NFL Week #1: Buffalo Bills @ Chicago Bears

I Bills che non ti aspetti. Di tutti i risultati strani di questa prima week strana, questo è stato il risultato più folle. I Bears erano dati chiaramente per favoriti mentre i Bills, onestamente, erano stati ad un passo dall’orrido in preseason. Con discussioni varie durante il training camp e dissenso nel front office, presagi di una misera stagione, a partire dal viaggio al soldier Field.

Non sembrava essere cambiato molto nella fase iniziale, con E.J. Manuel, che mancava il TE al suo primo tentativo in quello che si sarebbe rivelato un drive senza punti. Tuttavia, Manuel ha rivoltato come un calzino le sue prestazioni, lanciando solo cinque incompleti nella restante parte della gara, terminando 16/22 per 173 yard, due touchdown (uno di passaggio, uno con le gambe sue) e un intercetto che ha trovato in un passaggio tentato alla bell’è meglio su Marquise Goodwin. Non è stata una grande prestazione, ma Manuel in realtà sembrava un quarterback funzionale ad una squadra che sta cercando di risollevarsi un passo alla volta. Probailmente molto merito va alla difesa di Chicago, che molti ritenevano aver fatto passi da gigante in questa offseason, ma che più o meno ha confermato di meritarsi la classifica con cui ha terminato l’anno scorso. Jared Allen, atteso al debutto, è stato definito da ESPN un “nonfactor”.

Se Manuel non ha punto come un elite QB (e ci mancherebbe), i Bears ci hanno messo del loro anche contro i running back di Buffalo. Fred Jackson (7 portate per 61 yard), CJ Spiller (15/53) e Anthony Dixon (5/60) hanno guadagnato oltre le 170 yard, e stiamo parlando di rusher noestissimi nel ruolo, ma dopo aver saputo questi numeri, ci immaginiamo come si sfregheranno le mani gente come Peterson o McCoy.

In ricezione, escluso Robert Woods (4 passaggi, 78 yard), gli altri receiver sono rimasti tutti sotto le 35, compreso Sammy Watkins(3/31).

In attacco, la linea offensiva non ha saputo proteggere in maniera eccellente ed il reparto ricevitori ha perso Alshon Jeffery, che è stato azzoppato per la maggior parte del secondo tempo e per l’overtime: un peccato per Jeffery, che aveva già raccolto 5 ricezioni per 71 yard in poco più di mezza gara.
Brandon Marshall, dopo il fumble del primo tempo, è stato fermato per un tratto della gara da una caviglia, ma è stato in grado di rientrare in campo risultando il più prolifico con otto ricezioni per 71 yard e un touchdown, subito davanti a Martellus Bennett (8/70)

Questo è il giusto preambolo da fare per una sconfitta che diversi addossano a Jay Cutler, ma il quarterback di Chicago avrebbe potuto giocare meglio: 34 lanci su 49 per 349 yard, due touchdown e due intercetti sono la statistica della sua giornata, in cui ovviamente spiccano i due turnover di cui uno orrendo, come spesso succede, dando l’impressione che non sia del tutto capace di “imparare la lezione”.

La gara è pur sempre finita all’overtime, quando una corsa del 33enne Fred Jackson, utilizzato solo per complessive 61 yard, ha portato i Bills al raggio da field goal, puntualmente calciato tra i pali da Dan Carpenter, dopo che il possesso dei Bears si era risolto con un punt sulle 22.

Nel primo tempo, Buffalo aveva lavorato bene, dopo l’iniziale vantaggio di Chicago con Bennett, giungendo al massimo vantaggio 17-7 a 5:30 dalla fine con una corsa di Spiller. Nella ripresa, il pareggio di Chicago nel terzo quarto con un FG di Gould dalle 41 yard ed il TD di Marshall a chiusura di un drive fulmineo da due minuti e mezzo. Chicago se l’era vista già brutta in conclusione di gara quando Buffalo aveva trovato il FG del nuovo vantaggio 20-17 a 4 minuti dal termine, ma di nuovo Gould aveva pareggiato i conti con 30′ sul cronometro. Nell’overtime, dopo due incompleti ed un passaggio corto su Bennett, Chicago aveva effettuato il punt che aveva messo palla in mano a Buffalo, fino alla corsa di Jackson da 38 yard, che ha commentato laconicamente la sua azione decisiva:

“Sono vecchio, ma posso ancora giocare”

Doug Marrone, che sta guidando la squadra nella sua prima stagione, e nella prima stagione dalla morte di Ralph Wilson, padre della franchigia, a ESPN non ha nascosto la soddisfazione, sfociata quasi nella commozione:

“E’ così difficile vincere in trasferta in questo campionato, soprattutto all’esordio credo che sia ancora più difficile. Sono orgoglioso dei ragazzi. Era diverso, non vi racconto frottole. Era diverso in quello spogliatoio prima della partita.”

Jay Cutler, è apparso invece contrariato dalla prestazione:

“Per quanto potevamo essere negativi, lo siamo stati. Ma abbiamo ancora molte gare da giocare, abbiamo fatto un sacco di cose buone. Ovviamente abbiamo commesso degli errori e oggi dobbiamo correggerli e riprendere ad andare avanti”

Chicago in Week #2 andrà a Santa Clara a rendere visita ai San Francisco 49ers, reduci dalla vittoria contro Dallas mentre Buffalo ospiterà i Miami Dolphins per la prima gara divisionale della stagione.