Corri, Vince, corri!

Vince Young ha firmato con i Browns, contratto annuale, che probabilmente si trasformerà in un taglio a fine precampionato. Nulla di nuovo.

Converrà rinfrescare brevemente la memoria a chi non conosce questo personaggio: a capodanno 2006 Texas si presenta al Rose Bowl, dietro casa dei campioni uscenti di USC, fortemente favoriti. Guida i Longhorns un QB estremamente interessante, a cui Pasadena piace molto perchè anche l’anno prima aveva portato i suoi alla vittoria da junior, ma nel 2006 letteralmente vince la partita da solo: passa 267 yard e ne corre 200, segnando personalmente tre TD di cui uno è quello che fissa il punteggio sul 41-38 finale, una corsa su un 4&5 da urlo liberatorio. La gara diventa istantaneamente una delle più leggendarie di tutto il college football, Texas vince il titolo, Young diventa un oggetto di spasmodico desiderio.

Al draft NFL 2006, Young viene selezionato come 3a scelta assoluta dai Titans con un contratto quinquennale del valore di 58 milioni di dollari, 25,7 milioni dei quali garantiti Debutta nella NFL il 10 settembre 2006 contro i New York Jets. Il 17 settembre, Young passa il suo primo touchdown in carriera contro i San Diego Chargers, e gioca la sua prima gara da titolare contro i Dallas Cowboys il 1º ottobre 2006, è un QB che corre tanto, stabilisce il record di yard corse nel ruolo ed a fine anno l’Associated Press lo premia come NFL Offensive Rookie of The Year.
Il 3 febbraio, Vince Young viene convocato per il Pro Bowl 2007 in sostituzione di Philip Rivers.
Corre e segna, ma è un QB ed il suo passer rating è inguardabile, quasi il peggiore della lega. Non gli vengono risparmiate le critiche, e lui addirittura pensa al ritiro dopo un’unica stagione: “Ci ho pensato veramente a lungo. C’era molto che stava accadendo con la mia maglia. Era folle essere un quarterback nella NFL. Non è più divertente. Tutto il divertimento è sparito. Tutta l’eccitazione se n’è andata. Tutto ciò che facevo era preoccuparmi.”
Nel 2007 l’infortunio al quadricipite lo ferma a gara 6 dopo che nelle precedenti cinque ha lanciato una media di un intercetto a gara. Quando torna, inanella una serie di prestazioni record che aiutano i Titans a centrare i playoff ma lascia il campo a metà della gara contro i Colts per il riacutizzarsi del problema alla gamba. Nella prima gara di playoff in carriera, Young completa 16 passaggi su 29 per 138 yard, 1 intercetto e 12 yard corse per un passer rating di 53,5. Ci si continua a domandare se è possibile avere numeri così bassi e così tanto successo.

Nella prima gara del 2008 contro i Jacksonville Jaguars, Young si infortuna al ginocchio: uno stop dalle due alle tre settimane. Il 15 settembre, Jeff Fisher decide che Kerry Collins sarà il titolare per il prosieguo della stagione. I Titans terminano con un record di 13–3 nella stagione regolare e Young diventa backup fisso. Jeff Fisher è talmente convinto della sua scelta che conferma Collins titolare e dichiara che se Young vuole tornare ad esserlo, deve “riguadagnarselo”.
Ma i casi della vita aiutano Young, Tennessee parte 0-6 e Bud Adams comincia a limare Fisher: vuole Young in campo, specialmente dopo lo 0-59 con i Pats.
Fisher obbedisce obtorto collo:

“Sto ancora con Kerry Collins perché non credo che il nostro record negativo sia dipeso dalle giocate del nostro quarterback. È un riflesso del gioco di squadra. Sono ancora dalla sua parte ma ho deciso di andare avanti e di compiere questo cambiamento”

Young vince otto delle dieci partite disputate come titolare nel 2009. I Titans sono la prima squadra della storia della NFL a vincere cinque gare consecutive dopo aver perso tutte le prime sei. E Young torna al Pro Bowl 2010, prendendo il posto dell’infortunato Phillip Rivers dopo che Ben Roethlisberger e Carson Palmer declinano l’invito a sostituire il quarterback dei San Diego Chargers.

Nel 2010, Young guida i Titans a un record di 5–5 nelle prime 10 gare, lanciando 10 touchdown complessivi per un 98,6 di passer rating. Durante la sconfitta nella week 11 contro i Washington Redskins, Young si lacera il flessore del tendine del suo pollice destro, sembra poter rientrare ma ciò non avviene e all’uscita a fine gara, Young mentre esce dal campo, tira i paraspalle tra il pubblico, e si appiccica con Fisher nello spogliatoio. Fisher non aspetta altro: Rusty Smith è il quarterback titolare dei Titans. Il 5 gennaio 2011, Bud Adams rilascia un comunicato stampa in cui afferma che Young non sarà più un membro della squadra nella stagione successiva.
75,4 di passer rating e 54 touchdown (42 su passaggio, 12 su corsa) contro 42 intercetti, la storia di Young in Jersey celeste.

Inizia il suo peregrinare: il 29 luglio 2011, Young firma un contratto di un anno con gli Eagles, giocando 3 partite da titolare, concludendo con un record negativo di una vittoria e 2 sconfitte. Nel mese di aprile del 2012, Vince sostiene dei provini coi Buffalo Bills, in cui viene giudicato “in ottima forma”. L’11 maggio 2012, Young firma un contratto annuale con i Bills ma il 27 agosto, dopo l’arrivo di Tarvaris Jackson dai Seattle Seahawks, Young viene tagliato. Ma è tagliato per l’arrivo di Jackson o perchè ha “finito il suo lavoro”?
La stessa domanda se la pongono i tifosi di Green Bay: il 5 agosto 2013, Young firma un contratto annuale, malgrado una pre-stagione tutto sommato positiva, il 31 agosto viene tagliato e McCarthy affida il compito di Backup di Rodgers a Seneca Wallace, che quando è chiamato in causa è una Caporetto. Perchè non aver tenuto Young?
Credo che ormai la risposta sia chiara. Pur essendosi dimostrato tutt’altro che bolso ed inadatto alla NFL, Young ha una qualità di lancio troppo scadente per essere confermato in una lega sempre più pass-friendly, di conseguenza, come si faceva noi da ragazzetti, fa la “campagna estiva” allenando le difese NFL contro i QB che corrono, che ultimamente sono di moda.

Questa sicuramente è l’ottica in cui bisogna vedere la firma del buon Vince su a Cleveland, apposta giusto ieri, di conseguenza non va certo cancellato il QB alla voce “need” per i Browns. Lieto di essere smentito per queste considerazioni, in qualsiasi momento, ma, hai voluto la casacca? Adesso, corri!