NFL – Promossi e bocciati week 12
PROMOSSI
Eli Manning (QB, Giants): torna dalla giornata di riposo completamente rinfrancato, tanto da lanciare per 249 yards, 3 TD pass e zero intercetti contro la difesa dei Packers.
Chad Henne (QB, Dolphins): dopo la convincente prestazione contro la difesa dei Texans, il discusso QB ex Dolphins concede il bis, riuscendo a lanciare per 261 yards e 2 TD nonostante la scarsa protezione offerta dalla linea offensiva. Da rimarcare l’upgrade del rookie WR Blackmon con Henne in campo: nelle ultime 2 gare infatti, l’ex prospetto di Oklahoma State ha già messo a referto più yards e più TD rispetto alle 9 partite giocate con Gabbert.
Robert Griffin III (QB, Redskins): seconda prestazione di seguito con 4 TD pass, questa volta ai danni della difesa dei Cowboys. Significativo il fatto che per la seconda volta di fila Griffin abbia lanciato quattro TD per altrettanti ricevitori.
Cam Newton (QB, Panthers): la difesa di Philadelphia, ormai allo sbando, concede una giornata di grazia al Rookie of the year dello scorso anno, che accumula 306 passing yards (+ 2 TD) e 52 rushing yards (+ 2 TD).
Jay Cutler (QB, Bears): con qualche aggiustamento nella offensive line (Carimi spostato da tackle a guardia) e la presenza di Cutler in campo, l’attacco dei Bears non collassa. Da rimarcare ancora una volta l’intesa con il WR Marshall, autore di 12 ricezioni per 92 yards.
Andy Dalton (QB, Bengals): continua a spazzare via lo scetticismo che lo circonda con altri 3 td pass. Questa volta non si può dire che sia stato particolarmente favorito dalla presenza sul campo del fenomenale Green, visto che 2 dei TD pass sono stati lanciati al rookie WR Sanu e 1 al TE Gresham. Certo la presenza di AJ Green ha sempre il suo bel peso, visto e considerato che il sophomore dei Bengals è a un passo dal superare le stats messe a segno da Jerry Rice nelle sue prime 30 partite disputate in NFL.
Ty Hilton (WR, Colts): decisivo il suo punt return, che consente ai Colts di passare subito in vantaggio contro i Bills. Durante la partita si rende poi protagonista di una bella ricezione su lancio di Luck, e non è la prima bella ricezione dell’anno.
Ray Rice (RB, Ravens): l’azione della settimana, se non dell’anno, è sicuramente la conversione del 4° e 29 dei Ravens a un minuto e mezzo dalla fine della partita contro i Chargers, in cui Flacco passa la palla a Rice che chiude il down con la complicità del blocco del WR Boldin su Weddle. Anche gli arbitri sono stati abbagliati dall’azione, visto che non notano che il down, in realtà, non è stato chiuso per mezza yard.
Bryce Brown (RB, Eagles): l’infortunio di McCoy consente a questo rookie di scendere in campo e lasciare il segno. Notevole infatti il suo bottino finale di 172 yards e 2 TD.
JJ Watt (DE, Texans): non molla la presa, tanto da accumulare altri 5 tackle, 3 sacks e 2 passaggi deviati. Monumentale.
Geno Atkins (DT, Bengals): quando si parla del titolo di Defensive Player of the year si fanno sempre i nomi di JJ Watt, Von Miller e Aldon Smith. C’è però un difensore che, in un ruolo ben diverso come quello di defensive tackle, è riuscito finora a mettere in fila numeri stratosferici, tra cui 10 sacks.
Difesa dei 49ers: più che per la buona gara del QB Kaepernick, alla sua seconda partita da titolare, la vittoria contro i lanciatissimi Saints è da attribuire al reparto difensivo, autore di 5 sacks e 2 intercetti. Da segnalare come l’OLB Aldon Smith raggiunga i 30.5 sacks in carriera: nessuno aveva mai superato i 30 sacks in così poco tempo tra i pro da quando esistono stats difensive ufficiali (1982).
New England Patriots: nelle ultime 4 gare la squadra di Boston ha segnato 190 punti, con un buon apporto della difesa e degli special teams. Per la cronaca, una striscia del genere è seconda solo all’exploit dei Rams edizione 1950.
Gestione dei giocatori problematici da parte di Jeff Fisher (head coach, Rams): il WR Given e il CB Jenkins sono 2 rookie dal potenziale devastante ma, come spesso accade, il comportamento fuori dal campo ha finito per riflettersi nelle scarse prestazioni in gara. Fisher prende la decisione di panchinare i 2 ragazzi salvo dargli un’ulteriore chance domenica contro i Cardinals, ampliamente ripagata con 3 TD, per un totale di 21 punti.
BOCCIATI
Aaron Rodgers (QB, Packers): i Giants sono evidentemente la sua bestia nera, visto che l’anno scorso i Packers sono stati eliminati dalla lotta al Superbowl proprio dalla squadra di New York. A sua parziale discolpa va sottolineata però la pessima prova della linea offensiva dei Packers, su cui impatta oltremodo l’infortunio del RT Bulaga e il conseguente spostamento di Lang da guardia a tackle.
Drew Brees (QB, Saints): sotto pressione dalla difesa di San Francisco, compromette la partita con 2 brutti intercetti trasformati in altrettanti TD.
Steelers senza il QB Roethlisberger: senza il loro QB titolare l’attacco degli Steelers in 2 settimane commette 7 fumble e 4 intercetti. Particolarmente negativa la prova contro i Browns, in cui 5 giocatori diversi commettono altrettanti fumble e il terzo QB Batch lancia 3 intercetti.
Cardinals senza il QB Kolb: nelle ultime 4 gare i QB che si sono avvicendati come titolari ai Cardinals dimostrano di non reggere la pochezza della linea offensiva, accumulando solo 2 TD e ben 7 intercetti, di cui 4 lanciati nell’ultima partita dal terzo QB Lindley
Il secondo quarto dei Jets contro i Patriots: nel secondo quarto subiscono 35 punti. Fa impressione cosa riescono a concedere in meno di un minuto. In sequenza, fumble di Greene, fumble di Sanchez (e conseguente TD Patriots), fumble di McKnight su kick return (e altro TD Patriots).
Seattle fuori casa: 5 sconfitta su 6 gare disputate fuori casa, di cui fa parte l’ultima L subita dai Dolphins, che nell’ultimo quarto segnano ben 17 punti. Da condannare il comportamento dei 2 cornerbacks titolari, Richard Sherman and Brandon Browner, trovati positivi al controllo antidoping. Se le analisi saranno confermate, rischiano una squalifica di 4 gare.
San Diego Chargers: sono alla terza rimonta subita nell’ultimo quarto, il chè denota chiari problemi di tenuta mentale della squadra. A questo punto i playoff si fanno sempre più difficili.
Difesa Eagles: con il cambio di defensive coordinator la situazione è addirittura peggiorata, soprattutto in fase di copertura sui passaggi nella zona centrale del campo.
Difesa Raiders: dopo una fase della stagione in cui sembravano esserci dei miglioramenti a livello difensivo, i 169 punti subiti nelle ultime 4 gare non lasciano spazio ad interpretazioni a loro favore. Continua a essere molto negativo l’aspetto disciplinare, tanto è vero che nella partita contro Cincinnati vengono espulsi ben 2 giocatori, il DE Lamarr Houston e il DT Tommy Kelly.
Jim Schwartz (Head Coach Lions): i Lions disputano una buona prova contro i Texans ma vedono vanificato tutto da un TD di Forsett, che raggiunge l’endzone dopo aver appoggiato un ginocchio a terra. Per un cavillo regolamentare, la review automatica è impedita dal challenge chiamato dall’head coach. Davvero grave che Schwartz, nella sua posizione, non si ricordi (o non conosca) le regole NFL.
INFORTUNI IMPORTANTI
Rischiano di saltare le prossime gare:
– Forte (RB), Tillman (CB) e Hester (returner) dei Bears,
– Rudolph (TE) e Harrison Smith (FS) dei Vikings,
– Woodley (OLB, Steelers),
– Weeden (QB, Browns).
Fuori per il resto della stagione DeSean Jackson (WR, Eagles), Sendlein (centro, Cardinals), Moala (DE, Colts) Bigby (SS, Chargers).
POWER RANKING
TOP 5
- Texans
- Falcons
- Ravens
- 49ers
- Patriots
BOTTOM 5
28. Jaguars
29. Panthers
30. Eagles
31. Raiders
32. Chiefs