Giants campioni nel XLVI Superbowl!
Sono i New York Giants i nuovi campioni NFL, dopo un match equilibrato e, nonostante le non molte segnature, piuttosto coinvolgente, si impongono sui New England Patriots per 21 – 17 al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, bissando il successo del 2008.
Come allora i Giants non partivano favoriti, ma forse più di allora erano in molti invece a vedere nella squadra di New York quel mix di elementi perfetto per la vittoria finale.
Possono essere molte le chiavi di lettura del match,forse la più decisiva i Patriots un po’ spuntati in attacco, con Gronkowsky acciaccato e Welker a droppare una palla cruciale; allo stesso tempo i Giants arrivano ad un certo punto del match senza neanche un Tight End, ma Cruz, Nicks e Manningham hanno mostrato di essere davvero dei ricevitori formidabili.
Difese molto concentrate ed efficaci, meglio quella dei Giants nella prima parte di gara, poi anche i Patriots prendono le misure e concedono poco e niente.
Partenza stentata, poi un sack su Brady nella sua endzone (in realtà un intentional grounding) porta il punteggio sul 2 – 0, asfissiante la pressione sul QB dei Pats e altra segnatura per i Giants con Cruz.
Dopo un FG di Gostowsky per tutto il secondo quarto sono le difese a farla da padrona, finché Brady sembra trovare il bandolo della matassa ed inizia a distribuire palloni con precisione chirurgica, fino al TD del sorpasso di Woodhead allo scadere del primo tempo.
Dopo l’halftime ancora Brady in cattedra, TD pass per Hernandez e Patriots che sembrano aver messo il risultato in cassaforte, concedendo solo due field goal ai Giants.
Pierre-Paul, Tuck e compagni però non la pensano così e chiudono ogni varco, come già detto aiutati anche da qualche drop di troppo, fino alla funambolica ricezione di Manningham, che acchiappa il pallone con la punta delle dita riuscendo a tenere i piedi in campo, forse a quel punto i tifosi Giants hanno iniziato a crederci, non era possibile gettare al vento un’azione così esaltante.
Manning ha colto l’occasione ed ha portato la squadra in raggio da field goal, con il punteggio sul 17 – 15 e a circa un minuto dalla fine, Belichick decide di far segnare il TD ed avere così più tempo sul cronometro per un’eventuale rimonta, ma nonostante alcune buone giocate l’hail mary pass finale di Brady non va a segno ed i Giants sono meritatamente campioni.
Entrambe le squadre hanno comunque mostrato, durante la stagione e soprattutto nei playoff, di aver meritato questa finale, per la determinazione, lo spirito e la qualità del gioco, onorando l’impegno con un Superbowl degno delle aspettative.
Chiudiamo con qualche statistica, Manning completa 30/40 per 296 yards e 1 TD, Brady chiude con 27/41 per 276 yards, 2 TD e 1 INT, Nicks è l’unico giocatore dei due attacchi a superare le 100 yards, tra i difensori dei Giants da citare i 9 tackle per Boley e i 2 sack di Tuck, per i Patriots 8 placcaggi a testa per Mayo e Spikes.
Menzione speciale per la OL dei Patriots, Brady ha avuto spesso tantissimo tempo a disposizione per effettuare i suoi lanci.
Fonte immagine: bleachreport
Dio esiste.
si esiste, ed era ad indianapolis
Peccato x i patriots…Comunque è stata una bella partita,mi sono divertito molto a guardarla!!!
esiste esiste.
e tifa Giants.
om Brady, dopo una lunga vita muore e va in paradiso. Dio gli fa da guida. Arrivano ad una piccola, modesta casa con una bandierina dei Patriots su la finestra. Dio gli dice “Tom questa casa è tua per l’eternità” “Questo è un atto molto speciale, quasi nessuno qui su ha un casa propria” Tom si è sentito privileggiato e si avvicina alla casa. Appena arrivato all’uscio, nota un altra casa proprio dietro. Un castello di 3 piani, marciapiedi rossi e blue, un palo della bandiera lungo 20 metri con una immensa bandiera dei Giants, in ogni finesta il logo dei Giants. Tom si gira verso Dio e dice “non per essere ingrato, sono stato un All-Pro quarterback, ho molti record NFL, ho perfino vinto qualche Super Bowl” E Dio “con questo cosa vorresti dire?” ” Beh perche Eli Manning ha una casa più bella della mia?” Dio sorride e dice “Tom quella non è la casa di Eli Manning…. è la mia…..”