We are Marshall
“We are Marshall” è uno dei più gravi torti che la distribuzione cinematografica italiana abbia perpetrato ai danni del pubblico italiano e soprattutto degli appassionati di football.
La storia è abbastanza nota a chi segue la storia dei college americani: il 14 novembre del 1970 l’aereo che riportava a casa la squadra di football NCAA di Marshall (università della città di Huntington, West Virginia) precipita in fase di atterraggio: in un attimo 75 tra atleti, allenatori, giornalisti e finanziatori dell’ateneo scompaiono, gettando nella disperazione la piccola comunità che vive (come accade negli Stati Uniti) in simbiosi con il college, da cui trae vanto. La spinta emotiva del grave avvenimento spinge il rettore – di concerto con il comitato scolastico – a sospendere il programma di football, ma la caparbietà di uno degli atleti sopravvissuti, Nate Ruffin, fa sì che la decisione del comitato non venga ratificata, e anzi il programma continui ricostruendo la squadra da soli tre elementi.
Non vi sveliamo nient’altro perché – se ancora non l’avete visto – il film possa avere su di voi il forte impatto emotivo per cui è stato sapientemente costruito. Purtroppo la pellicola non è stata giudicata degna nemmeno di essere messa su DVD, dunque le strade da seguire sono la caccia televisiva (è passato più volte, doppiato, sulle reti Mediaset Premium) o il download da internet (sottotitolato). Su alcuni siti è in vendita il blu-ray per il mercato tedesco, con sottotitoli in inglese, francese e spagnolo.
Eppure è strano che un film con un cast di stelle come Matthew McConaughey (Sahara), Matthew Fox (Lost, Prospettive di un delitto) e David Strathairn (Good night and good luck, The Bourne ultimatum, Lincoln), e con un corollario di volti noti come Ian McShane (Gesù di Nazareth), Anthony Mackie (The hurt locker), Kate Mara (Shooter) e Kimberly Williams-Paisley (Il padre della sposa, La vita secondo Jim), e nominato all’ESPY Award nel 2007 (in cui si confrontò con Imbattibile) sia stato ignorato in modo così clamoroso dallo showbiz nostrano.
Una sottolineatura d’obbligo per due aspetti di un film che insegna come spesso il nemico più duro da battere sia il dolore: la colonna sonora d’epoca (Cat Stevens, CSN&Y, Creedence Clearwater Revival, America), e la citazione del nostro grande Sergio Leone quando Matthew McConaughey – citando il Far West – fischietta il tema de “Il bello, il brutto e il cattivo”.
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- Titolo originale: We are Marshall (2006)
- Regia: McG
- Cast: Matthew McConaughey, Matthew Fox, David Strathairn
- Distribuzione: Warner Bros.
- Lingua doppiaggio: Inglese, Francese [ediz. Germania]
- Sottotitoli: Inglese, Spagnolo, Francese [ediz. Germania]
- Formato video: Wide Screen
- Formato audio: Dolby Digital Surround
- Dischi nella confezione: 1
- Sistema TV: Pal – Zona 1
- Durata: 131 minuti
Ormai noi appassionati di football siamo abituati a subire l’ottusità italica di un popolo pallonaro e consentitemi, ignorante, che giudica a priori negativamente, quello che non corrisponde al gioco del calcio. Fosse stato un film americano sulla storia del Grande Torino, probabilmente lo avremmo visto più e più volte nelle programmazioni televisive.
l’ho visto più e più volte e non mi stuferò mai di vederlo……con me pure i mie genitori li guardano i film sul football e gli piacciano pure un sacco!!!!!!!!