NFL 2014 Preview: Houston Texans

Houston Texans, la squadra regina delle deluse del 2013.

2013 Record: 2-14, quarta in AFC South

Head coach: Bill O’Brien, primo anno

Partenze chiave: Matt Schaub (QB), Owen Daniels (TE), Ben Tate (RB), Earl Mitchell (DT), Antonio Smith (DE), Danieal Manning (S), Brice McCain (CB), Darryl Sharpton (LB), Joe Mays (LB)

Arrivi chiave (rookie in corsivo):  Jadeveon Clowney (LB), Ryan Fitzpatrick (QB), Kendrick Lewis (S), Jerrell Powe (DT), Louis Nix III (NT)

Andre Johnson era sempre più scontento con l’accumularsi delle sconfitte, a Houston, fino a questi giorni in cui sta chiedendo di andarsene dall’unica squadra che ha conosciuto nella sua carriera di 12 anni in NFL. Sebbene i Texans lo abbiano sotto contratto, Johnson potrebbe fare un gesto estremo e stare fuori tutta la stagione, se crede sia necessario per liberarsi. La base delle perplessità di Johnson derivavano dal fatto che non è arrivato ai Texans un quarterback di livello elite nel draft, o attraverso trade, o nella FA; invece Houston ha scelto di firmare con Ryan Fitzpatrick, che quando è stato al massimo delle possibilità, nella sua decennale carriera, non è mai andato oltre la normale media della NFL.

Preso come terza scelta assoluta nel 2003 dai Texans, Johnson ha visto solo tre stagioni vincenti (2009, 2011 e 2012) a Houston. Il ricevitore aveva probabilmente pensato che il team continuasse a crescere nel 2013, dopo due consecutive apparizioni ai playoff sotto l’ex head coach Gary Kubiak, ma la disastrosa stagione da 14 sconfitte consecutive ha provocato una rottura tra l’ambiente e la ex prima scelta assoluta.
Johnson ha riferito di aver parlato con il nuovo allenatore Bill O’Brien sulla direzione da far prendere alla squadra, ed era pronto a tornare nei ranghi, ma una disputa di oltre 1 milione di dollari di bonus per la partecipazione alle attività di offseason ha causato una nuova spaccatura tra le parti.

 

Difesa

Nonostante quello che Johnson creda, i Texans insistono nell’affermare che non sono in una modalità di ricostruzione dopo la selezione di Jadeveon Clowney al Draft. I capoccia del team affermano che si aspettano di lottare per i playoff già in questa stagione e sperano che Johnson sia con loro quando il training camp si aprirà il 25 luglio.
Comunque la domanda di Johnson rimane stampata in testa anche a tutti i fans dei Texans, perché non è stato preso un quarterback? La difesa dei Texans forse non era il punto dove chiamare il primo pick, ed invece lo staff ha pensato non di prendere un signal caller di livello, tanto necessario, ma di draftare il miglior giocatore globale dell’anno, Clowney, per allinearlo opposto a J.J. Watt in difesa.

Clowney, che ha giocato defensive end a South Carolina, dovrà fare il passaggio a linebacker esterno nella sua stagione da rookie. La sua formazione nella nuova posizione è stata fermata, subito dopo il Draft, per un intervento chirurgico (ernia), infortunio che potrebbe essere la ragione della mancanza di produzione della stella della difesa (per i suoi standard elevati), nella scorsa stagione al college. E’ un giocatore noto a tutto il football già dal college, ha uno standard fisico dal top pass rusher, con velocità esplosiva inusuale per la taglia (198 cm per 120 kg), con il destino già segnato, si può dire. Integro (ha avuto solo dei problemi di speroni ossei ai piedi) suscita qualche perplessità il carattere bizzoso e indipendente che mal si concilia con lo stile NFL, mentre in campo la sua grande fisicità e il suo istinto devono disciplinarsi nelle raffinate tecniche che i ruoli dei pro richiedono. Alle volte questo è stato un problema per grandi campioni dei college.

Clowney prevede di recuperare in tempo per partecipare, totalmente ristabilito, al training camp a fine di luglio, ma è possibile che il calendario accorciato rallenti il processo di recupero. Fortunatamente per Houston, Clowney è un atleta incredibile, che ha fatto tutto il possibile nei meeting fino a che non è guarito. La battuta d’arresto non dovrebbe mettere troppi problemi sulla sua capacità di adattarsi alla nuova posizione, ma sarà interessante vedere come si gestisce in piedi, in difesa, con i problemi del fastidioso infortunio del passato.

Oltre il top player di South Carolina, i Texans hanno draftato Louis Nix III al pick #83 overall nel terzo turno, da Notre Dame. E’ un Nose da due gap del 3-4, da 150 kg dalla discreta agilità, grande potenza nei blocchi e nella spinta, con qualche perplessità sulle capacità di tenuta e sul carattere non particolarmente combattivo. Un po’ avversato dagli infortuni, è comunque una scelta di qualità in difesa. Sotto il nuovo coach O’Brien la difesa ad alta potenza dovrebbe essere sufficiente per far vincere le partite. Se l’attacco in running game, guidato da un Foster sano, può assolvere il compito di segnare abbastanza punti, la squadra potrebbe fare un salto in avanti.

 

Attacco

A parte la difesa, che ha messo insieme la coppia di pass rusher più eplosiva della NFL, resta sempre il grande punto interrogativo sull’attacco dei Texans, e quanto il nuovo head coach Bill O’Brien potrà influenzare questo reparto.

Alcuni pensavano che ci sarebbe stata una sfida interna per la posizione di quarterback nel camp tra Fitzpatrick, Keenum, TJ Yates e Tom Savage. Tuttavia, O’Brien ha già nominato Fitzpatrick titolare e Yates è stato scambiato il mese scorso, lasciando Savage e Keenum a competere per il ruolo di backup.

Fitzpatrick è un veterano con 10 annidi professionismo, e ha giocato in 84 partite durante la sua carriera, in un periodo di quattro anni, come titolare dei Buffalo Bills . E’ stato starter anche per i Tennessee Titans la scorsa stagione dopo che Jake Locker ha subito un infortunio a fine stagione. E’ universalmente considerato un quarterback sotto la media il che vuol dire che i Texans conteranno pesantemente sul running game portato avanti da Arian Foster, contando che lui torni al 100% dopo aver saltato la maggior parte della scorsa stagione a causa di un infortunio alla schiena.

O’Brien si è sempre storicamente appoggiato sui attacchi sulle corse e formazioni di potenza, il che significa Foster deve essere al top della forma, soprattutto dopo la partenza di Ben Tate nella offseason. Se Foster dovesse subire un altro infortunio durante la stagione 2014, i Texans sarebbero costretti a rivolgersi a Andre Brown, che deve ancora far vedere qualcosa di significativo nella sua carriera.

Anche se Johnson ha riferito che sta lavorando per mantenersi in forma, ha perso tempo prezioso nel nuovo regime di coaching. Se i Texans, come si può pensare, non vorranno passare a uno dei quattro pretendenti backup, il wide receiver potrebbe iniziare lento, oltre al fatto che vedrà un calo di produzione comunque a causa di un attacco sbilanciato sulle corse. Oltre Johnson c’è un altro giocatore nel wideout che ha tutte le potenzialità per emergere prepotentemente quest’anno: De Andre Hopkins. Buona altezza (185 cm) da ricevitore esterno, solido route-runner gioca bene nel breve, intermedio e profondo, flessibile con piedi veloci per evitare intoppi, rimonte, e altri tagli. Bravo ad ingannare con le finte, fa la differenza anche con la velocità in rettilineo, buone mani e combattivo. Ottimo controllo del corpo nelle prese acrobatiche e difficili, un difetto sta nel fatto che alle volte anticipa troppo i tempi dei movimenti. E’ uscito da un primo anno di tutto rispetto per un rookie WR, in una squadra disastrata, facendo 52 rec per 802 yds, con il secondo più alto tasso di abbandono della NFL lasciando cadere un solo lancio dei 53 catturabili.

Entrando sua seconda stagione nella NFL, Hopkins sembra abbia sviluppato una forte connessione con il nuovo quarterback Ryan Fitzpatrick. Con il problema Johnson non ancora risolto, il primo round al draft 2013 è stato al centro degli allenamenti dei Texans per aumentare, eventualmente il carico di lavoro.

Se imparare il secondo tipo di attacco nel suo secondo anno nella lega non sarà per lui certamente facile, Hopkins potrebbe, però, facilmente diventare il bersaglio preferito di Fitzpatrick sul campo nel 2014. Con il nuovo attacco di O’Brien, il gioco sulle corse sarà fortemente favorito, con il ritorno di Foster, quindi una certa pressione sarà sollevata dal gioco di passaggio. A meno di un crollo da sophomore, i numeri dovrebbero continuare a salire, per il giovane ricevitore, ed eventualmente raggiungere le 1.000 yard per la prima volta. Hopkins potrebbe trovarsi nel ruolo di n° 1 della depth chart più rapidamente di quanto previsto se non si risolverà positivamente la querelle di Johnson.

 

Le difese fanno vincere i campionati?

I Texans hanno un calendario favorevole per la stagione, tra cui un matchup contro il loro ex quarterback di partenza Matt Schaub in Week #2. Houston potrebbe facilmente ottenere un inizio a 2-0 o 3-0, e questo potrebbe motivare e dare una spinta a cancellare la ‘bad memory’ delle 14 sconfitte, lanciandoli verso una buona stagione.

Sicuramente tutto ciò è pura accademia se consideriamo la NFL per quella che è diventata: un campionato QB-dipendente. Guardando da questo punto di vista, c’è poco da stare allegri a Houston. Certamente Fitzpatrick non è la risposta migliore per la posizione, e Houston potrebbe essere nei guai se i problemi di infortunio di Foster dovessero riverberarsi sul running game del nuovo schema di O’Brien.

Il backup di Fitzpatrick sarà o il rookie Savage o Keenum, che ha iniziato la maggioranza delle partite la scorsa stagione. Se Fitzpatrick non va, il backup probabilmente non sarà di nessun aiuto. La difesa sarà una forza dominante, ed è vero che le difese vincono le partite, ma non con un attacco carente. Per non parlare del fatto che potrebbe perdere molta della propria forza dominante se l’attacco non è in grado di mettere insieme dei drive lunghi e far riposare la D#: anche una buona difesa deve avere tempo per recuperare. In sostanza, i Texans quest’anno si scoprono Foster dipendenti, se vogliono fare qualcosa in questa stagione. Il nuovo head coach Bill O’Brien, che faceva miracoli a Penn State, avrà bisogno di tanta magia per trovare una soluzione rapida a Houston.