NFL – Promossi e bocciati week 3

 

PROMOSSI

Christian Ponder (QB, Vikings): il più grande upset della settimana è stata la vittoria dei Vikings contro i 49ers. Grandi meriti vanno al giovane Ponder che, ben protetto dalla linea, non sbaglia praticamente nulla. Da sottolineare l’ottima intesa con il TE Rudolph, autore di 2 TD, di cui 1 ottenuto con una ricezione in tuffo ad una sola mano.

Kevin Kolb (QB, Cardinals): la prestazione più convincente della stagione coincide con la sfida contro la sua ex squadra, gli Eagles. Viste le performance di Vick, a Philadelphia qualcuno comincia a riponderare la trade che lo ha portato a Phoenix nella scorsa primavera.

Joe Flacco (QB, Ravens): si riscatta subito dalla prestazione sottotono contro gli Eagles, conducendo la squadra alla vittoria contro i Patriots. Da evidenziare gli 2 ultimi drive, da cui sono arrivati i 9 punti necessari a completare rimonta e sorpasso, e per la cronaca trattasi della prima vittoria in regular season dei Ravens contro Brady.

Matt Schaub (QB, Texans): vista l’efficienza del gioco di corse, eleva ad arte l’effettuazione delle playaction, grazie alla complicità del WR Andre Johnson. Risultato: 4 TD pass contro la difesa dei Broncos.

AJ Green (WR, Bengals): 183 yards con sole 9 ricezioni, condite da un TD alla prima azione di gioco, su passaggio a sorpresa del rookie WR Sanu. Saranno pure numeri stabiliti contro una difesa deficitaria come quella dei Redskins, ma stanno comunque ad indicare come questo ragazzo, al suo secondo anno, sia sulla buona strada per diventare uno dei più forti ricevitori di sempre.

Torrey Smith (WR, Ravens): il mattino riceve la notizia della morte del fratello. La sera scende in campo, riceve per 127 yards e segna 2 TD.

Tony Gonzales (TE, Falcons): 36 anni e non sentirli. Ha dichiarato che questa sarà la sua ultima stagione in NFL, evidentemente vuole chiudere con il botto.

Jamaal Charles (RB, Chiefs): pareva soffrire ancora del brutto infortunio al ginocchio, poi affronta la scarsa difesa dei Saints e si scatena: 288 yards totali di cui 233 su corsa, compreso TD da 91 yards. Risorto.

Andre Brown (RB, Giants): Chi è costui? Un RB che in 3 anni ha cambiato 5 squadre, prima di ottenere un chance come starter. E ripaga la fiducia con 113 yards e 2 TD contro i Panthers.

La difesa dei Falcons: ennesimo miracolo del defensive coordinator Nolan, che ha trasformato una mediocre difesa su passaggi in una macchina da intercetti (già 7 in 3 partite).

La pass rush di Seattle: gli schemi “ibridi” di Carroll funzionano a meraviglia, tanto da portare a 8 sacks nella discussa vittoria contro Green Bay. Clemons si distingue con 4 sacks, 2 a testa per il rookie Irvin e per il DT Mebane.

Justin Houston (OLB, Chiefs) e Micheal Johnson (DE, Bengals): se volete cercare il motivo dell’upset dei Chiefs contro i Saints, oltre a Charles dovete guardare alla prestazione del giovane difensore di Kansas City, autore di 3 sack ai danni di Brees. Volete cercare il motivo della debacle di Griffin e compagni? Iniziate dalla performance di Johnson.

 

BOCCIATI

Michael Vick (QB, Eagles): finita la fortuna delle segnature negli ultimi drive si comincia a tirare le somme: 3 soli TD a fronte di 6 intercetti in 3 partite non è uno score degno del QB del (presunto) dream team, e già si comincia a vociferare di un panchinamento a favore del rookie Foles.

Cam Newton (QB, Panthers): dopo 3 partite una sola vittoria contro la disastrata difesa dei Saints, 4 TD, 5 intercetti e un rating di 78,3. Il rookie of the year della passata stagione necessita di maggior impegno e concentrazione se vuole ritornare ad altri livelli.

L’attacco dei Chargers: arriva la prima difesa tosta e subito i Chargers regrediscono a quelli visti l’anno scorso. Intercetti, fumble, scarsa concentrazione, inconcludenza.

Chris Johnson (RB, Titans): la sensazione è che, sottoscritto il contratto milionario, abbia tirato i remi in barca. E’ dall’anno scorso che le sue prestazioni sono sempre peggio.

La linea difensiva dei Lions: ricordate la dominante linea composta da Avril, Suh, Williams e Van den Bosh? Ecco. Per ora rimane solo un lontano ricordo.

New Orleans Saints: la striscia di sconfitte prosegue con la sorprendente debacle contro i Chiefs. Senza coach Sean Payton la squadra affonda.

L’ultima giocata della partita dei Lions: al quarto down di solito si va con un field goal, soprattutto se sei in overtime e mancano 3 punti per pareggiare. Ma coach Schwartz non manda in campo lo special team, nel tentativo di provocare una falsa partenza della difesa avversaria. Peccato che il centro Raiola non abbia capito cosa fare e snappa la palla. Risultato: sconfitta.

I Dolphins e i field goals: all’overtime il kicker Carpenter sbaglia il field goal della vittoria. Nell’azione successiva il field goal dei Jets viene bloccato, ma l’azione è invalidata dalla chiamata di un timeout da parte del coach Philbin. Il secondo tentativo di Folk è dentro i pali e la partita è vinta da New York.

L’holdout della NFL agli arbitri: i proprietari non hanno voluto rinnovare i contratti a lungo termine della classe arbitrale, pensando bene di sostituirla con elementi provenienti dalla NCAA. Il prevedibile risultato è la crescita abnorme delle decisioni dubbie. La più eclatante è il TD della vittoria assegnato a Seattle ai danni di Green Bay, quando è macroscopico un intercetto della difesa.

 

INFORTUNI IMPORTANTI

Stagione finita per Revis (CB, Jets) e Collie (WR, Colts)

Dovrà saltare minimo 2 gare Spiller (RB, Bills)

 

POWER RANKING

TOP 5

  1. Texans
  2. Falcons
  3. 49ers
  4. Cardinals
  5. Ravens

 

BOTTOM 5

        28. Colts

29. Titans

30. Chiefs

31. Saints

32. Browns