NFL 2014 Preview: Buffalo Bills

L’analisi completa oggi la AFC East, andando a scandagliare la situazione dei Buffalo Bills.

 

Risultati 2013: 6-10, il quarto posto nella AFC East.

Partenze chiave: Jairus Byrd (S)

Arrivi chiave: Sammy Watkins (WR), Cyrus Kouandjio (OL), Cyril Richardson (OL), Corey Graham (CB), Brandon Spikes (LB), Keith Rivers (LB)

 

Dopo la morte del proprietario Ralph Wilson la squadra è ufficialmente sul mercato, ed entrambi i membri dello staff, Doug Marrone (al secondo anni ai Bills) e il direttore generale Doug Whaley, sanno che il cambiamento al vertice può significare un cambiamento radicale della squadra, soprattutto se le vittorie non arrivano a dimostrare la bontà del lavoro svolto sinora.
Nella notte del Draft, l’accordo di Whaley che compensa l’arrivo di Watkins in cambio della prima scelta 2015 di Buffalo a Cleveland, ha il sapore di una mossa disperata. La speranza per un anno da sopra .500 sta in una difesa che sembra andare nella direzione giusta, nonostante la grave perdita di Kiko Alonso, puntello del reparto. C’è un sacco di talento nella DL, e anche con le perdite ci sono i segnali che mostrano che i giocatori, da entrambi i lati della palla, sono pronti a far vedere miglioramenti consistenti.

 

Attacco

Quanto sarà lungo questo salto molto dipenderà da quale annata aspetta EJ Manuel. Ci sono stati segnali positivi lo scorso anno, nella sua stagione da rookie, ma gli infortuni hanno limitato Manuel a 10 partite e probabilmente hanno limitato anche le sue possibilità di maturare sul campo. Il 59% di completi e il bilancio positivo (11-9) nel rapporto touchdown-intercetti, nella scorsa stagione, fanno ben sperare per futuri successi, ma il passo più importante è la sua comprensione dell’attacco, la fiducia che giocatori riporranno in lui e la fiducia del coaching staff nel dargli un playbook completo ed in grado di sviluppare un attacco veloce e sicuro. E ‘ molto per un giovane quarterback, ma i Bills hanno costruito intorno a Manuel una linea offensiva decisamente più forte e lo hanno dotato di ricevitori migliori (Robert Woods , e Watkins), e contano di vedersi ripagati dall’unico QB scelto al primo turno del Draft 2013. I Bills hanno bisogno di correre meglio e bloccare meglio sia per il loro quarterback che per i running back, ma in un campionato pass-friandly come la NFL, tutti gli occhi saranno sul Numero 3, e se Manuel non sarà il salvatore della franchigia, tutta a franchigia potrebbe essere nei guai.

Ciò che sarebbe davvero utile è una certa costanza dell’attacco e, soprattutto, il successo di un gioco sulle corse, che potrebbe funzionare con CJ Spiller , se sarà pronto ad assumersi il carico, visto che Fred Jackson ha ormai 33 anni.
In attacco, quest’anno la differenza la può fare Robert Woods: 40 ricezioni e tre touchdown un anno fa, e anche se i numeri sono tutt’altro che fenomenali, non sono proprio male per un rookie di 21 anni che è arrivato in una squadra perdente come pick del secondo giro. Woods non è Watkins dal punto di vista dei big-play, ma può essere un complemento molto produttivo di quest’ultimo. Il nuovo attacco di passaggio dovrebbe includere dunque Watkins, il TE Scott Chandler e Tony Moeaki , e forse Mike Williams e lo speedster Marquise Goodwin, ma c’è sicuramente un ruolo per un buon corridore della corsia come Woods, che dovrebbe beneficiare di un anno d’esperienza nel sistema e un anno nella NFL in generale. Se veramente Watkins sarà in grado di far sentire la sua presenza sia nei numeri, sia nelle attenzioni che gli riserveranno le difese, l’attacco di Buffalo potrebbe avere buone chance.
E’ da considerare che Marrone era alla sua prima stagione da Coach NFL, che i Bills hanno giocato con tre differenti quarterback, nessuno con una significativa esperienza precedente in NFL, ed alla fine ha raccolto un 6-10 che pur essendo piuttosto negativo, non è propriamente orribile, soprattutto considerando gli standard recenti.
Purtroppo non hanno una profondità enorme in sideline, come elementi talentuosi, di conseguenza un ruolo importante lo giocherà il fattore infortuni, sperando che lasci vivere gli elementi chiave della squadra.
Difesa

I numeri difensivi erano buoni scorsa stagione, hanno registrato 57 sack e 23 intercetti, secondo dato più alto in campionato in entrambe le categorie. Ma gli avversari hanno segnato una media di più di 24 punti a partita, posizionando il team, in prossimità del terzo inferiore del campionato, lasciando inoltre che gli avversari registrino più di 20 primi down in otto partite. Con Pettine andato, il nuovo coordinatore Jim Schwartz eredita un gruppo di talento che ha un paio di leader, quattro giocatori mandati al Pro Bowl l’anno scorso, e cercherà di imparare un nuovo schema e vedrà se nuovi giocatori riusciranno ad emergere in modo forte. La difesa inoltre è piena di giocatori di talento nel fiore della loro carriera: Kyle Williams, Mario Williams e Stephon Gilmore; che devono sfamare il loro desiderio di vincere. Questa difesa dei Bills avrà realmente la possibilità di dimostrare cosa vale nelle due partite contro i Patriots e nei test di inizio stagione contro Bears, Chargers e Lions.

Anche con Byrd andato, Kyle Williams, Mario Williams e Marcell Dareus compongono un fronte che è per lo più cresciuto in casa e ancora giovane. Se Schwartz sarà seguito correttamente dai suoi ragazzi nell’applicazione del suo nuovo sistema, i Bills possono compensare la perdita di Alonso e forzare frequentemente i quarterback in situazioni must-pass contando su cornerback come Gilmore e Leodis McKelvin in campo ad agire sui passaggi affrettati.

E’ evidente che non si possono trascurare le perdite di Alonso e di Byrd. Significa perdere due dei migliori giocatori della difesa, se non i migliori. Dareus potrebbe andare incontro a una sospensione dopo il suo coinvolgimento in un incidente stradale nella offseason, e i Bills non possono giocare troppo a lungo senza di lui, dopo i rovesci subiti dal reparto ultimamente.

 

Per concludere…
Certo i Bills hanno molti i pezzi a posto, soprattutto in difesa, ma per essere realisti, le possibilità di postseason di Buffalo sono piuttosto scarse. Come quarterback EJ Manuel entra nella sua seconda stagione NFL con solo il 10 partenze in carriera a seguito di un anno da rookie travagliato dagli infortuni. I dubbi maggiori sono sulla capacità che l’attacco potrà avere nel selezionare le opzioni migliori.

Due delle prime tre gare sono in casa, la settimana di bye arriva a metà esatta della stagione e giocare in casa a Buffalo è un vero fattore campo. I tifosi scontano la più lunga assenza dai playoff attualmente in NFL (14 anni) e cresce il desiderio di giocare finalmente per qualcosa. La cessione della prima scelta 2015 ha creato ulteriori aspettative che non possono più essere deluse.