Draft 2014 Aftermath: Baltimore Ravens – 1/2
I Baltimore Ravens sono arrivati al Draft 2014 dopo una stagione quasi deludente (8-8), che ha portato la franchigia del Maryland a mancare l’obiettivo playoff, sempre raggiunto da quando la squadra ha come QB Joe Flacco. La causa di ciò si può attribuire al ritiro di un leader indiscusso della squadra, Ray Lewis, e perdite altrettanto importanti come quelle di Ed Reed S, Ellerbe LB, Kruger DE e Boldin WR.
Nonostante le numerose perdite difensive quello che non ha funzionato quest’anno è stata soprattutto la linea offensiva che ha portato Ray Rice a correre 3.1 yards a portata, che per un RB del suo livello sono decisamente poche. Conclusa la stagione regolare ed iniziata la free agency, i Ravens hanno perso altri importanti giocatori (Arthur Jones DL, Corey Graham CB, Michael Oher OT e James Ihedigbo SS), prendendone però altri di qualità ed esperienza (Steve Smith WR, Darian Stewart SS, Owen Daniels TE, Jeremy Zuttah C) e rinnovando i contratti di giocatori in scadenza (Jones WR, Monroe OT, Pitta TE, Smith LB). I Ravens quindi sono arrivati al Draft con importanti lacune in offensive line e nella secondaria (FS,CB), ma nonostante questo le cose nei primi due round del Draft non sono proprio andate come tutti si aspettavano, a causa della “filosofia” di Newsome nel prendere sempre il miglior giocatore disponibile, indipendentemente dai bisogni della squadra.
Round #1, Pick #17, C.J. Mosley, ILB, Alabama, 106 kg x 1.88m
Considerato da tutti uno dei migliori LB nella Draft class di quest’anno e leader indiscusso della difesa di Alabama. Arriva al Draft dopo aver vinto il Butkus Award (miglior LB della nazione) e il titolo di miglior giocatore difensivo della SEC. Nella sua carriera ha fatto registrare 319 tackles, 5 intercetti e 6.5 sacks, confermandosi un giocatore forte e dotato di uno spiccato “QI footballistico”. Molti hanno affermato di essere sorpresi da questa scelta, ma personalmente credo che possa rivelarsi un tassello fondamentale nella franchigia del Maryland, dove dovrà vedersela con Arthur Brown per una maglia di titolare al fianco del veterano Daryl Smith.
Grade: A
Round #2, Pick #48, Timmy Jernigan, DT, Florida State University, 136 kg x 1.88m
Altra scelta quasi sorprendente. Anche qui vale la filosofia di Newsome di prendere il miglior giocatore disponibile, e Jernigan sarebbe potuto essere tranquillamente un prospetto da primo round se non avesse avuto qualche problema fuori dal campo. Fresco campione NCAA con Florida State, Jernigan ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale nella difesa dei Seminoles facendo registrare 138 tackles e 8.5 sacks. Sa essere un DT devastante, nonostante sia secondo alcuni un po’ “piccolo” per il ruolo. Un tassello molto importante per i Ravens. Jernigan entrerà in competizione con Brandon Williams per un posto da titolare e potrà sicuramente crescere sotto la guida di Haloti Ngata.
Grade: A-
Round #3, Pick #79, Terrence Brooks, FS, Florida State University, 89 kg x 1.80m
Un altro elemento della difesa dei campioni in carica Seminoles per colmare uno dei più importanti need dei Ravens, ovvero una FS: giocatore incredibilmente atletico, c’è chi lo definisce la safety più atletica del Draft, e come dargli torto (38-inch vertical leap , 4.42 nelle 40 yards). Giocatore molto completo che, secondo me, non avrà alcun problema ad inserirsi nei pro grazie alle grandi capacità di copertura su tutto il campo ed alla sua propensione per il gioco “maschio”. Appare favorito per una maglia da titolare al fianco del rookie Matt Elam, formando così la coppia di safety più giovane della lega. In carriera 126 tackles, 5 intercetti, 1 sack.
Grade: A-
Round #3, Pick #99, Crockett Gillmore, TE, Colorado State, 118 kg x 1.98m
I Ravens chiudono il secondo giorno del Draft pescando un tight end alquanto sconosciuto, ma che potrebbe rivelarsi utile. Dopo aver rilasciato Ed Dickson, i Ravens avevano bisogno di un tight end giovane da far crescere sotto la guida di Pitta e del veterano Owen Daniels. Devo dire di non essere sorpreso da questa scelta, soprattutto perché l’offensive coordinator Gary Kubiak è solito giocare con diversi tight end contemporaneamente. Gillmore è un giocatore molto fisico che sa sfruttare al massimo i suoi 198 centimetri per effettuare ricezioni e buoni bloccaggi, ma nonostante sia un buon giocatore in prospettiva futura non si può ignorare il fatto che probabilmente al terzo round si poteva fare di meglio, pescando magari un tight end migliore. Stats: 111 ricezioni, 1308 yards, 8 TDs.
Grade: C-
Round #4, Pick #134, Brent Urban, DE, University of Virginia, 136 kg x 2.01m
Come ho detto in precedenza, uno dei più importanti need per i Ravens era migliorare l’offensive line. Invece cosa decide lo staff di Baltimora? Prendere questo ragazzone canadese, secondo defensive lineman del Draft dei Ravens dopo Jernigan. Scelta che ha lasciato molti perplessi, ma andiamo a conoscere meglio questo giovane. Urban può giocare sia difensive tackle in una difesa 4-3 sia difensive end in una difesa 3-4. Sfrutta la sua altezza a dovere, tanto da far registrare ben 9 passaggi deviati in sole 8 partite. Durante la stagione 2013 ha subito un infortunio alla caviglia che lo ha limitato per più di un mese, e questo ha influito sul suo Draft. Ha tutte le caratteristiche fisiche per essere un giocatore dominante, sempre se i Ravens riusciranno a farlo sbocciare definitivamente. Statistiche: 75 tackles, 3 sacks, 9 passaggi deviati.
Grade: B
Round #4, Pick #136, Lorenzo Taliaferro, RB, Coastal Carolina, 105 kg x 1.82m
Ray Rice nella passata stagione ha deluso un po’ tutti, non solo per le sue prestazioni in campo, ma anche per le vicende ‘’off-field’’: è stato, infatti, arrestato per aver picchiato la sua fidanzata (scena ripresa da svariate telecamere di sorveglianza). Molto probabilmente questo gli costerà una squalifica e i Ravens si sono coperti le spalle prendendo questo giovane dal nome un po’ insolito. Taliaferro è un RB molto versatile e potente che potrà dare un grande mano anche nello special team. In carriera ha corso per 2613 yards , con 452 rec. yards e ben 44 TDs. Di sicuro non può essere considerato un titolare ma potrà dare una mano a Pierce e Rice nel gioco di corsa della squadra.
Grade: C+
Round #5, Pick #175, John Urschel, OG/C, Penn State, 142 kg x 1.92m
I tifosi dei Ravens hanno dovuto aspettare ben 5 round per vedere la propria franchigia draftare un offensive lineman, ma alla fine eccolo qui. Urschel è stato uno dei punti di forza della linea offensiva di Penn State giocando da titolare tutte le 24 partite da right guard. La cosa che più colpisce per questo giocatore è il fatto che egli sia un professore di matematica. Sì, avete letto bene, un professore di matematica, ed ha già deciso di ritornare ad insegnare una volta conclusa la sua esperienza in NFL. Urschel aggiunge profondità all’offensive line dei Ravens ed è molto probabile che riesca ad entrare nella lista dei 53 giocatori per la prossima stagione.
Grade: B-
Round #6, Pick #194, Keith Wenning, QB, Ball State, 99 kg x 1.91m
Prima del Draft, Ozzie Newsome aveva ampiamente annunciato che i Ravens avrebbero draftato un QB da far diventare un buon back-up per Joe Flacco, e così è stato. Attualmente il back-up di Flacco è Tyrod Taylor, che però probabilmente non ha mai convinto lo staff dei Ravens che ha, appunto, deciso di puntare su questo ragazzo da Ball State. Wenning, titolare fisso nella sua squadra universitaria, ha fatto registrare svariati record per la scuola, anche con discreti numeri: 11.402 pass. yards, 92 TDs , 42 intercetti. È un QB che ama correre e lo fa anche discretamente, facendo registrare 13 TDs su corsa. Ci sono tutte le carte in regola per farlo diventare un back-up solido che sappia guidare la squadra in assenza di Flacco.
Grade: C+
Round #7, Pick #218, Mike Campanaro, WR, Wake Forest, 87 kg x 1.76m
I Ravens non avevano pick al settimo round, ma pur di prendere questo WR hanno fatto trade-back con i Browns in cambio di una scelta al sesto round del draft 2015. Campanaro è un giocatore a tratti dominante, non per il fisico ma per la sua capacità di smarcarsi ed eludere i difensori. È il classico slot receiver con ottime mani e velocità sorprendente (4.45 nelle 40 yards). Non ci sono dubbi sul fatto che riesca ad entrare nei 53 di inizio stagione e potrebbe anche guadagnare un buon minutaggio nella sua prima stagione e divenire uno dei target preferiti da Flacco. Per lui inoltre si tratta di un ritorno a casa poiché è nato nel Maryland.
Grade: A-
Terminato il Draft inizia per lo staff delle squadre NFL la caccia agli undrafted free agents. Degni di nota tra i giocatori non draftati presi dai Ravens sono:
– James Hurts OT. Un prospetto da terzo round, ma a causa di una gamba rotta in stagione ha fatto storcere il naso a diverse società.
– Jerry Rice jr. WR. Questo nome vi suona familiare? Sì, è proprio il figlio della leggenda dei 49ers Jerry Rice. Beh, c’è da dire però che non si avvicina minimamente al padre e che molto probabilmente verrà tagliato.