23 maggio 1987

Arricchiamo la nostra storia registrando altri ricordi; questa volta tocca al molto giovane (allora…) Giorgio Santoro  chiudere per un po’ gli occhi e piombare indietro nel tempo: un quarto di secolo in un lampo, dentro un bel momento. Buone sensazioni, il gusto dei valori dello sport. Cose buone da portare alla tavola dell’amicizia.

“Come fare a ricordarsi di Gladiatori – Grizzlies giocata più di 25 anni fa?

Mentre provo, a stento, a rammentare qualcosa, metto le mani sul viso e fisso lo schermo del pc, tra le scartoffie sparse sulla mia scrivania ed il bicchierino mezzo vuoto del caffè. Chiudo gli occhi per un istante…

Vedo il parcheggio di ghiaia del Gerini, e di fronte la porta di ferro dello spogliatoio… Sto entrando… Alla luce che trapela dalle finestrelle in cima al muro mi ritrovo sulla destra Bob, intento a preparare il suo casco, che mette dentro l’imbottitura la foto della pupa. A sinistra vedo Peppe e Poncho che si fanno il ciccio riccio alle maniche della maglia, ed in fondo ci sono Marcello e Carl, che parlano di come affrontare il primo drive.

Mentre sto attraversando lo spogliatoio, l’odore della canfora e della balsamo sifcamica mi pervade le narici; vedo Braccione in un angolo, taciturno e concentrato come un LB americano, e poi mi imbatto in Bubu e Contatore, che scherzano e si sfottono per scaricare la tensione…

Varco la porta ed esco sul campo, fa caldo e, nonostante abbiano annaffiato il fondo, si alzano brevi e rapide nuvole di polvere che ti sferzano la faccia. Sento la pozzolana bagnata digrignare sotto i miei tacchetti…

Sono dentro il campo… Stiamo facendo i saltelli, mi accorgo di soffocare l’urlo dell’ 1-2-3, e siamo pronti per il kick off.

Per un po’ vedo i miei compagni combattere su quel terreno duro, scontrarsi con gli avversari senza, però, riuscire a dare una svolta alla partita. Poi tocca a me, il Coach mi manda in campo, giocherò HB, dietro a Bob. Cominciamo a correre e, quanto ho fatto muovere le gambe, l’attacco comincia a muoversi, ma le difese non concedono nulla. Siamo ancora  0 a 0.

Ad un certo punto Marcello lancia per Smith, il tartufon colored dei Gladiatori, che prende un lancio di una quarantina di yds e viene placcato ad un paio di metri dall’end zone!

Ci siamo…Capiamo che è il momento, che è l’unica occasione per far girare l’incontro a nostro favore. 1° e goal, sneak di Marcello fermata dalla linea avversaria; poi prova Bob con un buco diretto a sinistra, ma niente da fare…

E’ finito il primo tempo di un “memovideo” dal ritmo incalzante, con la polvere che si è dissolta lasciando spazio ai colori vivi del football.