Stagione 1990

Il campionato di serie A1 ha inizio il 10 marzo e i Gladiatori si ritrovano nel girone B con Rhinos Milano, Seamen Milano, Jets Bolzano, Panthers Parma, Phoenix San Lazzaro di Savena, Chiefs Ravenna e Angels Pesaro.

La partita d’apertura, giocata in trasferta al Kennedy di San Lazzaro, si chiude con un bel raccolto (37 a 63), cesti di punti come fiori in conseguenza del divario tecnico; i ragazzi di casa hanno dato il cuore e i tanti punti segnati a una delle migliori difese in circolazione sono la conferma, merito all’americano Greyson e ai paisà Poggipolini e Parisini. E’ dura per tutti giocare contro quel lampo di Davis, quei trattori marca Cinelli & Fristachi, tutti a guida laser Leivermann e così in difesa Phoenix  è piovuto forte e a lungo.

La settimana successiva a Roma vengono lavati i panni rimasti macchiati dalla trasferta di Ravenna della stagione precedente; i Chiefs ritorneranno a casa con la paghetta (29 a 14). Ma i Gladiatori, sette giorni dopo, da Milano riporteranno una spesa completa e ben pagata (19 a 54 per i Rinoceronti). Giocare con l’altalena è un hobby diffuso e i giallorossi nell’incontro successivo volano gratis con i Jets (66 – 38). Nello stesso weekend a Bologna i Towers (siamo in un altro girone) vincono il derby contro la squadra grande uscita dalla fusione Warriors – Doves; il giovane Roberto Gotta racconta sul giornale: “(…)poi, nell’ultima frazione, Malpica metteva la torta definitivamente nel frigorifero, danzando per 45 yards lungo la linea laterale destra su ottima azione di option…”. A volte ritornano.

Ai primi di aprile i Gladiatori ancora dondolano e perdono in casa  per 7 a 23 con i Panthers e poi, in successione, incontrano in trasferta gli Angels ( sconfitta per 28 – 12) e i Seamen (vittoria con soddisfazione per 21 – 29).

Sotto il cielo giallorosso il 13 maggio arriva una vittoria storica,  i Gladiatori battono a casa loro i Frogs per zero a 27.

La stagione prosegue con qualche altra sconfitta inaspettata (Condor Grosseto) e con un’altra affermazione di prestigio contro i BAF Bologna, prima di approdare alla post season con un record di 7 vittorie e 5 sconfitte.

Nell’ottavo di finale i Gladiatori superano per  27 – 12 i Grifoni di Perugia (nda: le basi del team perugino sono state gettate alcuni anni prima  da un giocatore che si era avvicinato al football accompagnato dai genitori per venire ad allenarsi con i mitici Mowers di Castelgiorgio al Vince Lombardi. Ma questa è un’altra storia…) e nei quarti danno la rivincita ai Frogs che si imporranno  per 42 a 24.

Fine dei giochi.