Jungle Zone week 3 postgame; Bengals, una vittoria da record.
Ieri pomeriggio al Paul Brown stadium è stato raggiunto un grandissimo risultato dalla franchigia dell’Ohio, grazie infatti alla vittoria contro i Titans, Cincinnati raccoglie l’undicesimo successo casalingo consecutivo in regular season; una piccola ma significante soddisfazione per squadra e tifosi, che in questi anni purtroppo hanno spesso dovuto sopportare grandi delusioni. Una vittoria, quella di ieri, ottenuta grazie a un predominio totale del campo, grazie a un attacco concreto, una difesa di ferro e un reparto special team che ha giocato la partita perfetta, mettendo spesso Locker in condizioni difficoltose di partenza.
I tifosi locali erano tutti preoccupati per le condizioni fisiche di Aj Green, ma il numero 18 ha fatto vedere fin dal primo drive che la sfortuna non basta per metterlo K.O; dopo infatti un field goal sbagliato da Succop ( 0 su 2, giornata negativa per lui) è proprio Green protagonista di alcune ricezioni che mettono le secondarie di Tennessee in allarme; i Bengals mettono subito in azione la loro macchina offensiva ed a metà del primo quarto Nugent piazza i primi 3 punti dalle 29 yds. I Titans mettono in campo un buon running game, ma questo non basta per segnare contro la fortissima difesa locale; succede quindi che nel drive successivo va in scena l’ennesimo Sanu show, è infatti il ricevitore a lanciare per Dalton che riceve e corre una ventina di yard, sufficienti per entrare in endzone e fissare il punteggio sul 10 a 0 al termine del primo quarto.
La reazione dei Titans è ben contenuta e grazie ad un prodigioso punt di Huber, Locker è costretto a partire all’interno delle proprie 5 yard, questo mette l’attacco sotto grande pressione e il tutto si conclude malamente, perché sul tentativo di punt successivo Margus Hunt subisce un holding sanguinoso e per i Titans si tratta di safety. Sul 12 a 0 la partita subisce il colpo del k.o, dopo infatti aver contenuto molto bene un drive offensivo dei Bengals, Locker è costretto all’ennesima partenza in una zona difficile e questa volta la difesa di Cincinnati decide di alzare il ritmo, succede quindi che a poco meno di 4 min dalla fine del primo tempo, Iloka devia un passaggio verso Walker e la palla finisce nelle mani del defensive end Robert Geathers; Per i Bengals è il primo turnover forzato di giornata e per Dalton è un occasione d’oro per incrementare il vantaggio; occasione che non viene gettata al vento e grazie ad una corsa di Bernard il punteggio è fissato sul 19 a 0.
Il secondo quarto termina in modo roccambolesco, la difesa infatti ferma per l’ennesima volta i Titans e nel drive successivo arriva il primo intercetto subito dal “rosso” in questa stagione, durante infatti un blitz avversario, Dalton scarica per Bernard, ma il 25 devia malamente la palla che finisce nelle mani di George Wilson; con poco più di 30 sec da giocare ma con 3 time out, tutti aspettano i primi punti da parte degli avversari, ma ancora una volta la difesa delle tigri ci mette una pezza, è infatti Reggie Nelson ad intercettare Locker in endzone.
Il terzo quarto è gestito dalle tigri e il tempo scorre velocemente, Bernard segna grazie a una facile corsa da 1 yard e Cincinnati decide di lasciare spazio a rookie e seconde linee; nell’ultimo quarto infatti scendono in campo tutti i backup e nonostante questo il punteggio aumenta ancora, è infatti Jeremy Hill a portare a casa il quarto td di giornata con una bella estensione del braccio in mezzo ad un muro di uomini dove lo stesso Hill prima scompare e poi riappare quasi magicamente. La difesa concede agli avversari la segnatura della “bandiera” e Shonn Greene fissa il punteggio finale sul 33 a 7.
Per i Titans è una punizione abbastanza severa, perché nonostante la superiorità dei Bengals non è mai stata in discussione, la squadra di Locker ha comunque avuto le sue occasioni per restare a galla durante i primi due quarti, dove i field goal sbagliati da Succop e la safety concessa, hanno poi creato un divario incolmabile. Pesanti sono anche le molteplici penalità concesse, ben 11 per 99 yard, contro le sole 7 per 50 di Cincinnati. La sensazione è che questa squadra debba creare un maggior volume di gioco offensivo, perché il solo Walker non basta; le possibili evoluzioni di Wright,Hunter e Sankey, potrebbero mutare un attacco mediocre in qualcosa di decisamente più pericoloso.
I Bengals hanno subito il loro primo turnover in stagione, con una giocata abbastanza fortunosa per gli avversari, ma questo non ha scalfito le certezze di questa squadra e Jackson ha continuato a gestire il suo attacco con la massima tranquillità; ieri infatti non abbiamo visto i “numeroni”, ma una progressione di gioco estremamente concreta ed efficace che ha portato i Bengals molto presto alla gestione della gara con grande facilità; un altro fattore da non sottovalutare è la disciplina offensiva che il nuovo coordinatore ha portato in squadra, sono infatti pochissime le penalità che Cincinnati commette durante una partita e questa è l’ennesima dimostrazione del grande lavoro svolto in off-season.
Gli elogi per la difesa sono diventati ormai consuetudine, ieri i ragazzi di Guenther hanno forzato il sesto intercetto stagionale e per qualcuno la qualità di queste secondarie non è molto distante dagli standard offerti dalla nota “Legion of Boom” di Seattle; Dunlap sta giocando una stagione incredibile e con i problemi fisici ormai lontani può dimostrare tutto il suo potenziale. Ora dobbiamo solo attendere il pieno recupero di Atkins, che ha bisogno di molto tempo per recuperare lo stato di forma precedente al grave infortunio della passata stagione.
Fortunatamente in questa stagione 2014 il bye week arriva molto presto, domenica infatti è il turno dei Bengals e questo permetterà il rientro in squadra di Burfict,Jones,Porter e Burkhead; il calendario infatti diventa molto difficile nel mese di ottobre e Cincinnati ha bisogno di tutto il suo talento per continuare la corsa.