NCAA Conference Preview: SEC

Il dominio della SEC per il titolo nazionale si è concluso la scorsa stagione, ma la conference può ancora mostrare i muscoli come quella globalmente migliore in college football, anche grazie a svariati sotterfugi ed a scelte “umane” che a volte possono non essere condivisibili. Il divario tra la SEC e la Pac-12 si è ridotto, ma attualmente è difficile spodestarla dal gradino più alto del podio.

Con la virata del college football verso i playoff a quattro squadre nel 2014, la SEC, se tutto andasse per il verso giusto, potenzialmente potrebbe spedire due squadre nel nuovo formato: Alabama è la squadra con ranking #2 in preseason per il 2014, Auburn, Georgia e South Carolina tra le prime dieci e tutte e tre opzioni praticabili per l’atto finale. Tuttavia la SEC ha un programma che prevede otto gare di conference per le sue affiliate: incrociando così tanto le squadre, troviamo difficile che non succedano inciampi e che due squadre si possano presentare ai playoff.

Parlando di ciò che le scuole possono mettere in campo, mai prima d’ora la SEC aveva avuto una tale emorragia di talento in posizione di quarterback: Johnny Manziel, AJ McCarron, Aaron Murray, Zach Mettenberger, Connor Shaw, James Franklin…. L’anno scorso la SEC aveva cinque dei migliori 12 quarterback come grado di efficienza su passaggio, Nick Marshall è l’unico di questi che è tornato quest’anno.

Diversi nuovi quarterback hanno già avuto esperienze in campo: Hutson Mason (Georgia, 2 start), Anthony Jennings (LSU, 1). Maty Mauk ha giocato molto l’anno scorso con Franklin infortunato, segnando buoni numeri (11 TD, due INT, 229 yard su corsa). Poi c’è Florida, che vede tornare Jeff Driskel dopo aver subito un infortunio di fine stagione nei primi mesi dell’anno. Sebbene Alabama, LSU e Texas A&M si presentino al via con grandi domande a quarterback, ciò non significa che siano condannati a stagioni mediocri: l’anno scorso Marshall divenne starter di Auburn pochi giorni prima del kickoff

Altro tema caldo è quello delle difese, frustrate dal dilagare degli attacchi up tempo no huddle. Bret Bielema e Nick Saban hanno tentato di sponsorizzare una regola balorda per fermare questo tipo di attacchi, ma è andata male, almeno per ora. Tuttavia non crediamo che si riproponga un anno come quello passato: Gus Malzahn ha ancora Nick Marshall, ma i problemi al posto di QB per varie scuole, Missouri senza Dorial Green-Beckham ed in generale nessun AP All-SEC offensivo che torna al suo posto, significherà un ritorno al dominio (o quantomeno alla prevalenza) delle difese. La SEC vede tornare il linebacker di UGA Ramik Wilson, il leader di conference negli intercetti Cody Prewitt, per dire i primi due che passano per la mente.

 

East Division

Ovviamente, data la difficoltà della conference, decidere chi mettere davanti a chi, è sempre piuttosto complicato. La East Division ha più contendenti per il primo posto rispetto alla West, ma entrambi i raggruppamenti della SEC sono forti. All’est, le due scuole più quotate sono Georgia e South Carolina.

Quest’ultima è stata una delle squadre più costanti negli ultimi tre/quattro anni, ma quest’anno Steve Spurrier dovrà inventarsi un modo per sostituire giocatori pesantissimi come il quarterback Connor Shaw (Dylan Thompson è un giocatore solido ma non è la stessa cosa), il wide receiver Bruce Ellington, due All-american difensivi come Jadeveon Clowney e Kelcy Quarles, e due cornerback starter come Victor Hampton e Jimmy Legree.

Georgia dal canto suo ha subito una grande perdita nella posizione di quarterback con Aaron Murray che è partito per il piano di sopra, ma i Bulldogs hanno molti meno problemi di roster altrove. E la difesa dovrebbe essere migliorata con l’arrivo del nuovo coordinatore Jeremy Pruitt da Florida State, senza considerare che l’anno scorso Georgia fu piagata dagli infortuni, tra cui anche il fenomenale RB Todd Gurley. I Bulldogs giocano lo scontro diretto in trasferta, ma il ​​leggero vantaggio di una schedule sulla carta più facile; entrambe le squadre giocano contro Auburn, ma Georgia la ospiterà. Nell’altra partita contro la SEC West, la Georgia va ad Arkansas che non è proprio una corazzata, mentre South Carolina ospita Texas A&M.

Florida e Missouri potrebbero comunque rimanere in lotta.

I Gators cercano il rimbalzo dopo un deludente record di 4-8 la scorsa stagione, Florida potrebbe essere la squadra più difficile da prevedere in tutto il paese. Non sarebbe sorprendente né se i Gators vincessero la SEC East né se finissero quinti o sesti nella division, dal punto di vista talento puro, Florida si posiziona tra le prime due o tre squadre del campionato, ma la maggioranza di talento si trova sul lato difensivo della palla. I Gators sperano nell’arrivo del nuovo coordinatore offensivo Kurt Roper (da Duke) per risolvere alcuni dei problemi: Jeff Driskel è una solida opzione a quarterback ma mancano i playmaker nelle altre skill position, e la linea offensiva non è di livello. Nella schedule, l’elemento importante è che i Gators ospitano South Carolina e Missouri, dando loro un vantaggio in possibili testa a testa. In più c’è un fattore psicologico: se la squadra è con Will Muschamp, alla sua quarta stagione a Gainesville, cercheranno di tirare fuori il meglio per un allenatore che rischia di avere la sua ultima chiamata quest’anno.

I Tigers difficilmente replicheranno la stagione appena passata, dopo aver perso pedine importanti come l’All-SEC Michael Sam e Kony Ealy per la pass rush, ed aver visto partire Green-Beckham dopo l’ennesima dimostrazione di quanto piccolo sia il suo cervello fuori dal campo. I punti interrogativi sono essenzialmente due: il gioco di passaggio ed i cornerback. Per questi ultimi, si parla di ragazzi non certo esperti: John Gibson e Aarion Penton, sono solo sophomore, in un reparto che l’anno scorso ha sfiorato il centesimo posto per efficienza. Per il gioco di passaggio appare scontato l’impiego di Maty Mauk come QB, ma la perdita di Green-Beckham complicherà questo aspetto dopo la partenza per la NFL di Lucas e Washington.

La seconda stagione Butch Jones a Tennessee non sarà facile. I Volunteers hanno ancora molto talento da spendersi ma il programma è brutale: dopo l’opener con Utah State, si va a Norman a giocare contro i Sooners due settimane più tardi. Alabama e Ole Miss come crossover e Vanderbilt a chiudere la stagione regolare. Come se il programma non fosse abbastanza, Tennessee ha bisogno di sostituire tutti i cinque gli starter sulla linea offensiva, e c’è molto poco in termini di provata profondità sul fronte difensivo. Il talento nelle position potrebbe non bastare per arrivare alla post season.

 

West Division

Alabama o Auburn per stabilire la migliore squadra della SEC è uno dei temi principali dell’offseason del college football, e il dibattito continuerà probabilmente fino all’Iron Bowl. I Crimson Tide vogliono vendetta dopo il Kick Six dell’anno scorso. Perché Alabama su Auburn? I Crimson Tide ospiteranno i Tigers al Bryant-Denny Stadium, e anche se il quarterback sembra essere un problema non indifferente a Tuscaloosa, un gioco di corsa onestamente forte, e la difesa che regala sempre tonnellate di talento NFL dovrebbero sostenere la squadra di Nick Saban fino al momento in cui Jacob Coker sarà pronto a non far rimpiangere McCarron.

Oltre queste due, la scelta di un ranking diventa difficile. LSU è stata di nuovo decimata da partenze prima della fine del ciclo collegiale, mentre Ole Miss e Mississippi State si fanno sotto e Texas A&M si domanda se la sua difesa riuscirà ad essere all’altezza dell’attacco.

Per noi, anche se con decisione piuttosto ponderata, Ole Miss viene prima LSU. La questione del passing game fa da cartina di tornasole: LSU non ha sicurezza di mettere in mano l’attacco a Anthony Jennings, ed hanno perso due bersagli grossi comeJarvis Landry e Odell Beckham. Passare da 5-3 con Mettenberger-Landry-Beckham a 4-4 è facile facile. Ole Miss probabilmente non ha più profondità a roster, ma ha meno punti deboli voce nella stagione 2014 ed hanno Bo Wallace che secondo noi è tra i dieci QB che faranno divertire nel 2014 e potrebbe riportare finalmente i Rebels ad una annata positiva in conference dal 2008, primo anno di Houston Nutt ad Oxford.

Texas A&M ha chiuso 4-4 in SEC scorso anno con Johnny Manziel, Mike Evans e Jake Matthews. Senza questi tre giocatori in attacco, fare di nuovo 4-4 sarebbe una gran cosa per il coach, Kevin Sumlin. Il problema degli Aggies resta in difesa che ha concesso 6,7 yard per giocata nel 2013, ma con otto starter al loro posto e una eccezionale classe di reclutamento, migliorare è possibile, anzi, obbligatorio. Kenny Hill e Kyle Allen si litigheranno il posto a QB, è probabile che TAMU non sia quindi particolarmente pericolosa nel 2014, ma sta preparando il terreno per l’anno successivo.