2011 Steelers Roster Analysis, Needs and Projection Picks (Part IV): Secondary Needs and Depth
Approfondite le needs fondamentali del roster 2011, passiamo ora in rassegna le ulteriori singole unità offensive e difensive che necessitano di un mirato livellamento. L’ accorpamento di players da scegliere tra 4° e 7° round all’imminente draft sarà naturalmente sostenuto da ciò che gli Steelers avranno deciso di fare tra giovedì notte e sabato mattina (ora italiana). Salvo sorprese (a cui il nostro front office ci ha comunque negli anni abituato), la lunga maratona che ci accompagnerà per tutta la giornata di sabato (dalle 18:00 fino a notte inoltrata), sarà dedicata alla compensazione di profondità dei reparti sotto elencati secondo una definizione delle priorità qui poste con personalissimo ordine:
– Outside Linebacker
– Tight End
– Wide Receiver
– Running Back
– Kicker
– Safety
– Inside Linebacker
L’intercambialità tra le varie unità (e quindi tra le singole needs da ricoprire) dipenderà tutta dall’up & down dei players che di volta in volta Pittsburgh si troverà a ponderare nel “gioco” del draft. Nel riportare le singole proiezioni di scelta baderò, o meglio, proverò, a rispettare i trend di posizionamento dei giocatori in ranking per spot, tenendo conto della dimensione fisica, tecnica e tattica dei prospetti più aderenti e consoni al modo e al sistema di fare football proprio dei B&G.
Outside Linebacker
Il nostro comparto di Rush Linebackers ha dimostrato anche quest’anno di essere elitario. Il 32enne James “Dobermann” Harrison non pare avvertire segni tangibili di cedimento, e ha infatti terminato la sua brillantissima stagione regolare ’10 con 100 combo tackle (70 solo, 30 assist), 10.5 sacks, 5 PD, 2 intercetti e ben 6 fumble forzati. LaMarr “The Wood” Woodley non è stato da meno. Il nostro franchise-tag-player tra alti e bassi (il suo inizio di stagione è stato parecchio faticoso) ha tirato fuori 50 tackle totali, 10.0 sacks, 5 PD, 2 intercetti (di cui uno riportato in TD) e 3 forced fumble. Il duo “mangia QB” più produttivo della Lega insomma. Nonostante lo stratosferico binomio, Pittsburgh non possiede però una alternativa valida soprattutto in LOLB alle spalle di Woodley. Se scorso draft si è riempito il pacchetto con il più che promettente Jason “Blackjack” Worilds da Virginia Tech ( 2° round 2010, 52esimo pick assoluto), la chiamata dell’OLB da Ohio State Thaddeus Gibson al 4° giro (116esima assoluta) è stata fallimentare.
Considerato il sanguinoso bust, e ammettendo come la profondità nel ruolo sia fondamentale per un 3-4 Defense iperaggressiva come la nostra, non mi stupirei affatto se già tra 3°, 4° e 5° round Pittsburgh chiamasse un Rushbacker. Dato per certo che Sam Acho da Texas (Ht. 6’2”/ Wt. 260) non sarà ancora su piazza alla 128esima, a questo punto i miei due nomi sarebbero quelli di Jeremy Beal da Oklahoma (Ht. 6’3” / Wt. 268) e Dontay Moch da Nevada (Ht. 6’1”/ Wt. 239), entrambi tremendi pass rusher perfetti (con caratteristiche diverse) per la difesa Steelers.
Jeremy Beal Highlights
http://www.youtube.com/watch?v=BFDyZR1z6UM
Tight End
Matt “The Plumber” Spaeth è in regime di free agency, e le sue quattro stagioni a Pittsburgh non hanno per nulla convinto. Matt non ha dimostrato di essere nemmeno un discreto appoggio per il gioco in pass di Roethlisberger (36 ricezioni in quattro anni la dicono lunga sulle scarse qualità aeree del ragazzo), e anche quando si è trattato di bloccare per spalancare il gioco di corsa dei nostri HBs, ha palesato limiti fisici e tecnici non recuperabili. In un sistema offensivo come il nostro, che schiera spesso il doppio TE sia in pass che in run play, questa deficienza deve essere una volta e per sempre ricalibrata. Con “L’Apriscatole” David Johnson ormai convertito in Fullback, il solo meraviglioso “Trattore” Heath Miller, necessità di un buon diversivo che distragga gli occhi di tutti i LBs e i DBs avversari dalla sua strada. E’ giunto il momento di lasciare andare senza troppi rimpianti Spaeth e trovare un buon backup al nostro favoloso #83.
Prendendo in considerazione sempre un eventuale chiamata tra 4° e 5° round, e ipotizzando Luke Stocker da Tennessee (Ht. 6’5”/ Wt. 255) e Lance Kendricks da Wisconsin (Ht. 6’4”/ Wt. 242) fuori dalla nostra portata già con la 128esima, il mio ragazzo qui sarebbe Jordan Cameron da USC (Ht. 6’5”/ Wt. 247). Per i giri successivi al 5° si potrebbe invece guardare ad Allen Reisner da Iowa (Ht. 6’2”/ Wt. 245).
Jordan Cameron Highlights
Wide Receiver
E’ vero, il 31enne Antwaan “The Option” Randle El potrebbe non essere più di casa in Pennsylvania, ma il parco ricevitori degli Steelers resta comunque folto e fortemente competitivo. Scorso draft sono arrivati due ragazzini che ci hanno fatto vedere cose dell’altro mondo per tutto il 2010. Emmanuel “Mouse” Sanders da SMU (3° round pick ‘10, 82esimo assoluto) ha chiuso la sua stagione da rookie con 28 ricezioni per 376 yards e 2 TD, e Antonio “No Brownie” Brown da Central Michigan (6° round pick ’10, 195esima assoluto) ha collezionato le sue buone 167 yards in 16 ricezioni dopo aver presto scalzato Randle El come quarto ricevitore. Due giovanissimi WR dal potenziale disarmante che si sono aggiunti alla premiata ditta Ward/Wallace. Hines “Psycho” Ward sarà alla sua 14esima stagione in B&G prossimo anno, ma il tempo non pare aver per nulla logorato la sua immensa classe, il suo deciso temperamento, la sua indiscussa leadership. Hines ha terminato la stagione regolare ‘10 con 59 ricezioni per 755 yards e 5 TD, confermandosi, alla veneranda età di 35 anni, uomo da cui gli Steelers non possono prescindere (soprattutto nei momenti caldi e decisivi della stagione). Ma il top receiver è stato sicuramente Mike “Fattore 17” Wallace. Questo missile terra-aria ha strapazzato praticamente tutte le difese che Pittsburgh si è trovata ad affrontare durante la trascorsa regular: ben 1.257 yards costruite in 60 ricezioni (con l’incredibile average di 21.0, è stato per lungo tempo in cima alla classifica NFL per la specialità) e 10 fiammeggianti TD a infiocchettare le fenomenali stats. Un vero spettacolo della natura.
Il WR pack 2011 è completato da Arnaz Battle (buon specialist player), dal giovane undrafted FA ’09 Tyler Grisham (ragazzo di buona prospettiva), dal potente 6’8”/245-pounder Wes Lyons (che ha firmato un contratto che lo legherà a Pit per i prossimi 2 anni), e dallo sfortunatissimo Limas Sweed (al rientro dopo la rottura del tendine d’Achille sinistro). A quest’ultimo verrà concessa la sua ultima occasione, e se rientrerà a pieni giri come mi auguro, il parco ricevitori B&G è assolutamente giovane quanto altamente performante. Ad oggi forse la migliore unità della squadra insieme al LB’s corp. Detto questo, il reparto potrebbe ulteriormente essere migliorato con un ricevitore da scovare tra 5° e 7° round. Difficilissimo fare pochi nomi vista la consistenza numerica degli elementi della classe ’11, ma con un piccolo sforzo potrei immaginare, per un eventuale 5-rounder, uno tra Jeremy Kerley da TCU (Ht. 5’9”/ Wt. 188) e Ronald Johnson da USC (Ht. 5’11”/ Wt. 190).
Jeremy Kerley Highlights
http://www.youtube.com/watch?v=JHCHWXrhKJI&feature=related
Running Back
Il 29enne Mewelde “Gremlin” Moore è UFA, e con buona probabilità non verrà riproposto nel backfield giallo-nero 2011. Lo scarso impiego che Bruce Arians ha previsto per lui scorsa regular, e il rendimento crollato al minimo di carriera, preludono all’addio. Rashard “Bazooka” Mendenhall è il nostro spettacolare work-horse RB che ha doppiato le 1000 yards per il secondo anno di fila. A prestargli fiato soprattutto nei terzi e corti c’è l’incandescente Isaac “Redzone” Redman, che ha chiuso una buonissima prima vera season in black&gold offrendo così buone indicazioni (direi ormai certezze) al nostro Coaching staff in vista della nuova stagione. A completare il reparto c’è poi Jonathan “Cannonball” Dwyer. Una vera incognita però. Il Power RB da Georgia Tech pescato incredibilmente con la 6a scelta (188esima assoluta) al draft 2010, è stato chiamato in causa soltanto all’ultima week contro i Cleveland Browns. Provato in HB e FB position, non ha convinto Tomlin che pare non vederlo nemmeno in sideline. Il punto interrogativo aleggia inquietante sul ragazzo. Anche se personalmente confido in un suo immediato riscatto, gli Steelers potrebbero comunque fiutare un Runnigback dalle qualità tecniche alternative per supplire alla partenza di Moore che resta comunque grave. Il roster attuale manca di un HB da third & long capace di schiodarsi bene fuori dal backfield per ricevere, e anche se Redman qualcosa in questo senso ha fatto ben vedere, un RB “situazionale” agile, scattante, dalle mani morbide, potrebbe fare al caso nostro.
Dal 5° giro a scendere, prefigurando il furto di Kendall Hunter da Oklahoma State (Ht. 5’7”/ Wt. 200) tra 3° e 4°, si potrebbe trovare Noel Devine da West Virginia (Ht. 5’8”/ Wt. 179), il Sophomore di casa Dion Lewis da Pittsburgh (5’7”/ Wt. 196), Derrick Locke da Kentucky (Ht. 5’9”/ Wt. 186), o ancora, Brandon Saine da Ohio State (Ht. 6’0”/ Wt. 215) o Evan Royster da Penn State (Ht. 5’11”/ Wt. 212).
Noel Devine Highlights
Kicker
Dopo aver silurato in corso di stagione regolare quel folle di Jeff Reed (indicibili le sue performance ’10), gli Steelers hanno messo sotto contratto il 29enne Kicker rilasciato dai Rams, Shaun Suisham, il 16 novembre scorso. Il ragazzo nativo dell’Ontario ha fatto vedere buonissime cose, ma è ora Unrestricted free agent, e potrebbe non essere riconfermato. Dato questo scenario, si potrebbe pensare ad una soluzione a lungo termine scegliendo un K di livello al draft con una 6a/7a scelta. I piedi in circolazione sono pochi ma buoni, prima di tutti quello di Alex Henery da Nebraska (Ht. 6’2”/ Wt. 176), che però potrebbe volare via prima del 6° giro di chiamate (ma ci farei comunque un pensierino con un 5° round pick). L’alternativa, questa sì per il 6°/7° round, si chiama Kai Forbath da UCLA (Ht. 5’11”/ Wt. 189). In prospettiva undrafted free agent invece, il Kicker da LSU, Josh Jasper (Ht. 5’10”/ Wt. 170), potrebbe rivelarsi comunque una buona presa.
Alex Henery Highlights
Safety
Da anni discutiamo circa un rafforzamento importante in FS spot. Se in Strong Safety position l’inarrivabile Troy “Hurricane” Polamalu e il buon Ryan Mundy formano una coppia di starter e backup ben assortita, dall’altra non si può dire la stessa cosa se si guarda a Will Allen come sostituto dal buon spessore di Ryan “Sentenza” Clark in Free Safety spot. Lo stesso #25 B&G ha superato la 30ina (ad ottobre compirà 32 anni), e immaginare che arrivi a scadenza di contratto nel 2014 con i meravigliosi numeri stampati nel suo personale tabbellino ’10 è una utopia. Tra le altre cose, diciamocelo, nonostante sia un giocatore di grande sostanza e esperienza, Clark si muove accanto ad un futuro Hall of Famer e questo gli agevola di parecchio il lavoro. Intendiamoci, i due insieme sono fantastici, si compenetrano vicendevolmente, ma nel momento in cui gli Steelers hanno dovuto fare a meno di Pola in quella disgraziata stagione 2009, sono venute a galla tutte le lacune della retroguardia B&G a cui non è certo scampata la pur buona starter FS. E’ mia personalissima convinzione che una safety si possa, anzi, si debba, provare a prendere in sede di draft con un late pick.
Purtroppo la classe ’11 non è di quelle straordinariamente ricche di talento e per questo, per l’ennesimo anno, si potrebbe passare sul gap. Personalmente, se fossero ancora in pista al 5° round, mi tufferei su Joe Lefeged da Rutgers University (Ht. 5’11”/ Wt. 208) o su Shiloh Keo da Idaho (Ht. 5’11”/ Wt. 218), e con un occhio ben aperto su Jaiquawn Jarrett da Temple (Ht. 5’12”/ Wt. 199). Se invece scivoliamo ancora tra 6° e 7° giro, un perfect fit B&G potrebbe essere Jermale Hines da Ohio State (Ht. 6’2”/ Wt. 210). Peccato per l’ascesa mostruosa che sta vedendo il nome del “mio” Tyler Sash, un junior da Iowa (Ht. 6’1”/ Wt. 210) da brividi.
Jaiquawn Jarrett Highlights
http://www.youtube.com/watch?v=_K2Aj0xujxc&feature=related
Inside Linebacker
Buttando per completezza un occhio sul LB’s Corp, c’è da appuntare la “pericolosa” free agency di Keyaron “Nightmare” Fox. Questo solidissimo special teams player, nonché tenace backup Inside Linebacker, potrebbe concludere la sua triennale avventura in maglia black&gold, e anche se a livello contrattuale il reparto è protetto da Larry “Highlander” Foote (scadenza nel 2013), James “The Jaws” Farrior (FA sempre nel 2013), Lawrence “Il Caimano” Timmons (scadenza 2012), e dal giovanissimo e promettente Stevenson “Stukas” Sylvester (5° round pick ’10, 69esimo assoluto. FA ancora nel 2013), si potrebbe in linea teorica pensare di programmare una scelta che guardi al futuro con Farrior e Foote ormai oltre i 30 anni.
I margini per ampliare ulteriormente il pacchetto di Inside Linebackers sembrano però ridotti da una classe ’11 non profondissima in quanto a qualità, e per questo si dovrebbe, almeno quest’anno, e in linea teorica, bypassare la need per concentrare tutte le risorse disponibili al rinforzo dell’outside. Tranne che non ci si innamori perdutamente di Mason Foster da Washington (Ht. 6’2”/ Wt. 245), di Kevin Sheppard da LSU (Ht. 6’2”/ Wt. 251), di Greg Jones da Michigan State (Ht. 6’1”/ Wt. 243), o di Nate Irving da North Carolina State (Ht. 6’1”/ Wt. 242), tutti buonissimi LB per un eventuale 3° giro (fermo restando che abbiamo altri e più pesanti bisogni da colmare con i primi tre round), l’eventuale chiamata per un ILB slitterebbe (almeno a livello di ipotesi) tra 6°/7° round, e allora due Sleepers a cui guardare con interesse potrebbero essere Scott Lutrus da Connecticut (Ht. 6’2”/ Wt. 245) e Alex Wujciack da Maryland (Ht. 6’2”/ Wt. 250).
Scott Lutrus Highlights
http://www.youtube.com/watch?v=ZHCCxMVC8lQ
Concludendo. In questa panoramica delle lacune presenti in roster, ho cercato di analizzare con attenzione (seppur nella sua brevità) i punti forti e deboli delle singole unità, e appresso ho provato a capire in che modo i nostri Beneamati si prepareranno all’ormai prossimo draft 2011. La “giostra” quest’anno non prevede la possibilità di tradare mettendo sul piatto alcun giocatore presente tra gli attuali 32 roster NFL. Scegliere con ponderatezza, saggezza e lungimiranza sarà dunque fondamentale per riequilibrare le forze in campo. Il front office capitanato da Kevin Colbert sarà certo pronto all’azione, come sempre.
Confidando in un super draft targato Pittsburgh, ne approfitto per salutare tutti i fans B&G e gli appassionati che hanno avuto la pazienza e la cortesia di leggere questa disamina in quattro puntate.
A presto.