery.
Gli Steelers conquistano in tal modo la possibilità di giocare il loro 8° Superbowl, eguagliando il record di Dallas e, per ironia della sorte, lo giocheranno proprio ad Arlington, nello stadio dei Cowboys.
Da notare come per Pittsburgh si tratti della terza apparizione al Grande ballo negli ultimi 6 anni, con 2 vittorie all’attivo. Comunque vada si può già parlare di una nuova dinastia dopo quella leggendaria della seconda metà degli anni ’70.
Green Bay Packers @ Chicago Bears 21 – 14 — > Packers at Superbowl
L’infortunio del QB Rodgers sul finale di regular season aveva seriamente minacciato l’accesso ai playoff di una squadra in grado di giocare un grande football pur decimata nel roster dagli infortuni.
Conquistato l’accesso alla post season, Green Bay non ha più mollato la presa, eliminando squadre molto forti come Eagles e Falcons.
Contro i Bears quasi lo stesso copione, dove quel quasi sta per le prestazioni del QB Rodgers, apparso per la prima volta in stagione non al top. Anche lui, come Roethlisberger, lancia infatti 2 intercetti, ma come il QB di Pittsburgh segna un TD su corsa e propizia alcune giocate molto importanti.
A differenza della partita con i Falcons, il punter Masthay è così costretto al superlavoro, e la sua efficacia (8 punts per una media sorprendente di 41.8 yards) risulta di fatto decisiva.
Da evidenziare poi le prestazioni dell’ottima difesa dei Packers, magistralmente orchestrata a bordo campo dal defensive coordinator Dom Caper, il quale mischia le carte quel tanto che basta per mandare in totale confusione il QB Cutler.
Per il QB di Chicago non c’è tempo per la riscossa, dal momento che un infortunio lo costringe alla panchina per tutto il secondo tempo. Al suo posto scende prima in campo Collins, poi addirittura il terzo QB Hanie, che prima di allora aveva avuto la possibilità di lanciare solo 14 passaggi in nfl in 3 anni.
Il ragazzo però non sfigura, tanto da essere protagonista di una insperata rimonta. Gli sono comunque fatali 2 intercetti: uno riportato in TD dal NT Raji, ed uno sull’ultimo drive utile, su un tentativo di conversione di un quarto down.
A contendere il Vince Lombardi Trophy agli Steelers ci saranno così i Packers, in una partita di grande prestigio per il blasone delle partecipanti, che già ora si preannuncia come assolutamente impedibile.
Si affronteranno 2 grandissime difese ma si affronteranno anche 2 ottimi QB, uno con 2 anelli al dito e uno in cerca della definitiva consacrazione. Chi la spunterà? Restate sintonizzati!
Articolo di davide_c, foto sportsillustrated.cnn.com