NFL 2014 Preview: Detroit Lions

Oggi, rimanendo nella NFC North, andiamo a vedere quali spunti propone una delle squadre con maggiore talento potenziale della NFC, ultimamente molto poco sfruttato, i Detroit Lions

Risultato 2013: 7-9, terzo posto nella NFC North.

Head coach: Jim Caldwell, primo anno.

Partenze chiave: Chris Houston (CB), Louis Delmas (S), Nate Burleson (WR), Willie Young (DE), David Akers (P/K), Shaun Hill (QB), John Wendling (S e capitano dello ST).

Arrivi chiave: Golden Tate (WR), James Ihedigbo (S), Eric Ebron (TE), Kyle Van Noy (LB), Nate Freese (P/K), Dan Orlovsky (QB), Jed Collins (FB), Cassius Vaughn (CB), Nevon Lawson (CB), Travis Swanson (OL), Darryl Tapp (DE), Larry Webster (DE), Caraun Reid (DT).

 

Indispensabile per la squadra sarà il lavoro che dovrà fare Caldwell nel reprimere i problemi di disciplina che tanto affliggevano i Lions durante l’era Jim Schwartz. Alcuni analisti ritengono che questo è uno dei roster più talentuosi del campionato, ma è anche una squadra che vede squagliarsi il proprio gioco sempre nel momento peggiore, che si tratti di una stupida sanzione o qualche altro errore mentale.

Caratterialmente, mentre Schwartz era una mina vagante, Caldwell viene dipinto come calmo e costante. Forse questo è esattamente ciò di cui questo gruppo ha bisogno in questo momento.
Per quanto riguarda il nuovo staff tecnico, non bisogna dimenticare che Caldwell ha avuto alcuni problemi di gestione del gioco nel suo ultimo periodo di lavoro come capo allenatore a Indianapolis e entrambi i suoi principali collaboratori (Lombardi in attacco e Teryl Austin in difesa) sono coordinatori nella NFL per la prima volta.
Dei sette posti vacanti per il coaching nel 2014, Detroit probabilmente è stata la squadra più attraente in ragione del talento a portata di mano. Vediamo cosa Jim Caldwell potrà fare con esso.

 

Attacco

Gran parte della colpa per la lunga scivolata finale (1-6 nelle ultime sette gare) dei Lions che è costata un posto playoff, è stata direttamente imputata al quarterback Matthew Stafford, che è regredito nelle ultime due stagioni, nonostante sia in possesso di armi tecniche potenzialmente d’élite.

Se “si è fatta ora” per questa squadra come suggerisce Caldwell, Stafford deve ridurre i suoi errori nei momenti cruciali, soprattutto quando ci si sta giocando l’accesso ai playoff e il successo di una stagione. Il suo sesto anno in NFL deve segnare una svolta in positivo, altrimenti, giocoforza, la segnerà in negativo, essendo finito il tempo delle mezze misure e dell’attesa.

I Lions hanno aggiunto alcune nuove armi in attacco per lui, per non parlare di allenatori offensivi (Caldwell nuovo HC, il coordinatore offensivo Joe Lombardi e l’allenatore dei quarterback Jim Bob Cooter) che hanno una notevole esperienza avendo lavorato con quarterback di fascia alta.
I Lions hanno inoltre utilizzato una prima scelta nel Draft per il tight end Eric Ebron piuttosto che prendere un cornerback tanto necessario. Ebron deve emergere come grande playmaker immediatamente. C’è pressione su tutti per fare in modo che accada, altrimenti alcune persone nell’organizzazione (iniziando da Mayhew) passeranno dei brutti momenti.

Lombardi, un ex allenatore dei quarterback dei New Orleans Saints , ha installato un attacco che ha aspetti che ricordano i Saints. Ebron (193 cm-113 kg) non è Jimmy Graham (200 cm-120 kg), ma i Lions vorrebbe usarlo in un modo simile come una sorta di ibrido tight end / ricevitore a causa della sua dimensione, del suo atletismo e la capacità di muoversi nel downfield. Inutile, a nostro avviso, proporlo come bloccatore, ruolo in cui deve praticamente “farsi” da zero.

I Lions hanno le loro armi stellari con il ricevitore Calvin Johnson e il defensive tackle Ndamukong Suh, insieme a un sacco di armi offensive per Stafford, come il running back Reggie Bush, Ebron e Golden Tate, che ha giocato il Super Bowl nella sua ultima stagione a Seattle. Supponendo che la linea offensiva non regredisca dopo un sorprendente solido anno nel 2013, i Lions hanno il potenziale per essere una delle macchine migliori per il punteggio del campionato.

 

Difesa

Un altro punto fondamentale e grande punto interrogativo è rappresentato dalla difesa, e in specifico nel reparto dei cornerback. E’ lampante la debolezza di Detroit in quel settore.

I Lions, incredibilmente, hanno fatto molto poco durante la offseason per risolvere questo problema nella loro secondaria. In più, hanno finito per rilasciare Chris Houston, uscito da una stagione scadente e da un fastidioso infortunio al dito del piede che ha richiesto un intervento chirurgico la scorsa primavera. Houston avrebbe dovuto essere il numero 1 tra i corner della squadra, quando i Lions rifirmarono con lui un anno fa.

La difesa adesso è basata su Darius Slay, una seconda scelta dello scorso anno, in attesa che si riprenda da un anno da rookie deludente, e su Rashean Mathis che deve trovare un’altra stagione convincente dopo undici anni in NFL.

Le uniche aggiunte di nota sono il free agent Cassius Vaughn (da Indianapolis) e la scelta da quarto round Nevon Lawson (Utah State). Naturalmente potrebbe aiutare notevolmente se le tre scelte al draft del 2012 (Bill Bentley, Chris Greenwood e Jonte Green) si dovessero mantenere sane e soprattutto produttive. Ma nessuna di queste opzioni al cornerback è nemmeno lontanamente una situazione sicura per la secondaria, Quindi il pass rush deve velocemente tornare ad essere un reparto con forza e continuità.