Draft 2014 Aftermath: New Orleans Saints

Dopo anni di draft orientati a tappare i buchi della nostra difesa, il vento è cambiato anche in Louisiana.

Il fenomenale balzo in avanti della nostra difesa nel 2013(da 32th a 4rt della lega) ha bilanciato un notevole calo del rendimento offensivo a causa di un generale invecchiamento del reparto che tira la carretta sostanzialmente dal Super Bowl (Colston(31), Pierre Thomas(30), Lance Moore(31) e Darren Sproles(31)).
In seguito quindi, al taglio di Moore e alla trade di Sproles, c’era nell’aria la netta sensazione che al primo giro si sarebbe potuti andare per un WR che potesse ridare una dimensione di imprevedibilità all’attacco guidato da Drew Brees.
E cosi è stato

Round #1, Pick #20, Brandin Cooks, WR, Oregon State

A me piace moltissimo la pick del primo giro: questo è un giocatore fatto e finito pronto plug and play per la nostra offense.
Ad Oregon State oltre ad aver demolito ogni record possibile immaginabile, ha giocato in un sistema già Pro-Style e si racconta di un ragazzo con una grande Work Ethic; ha 2 mani fantastiche (vedere un pò di ricezione da brivido in doppia copertura l’anno scorso), ottimo nel correre le tracce e nel creare separazione e poi come se non bastasse è un missile (4.33 sulle 40 yards). Scatti brucianti, mortifere accelerazioni e secchi cambi di direzione fanno di lui un WR capace di eludere, con disinvoltura massima, la marcatura del proprio Corner nell’uno contro uno e un interprete ideale per ‘Screen Passes’ e ‘Reverse Actions’. Notevoli le skills da ritornatore. Decisamente a proprio agio nel traffico, grazie ad una agilità da primato, per le già riportate punte di velocità riesce a fare la differenza pure quand’anche lanciato lungo, in campo aperto. Visti i 5-10 feet di altezza, per 189 pounds di peso, non un grande bloccatore. Ma era prevedibile. Non so se il ragazzo dovrà sobbarcarsi anche il lavoro di Punt e Kick returner, ma di sicuro si troverà in dote i numerosi snaps che l’anno scorso erano toccati a Darren Sproles e a Lance Moore. Comparison: Desean Jackson e Antonio Brown.

Round #2. Pick #58, Stanley Jean-Baptiste, CB, Nebraska

Per quanto riguarda Jean-Baptiste è quello che ci serviva: qui probabilmente c’è ancora da lavorare un po’ ma i mezzi atletici e fisici ci sono tutti: questo ragazzo è discretamente veloce per essere un 6 e 3 ed ha un buonissimo Foot Work. Ha un ottimo istinto per la palla(prima di essere convertito a corner giocava WR) e ed è bravo nel leggere il Qb avversario. Pecca ancora in fase di copertura e per la sua stazza ci si aspetterebbe un gioco più fisico. Ci serve come il pane considerando che dovremo affrontare 2 volte Mike Evans e 2 volte Kelvin Benjamin. Fortunatamente troverà come mentore un certo Champ Bailey che potrebbe aiutarlo nella crescita. Comparison: Richard Shermann (fisicamente, ovviamente siamo molto lontani tecnicamente)
Per quanto riguarda il resto della truppa ovviamente non si può dire un granché per ora.

Di sicuro siamo andati su un giocatore molto molto rischioso come Khairi Fortt (Round #4, pick #126, ILB, California) che a Penn State era uno dei più forti LB della NCAA ma da allora e dal suo trasferimento a Cal è stato falcidiato dagli infortuni (e quando intendo falcidiato vuol dire che si è rotto ogni altra partita, si è rotto pure alla combine…). E’ un giocatore muscolare, rapido nei contromovimenti, con una velocità di crociera che gli permette di
cacciare facilmente i portatori di palla a regime. Di contro ha una  parte inferiore del corpo non armonicamente sviluppata, che probabilmente è il principale fattore dei suoi infortuni. Una scommessa che ha molto upside ma anche un alta possibilità di Burst. Comparison: Jamie Collins

Vinnie Sunseri (Round #5, Pick #167, SS, Alabama) farà sicuramente il roster, mi piace particolarmente come pick. Il ragazzo figlio di un coach ha un intelligenza footbalistica sopra la media ed è stato il perfetto complemento di Ha-Ha Clintox-Dix, infatti quando si è rotto l’Acl, le secondarie dei Crimson Tide sono calate vistosamente. E’ il giocatore adatto per Ryan che come ben sappiamo giocherebbe se potesse con 7-8 Safety. A fronte di un fisico e di doti atletiche non eccezionali, è un giocatore con grande visione ed intuito, anche se attacca troppo aggressivamente lo scrimmage lasciando praterie dietro di lui. Potrebbe occupare il 4th posto a roster come S ed essere un ottimo elemento da Special Team
Ronald Powell (Round #5, Pick #169, OLB, Florida) era uno dei migliori recruitment al tempo di ingresso al college poi si è perso. Complice due infortuni al ginocchio nel 2012 che lo hanno fermato prima in primavera, poi definitivamente in autunno, impedendogli di scendere in campo per tutta la stagione. Fisico straripante (ha giocato TE in HS), qualità innegabili e grande forza di volontà anche per recuperare dagli infortuni, ma è un rischio per le sue condizioni fisiche che richiederanno ulteriori visite mediche. Anche qui grande upside ma pick che ci sta considerando che la posizione non era necessariamente un need.
Tavon Rooks (Round #6, Pick #202, Kansas State) è un OT che è partito starter in 23 delle 26 gare che ha giocato al college. Prodotto di Junior College (Navarro), se la cava bene sia in pass protection che in run blocking. Ai tempi dello JUCO era una forza della natura, che ha permesso alla sua squadra di vincere il campionato nazionale. Al Buffalo Wild Wings Bowl contro Michigan (che ha finito pessimamente ma era una candidata al BCS NC) ha fatto parte della linea che ha bloccato per più di 400 yard. Probabilmente sarà impiegato come tackle destro in attesa di sviluppo. Da lui ci aspetta un po’ di profondità nella Oline e nel caso riesca a svilupparsi bene e a mettere un po’ di peso, potrebbe in futuro sostituire Zach Striefs.
Tra gli UFA ottima firma quella di Brandon Coleman (WR, Rutgers) che era dato tra il fine secondo e inizio quarto giro e invece è scivolato undrafted. Un mostro da 6-6 che potrebbe arrivare a fare il roster e che potrebbe dare una svegliata a Nick Toon una volta per tutte.