Le perle ai porci
Il miglior WR di Missouri, Dorial Green-Beckham è stato sospeso a tempo indeterminato dal programma per una violazione del regolamento di squadra, la scuola lo ha annunciato lunedi precisando che la decisione è immediatamente efficace e comprende tutte le practice primaverili e le attività della squadra. La sospensione è l’ultimo incidente fuori dal campo in cui Green-Beckham è stato coinvolto da quando è entrato Missouri come il terzo giocatore a livello nazionale del recruiting 2011. E ‘stato arrestato tre mesi fa con l’accusa di spaccio di stupefacenti ed è stato anche accusato nel mese di ottobre 2012 per possesso di marijuana, checchè ne dica il padre, convinto che al figlio non verrà notificata nessuna accusa ufficiale. La dichiarazione di coach Gary Pinkel a ESPN, a riguardo dell’accaduto, sembra la solita fotocopia:
“E’ un peccato, ma è la cosa giusta da fare per il nostro programma di football, per il dipartimento atletico, e anche per Dorial. Rappresentare Mizzou ed i nostri tifosi è un privilegio, e lavoreremo con lui durante il processo. E ‘ stato deludente avere a che fare con questa e altre questioni, successe recentemente. E’ frustrante, perché lavoriamo molto duramente per instillare responsabilità e disciplina nei nostri giovani in modo che il nostro programma rappresenti Mizzou nel modo giusto. Queste azioni non sono rappresentative di tali aspettative, e stiamo affrontando questi problemi a testa alta”
Quello di Green-Beckham è solo l’ultimo dei casi in cui è stato coinvolto qualche giocatore universitario di football. Negli anni si sono succeduti i casi in cui giocatori di sicuro futuro tra i pro, siano finiti a giocarsi la carriera perchè incapaci di tenersi lontani dai guai. Si pensi solo molto recentemente alle condanne al carcere subite da quattro giocatori di Auburn campione nazionale 2010, avvenute nel 2013. E per fare un esempio, solo negli ultimi trenta giorni sono stati ben diciotto i ragazzi arrestati o condannati in via definitiva:
- Austin Brown (DT, Washington State) 10 marzo
- Daquawn Brown (CB, Washington State) 12 marzo
- Shaun Rupert (S, Missouri) 17 marzo
- Aarion Penton (CB, Missouri) 17 marzo
- Tray Matthews (Georgia) 18 marzo
- Jonathan Taylor (Georgia) 18 marzo
- James DeLoach (Georgia) 18 marzo
- Uriah LeMay (Georgia) 18 marzo
- Ira Denson (OL, Florida State) 19 marzo
- Alex Lewis (OL, Nebraska) 22 marzo, condannato in via definitiva
- Na’ty Rodgers (OT, South Carolina) 23 marzo
- Jamaal Williams (RB, BYU) 24 marzo
- Jakwail Bailey (WR, Old Dominion) 28 marzo
- Kenny Hill (QB, Texas A&M) 28 marzo
- Mark Thomas (WR, Kansas) 31 marzo
- Altee Tenpenny (RB, Alabama) 2 aprile
- Damore’ea Stringfellow (WR, Washington) 4 aprile
- Ricky Seals-Jones (WR, Texas A&M) 6 aprile
Un ragguardevole numero di questi ragazzi proviene dalla Southeastern Conference, storicamente legata con forza ai propri programmi di football da cui deriva il grosso dei ricavi ed in cui viene speso il grosso degli investimenti per i programmi sportivi. La SEC nella stagione 2012 ha avuto ben 75.538 tifosi a partita, il top per quanto riguarda le leghe sportive di tutto il mondo, mentre è quarta nelle entrate (circa 270 milioni dollari, secondo Forbes) tra le conference statunitensi, dietro a Big Ten, Pac-12 e ACC. A questo aggiungiamo che è implicito come nei college l’aspetto sportivo venga molto prima di quello accademico, come sottolineato dalla recente sentenza del lavoro che ha coinvolto Northwestern.
Nello specifico, poco più di 7 giocatori di football su 10 che escono dal college e vanno tra i pro, completano gli studi in massimo 6 anni. La percentuale ha superato il 70% solo nel 2005 ed è di 4 punti più bassa che nel basket NCAA (74%). Inutile dire che questi due sport, che spediscono in due leghe professionistiche ben remunerate, sono quelli che hanno percentuale di laurea più basse rispetto a tutti gli altri sport collegiali, e lo scarto tra gli atleti bianchi e gli atleti afroamericani è ancora attorno ai 20 punti percentuali (rispettivamente poco sopra l’80% e poco sopra il 60%, fonti NCAA). A questo aggiungiamo che la SEC ha dati inferiori di circa due punti percentuale sulle lauree dei giocatori di football.
Avere studenti-atleti statisticamente meno interessati allo studio sembra quindi portare statisticamente a più casini extra-accademici. Alcuni dei programmi SEC con giocatori coinvolti in fatti criminosi, saranno messi in difficoltà da questi problemi extrasportivi: di Georgia, e della sua secondaria falcidiata, abbiamo già scritto; così come della corsa dei QB di Texas A&M minata dall’arresto di Hill per ubriachezza manifesta fuori da un locale di College Station.
Che ricaduta avrà invece su Missouri il terzo arresto in meno di un mese dopo quelli di Shaun Rupert e Aarion Penton per possesso ed uso di sostanze stupefacenti?
Aarion Penton è uscito da una stagione da true freshman che lo ha visto scendere in campo in nove delle quattordici gare dei Tigers, compreso il Cotton Bowl, ha dato spettacolo contro Florida ed era un papabile CB titolare per il 2014. Shaun Rupert non è stato impiegato nel 2013 ma ha fatto parte regolarmente della rosa.
Sicuramente l’assenza di Green-Beckham sarà quella più pesante perchè si parla di un giocatore proiettato come uno dei migliori WR del 2014 dopo aver avuto una carriera sfolgorante in high school (2 volte All-America ed atleta dell’anno 2011 per Sporting News) ed un inizio promettentissimo nella sua stagione da freshman, interrotta da un arresto e conseguente provvedimento disciplinare per possesso di stupefacenti. Come sophomore lo scorso autunno, Green-Beckham ha condotto la squadra con 59 prese per 883 yard e 12 touchdown . Sei prese per 144 yard e due segnature nel SEC Championship Game contro Auburn, si può ben capire come l’assenza di un giocatore del genere finirà per penalizzare alquanto i Tigers.
Come tratterà questo ennesimo problema Missouri? Sembra proprio che continuare a dare fiducia a Green-Beckham, così come ad altri giocatori dai grandi mezzi tecnici ma dalla testa quantomeno discutibile, sia come gettare le perle ai porci.