L’ULTIMO DEI NEURONI (BLU)
Decido di farlo a Natale, ma solo perché l’animo da Conan il Barbaro che sento furoreggiare dentro di me spero venga mitigato dalla bontà festiva. Tutto quel che riesco a trovare di buono in questa giornata è che manca un solo turno alla fine della stagione e ciò spero mi aiuti perché comincio a essere a corto di aggettivi per descrivere le partite dei nostri e al momento, raschiando il fondo del barile, scopro essere rimasti soltanto “inqualificabile” e “immonda”. Che poi sono sufficientemente corretti per descrivere la nostra ultima prestazione.
1) Un dato è evidente: siamo arrivati a fine stagione a corto di condizione, di motivazioni, di gioco. Capita e personalmente non ne faccio una tragedia. Se ci sono dei meriti li evidenzio, se sono mancanze idem. Per tutto l’anno, anche in caso di vittorie convincenti, qualcosa ai miei occhi non ha mai quadrato in toto, e spesso le prestazioni sopra le righe di qualche giocatore hanno mascherato problemi presenti e che spesso ho rilevato. Ma tant’è…
2) E partiamo dal problema principale di quest’anno: la difesa. A volte ha retto, altre ha franato. L’emblema domenica è stato Webster, punito a ripetizione e, aggiungo, dall’inizio dell’anno. Mesi fa scrivevo che la mia speranza era di non dover rimpiangere Ross, anche a chi mi faceva notare come Webster desse più garanzie. Purtroppo il 23 è stato l’anello debole della catena per tutto l’anno e i QB avversari non hanno fatto altro che martellarlo in continuazione. Quasi tutti i big plays subiti sono arrivati dalla sua parte.
3) Ma il problema è un po’ generale in tutto il reparto e, a mio modo di vedere, lo sfacelo delle secondarie va di pari passo con la DL che non ha giocato all’altezza e, a 360°, con un reparto che ha sempre peccato di intensità, lasciando inerzia e gioco agli avversari anche in occasioni nelle quali si sapeva cosa aspettarsi ma quasi mai siamo riusciti a imporci. E già si parla degli addii poiché la prossima potrebbe essere l’ultima partita coi Giants per un bel po’ di gente, a partire da Umeniyora.
4) La notizia più assurda, a mio modo di vedere, è quella che agita i corridoi della Grande Mela in queste ore, e che vorrebbe sulla graticola la testa di Perry Fewell. Ora, concordo sul fatto che se una difesa gioca male il DC non può essere esente da colpe, ma di fatto bisogna valutare un po’ tutte le circostanze che portano a certi risultati, e senza dimenticare che in tre anni di lavoro due sono stati più che ottimi. Dicono che Fewell non sia più seguito dai giocatori. Strano, dato che sono gli stessi di quella che oggi è la 30esima difesa della Lega e che l’anno scorso era la sesta. I buchi che si sono creati nel personale hanno inciso, sì, e se oggi parliamo di un Webster penoso e impresentabile, è anche perché dietro di lui c’è il vuoto. Da anni parliamo del buco nel ruolo di LB centrale che il sempre ottimo e volenteroso Blackburn non può coprire per sempre. Contro i Ravens sono stati falliti 18 tackles che hanno portato a consistenti guadagni e spezzato larghi tratti di partita, e di certo non sono cose a lui imputabili, ma sono segno di problemi di altra natura. A Fewell si può rinfacciare una certa confusione nel predisporre la difesa, il tentativo di provare approcci conservativi col risultato di servire su un piatto d’argento situazioni ottimali agli attacchi avversari, ma è anche vero che la stagione è stata tutta così, zeppa di problemi in ogni reparto e che non sarei così categorico nel chiedere la testa di qualcuno anche perché, a dirla tutta, se la difesa sta in campo 40 minuti e l’attacco 20, vogliamo buttare tutta al croce addosso a Fewell e neanche una scheggia su Gilbraide?
5) Qualcuno quest’anno dovrà ringraziarci. Abbiamo manifestato l’indole da buoni samaritani rimettendo in carreggiata non poche squadre che arrivavano da periodi disastrosi. Baltimore è stata l’ultima e nutro speranze sulla resurrezione di Vick domenica prossima. Poi ovviamente anche a Phila diranno che è tutto merito di… Mi spiace ragazzi, ma al momento anche Kansas City e Jacksonville con noi farebbero un figurone, però ognuno è libero di pensarla come meglio crede.
6) Perché se è vero che la difesa ha un bel pacco di colpe da espiare, anche l’attacco non è esente da responsabilità. Nelle ultime due partite abbiamo sì subito 927 yds per 67 punti, ma ne abbiamo guadagnate 442 per 14 punti segnati per un totale di possesso offensivo di 40 minuti. Ecco perché l’attacco a Fewell mi fa sorridere quando dall’altra parte c’è un’offense fuori sincrono, con giocatori come Nicks che dichiarano di aver perso il feeling con Eli, con giocatori come Bradshaw preda di continui infortuni, quando vedi monumenti di talento droppare, andare fuori traccia, sbagliare bersaglio e, complessivamente, giocare senza intensità. La squadra ha mollato per tutta una serie di ragioni magari piccole, ma che sommate determinano ciò che è sotto gli occhi di tutti. E non concordo con chi dice che la “pancia piena” è il problema principale. Se così fosse la squadra non avrebbe fatto una gran bella prima parte di stagione recuperando anche risultati quasi impossibili con cattiveria e gioco.
7) Quando anche Coughlin, il sergente di ferro, dice di essere “Perplesso, dispiaciuto e frustrato…” be’, vuol dire che è arrivato il momento di ricostruire il giocattolo dove serve e buttare dentro sangue nuovo dove serve. Per esempio c’è qualche giocatore che la prossima domenica mi piacerebbe vedere in campo, a dispetto di capitani da panchinare o mostri sacri da ‘sacrificare’.
8) Domenica credo di aver visto la peggior partita della nostra OL. Quei giocatori che hanno tenuto testa agevolmente a difese come quella dei 49ers e degli Steelers, hanno lasciato Eli in balia della DL dei Ravens. Eli in questo periodo già non è brillante di suo, figurarsi se lo si mette con gente alle calcagna a ogni down, lui che assomiglia parecchio a un bradipo quanto a mobilità. Pensiero fugace post prandiale: la OL è peggiorata, e molto, dopo il brutto infortunio a Locklear. Casualità?
9) Baltimore Ravens. Sono costretto a ripetere il commento che la scorsa settimana ho fatto per Atlanta: squadra potenzialmente eccellente in ogni reparto, ma quasi ingiudicabile in questa partita. Non perché non abbia mostrato di cosa sia capace, ma più che altro in virtù dell’avversario quasi impalpabile, tanto che a un certo punto anche il commentatore, di fronte allo spettacolo penoso dei Giants, si è sentito costretto a chiedersi fin dove arrivassero meriti e demeriti delle due squadre. Li aspetto a prove più sostanziose per farmi un’idea. Ma a questo punto parleranno i playoff.
10) Tynes non ha sbagliato FG. Anzi, la notizia è che per la prima volta nella stagione Tynes non ha calciato neanche un FG. Vogliamo definirla una pietra tombale alla stagione? E facciamolo.
Domenica ci faranno visita gli Eagles. Partita senza motivazioni per loro, e con un lumicino di speranza per noi, complice quella solita e improponibile concatenazione di risultati che ci darebbe, in caso di vittoria, l’accesso ai playoff.
Personalmente andare ai PO in queste condizioni non mi interessa. Di tritature ne ho abbastanza per quest’anno. Per domenica chiedo soltanto tre cose: a) vedere in campo qualche backup voglioso di mostrare che può meritarsi il posto il prossimo anno; b) una buona prestazione per la partita di chiusura in casa, e non lasciare i tifosi con un altro spettacolo indecoroso; c) possibilmente una vittoria perché gli aggettivi negativi li ho finiti oggi.
Cioè tu nella prossima partita vorresti vedere una partita giocata bene e vintagiocando con le riserve… Il tutto da una squadra in crisi.
E scommetto che in caso di PO ci sarà il classico salto sul carro…
Angelo, pensavo di essere stato chiaro. Nell’articolo ho evidenziato che i DE come Tuck e Osi sono completamente fuori forma, mentre in panca abbiamo Tracy e Ojomo che vengono da una preseason clamorosa. Oppure un Nicks in difficoltà, o un Bradshaw sempre acciaccato e che gioca limitato… Ecco i casi in cui vorrei vedere i backup, certo non sostituire i 22 giocatori titolari. Come ho poi scritto, quel che mi interessa è vedere impegno e uno straccio di gioco. Se poi viene la vittoria meglio, ma proprio per questo l’ho messa come terzo punto, perché non è la più importante.
E poi cosa vuol dire salire sul carro? Se siamo fuori, siamo fuori. Se andiamo ai PO e ci buttano fuori, potrò dire di aver avuto ragione. Se nadiamo ai PO, giochiamo bene e vinciamo il SB ne prenderò atto. Cos’altro si dovrebbe fare secondo te?
Tutto quanto vero, ma a volte la dea bendata fa la sua parte e visto come sono andate le scorse stagioni con un sb vinto alquanto immeritatamente, sia per quanto espresso nella stagione regolare che nei PO, io non mi lameterei. Resta il fatto che una parte della squadra andrebbe “rimodernata” a cominciare dal HC che, giustamente andava cacciato un paio di stagioni fa.
Lazzaro, onestamente non saprei da dove cominciare. Ci sarebbe da scrivere un poema per ribattere a quel che sei stato capace di dire in tre righe. Però ammetto che le lacrime che mi hanno offuscato la vista una volta giunto all’ “immeritatamente” mi hanno fatto passare la voglia.
Come tutti coloro che capiscono un po’ di football sanno, i PO sono un altro sport rispetto alla stagione regolare, quindi salto a piè pari questa parte. Suppongo tu per immeritatamente ti riferisca alla squadra, nelle dodici dei PO, col terzo attacco per yds guadagnate e il primo per punti segnati? O a quella che aveva la terza difesa per yds e punti concessi? Forse intendevi quella col miglior QB per statistiche?
Ovvio, poi, che la scelta di licenziare il coaching staff con tutti i record di franchigia e che ti ha portato a due SB andava presa prima.
Io mi lamento se la squadra gioca male, la esalto se gioca bene.
Ma secondo te è logico dire che poiché ho vinto un SB “immeritatamente”, allora è bene tacere.
Purtroppo per te, chi vince ha sempre ragione e chi perde torna a casa, nello sport è così. E se a casa quest’anno resteremo noi, vuol dire che qualcun altro più meritevole è andato avanti.
Tutte le altre sono chiacchiere da asilo nido perché le opinioni personali fanno sempre una gran brutta figura quando sbattono contro i numeri. E con esse chi le ha espresse.