Marcell Dareus, Il “Panzer” da Alabama.
Come avevo anticipato in testa alla mia scheda di approfondimento sul favoloso J.J.Watt da Wisconsin, la schiera di Defensive Tackle che verrà chiamata agli ordini dai 32 NFL Directors of Football Operations all’imminente draft, sarà di quelle superbe.
I players da 1° e 2° round caratterizzano lo zoccolo duro di un comparto di giovani che sapranno scatenare fuoco e fiamme da dentro le D-line al piano superiore da subito.
Ciò detto, considerate adesso cosa mai potrà e saprà fare il migliore del lotto, il “mio” Best “DT” del draft ’11…
Marcell Dareus, DT/NT/”3-4”DE da Alabama (Ht. 6’3”/Wt. 319)
Ebbene sì. “Pure” Defensive Tackle da 4-3D, Nose Tackle da 3-4D, e ancora DE (5-technique) sempre in 3-4D. Dareus è tutto perché ha fatto tutto nei due soli splendidi anni di college football con i Crimson Tide.
Non c’è da stupirsi quindi se reputo il “Panzer” da ‘Bama il miglior prospetto difensivo “assoluto” del draft 2011.
Overview and Career Notes
Nick Saban, Head Coach di Alabama, ha saputo cavare l’eccellenza assoluta dal suo jolly difensivo tra il 2009 e il 2010, e non a caso Alabama si è aggiudicato il BCS National Championship Game 2010 distruggendo per 37-21 i Texas Longhorns.
Giusto quel 7 gennaio a Pasadena, California, quell’armadio-casa col #57 sul petto e la schiena, prima sfornava un colpo assassino (ma pulito) che mandava il QB avversario, Colt McCoy (ora in forza ai Cleveland Browns), dritto in infermeria (grave contusione al ginocchio destro) escludendolo troppo prematuramente dalla gara, poi, tanto per non farsi mancare nulla, e dopo aver ripetutamente massacrato insieme la OL avversaria e il povero HB Tre’ Newton, metteva a segno un intercetto strepitoso riportato in TD dopo 28 yards corse come pesasse 200 libbre o giù di lì. Naturalmente fu il Defensive MVP del BCS National Championship Game, la massima partita che il football Ncaa ha da proporre ai milioni di appassionati USA e non solo.
L’intercetto riportato in TD al BCS National Championship Game 2010
http://www.youtube.com/watch?v=insLuoYsDXw
Prima di arrivare a quella storica stagione, Dareus aveva giocato da true freshman soltanto 8 gare in maglia “porpora” (stagione 2008), totalizzando soltanto 4 tackle e 3 quarterback hurries. Ma dal fare il backup come NT a Terrence “Mountain” Cody (ora ai Baltimore Ravens) nel sistema difensivo 3-4 hybrid targato Saban, è passato l’anno appresso ad essere il giocatore chiave della difesona ‘Bama.
Ha giocato tutte le sue 12 partite stagionali ’09 muovendosi con naturalezza su tutto il D-line-front sviluppando ed accrescendo la sua poliedricità tecnico-tattica certificata in senso qualitativo da statistiche lucenti: 33 tackles (19 solo, 14 assist), 9 tackle for loss, 6,5 sacks, 1 intercetto e 1 TD.
Nel 2010 si ripete con fermezza dimostrandosi uno dei difensori di linea più prorompenti del football collegiale: ancora 33 tackles (20 solo, 13 assist), 11 tackle for loss, 4,5 sacks messi a tabbellino (nonostante abbia saltato le prime due gare per via di una sospensione inflitta dalla Ncaa per violazione delle regole relative al contatto e alla frequenza di agenti procuratori), e Capital One Bowl portato a casa a scapito di Michigan State con la sentenza di un drammatico punteggio passivo per gli Spartans (49 a 7 il risultato finale).
Il 7 gennaio scorso, Marcell Dareus, il 21enne (18 novembre 1989) nativo di Birmingham, Alabama, si dichiara da underclassman per il draft 2011. E comincia un altro sogno. Già, sogno. Sì, perché Marcell non è stato abituato a sognare lontano dai campi da football.
All’età di 6 anni perde il padre. La sciagura impone lui una infanzia difficile, turbolenta, legata alle sventure di una famiglia numerosa che la madre, sola, non riesce a governare e gestire. La situazione economica assai precaria lo costringe fuori di casa giovanissimo insieme a due dei suoi sei fratelli. A preoccuparsi della futura stella Ncaa sarà per un buon periodo il suo Coach dell’Huffman High School, Lester Reasor, che lo accoglie in casa come un figlio. In seguito sarà ospitato da una serie di case-famiglia finanziate da un consorzio di sponsor collegiali.
Capite da soli quindi cosa significherà per Marcell essere presente il prossimo 28 di aprile al Music City Hall di New York per presenziare alla cerimonia d’apertura del draft 2011 di cui sarà certo importante protagonista.
La linea temperamentale del ragazzo è stata dunque forgiata dalla precarietà di una puerizia infame, la stessa che però, adesso, gli restuisce almeno quella convinzione e quella determinazione che strutturano la base di un carattere solido, indispensabile per emergere compiutamente tra i giocatori professionisti. Ma di certo il carattere da solo non basta, ci vuole altro, e a lui non manca.
Technical and Athletic Strengths
Registrato alla trascorsa Combine come un 6’3” per 319 libbre, Dareus ha esibito una completa serie di doti atletiche nei vari workouts rarissime per un player di quella taglia. Ha corso ad Indianapolis i suoi 40-yards dash in 4.93 secondi, le 20 yards shuttle in soli 4.62 secondi, e ancora il 3-cone drill in 7.83 strepitosi secondi. Un bagaglio ginnastico immensamente prezioso che ha affascinato tutti gli analisti e gli osservatori NFL.
La sua architettura fisica è caratterizzata da un baricentro basso impalcato su ampi fianchi, che collegano le due possenti gambe ad un quadro superiore colossale, per quanto ottimamente integra in se volume muscolare e massa grassa. Il tutto è rifinito da braccia lunghe (33-3/8 in.) e mani ampissime (10-1/8 in.).
A questa fisicità sconcertante si connette una capacità tecnica e una duttilità tattica, che ne fanno Defensive-line-man dalle proprietà superiori.
Tanto per essere chiari e il più possibile espliciti, un uomo che di terrestre pare avere solo il nome insomma.
Marcell Dareus esplode allo snap dai 3 punti d’appoggio con mirabile dinamismo e reattività. I suoi 20 tackle for loss, e i suoi 11 sacks in carriera con i Crimson Tide, certificano di un salto in anticipo sullo start dell’ovale pazzesco, che catapulta questo “blindato” allo schianto con l’opponent in maniera sconquassante. Parte basso con un 2-quick-step che smuove ed indirizza in scioltezza la monolitica parte superiore ad agganciare sraight-ahead l’avversario diretto con uno spiazzante primo colpo.
Semplicemente distruttivo in man-to-man battle: la leverage bassa di illogica potenza, retta e sollecitata dalla veemente carica in bull rush, riesce a sollevare dalla base l’offensive lineman che è presto tagliato fuori dal pacchetto di protezione.
Solidissimo contro il double-team: smonta l’asse di costruzione della doppia chiusa usando un mix di agilità ed energia. Svanga, con l’uso della spalla e della testa, la stretta dei marcatori coadiuvato da un brillante uso delle mani (strong club-swim move da primo della classe). Mantiene sempre e comunque il suo gap con autorità avendo un ancoraggio “antisismico” creato da un footworking dinamico capace di riequilibrare e ricalibrare la postura delle gambe e del tronco in rapporto alle sollecitazioni avversarie. Da questo punto di vista si osserva una resistenza della parte inferiore del corpo d’elite.
Convinto quando aggredisce la tasca per cercare la QB-zone dentro il backfield: infila bene i gap avendo agilità e flessuosità per cambiare bene direzione e raggiungere il quarterback anche in pursuit.
Le stesse modalità di approntamento sono utilizzate per articolare la sua strabiliante fase di run stop.
Run Stuffer reattivo, istintivo, dalla grande mobilità. Legge bene l’HB-route e sollecita esemplarmente gambe e piedi alla transizione orizzontale tangente alla linea di scrimmage per tenere sotto il tiro di un arsenale da battaglia spaventoso il portatore avversario. Sa intercettare il ballcarrier anche in situazioni di precario bilanciamento sul blocco assestando un one-handed tackle superlativo. Globalmente uno Swallowing Tackler attrezzato per fronteggiare tutti i runningbacks Pro.
La buona coordinazione mano-occhio gli permette di interferire con buon successo sulla direction-ball-course.
Intangibli di prim ordine: carattere granitico, grande lavoratore, ipercompetitivo, leader silenzioso.
Tactics Projection
Al piano superiore potrebbe giocare interno in un regime di 4-3D come 3-technique Defensive Tackle. In questo senso ha dimensioni, reattività e velocità adeguata per occupare eccellentemente questo spot (sempre che migliori la tecnica di base). Credo però che darebbe immediatamente il massimo contributo come DT da 1 or 2 Gap essendo un devastante uomo da short-area.
In realtà, anche senza scendere sotto i 310 pounds come molti analisti chiedono, Dareus sarebbe un 5-technique DE da “30” front semplicemente supersonico. In tale sistema e spot conserverebbe le sue importanti doti di pass rusher. Potrebbe muoversi con disinvoltura anche in Nose Guard spot essendo uno Space Eater disarmante, e ciò non minerebbe il suo alto rendimento come true three-down player. Da questo punto di vista, poiché Marcell sembra possedere una struttura fisica portante capace di ammassare ulteriori libbre senza perdere in atletismo, e, azzardando solo per un attimo un confronto pericoloso (ma a me piace lanciarmi in tali azzardi), potrebbe prefigurarsi la nascita e lo sviluppo di uno “Ngata Nero”, che, per il prossimo decennio e oltre, agghiaccerà la NFL con la sua ferocia.
Draft Projection: Top 5 pick
Gentlemen, the Marcell Dareus highlights. Enjoy
– My Top 5 “DT” of the 2011 Draft –
1) Marcell Dareus (Ht. 6’3”/ Wt. 319), Alabama
2) Nick Fairley (Ht. 6’4″/ Wt. 291), Auburn
3) Corey Liuget (Ht. 6’3″/ Wt. 298), Illinois
4) Stephen Paea (Ht. 6’2″/ Wt. 303), Oregon State
5) Phil Taylor (Ht. 6’4″/ Wt. 335), Baylor
Stavolta sono il primo a farti i complimenti. Bravo Emi.
E io ti ringrazio sentitamente Angelo;)