Draft 2014 Aftermath: Cincinnati Bengals

Il principale obbiettivo dei Cincinnati Bengals (11-5 nel 2013) è il rafforzamento di quelli che rimanevano i punti deboli anche dopo la prima tornata di free agency, dove Cincy non ha trovato validi rimpiazzi ai partenti.

Cosa serviva è presto detto.
Cornerback: Leon Hall è stato massacrato dai tendini d’Achille, Newman e Jones ci hanno messo del loro per non far sfigurare la secondaria, ma manca qualità top. Defensive End: Michael Johnson è andato ai Bucs, Margus Hunt secondo giro 2013 ha faticato non poco, serve qualcosa in più. Defensive Tackle: Domata Peko ha messo assieme una stagione mediocre ed è all’ultimo anno di contratto, Geno Atkins esce da un infortunio serio, si può spendere un giro centrale del Draft. Left Tackle: Andrew Whitworth spostato per emergenza a guardia, ci ha fatto un figurone, ma ha lasciato aperto il lato cieco, da riempire assolutamente e molto presto. Centro: Kyle Cook è l’anello debole dell’OL, e non si è smentito nemmeno nel 2013. Quarterback: Andy Dalton non è un leader, non lo sarà mai e i Bengals penso l’abbiano capito e trarranno le dovute conclusioni. Wide Receiver: maggiore profondità per non vedersi soffocati da contratti in scadenza.

Andando in ordine di importanza: la pressante necessità di cornerback, risultata ancora più accentuata per i Bengals, la sostituzione di elementi come Michael Johnson e Anthony Collins era particolarmente urgente. Ed a discrezione di Marvin Lewis, iniziare a pensare ad una posizione molto chiacchierata dopo la sconfitta patita in casa nel Wild Card Game di gennaio: il quarterback, dato che ormai è conclamata l’assoluta incapacità del roscio Andy Dalton di guidare i Bengals ad almeno una vittoria in post season.

Vediamo ora nel dettaglio le scelte effettuate da Cincinnati in questo Draft 2014:

Round #1, Pick #24, Darqueze Dennard, CB, Michigan State
Eccellente pick, sia perchè ritengo che si stia parlando del miglior cornerback dell’annata, sia perchè alla 24 era in assoluto il miglior giocatore che i Bengals potevano sperare di portare a casa. Il cornerback peraltro era una necessità primaria del team a causa degli anni che passano per i titolari e delle partenze in free agency. Di sicuro una certa fortuna si è messa sulla strada dei Bengals per questa presa, dato che questo giocatore poteva facilmente andare a finire a Chicago alla #14.
GRADE: A

Round #2, Pick #55, Jeremy Hill, RB, LSU
O mi sfuggono dinamiche dei Bengals, oppure semplicemente è una scelta da BPA venuta parecchio male. Il giocatore di per sé è un buon prospetto, un RB di quelli che sarebbero stati molto utili ad una squadra che ne avesse avuto veramente bisogno, cioè non Cincinnati, che a roster ha un certo Giovanni Bernard ed un altro animaletto come BenJarvus Green-Ellis. L’unica soluzione che mi viene in mente è mettere il pepe al culo di Green-Ellis, ma farlo con un secondo giro, mi suona un po’ come andare a caccia di mosche col lanciafiamme. Peraltro, come marchio di fabbrica di LSU, anche Hill ha avuto alcune liaison con la legge… Per fortuna che il FO dei Bengals non voleva più gente con problemi caratteriali. Ocho che arriva un altro Ochocinco.
GRADE: C

Round #3, Pick #88, Will Clarke, DE, West Virginia
Già detto, a me piace davvero molto Will Clarke, ma starebbe meglio in una 3-4. Tuttavia colma una necessità come il defensive end, dato che Cincinnati ha perso Michael Johnson andato a Tampa Bay in FA. Clarke non poteva durare più del quarto giro (avevo ipotizzato una sua uscita alla seconda metà del secondo…) di conseguenza è difficile definirlo un reach, anche perchè il ragazzo ha doti innegabili di grande lavoratore, non è escluso che sappia riadattarsi.
GRADE: B

Round #4, Pick #111, Russell Bodine, C, North Carolina
Così come per i Patriots, i Bengals hanno meramente coperto il grosso buco del Centro, trovando in Russell Bodine una risposta adeguata per essere un quarto giro. Fin qui la parte decisionale che colma la need, ora ci dovrà essere la parte agonistica, che dovrà farci capire se una squadra che ambisce ad andare ai playoff può mettere come starter un ragazzo che pur avendo un buon primo passo subisce inizialmente i Nose più potenti, anche se poi solitamente reagisce adeguatamente. Rimane un grosso punto interrogativo sul rendimento che potrà avere.
GRADE: B-

Round #5, Pick #164, A.J. McCarron, QB, Alabama
Io non sono nessuno e probabilmente, magari sicuramente, verrò smentito in quindici giorni, ma le scelte di A.J. McCarron al 16mo del quinto giro e di Murray subito dopo mi fanno sorridere: sono due ragazzi che non sono in grado di essere starter in NFL se non con una fila di disgrazie di quelli davanti a loro. McCarron è stato semplicemente il ragazzo giusto al momento giusto, che non vuol dire il migliore possibile, ma quello che meglio ha gestito la corazzata che aveva attorno. Accurato, bravo ragazzo, ma non vince le partite, paradossalmente le vince di più quel debosciato di Mettenberger, in più ha quel pessimo vizio di sbuffare quando la palla non arriva a destinazione. Può fare il backup, ed il roscio anche quest’anno può dormire sonni tranquilli. Rubo una battuta recuperata da Stargate su internet: “ho più possibilità io di mettermi con la fidanzata di McCarron che lui di fregare il posto a Dalton al week 1”.
GRADE: C

Round #6, Pick #212, Marquis Flowers, OLB, Arizona
Cincinnati ha letteralmente ignorato i prospetti in posizione di LB fino al sesto giro, quando oramai in giro c’era rimasto proprio poco, sarebbe stato molto più saggio lasciar perdere il QB alla quinta e salire magari di qualche posizione per portarsi a casa qualcuno sensato tipo Telvin Smith, se volevano un leader potevano portarsi a casa gente come Bullough o Skov. Ma lasciando stare la dietrologia, a Pick #212 ha poco senso dire se c’erano migliori LB in giro, forse si, forse no, il rischio diventa veramente lieve.

Round #7, Pick #239. James Wright, WR, LSU
Magari si farà compagnia con Hill, dato che vengono entrambi da LSU, sperando che non abbiano la stessa testa. I Bengals con lui coprono (?) la need del receiver dopo la perdita di Andrew Hawkins, ma sinceramente pigliavo mille volte Brandon Coleman che invece è finito UdFA a New Orleans!

Round #7, Pick #252, Lavelle Westbrooks, CB, Georgia Southern
Questo invece non è per nulla un brutto prospetto per Cincy, che ha bisogno di CB come l’aria. Potrebbe non essere il classico settimo giro che deve sputare sangue per guardare una stagione di NFL dalla sideline.

DRAFT GRADE: C+
La partenza è stata decisamente incoraggiante, colmando una lacuna importante, se non fondamentale, a Pick #24 con  Darqueze Dennard, prima che la zuffa per i cornerback facesse salire come razzi i prospetti nel ruolo. Tuttavia la brillantezza delle scelte si è andata spegnendo in fretta specialmente nel terzo giorno.
La scelta di Jeremy Hill nel secondo giro appare piuttosto imprudente, così come puntare a Pick #164 su AJ McCarron, che come ho scritto più volte è un manager e non un playmaker, e non diventerà mai un quarterback starter in NFL a meno che non succeda un filotto di disgrazie come quello che ha portato Scott Tolzien starter a Green Bay l’anno scorso.
Cincinnati ha cercato di colmare alcuni dei suoi bisogni che non fossero i cornerback nei Round #3 e #4 con Will Clarke e Russell Bodine. Detto questo, il primo si riuscirà ad adeguare al sistema di gioco? Clarke sarebbe meglio in una 3-4, quindi probabilmente non sarà un sostituto immediatamente valido per Michael Johnson, pur ritenendolo personalmente un gran bel prospetto, e sperando che la sua grande work ethic gli permetta di modificarsi e diventare veramente utile alla causa. Quanto a Bodine, schierarlo come centro titolare nel 2014 ha una percentuale di rischio, si tratta pur sempre di un prospetto preso con Pick #111.
Discrete firme in FA, tra cui il compagno di Dennard, Isaiah Lewis, SS, ma si tratta di atleti che non fanno accumulare a Cincy quel talento che ci si aspetterebbe per contrastare la crescita delle concorrenti.
I Bengals non escono da New York con un ottimo bottino. Solo due giocatori possono avere pesanti chance come starter immediati, c’era bisogno di fare molto meglio se si voleva mantenere il titolo della AFC North: Baltimore e soprattutto Pittsburgh hanno effettuato Draft decisamente migliori, lo stesso per Cleveland con la riserva dell’incognita Manziel.
C’è di positivo che l’offense tigrata è molto fresca, di conseguenza se si sistemasse quel piccolo inghippo del QB che si squaglia alla vista del cartello PLAYOFF, i Bengals potrebbero divertirsi in un futuro non troppo lontano.