Draft 2014 Aftermath: Tampa Bay Buccaneers

Ringraziamo per il fondamentale apporto gli utenti del Forum sui Tampa Bay Buccaneers ed in particolare Freeman80.

Il 2014 sarà l’anno della rinascita dei Tampa Bay Buccaneers? Ce lo diranno il tempo e il campo, sta di fatto che dal giorno in cui Greg Schiano e tutto il suo staff sono stati allontanati da Tampa e si è affidata la guida a Lovie Smith ci sono stati molti cambiamenti e si è registrata una profonda trasformazione.
Detta trasformazione è continuata al Draft 2014. Draft che resterà nella storia della franchigia perchè, per la prima volta, tutte le scelte sono state utilizzate per l’attacco.

Impossibile analizzare il Draft condotto da Licht (il nuovo General Manager) e Smith senza tenere in considerazione quanto accaduto in Free Agency. Tampa Bay è stata una delle squadre più attive e ha agito profondamente sulla difesa. Il taglio di Revis ha fatto scalpore, ma ha permesso di risparmiare ben 16 mln di CAP e di recuperare una terza scelta, mandando a New York, sponda Jets, quella del quarto giro. Revis è stato rimpiazzato dal miglior cornerback disponibile in Free Agency, Alterraun Verner, giocatore che tra l’altro appare calzare meglio nella tampa 2 tanto gradita a Lovie Smith. I Buccaneers hanno fatto un pesante upgrade della DL con le firme di Micheal Johnson e Clinton McDonald. Reparto LB oltre ad aver riportato a Tampa Johnatan Casillas è stato firmato Dane Fletcher e i 2 competeranno per il ruolo da starter nella posizione di SAM.
Anche la linea offensiva è stata stravolta dal duo Smith-Licht. Penn e Jospeh, starter molto costosi e dal rendimento molto al di sotto delle aspettative sono stati tagliati, mentre Zuttah è stato traddato a Baltimora. Mike Williams è stato traddato a Buffalo in cambio di una sesta scelta. A Tampa sono approdati Anthony Collins LT, Oniel Cousin OG e Evan Dietrich-Smith C nella linea offensiva e Luis Murphy e Lavelle Hawkins come WR. Infine Josh McCown, QB, reduce da una stagione superlativa a Chicago.
I Buccaneers arrivavano quindi al Draft con 2 need evidenti: Wide Receiver e Offensive Guard. Infatti se Collins e Dietrich-Smith rappresentano un upgrade significativo, l’unica guardia accettabile e sana è Meredith, mentre il rientro (ed eventualmente in quali condizioni) del pro bowler Carl Nicks rappresenta tuttora una incognita.
Lato WR, invece, prima del draft l’unico bersaglio valido era Vincent Jackson.
Vediamo quindi, con queste condizioni, come è andato il Draft dei Buccaneers.

Round #1, Pick #7, Mike Evans (WR, Texas A&M)
Scelta quasi obbligata per i Buccaneers. Mike Evans ha una struttura fisica e caratteristiche molto simili a quelle di Vincent Jackson. Fortissimo fisicamente è dotato di una ottima elevazione e di due mani fantastiche. E anche se la stazza non deve ingannare, Evans è fortissimo sia sul corto che sul profondo, Ha una buonissima velocità, anche se non parliamo di Watkins, è in grado di creare separazione da CB ed è eccezionale sui palloni contesi. Inoltre ha anche buone capacità di bloccaggio visto lo stile offensivo che Tedford aveva a CAL rappresenta una caratteristica importante.
Evans e Vincent Jackson costituiscono un duo di ricevitori molto simile a quello dei Bears della scorsa stagione, duo che ha molto aiutato McCown a realizzare la super stagione di cui è stato protagonista.
Mike Evans è una testa un po’ calda e a volte rischia di lasciarsi andare alle provocazioni e ad essere soggetto a stupide penalità. Credo che sia questo il suo maggior limite, per il resto le possibilità sono praticamente infinite.
Grade: A –

Round #2, Pick #38, Austin Seferian-Jenkins (TE, Washington)
Questa scelta mi ha fatto saltare dalla sedia. Smith sapeva di dover dare un terzo bersaglio importante a McCown e quando tutti si aspettavano un ricevitore o una guardia è arrivata la chiamata di Seferian-Jenkins. Giocatore dotato di un fisico potente, di ottima prestanza e atletismo e di buonissime mani. Fortissimo nella red-zone e sui palloni alti. Ottimo posizionamento nella ricezione.
Un TE moderno, complesso per la difesa perchè troppo veloce per i LB e troppo grosso per la secondaria.
Quella del TE non era una vera e propria need per i Buccaneers, ma nel football moderno il TE rappresenta una soluzione importante per l’attacco e fino ad ora Tampa era qualitativamente carente nel reparto. ASJ ha sicuramente bisogno di essere “sgrezzato”, tuttavia è pronto per essere un fattore. Inoltre, a differenza di Ebron, è un ottimo bloccatore e onestamente continuo a non capire perchè ci sia stata tutta questa differenza tra i 2. In ogni caso, meglio per noi.
Grade: B/A

Round #3, Pick # 69, Charles Sims (RB, West Virignia)
Questa è la scelta più controversa del nostro draft. Quella del RB non solo non era una need, probabilmente si tratta del reparto che meno aveva bisogno di rinforzi. Eppure, per certi versi, la chiamata ci sta. Sims è piu grosso dei RB della depth di Tampa e anche se non è un elite running back sa correre la palla molto bene. Ma soprattutto è molto forte a ricevere ed è abilissimo fuori dal back field. Utilizzato spessissimo in situazione di screen-pass e per scarichi veloci fa della rapidità ed agilità le sue migliori armi. Pensando alle sue caratteristiche a al sistema di Tedford la scelta assume un senso che a caldo quasi nessuno ha colto. Smith non ha chiamato solo un RB, ha chiamato un giocatore che si adattasse al sistema offensivo e che si combinasse bene con Martin.
Quello che qui bisogna valutare e che viene messo in discussione, però, non è il valore del giocatore, che appare assolutamente buono. Anche le statistiche e i numeri “parlano” bene. Il dubbio risiede nell’aver utilizzato una scelta così alta per un reparto già molto competitivo. Questo è quanto penalizza questa scelta. Tuttavia, ragionandoci a carte ferme, anche questa obiezione è opinabile. Martin è al di sopra di ogni discussione. Però James lo abbiamo visto solo per 3 partite, dove ha fatto benissimo e questo è incontestabile, ma non possiamo pensare che in 3 partite abbiamo una valutazione piena del giocatore. Rainey invece ha avuto piu portate e il risultato è che si è dimostrato un onestissimo backup ma poco di piu. Laddove ha incontrato avversari piu solidi ha avuto rendimenti bassini. Inoltre entrambi si sono dimostrati poco avvezzi a giocare fuori dal back field. Insomma, il rischio che fosse di nuovo Martin a doversi sobbarcare l’intero gioco di corsa c’era. Così invece abbiamo un giocatore che può essere sia alternativo che complementare al Muscle Buster. Non dimentichiamoci, poi, che il buon Doug si è infortunato in un gioco di passaggio, una di quelle situazioni in cui è meglio che sia un altro (magari anche più adatto) a scendere in campo. Infine, il football è uno sport ad alta incidenza di infortuni. Io mi domando: quanto ci avrebbe fatto comodo Sims l’anno scorso?
Mettendo tutto sul piatto della bilancia, ritengo Charles Sims un innesto positivo, che non solo farà depth ma che avrà anche un discreto spazio nei nostri giochi offensivi.
Grade: B –

Round #5, Pick # 143, Kadeem Edwards (OG, Tennesse St.)
Buona parte delle critiche alla scelta di Sims arrivavano perchè al terzo giro si aspettava una OG di un certo livello. Tra i nomi più quotati c’erano quelli di David Yankey, Gabe Jackson e Trai Turner. Beh, va detto che al momento della nostra scelta al quinto giro, Yankey era ancora disponibile. Smith e Licht hanno scelto però di andare sul prodotto di Tennesse St. Edwards sicuramente è un giocatore dall’enorme potenziale seppur ora come ora è troppo “grezzo” per essere più di un backup. Fisicamente ha una ottima corporatura con braccia lunghissime e un buon gioco di piedi e una inaspettata velocità e i due fattori gli permettono di coprire un ampio raggio. Inoltre ha uno stile molto aggressivo e aggiungere cattiveria agonistica nella nostra OL era uno degli obiettivi di questo Draft. Edwards deve però aumentare la sua forza di base, che non gli permette di essere dominante ed inoltre è carente tecnicamente. Ad opinione di tutti gli analisti ha il potenziale per diventare un giocatore importante, ma c’è da lavorarci sopra. A suo vantaggio un’ottima etica del lavoro e una grande motivazione. C’è un altro aspetto che va considerato. edwards ha dimostrato una notevole velocità cosa che sembra aver pesato in considerazione dei tanti screen che tedford usava a Cal.
Certo, si è corso un rischio passando un giocatore più pronto quale Yankey per uno che in prospettiva potrebbe essere anche più forte ma che non darà un contributo effettivo ora ed ora i Buccaneers ne hanno bisogno, soprattutto se Nicks non rientrerà.
Grade: C/B

Round #5, Pick #149, Kevin Pamphile (OT, Purdue)
I Bucs nel quinto giro si sono letteralmente buttati sulla OL, facendo trade up per arrivare a draftare Kevin Pamphile. Anche per Pamphile vale parte del discorso di Edwards. E’ un giocatore che in prospettiva può diventare importante ma deve crescere e migliorare su diversi aspetti. Ha un ottimo gioco di piedi e una notevole velocità ed è dotato di un ottimo equilibrio. Ma deve lavorare sulla parte superiore del corpo e sull’uso delle braccia. Sicuramente meno grezzo e più pronto di Edwards ma anche dotato di minore prestanza fisica. Qualità importante è che sa giocare sia OG che OT.
Va detto che entrambi i giocatori scelti al quinto giro hanno lavorato molto nel corso dell’ultimo mese con l’OL coach di Tampa che pare essere rimasto impressionato dai 2. Al punto da volerli entrambi, al punto da passare Yankey per Edwards e fare trade up per Pamphile. Smith ha espressamente dichiarato che saranno pedine importanti per la OL dei Bucs e francamente non apparivano dichiarazioni di rito.
Grade: C/B

Round #6, Pick #185, Robert Herron (WR, Wyoming)
Personalmente ho adorato questa chiamata. Forse c’era bisogno di un aiuto alla DL, forse si poteva dare profondità al reparto dei LB, ma onestamente, quanto talento si trova al sesto giro? Herron è una possibile steal di questo draft. Prenderlo al sesto giro è quasi un crimine. Piccolo ma incredibilmente veloce ed esplosivo, con un controllo del corpo eccezionale e una capacità di creare separazione fuori dal comune. Inoltre ha delle mani al di sopra della media. Perfetto per essere integrato nell’attacco fatto di torri costruito dal duo Smith-Licht e capace di sfruttare ed andare a giocare negli spazi. Inoltre sarà lui insieme a Demps a giocarsi il ruolo di ritornatore e tutti i tifosi sanno quanto ce ne è bisogno a Tampa.
Il fatto di essere così piccolo ha ovviamente degli svantaggi, primo tra tutti che può essere soggetto ad infortuni. Ma a Tampa non sarà il primo ricevitore e questo giocherà a suo favore.
Herron è un innesto importante, aggiunge opzioni al nostro attacco, calza PERFETTAMENTE nel gioco che Tedford aveva a CAL. Averlo preso al sesto giro alza ovviamente il grade della sua scelta.
Grade: A

Ultima annotazione. Tutti aspettavano un QB (soprattutto per via degli smokescreens fatti da Lovie). Alla fine il Qb non è arrivato e adesso pare si stia puntando su Glennon per il quale sembrerebbe si sia rinunciato a diverse offerte. Sono molto curioso di sapere cosa sarebbe successo se al secondo giro i Raiders non avessero chiamato Carr. Non lo saprò mai, col senno del poi dico che va bene così, Seferian-Jenkins si spera sarà il nostro TE da qui ai prossimi 10 anni e soprattutto con il parco RB e ricevitori (WR piu TE) costruito, Probabilmente da QB potrei giocare persino io.
Al nostro Draft complessivo do un B+. E’ vero, forse ci si è concentrati su un solo lato del campo, ma considerando quanto fatto in FA e quello che ha detto il campo la scorsa stagione, era quello che piu aveva bisogno di una rivoluzione.
Vedere i Buccaneers quest’anno sono certo sarà molto piu divertente.