South Carolina reintegra Stephen Garcia.
South Carolina ha concesso al QB Stephen Garcia di tornare ad allenarsi con i compagni di squadra partecipando ai workouts estivi volontari del team. Garcia era stato sospeso dal programma a tempo indeterminato dopo l’ennesima situazione imbarazzante in cui si era cacciato agli inizi di aprile, in pratica (come si sarebbe poi scoperto) a causa di una “sbornia” con la quale il giocatore si era presentato ad un seminario del “Mentors in Violence Prevention Program”, evento diretto a promuovere scelte oculate dopo il college, la cui partecipazione è ormai da tre anni obbligatoria per tutti gli atleti appartenenti alla Southeastern Conference.
Lo stesso Garcia avrebbe peraltro in seguito ammesso di aver bevuto prima dell’inizio dell’evento per celebrare il compleanno di un compagno di squadra (Kyle Nunn).
Purtroppo per lui, i problemi legati all’uso di alcool si erano verificati a breve distanza da un’altra sospensione comminata per la prima settimana di spring practices a causa della violazione di alcune team rules durante il viaggio ad Atlanta per il Chick-fil-A Bowl giocato (e perso) dai Gamecocks contro i Seminoles di Florida State alla vigilia di capodanno. In quell’occasione Garcia aveva promesso in sostanza che non si sarebbe più messo nei guai con l’alcool, cosa invece puntualmente disattesa. Di qui la sospensione a tempo indeterminato, la quinta in tutto dall’inizio della sua carriera collegiale, visto che il fifth year senior QB era stato già sospeso in altre tre occasioni per problemi con la legge (fu arrestato due volte da matricola nel 2007 e un’altra nel 2008, quando nondimeno gli venne impedito di lavorare con la squadra per più di 4 mesi).
Stephen Garcia (6-2, 220 pds) è un dual-threat quarterback di talento, con qualche possibilità anche di un certo livello, e un ragazzo ritenuto a posto (ha conseguito da circa un mese la laurea in Sociologia presso l’università di Columbia) ma a quanto pare con il serio problema di non riuscire a restare fuori dai guai. Nato il 15 febbraio 1988 a Lutz, in Florida, ha condotto la Thomas Jefferson High School di Tampa (dove ha lanciato per più di 8.000 yards con 83 touchdowns e corso per 1.345 yards con altri 17 TD, per un totale di 100 TD…) al titolo statale nel suo anno sophomore (2005). Ritenuto al tempo del recruit (2007) uno dei più talentuosi signal caller dello stato della Florida, ha guidato nel 2010 South Carolina alla vittoria della SEC “Eastern Division”, risultato mai raggiunto prima dall’ateneo, e per la season 2011 è tra i SEC-QB a “ritornare” quello con maggiore esperienza e più passing yards (6.753 yds). Da più di due stagioni titolare (28 gare consecutive), Garcia ha un record complessivo di 17 vittorie e 13 sconfitte come starter. Contando anche le sue statistiche da redshirt freshman nel 2008 ha complessivamente prodotto 43 passaggi da touchdown e altri 12 TD su corsa (a fronte di 32 intercetti).
I Gamecocks di Steve Spurrier, sconfitti nel SEC Championship Game dai campioni NCAA di Auburn l’anno scorso, sono attesi ad un’altra stagione da protagonisti considerato il talento a disposizione nel roster. La offense ha nel true sophomore RB Marcus Lattimore e nel junior WR Alshon Jeffery semplicemente due tra i migliori elementi della nazione alle rispettive posizioni. Ma anche la defense possiede elementi di livello pro, come il CB Stephon Gilmore e il SS DeVonte Holloman. In estate poi, arriverà a S.C. il Consensus N°1 player del recruitment 2011, il Defensive End Jadeveon Clowney ennesimo “Mr. Football” del Carolina a firmare per i Gamecocks, già etichettato da diversi scouting come un futuro Mario Williams o Jevon Kearse…
Peraltro, dopo l’allontanamento dal team di Garcia, South Carolina si è ritrovata in primavera scoperta nel ruolo più importante, considerato che il backup Connor Shaw, un sophomore la prossima stagione, pur non avendo giocato malissimo nello spring game (dove erano pure assenti alcuni titolari) non è sembrato ancora adeguato ad assumere un ruolo da protagonista, mostrando in più circostanze la sua inesperienza.
Spurrier apprezza Garcia e cercherà di recuperare il ragazzo, al quale va detto sono state già concesse diverse opportunità. “Stephen is returning to the team on a probationary basis and still has to do some things here for the next two or three months to prove himself worthy of being a student-athlete at South Carolina. We will give him another chance and hopefully he can do the right things and represent the university in a first-class manner.” Queste le parole dell’Head coach in una dichiarazione rilasciata presso l’università.
Gli ha fatto eco l’Athletic Director Eric Hyman “Our main goal for Stephen at this time is to assist him in developing the decision-making skills that are needed for managing life in general, whether as a student-athlete, a person, an employee, a spouse or a parent. With assistance from others, we have developed a list of measurable guidelines for Stephen to follow. I want to make it clear those guidelines, which will remain confidential, are designed to help him live a successful life and are not some trivial hoops for him to jump through in order to find a way to reinstate him. So the ball clearly rests in Stephen Garcia’s hands”.
Speriamo allora che stavolta Stephen gestisca al meglio il pallone, ché potrebbe essere davvero tra i più importanti della sua vita.
Francamente non ho ben capito se si tratta di un ragazzo che ha bisogno di aiuto per uscire dai problemi legati all’alcol, o se si tratta di una mezza testa che pensa solo a spassarsela…perchè se è vero il primo caso allora spero davvero di vederlo “rinascere”; se invece è vero il secondo caso, che vada a fare il QB “a quel paese”…
Ragazzi, non vorrei aprire un flame ma… è normale che lo abbiano reintegrato, così come è normale che si sia preso una qualche sbronza. Davvero, a quell’età cosa pretendiamo? Casa e chiesa? ah, no, casa e campo di allenamento. Magari LONTANO da casa (dato che spesso girano tutta la nazione per una borsa di studio) e VICINO al campo di allenamento (e, per l’amor del cielo, gioca bene e dai l’anima, altrimenti niente borsa di studio, ma non farti male, altrimenti niente borsa di studio…).
Secondo me chi “non lo fa” è quello anormale! Poi, è chiaro, non deve cadere nel vizio. Ma con un talento così ed una laurea in sociologia, lo sa anche lui che sarebbe un fesso!
beh… “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, specie se l’abuso di alcool è punito dalle regole NCAA, sia nei confronti del palyer, sia nei confronti del programma per quella che noi calciofili di “scommettopoli” definiremmo “responsabilità oggettiva”. Non trovi?