Draft 2014 Aftermath: Cleveland Browns
I Browns sono una squadra sfortunata: Brian Hoyer stava facendo bene quando ha dovuto abbandonare qualsiasi aspettativa e finire in infermeria, facendo letteralmente deragliare la squadra, fino a provocare il licenziamento, dopo appena un anno in sideline, di Rob Chudzinski. Inutile dire che tutti (noi compresi) si aspettavano un draft con un franchise QB data la quarta scelta assoluta.
Per il resto, la squadra ha denotato altre aree in cui aveva necessità di upgrade:
– Wide Receiver: Josh Gordon hahahaha! Greg Little ha rimediato tonnellate di drop, serviva anche un numero 2, e serviva anche uno slot che upgradi Davone Bess.
– Inside Linebacker: Karlos Dansby chiude solo parzialmente un buco, urgeva scelta da secondo giorno.
– Right Guard: Shawn Lauvao è andato e Oniel Cousins idem.
– Cornerback: avevate qualche dubbio?
– Punter: Spencer Lanning è stato 28mo su 32 punter per yard nette.
Realisticamente, la squadra non approda ai playoff dal 2002 quindi non ci si aspetta una stagione in pompa magna, ma ci si aspettava un draft intelligente per accumulare talento necessario a gettare le fondamenta di una ricostruzione sensata. In questo troviamo saggio tradare diversi giri bassi per accumulare meno giri ma più alti sia nel 2014 che in proiezione nel 2015. Come è andata non è facile da capire, ci proviamo:
Round #1, Pick #9. Justin Gibert (CB, Oklahoma State)
E’ pur vero che il corner non era la prima need della squadra, di conseguenza forse sarebbe stato meglio puntare su qualcos’altro, ma ottenere la prima scelta di Buffalo nel 2015 da un certo valore a questa decisione, che significa un occhio al futuro.
Gilbert inoltre costituisce un assoluto upgrade: prima di tutto la capacità di non farsi staccare dal diretto avversario e che gli permette di essere al posto giusto per gli anticipi e le sporcate, poi la “zampata” che riesce ad imprimere anche in situazioni di equilibrio tutt’altro che facili, infine lo spirito da duro, da uno che vuole e cerca il contatto. A questo aggiungo rapidità e fluidità davvero eccellenti che emettono lampi di pura classe soprattutto, a mio avviso, quando retrocede spalle alla direzione di marcia, misure antropometriche eccellenti. Nei del ragazzo? Troppa foga nell’accorcio che lo rendono vulnerabile alle giocate trucchetto, tecnica di placcaggio assai rivedibile (abbassa la testa troppo presto rischiando di essere eluso).
In un draft in cui la qualità dei QB è oggetto di interminabile contesa, una volta uscito Bortles alla #3, secondo me Cleveland bene ha fatto a passare sull’argomento.
GRADE: B+
Round #1, Pick #22, Johnny Manziel (QB, Texas A&M)
Se ne è straparlato, di conseguenza lascio parlino gli altri. A me non dà molta fiducia, ma ammetto che sia adatto alla filosfia d’attacco di Kyle Shanahan e sia uno capace di dare la scossa ad una squadra quantomeno in confusione.
E poi, male che vada, avranno due scelte al primo giro anche nel 2015…
GRADE: B
Round #2, Pick #35, Joel Bitonio (OT/G, Nevada)
Cleveland è sprovvista di WR presentabili, passare anche il secondo giro è un azzardo, pur considerando che la classe dei WR è molto profonda e talentuosa.
Senza dubbio Bitonio copre una need importante ed è un giocatore assolutamente efficace, che combina una buona velocità, forza e grinta. A questo aggiunge un atletismo inaspettato ed una ottima gestione della parte bassa del corpo: piedi leggeri, agilità laterale, senza dimenticare mani forti ed abili, ed una buona velocità di uscita allo snap per il blocco basso o l’uscita verso la linea dei LB. Potente nei blocchi drive ed intelligente a cogliere l’attimo per atterrare il diretto concorrente sbilanciato
Purtroppo la competitività che ha dimostrato non lo salva da una certa inadeguatezza fisica, specialmente nelle braccia corte, che lo costringeranno a guardia, ruolo peraltro mai affrontato al college.
Io avrei agito differentemente. Una pick un po’ deludente, anche perchè Bitonio forse a pick #71 poteva ancora essere sduto sulla sua sedia.
GRADE: C+
Round #3, Pick #71, Christian Kirksey (ILB, Iowa)
C’era la need ed è stata coperta, tra l’altro con un ragazzo che personalmente piace molto.
Kirksey ha giocato l’ultima stagione e dato un vistoso contributo ad una delle difese più solide della FBS. La dote che più si apprezza del ragazzo è il dinamismo: ha molta velocità sul breve e medio passo, cosa che gli ha consentito di essere un autentico difensore “sideline-to-sideline” e non di rado di venire schierato di fronte agli “slot receivers” per neutralizzarne la rapidità dei primi passi e potenziali guadagni “after catch”. Quando gioca vicino alla linea di scrimmage è un elemento di cui i bloccatori avversari devono tener conto, perchè la sua velocità gli permette di essere un buon “disruptor” se non tenuto in considerazione. Pecca palesemente a livello di forza nella parte superiore del corpo, dove infatti fa moltissima fatica a disingaggiarsi dai blocchi e preferendo fermare gli avversari usando tutto lo slancio del corpo piuttosto che usare una tecnica più ortodossa.
Il problema è che non si doveva più aspettare per prendere qualcuno a ricevitore.
GRADE: C-
Round #3, Pick #94, Terrance West (RB, Towson)
E fu così che si scoprì che in War Room, il secondo giorno, per Cleveland c’erano Josh Gordon ed i suoi amichetti, con una tonnellata di maria e tanta voglia di divertimento.
Sia chiaro, nulla contro Terrance West: solido con una buona costruzione muscolare per scrollarsi di dosso i difensori, piedi rapidi ma non esplosivi, potenza, pazienza, buona visione, manca nella velocità di punta e corre un po’ troppo alto.
Ok, ci sta che si consideri Ben Tate non eterno, ma onestamente si poteva andare a pescare per altri ruoli, prima di andare sul RB. E non mi ripeto oltre.
GRADE: B-
Round #4, Pick #127, Pierre Desir (CB, Lindenwood)
Alto, atletico, fluido, flessibile, un bel giocatore senza dubbio, una stella per un piccolo college come Lindenwood, che ha bisogno di una sbozzata a livello tecnico, come normale che sia. BPA? Può darsi, sta di fatto che non ho ben capito quale need risolve (Gilbert con pick #6 era già arrivato), scelta molto al di sotto delle aspettative.
GRADE: C+
DRAFT GRADE: C+
Intanto, una prima notizia positiva: Cleveland non ha draftato solo Manziel, come in un primo tempo si era capito dai titoli di siti e giornali sportivi.
Più nel concreto, il progetto di Cleveland è complicato. Da un lato, alla fine del secondo giro, i Browns avevano risolto (sempre a loro avviso) tre need come la Guardia, il CB ed il QB, avevano guadagnato una ulteriore selezione da primo giro per il 2015 e tutto filava liscio: addirittura si era smesso di fare le solite battute sul FO che va al draft ubriaco…
Poi ci si è resi conto che alcune pressanti necessità come il WR (gli starting wideouts sono attualmente Andrew Hawkins and Greg Little, poi Johnny voglio vederti quando ti accorgi di non avere più Evans!), non venivano coperte con il passare dei giri. C’erano in giro Allen Robinson, Davante Adams, Jordan Matthews… ma anche Martavis Bryant, Donte Moncrief, Cody Latimer o Paul Richardson. qualcosa andava fatto assolutamente in quella area, specialmente, come detto, per la qualità e la profondità della classe dei WR 2014.
Considerati i Draft delle principali rivali, e soprattutto quello degli Steelers, solidissimo e qualitativamente superiore, Cleveland molto difficilmente farà la voce grossa quest’anno.
Sia chiaro, i Browns hanno trovato alcuni giocatori eccellenti come Terrence West e Pierre Desir, ma hanno lasciato il loro presunto franchise QB da solo in una valle di lacrime, e senza nemmeno un Rob Gronkowski che lo accompagni alle feste…