IT’S TIME

Bene, la stagione è ufficialmente iniziata, le attrezzature sono uscite dai magazzini e il manto verde comincia a dare i primi responsi, se così vogliamo dire. Sappiamo tutti come la prima partita di preseason, esattamente come l’ultima, sia una sgambata leggera per i titolari e una vetrina per tutti gli altri, e alla fine mi resta sempre il dubbio se il divertimento stia nel vedere i primi o i secondi, ammesso che di divertimento si tratti. Di certo per capire qualcosa in più su ruoli definitivi e meccanismi è d’obbligo aspettare sempre la terza nella quale i titolari, o coloro che avranno la probabilità di esserlo, di minuti in campo ne faranno di più.

L’esordio con gli Steelers ha comunque fornito delle indicazioni utili; qualcuna nuova, altre meno e che già conoscevamo.

Partiamo dall’offense, dove di dubbi davvero ce ne sono pochi. Cruz con un unico pallone ha dimostrato per quale motivo la dirigenza abbia deciso di mettere mano al portafogli per il contratto, e allo stesso tempo per quale motivo Eli un giorno sì e l’altro pure telefonava a Reese (e possiamo immaginare l’argomento) tanto da arrivare perfino a spalmarsi lo stipendio pur di creare spazio salariale. Aggiungo che m’è bastato vedere una sola ricezione di Randle (lo dico fin dal draft dello scorso anno che questo ragazzo ha numeri di primo livello, superiori perfino a Manningham) e sapere che Nicks sarà abile e arruolato a breve, per dire senza timore di smentite che con Nicks e Cruz abbiamo una coppia di WR fra le prime dieci della Lega (e di sicuro non la decima) e, se ci aggiungo Randle, un trio fra i primi tre. Da un anno sto pregando che Gilbraide decida di giocare con tutti e tre contemporaneamente come a volte faceva con Manningham (e abbiamo visto com’è finita), perché i signori costringerebbero le difese avversarie a prendere contromisure estreme fornendo al nostro attacco molte altre possibilità, tipo…

… che a me Wilson col pallone in mano fa sbavare. Intendiamoci, m’è dispiaciuto per Bradshaw, ma il furetto di Virginia Tech offre potenzialità molto superiori, sia come versatilità di gioco che come impatto sulla partita. Continua a stupirmi la sua capacità, anche a buchi chiusi o col primo placcaggio su di lui fatto, di prendere sempre e comunque almeno una yd quando va male; di poter andare dritto come girare l’angolo con molta naturalezza o di ricevere in campo aperto, il che unito a un sempre tonico Brown (dai, non crocifiggiamolo per quel fumble al primo pallone perché da lì in avanti ha fatto cose egregie), ottimo cambio, e un TE come Myers che oltre a quel che aveva mostrato a Oakland già si sta muovendo bene anche da noi (se hai un coach dei TE che si chiama Pope e che trasforma in oro qualsiasi giocatore gli mettano tra le mani, non puoi che farlo santo subito), allora in attacco ci sarà da divertirsi, soprattutto se la linea darà a Eli quei quattro secondi, non di più, di cui ha bisogno.

Sugli ST non voglio sprecare neanche mezza riga dopo aver visto il solito balletto di nomi insulsi come ritornatori. Molto meglio in fase di copertura. Il nuovo K non mi fa sentire tranquillo, ma qualche anno di Tynes è duro da superare.

Quanto alla difesa, l’unica cosa buona sono stati i brividi che mi ha fatto provare malgrado la temperatura esterna. Ora, capisco le strategie di mercato e del draft, la filosofia del “non ci sveniamo coi FA” e il fatto che abbiamo davvero un ottimo reparto di cacciatori di talenti universitari, ma se a ogni draft peschiamo sempre fior di WR, di DE e DL, per quale accidente di motivo da anni gli stessi cacciatori non riescono a mettere le mani su un ILB decente? Malgrado l’attacco di Pitt, com’è ovvio, girasse a regime ridotto, s’è capito subito che se la DL lascia un buco è finita: in mezzo secondo ci troviamo all’inferno e bisogna pregare il solito Rolle che ci metta una pezza. Insomma, basta una mezza finta, un taglio, un cambio di direzione del RB avversario, anche telefonato, e in nostri LB si ammucchiano tutti in un punto, rigorosamente dal lato opposto di dove si sviluppa l’azione e possiamo anche farci notte se aspettiamo di vederli risalire il flusso. Quando poi Big Ben si limitava a un lancetto sul RB in screen, questi trovava praterie che neanche Geronimo. Ora, non chiedo un nuovo Lawrence Taylor, ma almeno qualcuno che sappia tenere la sua posizione. Per carità, con Herzlisch (colui che dovrebbe essere il titolare) è andata meno peggio che con Connor, ma tutti sempre presi in mezzo e in ritardo sui buchi e nelle coperture. E per fortuna poi che i QB degli Steelers hanno poco esplorato il profondo (tuttavia siamo riusciti a far fare una bella figura a Gradkoswki, non aggiungo altro), altrimenti non so come sarebbe finita (Webster comunque è riuscito a farsi uccellare tre volte tre, giusto per non perdere l’abitudine); unica nota positiva un indiavolato Sash, che tre anni fa elessi a mio pupillo ma che fino a oggi non mi aveva dato motivi di gioia. Ma la cosa più grave è stata non avere il minimo controllo della partita, con Pitts che ha dominato a livello di minuti di possesso (almeno nel primo tempo) e noi che concedevamo piccoli e costanti guadagni senza mai riuscire a fermarla. Se a questo uniamo un attacco capace di segnare abbastanza velocemente se c’è campo aperto, capiamo tutti come così non vada per niente bene. Già il talento difensivo è quel che è, se poi a metà partita sta sulle ginocchia… Non ci voglio pensare.

È la prima uscita, direte, le gambe arrugginite, compagni che non si conoscono… Vero, peccato però che le stesse cose già le vedevo lo scorso anno e se ero stremato e incazzato allora figuriamo adesso. Vedere la difesa disfare quel che l’attacco fa di buono amareggia non poco. E non dimentichiamoci che la scorsa stagione siamo arrivati con un 9–7 a una partita di distacco dietro al miracolo Washington, ma avendo la 28esima difesa. Penso di essere stato chiaro.

Capitolo facce nuove. Molti gli assenti, dalla prima scelta Pugh alla safety Cooper, che mi incuriosisce non poco basandomi su quel che ho letto del training camp. Ma oggi, com’è giusto che sia, tutti i riflettori sono puntati sul giocatore che gli analisti definivano come “dotato ma ancora grezzo per essere titolare”. Bene: JPP può recuperare con calma perché se Damontre Moore (già battezzato “Damonstre”) continua così, abbiamo il nuovo Umenyiora e Tuck messi insieme. Esagero? Vedremo. Ottima prova anche di Jenkins e, ma ormai tra i LB mi attacco a tutto, di Curry che s’è mosso bene, la vera scommessa di quest’anno. La piacevole sorpresa (ma già si vociferava da giorni) è stato il RB Cox, undrafted che malgrado avesse davanti una linea di gente che se va bene finirà nella PS, ha corso bene e piazzato là anche due portate da 11 e 12 yds, dimostrando vitalità e occhio per buchi e avversari. Ho la sensazione, e ciò mi rende felice, che se le prossime due partite ripeterà una simile prestazione, il terzo spot nel ruolo dietro a Wilson e Brown sarà suo, con buona pace del solito anonimo Da’Rel Scott.

Almeno per me, ma penso che per molti tifosi della Grande Mela fosse così, l’attesa maggiore era destinata a Nassib. Dopo anni abbiamo in squadra un QB che non deve tappare i buchi ma che è un possibile prospetto e l’impatto col campo è stato raccapricciante. Un fumble, due sack, incompleti a go go… Ok, per un QB è più difficile che per altre tipologie di giocatori, davanti aveva una linea da ultimi dieci minuti che in media gli concedeva due secondi e negli occhi ancora tutti noi abbiamo l’esordio di Eli nove anni fa, raccapricciante allo stesso modo ma, per la miseria, Eli sapeva lanciare. È un dato che avevo già notato guardando un paio di partite di Syracuse e m’è dispiaciuto vederlo confermato ieri dopo un bel po’ di lavoro con gli allenatori. La realtà è che ci sarà parecchio da fare perché questo ragazzo ha una tecnica orribile; gran braccio, ma un QB che lancia saltando e con un movimento tipo baseball, nella NFL farà poca strada. È ancora presto, su, un po’ di ottimismo. Sarò felicissimo, tra due o tre anni, di rimangiarmi tutto.

Archiviamo la prima uscita per quel che è e guardiamo avanti. Presto inizierà lo sfoltimento della rosa, avremo i primi tagli e ne capiremo di più. O almeno lo spero.

Go Giants.