Indianapolis Colts: ecco i rookie 2014.

In questo periodo di “pessimismo e fastidio” che ha contraddistinto le giornate post-draft dei tifosi Colts, vorrei provare a far entrare un piccolo squarcio di sole tra le nubi che tanto repentinamente hanno oscurato la mente e le speranze dei supporters di Andrew Luck e soci, passati all’improvviso da fans di una squadra NFL ‘contender’ a sostenitori di una franchigia ‘delusione’, il tutto per quei due (dato che la prima notte siamo stati a guardare…) fatidici giorni dello stesso draft, causa le scelte, a onor del vero quanto meno opinabili, del buon GM Ryan “ciccio” Grigson.

Ecco perché di seguito vi lascio qualche nota sui giocatori selezionati da Indianapolis, ma anche sugli undrafted firmati subito dopo, dato che con le sole 5 scelte avute a disposizione non è escluso che possano riuscire a fare la squadra, magari mettendosi in evidenza nei già iniziati “rookie minicamp”, pur partendo da una situazione contrattuale non garantita.

Giusto due righe di presentazione, qualche impressione personale, piccole note o statistiche, ché spesso alcune di queste, purché adeguatamente interpretate, possono raccontarci qualcosa di più sulle potenzialità di un prospetto, anche proveniente da competizioni “minori”, mentre come sappiamo bene non sempre il nome tanto pubblicizzato dai media, il pluricampione collegiale, il top team NCAA player (Trent Richardson who?) paga dividendi altrettanto significativi in una lega tanto diversa atleticamente dal college e così specializzata nei singoli ruoli quale è la National Football League.

Ecco dunque le Draft Selections di Indianapolis:

Jack Mewhort, OG, Ohio State, 6-6, 309. Second-round pick. Non sarà(ancora) una “guardia” come annunciato a NYC da Marvin Harrison, ma è stato comunque un capitano della squadra che ha registrato i record di ateneo (di Ohio State, non “Vattelappesca state”…) per punti segnati, rushing yard e touchdowns. Nominato All-America e first-team All-Big Ten. Il progetto Colts è farne la left guard titolare. Se va male credo possa diventare un buon RT. Più che un “tough”, un “badass offensive lineman”. E serviva come il pane.

Donte Moncrief, WR, Mississippi, 6-2, 221. Third-round pick. L’unica pick del lotto piaciuta ai fans e ai bloggers di Indy, ma anche l’unica che a me non convince completamente (e ovviamente spero proprio di sbagliarmi) nella transizione NCAA->NFL. Il vantaggio è che nel “parco” ricevitori attuale avrà tempo per imparare e crescere. Terzo nella classifica all-time di Ole Miss in ricezioni, receiving yard e receiving touchdowns. Nel 2013, All-America honorable mention e All-SEC second-team.

Jonathan Newsome, DE/OLB, Ball State, 6-3, 247. Fifth-round pick. Mid-American Conference first-team nel 2013. Due anni ad Ohio State prima di lasciare Columbus a seguito del “Tattoo scandal” che portò tra l’altro al licenziamento dell’HC Jim Tressel. Weakside pass-rusher atletico, ancorché semisconosciuto. Proprio come Robert Mathis quando Indy lo scelse nel 2003 dagli Alabama A&M Bulldogs (Division I-AA). Chissà perché molti addetti lo paragonano proprio a Mathis, Bill Polian compreso. Sì, lo stesso Polian che paragonò anche il first rounder Jerry Hughes da TCU a Mathis, anno di grazia 2010… Nel 2013 è stato 3 volte MAC West Division Player of the Week. La speranza è che, seppure non un crack alla Mathis, quantomeno sia uno steal.

Andrew Jackson, ILB, Western Kentucky, 6-1, 257. Sixth-round pick. Placcatore proficuo. 327 tackles, 42 TFL, 6.5 sack e 5 FF in 3 anni da protagonista a WKU, simpatica formazione degli ‘Hilltoppers’, in pratica i ‘Gabibbi’ del Kentucky occidentale. All-Sun Belt Conference first-team nel 2011 e nel 2012. Lui però viene dalla Florida, e più precisamente dalla Kathleen High di Lakeland, la stessa High School del più forte ILB di sempre (Ray Lewis). Come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire…

Ulrick John, OT, Georgia State, 6-6, 290. Seventh-round pick. Anche lui dalla Sun Belt Conference, dove ha ricevuto una “honorable mention” nel 2013. Monumentale bloccatore in una offense che ha registrato 110.5 rushing yard a partita. Ma non è tutto, perché sa muoversi anche in pass protection. Grigson dice di averlo visto contro top team NCAA come Alabama e West Virginia, dove ha fatto bene. Il settimo giro è quello delle scommesse, dei giocatori di contorno (specialisti, ecc.) o dei giovani da sviluppare. Grigson ha puntato alla roulette del ‘future’ left tackle. Hai visto mai…

 

Ecco invece gli undrafted, in rigoroso ordine alfabetico:

Qua Cox, CB, Jackson State, 5-10, 178. Undrafted. Uno dei 4 cornerbackUDFA firmati dai Colts.Nel 2012 ha guidato la Southwestern Athletic Conference (FCS) con 5 intercetti. E’ un ball-hawking style CB, che ha giocato in man coverage (press e off). Per me ha chance di giocarsi un ruolo in pratice squad, se non addirittura in depth chart.

Marcus Hall, OG, Ohio State, 6-5, 315. Undrafted. Compagno di Mewhort ai Buckeyes con i quali ha vinto la bellezza di 24 partite consecutive. Se non altro lui “guardia” ci ha giocato. Nato a Cleveland, ha giocato nella stessa High School (Glenville) di Newsome. All-Big Ten honorable mention nel 2013.

Jonotthan Harrison, C, Florida, 6-4, 299. Undrafted. Centrodei Gators, votato capitano del team nel 2013. Unico OL di Florida a partire titolare in tutte e 12 le partite stagionali. Potente, braccia lunghe, ha caratteristiche interessanti per un sistema “power”. Può ricoprire anche il ruolo di guardia. Beh, se i Colts non vogliono che vada io sotto a Luck, un centro di riserva da qualche parte dovranno pur trovarlo…

Tyler Hoover, DE, Michigan State, 6-7, 286. Undrafted. 48garedisputate negli Spartans, 23 da starter, per un totale di 93 tackles (9 TFL), 7.5 sack, 6 PD, 3 FF, 1 FR. Nel 2013 ha avuto la migliore stagione (giocando DT) con 4 sack. Senior season nella quale ha vinto da titolare sia la Big Ten (finale contro Ohio State), sia il Rose bowl (finale contro Stanford). Anche se il suo tabellino cumulato nelle due partite è stato di… 1 tackle (contro i Cardinal a Pasadena).

Kameron Jackson, CB, California, 5-9, 175. Undrafted. La scelta di rinunciare all’ultimo anno di college, con un solo anno da titolare alle spalle evidentemente non ha pagato. Ragazzo di Long Beach(Los Angeles),ha avuto il suo momento di gloria nel “derby” 2012 giocato a Berkeley contro UCLA, quando registrò 3 intercetti nella stessa partita (primo Golden Bear a riuscirci in 10 anni). Veloce (range 4.4), ma la sua strada per diventare un cover corner di livello NFL è davvero lunga.

Zach Kerr, NT, Delaware, 6-1, 326. Undrafted. Forse uno dei migliori prospetti NT di “seconda fascia” al draft 2014. Potente, grande ‘motor’, capace anche di penetrare il backfield avversario (almeno a livello FCS). Primo DL della storia di Delaware a ritornare un intercetto in touchdown.

Seth Lobato, QB, Northern Colorado, 6-5, 229. Undrafted. Pocket passer longilineo che ha lanciato 2.725 yard e 16 touchdown nel 2013 in Big Sky (FCS). Con lui si inizia la ricerca del futuro back-up per Andrew…

Keon Lyn, CB, Syracuse, 6-1, 201. Undrafted. Esce da un infortunio serio (rotula del ginocchio) e innanzitutto deve dimostrare di essere guarito. Non è particolarmente veloce, ma possiede un buon fisico per un CB. 3 stagioni da starter a Syracuse, la migliore nel 2012 con 46 tackles, 3 TFL, 3 intercetti e 10 passaggi difesi.

Dewey McDonald, S, California (Pennsylvania), 6-0, 220. Undrafted. Incredibilmente,l’unica safety firmata tra i rookie provenienti dal college. Oddio, ha giocato a Fairmont State (3 anni) e poi da senior alla California University of Pennsylvania, sempre in Division II. A quel livello, nel 2013 ha avuto un career-best di 89 tackles, 6 TFL, 3 intercetti (tutti riportati in TD), 8 PD. È un ‘hard-hitter’. Per Pagano è un “Big, athletic-type safety. Got good range, got good ball skills. Did some good things.” Proverà a fare la squadra, magari la ‘practice’. Ha qualcosa di intrigante…

Nnamdi Obukwelu, DE, Harvard, 6-3, 275. Undrafted. Più un DT che DE, nel 2013 ha vinto il George “Bulger” Lowe Award come New England Defensive Player of the Year con 4.5 sack, in Ivy-League…

Cody Parkey, K, Auburn, 6-0, 190. Undrafted. Ha totalizzato la striscia più lunga della SEC con 90 PAT consecutivi. Inoltre, ha una gamba potente. Detto questo, la strada per impensierire Vinatieri è tipo la via Lattea…

Loucheiz Purifoy, CB, Florida, 5-11, 190. Undrafted. Da potenziale first rounder ad eventuale late round pick, a concreto undrafted. Di sicuro hanno inciso anche i “problemini” fuori dal campo, come l’arresto per possesso di marijuana nel 2013… ma insomma, in fin dei conti niente di trascendentale per un potenziale giocatore NFL… Meglio in zone coverage che in man coverage, dove pure potrebbe migliorare dato il fisico, anche se deve metterci più forza se vuole incidere in press-man. Più che discrete ball skills, fenomenale atletismo, ha il potenziale per incidere negli special team dove peraltro ha fatto benissimo nei Gators, specie come ‘gunner’.

Erik Swoope, TE, Miami, 6-5, 220. Undrafted. 4 anni da standout player nel basketball team di The U. Però non ha mai giocato per la squadra di football degli Hurricanes. Cosa che invece ha fatto, per una stagione, Jimmy Graham. Insomma, un TE undrafted alla Antonio Gates, che pure a Kent State giocò solo a pallacanestro, anche se in precedenza al liceo aveva giocato anche a football, mentre Swoope nemmeno là. Vabbé, facciamo così: se diventa un incrocio tra Graham e Gates, tutti a casa mia che stappiamo la bottiglia di Barolo invecchiato 10 anni…

Eric Thomas, WR, Troy, 6-0, 216. Undrafted. All time leader di Sun Belt Conference con 29 receiving TD in carriera. Il record precedente (24) apparteneva ad un ricevitore di Florida International, tale T.Y. Hilton… Certo che anche solo provare a guadagnare un posto in practice per un reparto ricevitori affollato come quello attuale dei Colts non sarà affatto facile…

Zurlon Tipton, RB, Central Michigan, 6-0, 221. Undrafted. Si tratta di un ‘hard inside runner’ le cui caratteristiche però difficilmente si sposeranno mai con la NFL moderna. Senza contare che è un prospetto injury-prone e che il reparto attuale dei Colts con T-Rich, Ahmad Bradshaw e Vick Ballard (senza contare Dan Herron e Chris Rainey) è pressoché definito, se non altro da un mero punto di vista contrattuale…

Josh Walker, OG, Middle Tennessee State, 6-5, 323. Undrafted. All-Conference USA selection nel 2013. Ha flirtato a lungo con i Colts, che ha incontrato più volte prima del draft, dunque la sua firma non è affatto una sorpresa. Quella potrebbe invece regalarla in campo, dove il suo fisico prorompente e la sua potenza sembrano perfetti per un power running game.

Tony Washington, WR, Appalachian State, 5-11, 200. Undrafted. Si tratta di uno ‘speedster’ che ha guidato la Southern Conference nel 2013 con 939 receiving yard. Ma soprattutto è un vero return specialist (sia KR, che PR) ed è in quest’ottica che è stato firmato, ruolo nel quale si giocherà le sue carte.

Infine, tra i partecipanti al rookie minicamp, c’è anche Henoc Muamba, ILB, 6-0, 230. 25enne dalla Rep. Democratica del Congo, è stato selezionato alla prima scelta assoluta nel draft 2011 CFL (Canadian Football League) dai Winnipeg Blue Bombers. Nel 2013 ha avuto una stagione da 106 tackles (2° posto nella CFL), aggiungendovi 1 sack, 1 intercetto, 1 fumble ricoperto e 1 touchdown difensivo. Nel febbraio scorso si è fatto il miglior regalo di compleanno firmando per gli Indianapolis Colts, i quali sperano di trovare in lui un altro Jerrell Freeman.