I programmi collegiali e le TV secondo Bill Snyder
L’head coach di Kansas State, Bill Snyder, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo riguardo i top program del college football, perennemente alla ricerca del dollaro onnipotente, affermando che la televisione ha assunto troppo controllo sullo sport collegiale, l’educazione è diventata un problema secondario e l’intero movimento fornisce valori “distorti” ai giovani.
Bill Snyder ha dichiarato ad ESPN:
“Voglio dire, lo sport a livello collegiale, il football in particolare, è cambiato radicalmente nel corso degli anni. Credo che si sia arrivati ad una sorta di ‘tutto esaurito’. Lo sforzo è focalizzato su dollari e centesimi. Il concetto di college football non ha più alcuna incidenza… sulla qualità della persona, sulla qualità degli studenti… non c’è più sull’educazione. Ci siamo venduti alle telecamere laggiù, e la TV si è fatta strada,.. io non incolpo la TV o chi trasmette le gare. Devono guadagnarsi da vivere e questo è quello che fanno, ma i programmi sportivi collegiali… sono così come ho detto. Andati, venduti”
Parole feroci di Snyder, coach di lungo corso a Kansas State, tanto che ormai il programma stesso ed il suo allenatore sono una cosa sola, soprattutto perchè a Snyder si deve l’uscita della scuola da un anonimato decennale che aveva finito per procurargli il maligno nickname “Futility U”.
Conoscendo il coach, non ci si stupisce della durezza del commento: asciutto, serio, esigente, con una work ethic che lo porta a lavorare anche durante l’orario di pranzo e di cena, è figlio della grande depressione e dai Marines. Il periodo di Snyder ha coinciso con una maggiore attenzione mediatica verso l’ateneo di Manhattan, ma il comportamento di K-State, in questi anni, è stato sostanzialmente corretto, rispetto ad altre scuole di area: nel 1999 i Wildcats denunciarono un loro stesso booster per aver passato soldi a uno studente-atleta, nel 2003 prima del Fiesta Bowl perso contro Ohio State, vi fu una denuncia per violenza ai danni di una ragazza da parte dell’allora QB Ell Roberson III che, pur essendo sfociata in un nulla di fatto, spinse Snyder a sbattere fuori squadra l’atleta e revocare la borsa di studio.
Il contributo di Snyder si inserisce nel filone dei pensieri negativi riguardo gli sport “sponsorizzati” ed in particolare il football, a nostro avviso ulteriormente funestato dall’arrivo dei College Football Playoff, dove l’egemonia di ESPN nella copertura dell’evento, sembra proprio essere uno dei bersagli della velenosa dichiarazione di un coach che, ad ormai 75 anni suonati e con i risultati ottenuti, si può permettere di dire più o meno quello che vuole.