11 giugno 1988

La primavera ha portato i playoffs (per la storia, gli ottavi di finale) sui tetti di Roma. I Gladiatori iniziano con  una trasferta a Magenta, affrontando i favoritissimi Campioni d’Italia in carica, i Frogs Legnano guidati dall’americano Bob Frasco, che è supportato da un  roster italiano di assoluto valore: Castellanza, Mazzucchelli, Monetti, Mencarelli, Schirillo, Sterlicchio…

Le due squadre nel corso della stagione hanno giocato con determinazione e, a detta degli avversari, anche con una durezza eccessiva. Domande e risposte solite,  che hanno scomodato i massimi sistemi e la lealtà sportiva. E’ certo che alcuni elementi in campo sono andati oltre il seminato.

Chi scrive è della stessa idea di Vince Lombardi: il gioco non è uno sport di contatto come il ballo, è collisione intelligente, tra molte altre cose (abilità, velocità, acume, visione, preparazione e via elencando…).

Ma ci sono sempre stati cattivi maestri e stupidi allievi.

La partita si apre con uno slalom e poi con un intercetto e un ritorno fulminante di Bobby Davis che porta in vantaggio i Gladiatori.

Un kickoff riportato all’infinito da Mazzucchelli, mette i Frogs nella condizione di pareggiare i TD e di trasformare alla mano: 8-7.

Un ruvido sack ai danni di un Frasco in stato di grazia, alza la temperatura, coinvolge il pubblico e fa saltare i collegamenti in campo e nella teste. Il secondo quarto si chiude per 42 a 7 in favore dei campioni d’Italia, dopo un paio di trapananti di Frasco e due portate rompighiaccio di Mazzucchelli. Qui termina, di fatto, la partita.

Durante l’intervallo, si segnala un intervento del Presidente Federale Arnoldi…