Pre-Season Week 2: Detroit Lions VS Oakland Raiders

Altra partita andata, altro articolo che si pone l’obiettivo di andare a fondo per analizzare come gli Oakland Raiders hanno affrontato il loro avversario.

 

LA SQUADRA FINO AD OGGI

È necessario parlare di tutte quelle che sono le novità che ci sono state per i Raiders in questa settimana che ha separato la prima partita di Pre-Season dalla seconda. Dopo essersi presi una non tanto meritata pausa il sabato, i Silver&Black tornano in campo la domenica per cercare di correggere tutti quelli che sono stati gli evidenti errori di due giorni prima. La prima importante novità è sicuramente il ritorno di Kaluka Maiava, il LB che fin dall’inizio del camp era stato messo nella PUP per via di un infortunio al bicipite femorale che non riusciva a scrollarsi di dosso. Il suo ritorno è più importante di quanto tutti pensino: grazie a Maiava infatti, esiste finalmente un minimo di depth nella posizione di MLB. Fino a quest’oggi, esattamente poi come si è visto in partita, se la prima squadra vedeva Nick Roach come MLB, Miles Burris come WLB e Khalil Mack come SLB, quando doveva entrare la seconda squadra, Miles Burris slittava a MLB (una posizione a lui per nulla familiare) e il suo posto veniva preso da Sio Moore (che tuttavia risulta più in alto nella Depth Chart). Altra novità dello stesso giorno è stata l’abbandono da parte Jansen Watson. I’undrafted rookie CB, che si è reso protagonista di una partita positiva (anche se in terza squadra) per, cito testualmente, “Contemplare il suo futuro”. L’ultime novità interessano sempre il comparto CB. Se da una parte abbiamo la buona notizia di un DJ Hayden che ha ripreso a corricchiare nella sideline monitorato dallo staff (il che porta a pensare che il suo rientro è un po’ più prossimo di quanto l’intera fan base pensasse, non escludendo il fatto che possa essere pronto per l’inizio della Regular Season), dall’altra c’è la cattiva notizia che Chimdi Chekwa ha subito un infortunio, che fortunatamente lo ha tenuto lontano dal campo solo per due giornate di allenamento. Lo staff tuttavia ha approfittato di quel lasso di tempo per ottenere qualche informazione in più sul rookie Keith McGill tornato finalmente ad allenarsi, facendolo giocare addirittura in prima squadra.
Il lunedì, a differenza dell’anno prima, è stato l’ultimo giorno di training camp nella NAPA Valley. La squadra infatti nei due giorni successivi ha condiviso il campo di Oxnard con i Dallas Cowboys. Non tornerò sull’argomento visto che lo sapete già come è andata (visto che avete visto il mio video… perché l’avete visto, vero?), ma quello che si è potuto vedere, oltre ad innumerevoli risse, è stata la debolezza dei Raiders a livello del secondario difensivo. Dez Bryant, ricevitore dei Cowboys, non è stato contenuto neanche una volta, e il lasciarsi scappare i migliori ricevitori potrebbe davvero essere la rovina per i Silver&Black.

 

LA PARTITA

Progressi. Questa è la parola giusta per cercare di riassumere una parola la partita, in cui finalmente i tifosi sono riusciti a vedere un piccolo pezzo del quadro generale che Dennis Allen ha continuato a descrivere fino ad adesso. Senza dubbio gli Oakland Raiders hanno giocato una partita molto migliore di quella contro i Minnesota Vikings, e questo è rincuorante per qualsiasi tifoso… ma iniziamo come sempre dal principio.
Dopo aver vinto il tiro della moneta, i Silver&Black decidono di ricevere la palla. La prima cosa che salta agli occhi è la presenza nella endzone di Latavius Murray. Il RB da UCF, che non ritornava un kickoff dai tempi dell’High School, sembra essersi imposto come ritornatore ufficiale dopo che Jacoby Ford questa primavera è stato rilasciato e successivamente acquisito dai New York Jets. Murray però non ha ancora vinto del tutto, perché Dennis Allen ha confermato che nella seconda metà sarebbe stato Kory Sheets a fare il KR: una eventuale vittoria di quest’ultimo potrebbe garantire al ex RB dalla CFL un posto nel 53 men roster, e a giudicare da come si è comportato durante le sue occasioni, questo scenario si fa sempre più probabile.
Con l’attacco schierato alle 20 yard, ha inizio il primo drive dei Raiders, con un Matt Schaub nel centro pronto a lasciarsi alle spalle quella disastrosa partita di Pre-Season che l’ha visto protagonista di fin troppi 3&Out. I primi tre lanci, alternati a delle corse non stupefacenti da parte dei RB Mourice Jones-Drew e Darren McFadden, sono davvero perfetti. Il primo per James Jones, con un guadagno di 13 yard, il secondo su Rod Streater per 6 yard e infine il terzo per Mychal Rivera a ridosso della sideline per un guadagno di 18 yard dopo un catch and run. Oltre ad una splendida esibizione di Schaub si può osservare anche un altra cosa. In seguito ad una partita contro i Vikings deludente per i troppi drop e una settimana di allenamento non eccelsa, il gigante Andre Holmes lascia il posto di starter a James Jones, che cerca di bissare la sua prestazione dell’anno scorso con Aaron Rodgers a tirargli l’ovale. Dopo questi 3 passaggi però accade l’imprevisto: in uno slant, coperto benissimo dal secondario dei Lions, Jones non riesce a trattenere il pallone che viene deviato da un tip verso le mani fortunate di Idehigbo, safety dei Lions, che ritorna l’intercetto per 38 yard prima di essere spinto fuori dal campo da un tackle congiunto di Schaub e Donald Penn. Ogni volta che il QB1 tira un intercetto scatta il panico sugli spalti per paura che tutto degeneri come l’anno scorso.
Se l’intercetto è stato un male, quello che è avvenuto dopo è ancora peggio. Dopo una corsa di Reggie Bush, è Stafford che va a chiudere il drive rapidissimamente con un lancio per Tate di 28 yard e TD. L’aspetto negativo della difesa è stato ancora una volta Terrelle Brown. L’ex CB da San Francisco non riesce a coprire nessun WR durante le partite. La settimana scorsa ha avuto parecchi problemi a star dietro a Cordarelle Patterson, e questa volta è toccato a Tate mettere alla berlina il DB. Il quadro è ancora peggiore se poi consideriamo che in uno scenario da partita di Regular-Season, sarebbe stato Calvin Johnson l’uomo di Brown, mettendo un grosso punto interrogativo sul come la difesa dei Raiders potrà anche solo sperare di tenere a bada una AFC West dove ci sono Manning, Rivers e Smith a far girare la palla.
Secondo drive, secondo niente per Schaub, con un rapido 3&Out che riporta le menti alla partita precedente
Ancora una volta è la Difesa sul campo a cercare di fermare in qualche modo l’attacco di Detroit. Dopo un drive lunghissimo e una sere di azioni che danno maggior conferma di come la Pass Defense della 1st string, non sia assolutamente in grado di reggere il confronto con chiunque, ancora una volta ci pensa il QB Stafford a siglare un nuovo TD, tirando perfettamente sulle mani di Kevin Durham, che riesce a ricevere nonostante l’Illegal Use Of The Hands di TJ Carrie. Quest’ultimo è stato chiamato in campo come Outside CB a fronteggiare, dai sui 6-0 di altezza, il ricevitore di Detroit che è alto ben 6-6.
Altro drive offensivo per i Raiders e altro 3&Out, ma fortunatamente, appena entra la Difesa, questa volta si smuove qualcosa: Justin Tuck ferma per ben due volte Bush, e, nel secondo stop, effettua un tackle for a loss di 6 yard. La Running Defense non si sta comportando male, anzi, ci sono parecchi aspetti positivi rispetto a quella del passaggio, ma Khalil Mack ancora sta passando in sordina. Il rookie da Buffalo infatti non sta giocando benissimo: è in ritardo su alcune letture e inizialmente non riesce ad uscire dai blocchi. Solo successivamente Mack inizierà a carburare, quando contro la seconda O-Line dei Lions, riuscirà a mettere molta più pressione e ottenere anche il suo primo sack da professionista (per quanto poi non conti ai fini statistici). Nella prossima partita contro Green Bay, il rookie dovrà mostrare ulteriori progressi, perché la pressione che circonda un draft pick così elevato, non lascia scampo a nessuno.
Siamo a 13 minuti sul cronometro del secondo quarto ed ha inizio l’ultimo drive per Matt Schaub prima di lasciare il posto ai backup. Dopo la foga iniziale, completamente distrutta dall’intercetto e dai successivi 3&Out, il #8 deve dimostrare di essere ancora un QB che conti nella lega. Inizia così una lenta, ma inesorabile, marcia verso la endzone. Il primo è un passaggio per Marcel Reece che conquista 10 yard, e a questo seguono 2 passaggi incompleti e un guadagno di 8 yard con un passaggio su Rivera. Siamo sul 4&2, Janikowski si prepara a calciare un lunghissimo Field Goal da 55 yard, che nonostante centri i pali, è reso nullo da un fallo di Detroit (12 uomini in campo). Rinizia così Schaub che dopo una penalità di Barnes (che è stato flaggato 3 volte in questa partita, e ha messo a rischio il suo posto di starter,visto che Gabe Jackson si stava alternando con lui per giocare in prima squadra come LG), deve gestirsi un 1&20. Una play action cambia le sorti di quel drive: MJD completamente libero, sfrutta i blocchi di Austin Howard e Stefen Wisniewski con un guadagno di 21 yard. Ci pensa poi McFadden a chiudere il drive con una corsa da 1 yard, portando i Raiders sul tabellone
Dopo un drive difensivo per Oakland, in cui la seconda squadra di Detroit non riesce a fare neanche una yard in quanto la front line dei Raiders è ancora composta dai 1st stringer ma in formazione NASCAR (nessun DT o NT, solo persone veloci per mettere più pressione possibile), è il turno di Derek Carr.
Se la prima partita per Carr non era stata sto gran che, qui il rookie QB da Fresno State ha fatto faville. I lanci inizialmente non erano precisissimi, e il problema dei lanci troppo forti sulle tracce brevi ha continuato ad assalirlo, ma dopo un primo drive di assestamento (in cui comunque è protagonista di lanci completi da 13 e 16 yard) riesce ad arrivare fin dentro la Red Zone dei Lions e fare quasi il primo TD, se non fosse stato che Greg Little non è riuscito a controllare la palla del tutto mentre stava poggiando entrambi i piedi a terra. I Raiders riescono a segnare comunque un FG, ma Carr, nel quarto successivo, eseguirà un drive perfetto: 6 lanci completi su 6, 76 yard guadagnate, di cui uno da 29 yard per Brice Butler e uno da 38 yard per Greg Little, chiudendo in bellezza con una play action e TD grazie ad una ricezione di Murphy. I festeggiamenti purtroppo non durano tanto perché al drive successivo, quello che dovrebbe essere l’ultimo per il Rookie, un placcaggio molto pesante porta ad un atterraggio molto duro sul terreno: quello che inizialmente era stato diagnosticato come un infortunio al costato (dato che il QB indicava ripetutamente il punto) si è rivelata essere una Concussion, costringendo Carr a lasciare la partita in mano a McGloin. Altra concussion la si riavrà anche più avanti, quando la TE dei Raiders Scott Simonson, riceverà da parte di una safety una testata sul casco, così forte da farlo volare via. La cosa più orribile di quel fallo è stato che nessun arbitro ha tirato alcuna flag in campo nonostante per ogni minima mano sul casco dell’avversario, venisse riempito il campo di gialli “coriandoli”.
La seconda e la terza difesa si sono comportate bene, generalmente limitando i Lions a soli FG, anche se il secondario continua ad aver problemi nelle coperture. Sotto il 2 minute warning del quarto quarto, con i Raiders in svantaggio per 26 a 20, Matt McGloin diventa l’eroe, centrando un Brice Butler completamente Wide Open sulla goal line, conquistando così definitivamente la vittoria di questa seconda partita di Pre Season per 27 a 26.

 

CONCLUSIONI

Tirando le somme su questa partita, si può dire che la prestazione generale della squadra è sicuramente migliore di quella cui si è assistito la scorsa settimana. Esaminiamo in generale i 3 comparti distinti in modo da porre la giusta attenzione sui pregi e difetti di tutti.
Attacco: Se contro i Vikings si è visto come il running game fosse stabile, questa volta le prestazioni non sono state eccezionali. Nessuna corsa lunga, ma un blocking sicuramente migliore (comunque da perfezionare) nella pass protection e un supporto nel passaggio che è stato ben evidente con MJD. In generale però il lavoro da fare è tanto, specie per via del fatto che è troppo il tempo che impiega per carburare. L’anno scorso i Raiders erano secondi per numero di TD fatti nell’opening drive, mentre quest’anno le cose sembrano molto diverse. È vero che il tutto è stato completamente rivoluzionato, ma la stagione è alle porte e i tempi per migliorare sono sempre più stretti. Meno drop dei ricevitori e TE (e questo è un pro), e bene in linea, anche se ci sono ancora troppi falli (che come avete potuto leggere provengono tutti dalla stessa persona).
Difesa: Due opinioni completamente distinte per la Running Defense e la Passing Defense. La prima va più che bene, Reggie Bush non si è dato alla pazza gioia come l’ultima volta che ha incontrato i Raiders, e in generale il front 7 è stato all’altezza della sfida. Dall’altra parte il secondario rappresenta un grosso problema. Non c’è nessun CB d’elite, e si vede, ma non è possibile assistere a quel coverage così povero da lasciare entrare qualunque palla. Stiamo sempre parlando di un cuscino di oltre 8 yard che è impossibile da recuperare nelle tracce corte (la maggior parte delle yard sono entrate con questo tipo di lanci). Terrelle Brown deve svegliarsi e iniziare a giocare bene. Ricordiamo che è lui che ha scelto un contratto da un anno perché quello multi-anno offerto da McKenzie non era abbastanza alto per le sue capacità. Se dovessimo valutare ciò che sta mostrando, per ora ogni centesimo che sta guadagnando è un centesimo rubato dalle tasche di Mark Davis. Bisogna sperare che l’ottimismo di Dennis Allen sul fatto che in Regular-Season la difesa giocherà molto meglio, sia in realtà un modo per dire “la difesa che vedrete non è quella che state guardando ora, perché saranno schemi completamente diversi”.
Special Team: Qui non ci sono critiche di alcun che. Dopo l’anno disastroso avuto da Jano, l’impegno messo in questo Training Camp ha dato i suoi frutti e si vede. Tra Sebass e King c’è molta chimica, e finalmente si può tornare a quella sicurezza quando lo Special Team entra in campo, che mancava dai tempi di Lechler. Punt Return e KickOff Return promettono bene, specie assistendo a TJ Carrie che ritorna la palla per oltre 40 yard.

La prossima partita contro Green Bay in trasferta è la più importante della Pre-Season, poiché verrà preparata come se fosse una di Regular-Season. Vedremo come Dennis Allen gestirà l’intera situazione, ma nel frattempo rimanete con me per i prossimi aggiornamenti dagli allenamenti… si ritorna ad Alameda!