NFL Week #1: Jacksonville @ Philadelphia preview
Enrico Bottura (PhillyBird) responsabile di EPN Eagles Pride Nation, ci fa una analisi dettagliata degli aspetti principali della gara di domani tra i Philadelphia Ealges ed i Jacksonville Jaguars.
Ci siamo quasi, manca poco.
Domenica 7 settembre, ore 1.00 pm (americane, East Coast), andrà in scena il secondo atto ufficiale della ‘Chip Kelly Era’.
Dopo una prima stagione incominciata tra lo scetticismo dei più, se non proprio di tutti e conclusasi con un’inaspettata quanto meritata affermazione in Division (NFC EAST), per le ‘aquile’ dell’ex Head Coach di Oregon si prospetta l’inizio di un nuovo importante capitolo, sotto auspici più favorevoli di quelli passati e con aspettative di portata certamente superiore.
15 mesi per assimilare schemi e filosofie ‘kellyane’, miglioramenti del roster difensivo (linea secondaria e rotazione degli OLBs, soprattutto) e il confezionamento di un Attacco considerato dallo scrivente il più completo e potenzialmente deflagrante della Lega, portano Philadelphia ad aspirazioni più elevate della pur significativa partecipazione a un ‘Wild Card Game’ NFL!
Primeggiare in un raggruppamento popolato da avversari affetti, chi più, chi meno, da gravi quanto imbarazzanti problemi di qualità e profondità dei rispettivi organici, a ben guardare potrebbe non bastare più… ma altrettanto a ben guardare il restante parco delle aspiranti alla corona della National Football Conference, cautela e umiltà sono termini che credo non debbano mai abbandonare il percorso delle ‘midnight-green jackets’ durante la prossima Regular Season e auspicabilmente pure oltre… uno step alla volta, col massimo rispetto e la giusta considerazione per chiunque, ma forti della consapevolezza di poter guardare negli occhi e senza timore alcuno ogni avversario, detentori del titolo compresi.
Primi della lista i Jacksonville Jaguars di Coach Gus Bradley (‘aquila’ mancata, per un nonnulla!).
Oltre al ben noto principio secondo cui il primo appuntamento di Regular Season assume un’importanza particolare sul piano psicologico, per ragioni strettamente legate al prosieguo di un tragitto tutto ancora da percorrere, sarà proprio l’avvenuta evoluzione dei nuovi ‘giaguari’ a dover imporre il massimo della concentrazione ai ragazzi di Chip Kelly.
Avversario diretto da un tecnico che già ai tempi di Seattle, sotto la direzione suprema di Coach Pete Carroll, aveva dimostrato il suo elevato spessore di ‘guru difensivo’ e corroborato da una Off-Season condotta in modo particolarmente azzeccato e sapiente, la franchigia di proprietà del magnate pakistano Shahid ‘Shad’ Khan appare or ora ben lontana dall’immagine di ‘squadra materasso’ a cui ci aveva abituati negli ultimi anni.
In più, l’imperativo categorico di partire subito forte per Phila, trova ragionata, comprensibile e obbligata conferma in una ‘schedule’ quest’anno particolarmente impegnativa, che la vedrà protagonista di probanti trasferte a rischio già nelle prime otto giornate: Indianapolis, San Francisco e Arizona (Phoenix), in sequenza non consecutiva.
Appuntamento quindi assolutamente da non fallire, il primo contro Jacksonville, ma dall’esito tuttaltro che scontato, nonostante bookmakers d’oltreoceano ed europei diano, all’unisono, la compagine della Pennsylvania per netta favorita (17 punti sopra, almeno).
Ma nel football, proprio come in qualunque altro sport di contatto e dall’elevato tasso di imprevedibilità, le vittorie van colte solo sul campo e proprio dal campo noi attenderemo l’incontrovertibile verdetto.
JACKSONVILLE (0-0-0).
Come detto, a forza di scelte alte nelle edizioni degli ultimi anni al Draft NFL, non più i Jaguars o sarebbe meglio dire i ‘gattini mansueti’ che tanti, se non proprio tutti, nel recente passato si auguravano di incontrare.
Nel 2013 Luke Joeckel (Texas A&M Aggies), forse il piu’ talentuoso tra gli Offensive Tackles di quella edizione nella kermesse del Radio City Music Hall a New York, quest’anno il QB Blake Bortles (UCF Knights), solido e pieno di prospettive come pochi, tra rookies di quest’anno, il talentuoso e veloce WR Marqise Lee (USC Trojans), maestro nel dare profondità all’Attacco che le sue dirompenti verticalizzazioni e un ‘Big
Body’ Receiver ambito da molti come Allen Robinson (Penn State Nittany Lions).
Il tutto senza comunque disconoscere la solida firma in sede di Free Agency del ‘runner’ proveniente da Minnesota, Toby Gerhart ( 6-0/231,Stanford Cardinals), ora finalmente libero dalla ingombrante presenza di un compagno di reparto del calibro di Adrian Peterson, la recente acquisizione nella Practice Squad Formation del talentuoso Henry Josey (Missouri ‘Mizzou’ Tigers) e la presenza a roster di un terminale offensivo di sicuro affidamento come Cecil Shorts III (Mount Union Raiders).
Difesa incentrata sulla esperta e granitica presenza del MLB Paul Posluszny (6-2/242, Penn State Nittany Lions),su una Linea di Difesa solida e non certo troppo povera di qualità (DE Chris Clemons, Georgia Bulldogs e DE Red Byant, Texas A&M Aggies, su tutti) e due talenti di tutto rispetto tra i DBs come la SS Johnathan Cyprien (FIU Panthers) e il CB Dwayne Gratz (Connecticut Huskies).
A rafforzare la consistenza del pacchetto arretrato di Jacksonville, va ribadito, in quanto a mio avviso pare non cosa da poco, la sapiente regia di un Coach al quale va riconosciuta la paternità del sistema difensivo (e che sistema difensivo!) dell’attuale compagine ‘campione del mondo’. Mr. Gus Bradley (lui), i grandi Seattle Seahawks di Pete Carroll (loro).
Stima e rispetto.
PHILADELPHIA (0-0-0).
Delle aquile, chi segue scritti e pensieri dello scrivente sa ormai tutto e di più.
Formazione che si presenta ai nastri di partenza con l’Attacco più forte mai visto a Philadelphia dal 1981 a oggi, pur non avendo in cabina di regia i Randall Cunningham o i Donovan McNabb e tra i suoi terminali offensivi gli Harold Carmichael o i Terrell Owens.
Offensive Line tra le ‘Top 3’ della Lega, potente, esperta, mobile e particolarmente affiatata, il Running Game più talentuoso del seed (LeSean McCoy, Darren Sproles, Chris Polk e Matthew Tucker rappresentano un gruppo ineguagliabile per chiunque), solida, profonda e ben attrezzata la miscela tra Tight Ends e ricevitori larghi (Brent Celek e Zach Ertz da una parte, Jeremy Maclin, Riley Cooper e Jordan Matthews dall’altra) e un ‘passer’ (Nick Foles, Arizona Wildcats) reduce da una stagione assolutamente fantastica, a suon di statistiche e prestazioni molto più che significative.
E se a condurre gli assetti difensivi di Jacksonville garantisce Gus Bradley (e a pieno titolo, direi), a caratterizzare le trame offensive di Philadelphia, oltre al materiale umano appena adombrato, contribuisce, in maniera essenziale, ossessiva e costante, la genialità di Coach Chip Kelly, tecnico di assoluto valore, secondo a nessuno e considerato un vero e proprio predestinato della NFL da chi scrive.
Difesa invece da definirsi tutt’altro che inviolabile, seppur migliorata rispetto alla precedente stagione.
Gli innesti di Malcolm Jenkins (FS former New Orleans Saints e prima ancora Ohio State Buckeyes) e Nolan Carroll II (CB former Miami Dolphins e prima ancora Maryland Terrapins) hanno conferito alla Linea Secondaria certamente maggiore talento, visione di gioco e, nel caso del secondo, centimetri e tecnica di esecuzione (nei placcaggi e in fase di intercetto), mentre l’arrivo di Marcus Smith II (Louisville Cardinals), unitamente ai già presenti Trent Cole, Connor Barwin e Brandon Graham, ha garantito una ruotabilità assai confortevole tra gli OLBs, fattore certamente non sottovalutabile nell’economia del singolo incontro.
Una depth non particolarmente profonda tra gli Inside Linebackers e una pressione ancora perfettibile, a mio personale modo di vedere, da parte del ‘Front 7’ in midnight green jersey, impone comunque, come detto, la consapevolezza di non essere, almeno in questa porzione di campo, tra le elites della National Football League.
Ora però ci siamo. La PreSeason è ormai un ricordo e l’Open Day appare dietro l’angolo.
Un team con ambizioni come il nostro, Eagles Fans, pur senza disconoscere il valore dell’avversario, non puo’ prescindere dal partire con il piede giusto, perche’ il cammino sarà lungo, denso di insidie e irto di difficoltà.
Si dia libero sfogo alla miriade di soluzioni offensive a disposizione, riducendo errori e penalità al minimo e mantenendo alta, tanto alta, il più possibile, la pressione sul backfield avversario, soffocandone le iniziative sin dal loro nascere.
Facciamo questo e la vittoria sarà nostra.
LET’S GO, EAGLES.
PLAY HARD AND TAKE THE 1st WIN!!
-PhillyBird-
(EPN Eagles Pride Nation)