NCAA Week #2: Virginia Tech @ Ohio State
Piove sul bagnato per Ohio State, e Urban Meyer sa che se le cose non miglioreranno presto la sua Ohio State potrebbe anche ritrovarsi sulla groppa diverse sconfitte in più del previsto, come quella subita sabato sera: Michael Brewer passa per due touchdown e la difesa di Virginia Tech tira la riga, permettendo agli Hokies di ottenere una impronosticabile vittoria 35-21 sui Buckeyes.
Dall’infortunio di Braxton Miller, Ohio State, sembra essere uscita malconcia mentalmente, e a Virginia Tech avevano, in settimana, capito che puntare sul fattore psicologico avrebbe pagato. Frank Beamer, coach di VTech aveva parlato tutta la settimana in una vittoria sotto i riflettori del rinnovato Ohio Stadium (ora capace di oltre 107.000 spettatori) per evocare i giorni migliori del programma sotto Beamer, ora 226-109-2 nei suoi 28 anni a Blacksburg.
La partenza degli Hokies è stata forte: Brewer ha portato la squadra ad un vantaggio 21-7 a metà gara, frutto delle corse di Shai McKenzie e Marshawn Williams, e di un passaggio per Sam Rogers. La prestazione del QB degli ospiti però ha rischiato di essere irrimediabilmente macchiata dopo che Michael Thomas ha catturato un passaggio di JT Barrett per il 14-21 e Brewer era stato forzato al fumble che aveva portato i Buckeyes in redzone ed infine al TD del pareggio con una corsa di Ezekhiel Elliott all’inizio del quarto quarto.
Ma la reazione è stata eccellente, trovando il TD tre minuti dopo con Bucky Hodges, magico nel farsi trovare all’angolo della endzone a qualche centimetro di distanza dai difensori rossi, lo stretto necessario per la presa. Poi la difesa di Tech ha continuato a limitare JT Barrett, matricola chiamata a sostituire Braxton Miller, e che era sembrata solida nel 34-17 su Navy la settimana scorsa, contenendolo ad un modesto 9/29 per 219 yard, un touchdown e ben tre intercetti di cui l’ultimo, decisivo, con un possesso di differenza tra le due squadre, che ha portato Donovan Riley al TD del 35-21, del “tutti a casa”.
Meyer ha rifiutato di puntare il dito sull’attacco e sulla linea, che ha lasciato passare Virginia Tech per la bellezza di sette sack a una squadra che sette mesi fa aveva velleità di vittoria del titolo nazionale, ad ESPN ha dichiarato:
“Ci sono alcuni punti deboli in questo momento nella nostra squadra ed era piuttosto evidente quali [sono], possiamo giocare meglio da entrambi i lati della palla”
La terza sconfitta di Ohio State nelle sue ultime quattro partite dopo una striscia di 24 vittorie consecutive pone dei quesiti forti su cosa possa fare la scuola di Columbus di questa stagione, ma pone dubbi anche sul valore più generale della Big Ten dopo la sconfitta di MSU a Oregon e l’imbarazzante zero sul tabellone rimediato da Michigan contro Notre Dame.
Come ha detto Meyer, c’è ancora la possibilità di finire 11-1, ma in queste condizioni, con l’avvicinarsi degli scontri divisionali, potrebbe non essere così semplice come a parole, mentre Pac-12, SEC, Oklahoma e Florida State prenotano già i posti per i nuovi playoff